La partita impegnata dall'Austria

La partita impegnata dall'Austria La partita impegnata dall'Austria I risultati della prima giornata Resistenza e contrattacchi in montagna - La strenua difesa sul Piave (Dal nostro inviato speciale al fronte) » Zona di guerra, 16. Il bilancio cpl quale il nemico ha chiuso la prima giornata della mia potentissima offensiva sarà considerata non solo in Italia ma in tutta l'Intesa come soddisfacente per noi. E' forse la primd Dotta che un'azione moderili] rosi in grande stile, dalla quale ri si sarebbe potuto aspettare anehe> un iniziale scotìipaginàrhcnlo di parte della dilesa, non produre alcuna di quelle falla- sconcertanti e voraci ette sembrano tolere inghiottire, fn un. giorno la fama, dei più reputati generali e il buon nome di intere armate. Infiltrazioni, irruzioni, occupazioni locali sono necessariamente avvenute e sui loro margini ruggono le mischie furibonde. Veri e. propri, incendi, tutl'altro che domali, divampano dagli urti delle forse a .stretto camallo. Ma se il inorale, delle truppq conia qualche cosa in guerra, non uccotrono le nostre cronache, basta il comunicalo o rivelare nei difensori la più rara prontezza, di spirilo cbntroffènsivo rhe un comandante possa chiedere alle sue truppe, rh-e un. paese possa, chiedere a un esercito di suoi figli. Quando i soldati resistono e reagìsrono come fanno i nostri al primo colpo, elle è quasi sempre il. più potente e sempre è il più minaccioso e pieno di incognite, si può a ragion veduta trarre anche nelle prime quarantotto ore il migliore auspicio sull'esso di una battaglia come l'attuale, nella quale VAustria non polràpìù negare d'essersi impegnala a fondo non per uncinare da più parti ii nostro esercito e impedire che forze rilevanti imssano esserne distolte e avviate in Francia ina per colpire al cuoreja nostra resistènza^ per ottenere un grande successa economico e politico non meno che militare. L'Austria e decisa, finalmente, dopo evidenti tentennamenti, ad assalirci in. pieno nella speranza di tenerci una buona valla, ma in molla nella slessa m'isvra noi teniamo lei. il suo prestigio di Potenza'militare, la sua forza attuale, le sue ambizioni imperiaH e espansio lidtrsudi(aromcostpntonfosasdSssoucscge sefmrnluIrutiscclapsdnistirhe, la sua volontà reale, il suo bisognai'„.A _,. ...... . *■„ i dslltsuCforse estremo di pace. Quelli stessi, che non reputavano imminente il suo sforzo di oggi, lo facevano perche, si rendevano conio della gravità iicllr. carta che l'Austria doveva gittare sul tdptielo, del rischio che correva giocandola'. Questa per, i nostri avversari o sarà j l'offensiva della vittoria a non deciderà nulla. Che se noti''desse neanche risultati proporzio-] nati alle perdite e agli sforzi. Ira poco l\-lu-\ stria starà peggio che non slavo fri rosi] all'interno come nei rapporti con i,i GvrnianM t Iti realtà, acttbbe fatto una offensiva ii.utite, senza ragione precisa, mossa ila calcoli Clic l'hanno tante volle tratta in errore. E' curioso, a questo proposito, interrogare i prigionieri fatti ieri. Le loro risposte sono diverse, oppòste, in. contrasto le une colle alti dice, imprecando, che l'offensiva l'ha, imposta I fta Germania, la sua opinione pubblica, il suo' Slato Maggiore, ma che era meulió non avvenaneTCist. Un altro e ili parere che essa -sia tuasl come, una rivincila dello Sialo Maggiore aUstrlàtf) svi tedesco, una,specie i/i gran tentativo del parlilo militare per liberarsi della soggezióne di Uindcnburo e per provare che, senza'la direzione' germanica, l'esercito austriaco è rapace di debellare un avversario <-a. me.noX 4itt<n.! affermano rhe l'offensiva era uikbisógni thgentetper sopire le discordie ite.i vantaggi di una avanzata in un paese dove il successo promette un grosso IioKtio e un'allegra, rapina. Aino vi\dr.' fatto grave-che un esercito in piena ai- ,trezzatura di assalto, volato a grossi sacrifici non abbia un'idea morale unirà, dominante^ che ió pervada e. lo fonda in una sola unità di voloMà e dì passione, in una ferrea nieiles'nnezià di cosciènza e di fede nel senso di un dovere comune. Vi.fronte a tale avversario sta in queste' ore più che mai salda la cosciènza di italianità, il sentimento di nazionalità dei nostri soldati, i quali combattono per le proprie terre, per il proprio paese, per il presente e l'avvenire d'Italia. Abbiamo voluto premettere queste, cose, perche esse diinno il tono vero alla resistenza dei nostri, formano la reale atmosfera della resistenza, e passiamo alla cronaca della giornata di ieri e procediamo per ordine di settori di attacco. Sull'altopiano di Asiago, dove con ì. nostri sono schierati inglesi e francesi, Conrad vibrava ieri, mattina due fortissimi colpi, alle ali, agcndo dimostrativamente al centro. All'ala sinistra la puntata cercava ili rovesciare le difese del. Kabrrlaba e. del Leme.rle, per aprirsi la via. di Cesuna su Val. d'Aslico. ^.'infiltrazióne giunse fino al Ghelpak, ma un prontissimo conlratlafro inglese riprese tutte le posizioni cicce più di duecento prigionieri. L'affate fu liquidato in poche ore. All'ala dèstra l'attacco si pronunziò h?iù disteso e violènto, con la direttrice per Val di Cìnma, per indebolire Tb nòstra difesa al lato destro del Brenta ed avvicinarsi agli sbocchi sulla pianura dì Bussano. £i riprodusse la situazione, del dicembre scorso, eoi nostra ripicgamenlo di prima linea, già da noi sostenuta in condizioni difensive meno buone di oggi. In questo settore operarono battaglioni di ussa'.to e circa òtto Divisioni nemiche. Sul settore del Grappa, dopo cinque ore di bombardamento anche a gas, si sferrava l'attacco su. quasi tutta la linea, pia violento alla sinistra in rapporto cogli altipiani e al centro. Avemmo in un primo tempo compromessa l'importante posizione laterale di Col Moschìn. I soliti reparti auiUici sì infiltravano verso Val San Lorenzo per dove si cala a Bussano. Al centro forti, nuclei si spingevano sotto !<• pendici del (ìrappa. L'ASolonc, tulio tn mano' degft austriaci, le tre punte del Solarolo ugualmente prese; cosi pare tutto Valderoa. Il nostro ripiegamento lambivo le Porte di SaUon; c'erano falle, che bisognava chiudere, fiel porrerigato, con ordinali contrattacchi,, era liberato Col Mósdhin, ed erano riprese le posizioni dell'Asolone ed il saliente del Solarolo. Dopo ventiquattro ore il primo impelo della offensiva sul Grappa poteva considerarsi fallito ed esausto, il bisogno di scendere su Bussano da un lato e vèrso Asolo rìall'allro era finito in un. sanguinoso scucco. Stamane, se ne parlava come di una nuova lezione impartita al famosissimo Conrad. .Maggiore importanza e sviluppo ebbe l'attacco sulla linea del Piare, l'uste, dente, eontinue Jjjtibi di. fy;ma furono distene dal nemico a protezione del (lume coiuside.ra.lo rome Un vastissima campo di tiro, che si oscurò per qualche ora non solo ai nostri difensori, ma agli osservatori degli aeroplani in crociera, die avrabb.sto dovuto regolare il fuoco delle natteric. f!on fu possibile vcd.cre. la preparazione del passaggio che si effettuò su passetttie- inypjevvtsute, su. Qualohi vpnte più so- bpadgrsvpcdiPurmtpci lido, su canotti e barconi, in vari modi, mrntre il tiro infuriava ed i gaz si spandevano sulle linee dove la difesa era rarefatta rome di. uso. Mitraglieri e fucilieri non poterono (are che scarso impiego delle loro armi: furono tagliali fuori e superati, ma in moltissimi punii rcsistell-ero e. rio rfir e magnifico, colpendo alle spalìr le truppe infiltrantesi. Così avvennero ir tnpi.traz.ioni sulla rivo destra, delle quali In principale e quella sulle perniici orientali del Montella e una di minore rilievo a nord di Capo Sile. Nei due settori si combatte da parte nostra con non -meno accanimento rlie da parte del nemico. Sono forse questi i ilue. soli punii di latin l'immensa azione, che abbiano aalo al nemico un risanato iniziale, per guanto limitalo. Sul resto del Piare una grossa irruzione avvenuta fra Salelttì e Saletluol fu immediatamente arrestala. Circa novecento uomini ch'erano passo// furono irretiti da un nostro contrattacco: un colonnello r due maggiori con venti nifi- C2."trpertefilafisomccqn_ rmsisl'iciati, fatti prigionieri, la sponda, addirittura] inspazzala. Ma l'attiva infiltrazione a l'agore,* pcon aerenni a dilagare sulla rotabile San Bia- \ pgià di Callotta-Treviso, fu nuche essa fermala] de respinta, verso gli argini del Piave, tinto ssbarro nella pianura all'ansa di V.cnsnn non] ebbe sviluppo ulteriore. T.c. rovine del paese ! furono ila noi riprese, nella notte, ha terza ar-] mata arerà fatto nelle prime ventiquattro ore. ! riren duemila prigionieri. .Ve laro altri. 1 con-] noni da lei perduti temporaneamente sono] lurse meno delle dita di due mani. Che si po-\zIrebbe chiedere di più a soldati che difendono una prima fascia di difesa un una offensiva tirila' portata di questa con un ordine all'esercito in cui e 'ricordato alle truppe attaccanti che fililo. l'Austria finalmente è in marcia contro l'Italia? Certo, quella di ieri e slata la prima fra le giornate di prova e appunto j nrnsper essere la prima ci presenta Tn un esame. >Asia pure rapido ma comprensivo, risultali tali'pdi cui il paese s, sentirà fiero come dimostrai &i',"'£sfc l0'\rn"' ra "",°' che'\ damate il periodo ili preparazione della pre- msentr offensiva, fosse chiamata scherzosamen-i le dagli vfflrinli la hnngers offensive (traduci l'offensiva drila fame) e se e vero che al motto corrisponda pienamente la realtà, sarà prcsto il caso ili ifire che l'Austria sì e. messa in un pessimo affare. LUIGI AMBROSIN1. Come fronte ed ì suoi sforzi si concentrano più posil primo urto nei Tari settori del fronte Roma, 16, notte. La hatliiQ'ij divampala ieri dall'altipiano di Asiago ai Mare, è ni suo inizio, f.a pressione dell'avversario continua fortissima su tutta la l' ,t(, ,,./; s/„r;;, 7- nostri contrattacchi si sferra , . a u o e, o n r a , e - stiiimaatmracccLHnIbiitlamno indietro. Ed. e questa duplice co-1 pilleri-Stlca ilelVattaeco contenuto nella zona ]avanzata di resistenza e defili Immediatezza \ndei controllaceli} che lumeggia in tutto il suo valóre il risultato, per nai ceceliem\e., della j giornata di ieri. Alla tempestiva conlroprepa- razione di artiglieria, alla magnifica resisten- za ed allo slàncio impareggiabUti: delle nostre i truppe si deve questo favorevole risultalo. li iiemico aveva impostata la sua impresa<sa rari elementi di base, che dovevano assl-]curargli la vittoria. Cna preparazione di arti- giuria, relativamente breve, ma di estrc.ma\■violenza e con larghissimo impiego di proietAtili ii gas, doveva distruggere le nostre prime Alìnee, e paralizzare l'azione delle nostre arti-\glierie. Poscia le fanterie, specialmente addc-\strale, alici/gerite, dell'equipaggiamento, ini formuzione di assalto rade e sottili, dovevano] avanzine all'attacco colla protezione di nno'.senti e accintili a cavallo dui Brenta e attraverso il Piare. Ondeggiamenti sono ancora possibili, ma la situazione appare nel suo complesso assai ro'sieurnntc. Sella giornata di irvi il nemico, pur essendo farle di non ine ho di sessanta Divisioni sulla fronte di atPirco fra prima, linea e riserve, non è riuscito u superare in alcun 2>unh la zona avanzata, risultalo il cui. conseguimento l'esperienza di molle battaglie ha ronfermalo essere ben diftirile impedire all'urto di nini massa porle»osa preparala ed appoggiala dal fuoco di parecchie migliaia di cannoni, lì nella stessa giariiatti di ieri, mentre ancora il nemico reitera- •ano cantre le. sue colonne d'assalto e le ri- nebbia artificiale, prodotta da bombe e dai macchine, le Ilobelmacchinon, bombole con-'tenenti una miscela chimica dalla quale si \ sprigiona un getto di fitta nebbia che capriper 10 minuti una. vasta superficie.. Lunghe e\minuziose esercitazioni, erano state compiute i perché ciascun reparto fosse perfettamente in grado di assolvere il compito suo. Il nemico luceva tanto assegnamento sulla preparazione che aveva fissalo a'òe sue colonne come scopo della prima giornata di co in balli memo una avanzala di più di 15 Km Obbiettivoì scendere in'pianura dalla zona\montana. Raggiungere. Treviso dal Piave. Ma'.fi suo bombardamento iniziato alle óre :ì del militino del 15 e duralo circa i ore fu prcvcAnulo e frustralo m parte da un nostro far--inidabilc fuoco di artiglieria che distrusse le]sue linee e ; suoi ricuren e butte in pieno i suo'' umniussunieuti di truTlPC, che avvelenò di uas le postazioni delle sur batterie r quando le sue fanterie avanzarono entro la fascia delle prime linee trovarono la resistenza preparata dalle nostre initruglialrici, dovettero subire il contrattacco del nos§-i rincalzi, riperdere immediatamente gran parte dei vantaggi acquistati, lasciar prigionieri e mitragliatrici nelle nostre mani. Cosi gli accade, su tutta la fronte di attacco. 1 nord di Cesuna un nucleo avanzato britannico oltrepassato e ciroondato dauli austriaci, resistè fino all'arrivo del contrattacco, che. lo liberò colla cultura di oltre duecento nemici. A sud-est di Pannar / francesi rloccuparono di slancio un punto di appoggio momentaneamente cedalo e ri prendevano 165 irrigiinticriDal Col Moschin al Mnnfencru la valorosa 4.a Armata,-non- solo resistè saldamente, ma ha già riconquistato integralmente le posizioni avanzate Uell'AsolonC, dei Pertica, del Sularolo e delle Porle dì Saltini., dove l'atlaccoi ne miro aveva fallo qualche lieve progresso, Sosti e i,ligule dì lanini': e reparti di assalta distìnti resistendo sono particolarmente disunii resistendo - «' •<•">-<• ."<""<"<• <">^anàe conirallae'andò vitloriosamcnie. In batta- gin,ne di fanteria, accerchialo sulle Porle .di Sallon, ha resistilo eroicamente, benché sire- rnalo di forze, in nostro contrattacco ha ri- ...... ... , , conquistato tutta ta posizione liberandolo. ^'" reparto di assalto, validamente appoggiato doli'ariti/lieria, he ripreso in dieci minuti il Col Moschin catturando 250 prigionieri con I 2."> uffici/ili e 17 mitragliatrici. In complesso \ tra lìrenta e Piave sono stali catturati 959 prigionieri, a sud del Mantello il nemico, che era riuscito a passare il Piave con forze notevoli, viene gradatamente, respinto verso il fiume. Anche più fulminea ha potuto essere, la nostra reazione sul basso Piave. Le truppe nemiche che. avevano passato il. fiume in pia parti fra Camillo e l'ansa, di Zenson e nella regione di .$. Dona sono slate, im- mediatamente contenute e successivamente| contrattaccate r ricamate sulla uva. Mille- cìnqnccentoqua.rantacìnqnc prigionieri, fra. i|quali un colonnello, due maggiori e altri 421 ninnali sono rimasti nelle mani dei valorosi\_ .„„ . t.n. •/■„,-„ <,.,„„/„ ,-„„i )„ ,„i„i„ reparti della terza Armata Cosi in totale noni meno di 3000 prigionieri, dei quali S9 ufficiali. sono stali presi da noi e dai contingenti alleati \ in. questa prima giornata ili tolta che limerai segnare'l'inizio di un surrrsso clamoróso per] l'i nemico e che si è risolta in' un suo grave Il comunicato inglese insuccesso, clic e stala singolarmente dura] per noi e sarà prababUmcnfe seguita, da altre. prove anche più aspre ma che ci dà. la certezza della nòstra rinsaldala resistenza morale e la sicura fede nelle fiùure sortì della patria, ] z-nmi a\ fronte, italiano dice j c3Londra, 16. notte. Un comunicato britannico sulle operali tirante la notte e le prime ore di stamane abbiamo ricorrici lo il nemico dal saliente indicalo nel comunicato di ieri. Siamo di nuovo stabiliti sulla primitivo linea del Ironie, >Abbiamo enumeralo oltre 3g0 prigionieri e 'preso due pezzi da montagna ed un consii &l rf. mitragUalrici, yelle pri- \ , , „. .. . M"„„M,„ . <!rrrò me ore del mattino di ieri quando si sferrò i ' I i I l'attacco nemicò gii italiani sulla nostra sinistro ci diedero subito un prezioso aiuto di fanteria e di artiglieria che provocò in larga misura l'immediato arresto della, infiltrazione austrìaca. Violenti combattiinculi continuano lungo il Piave all'estremità orientale delle colline del Mantello > attraversa la Valle dèi Brenta. Altri tre aeroplani nemici, olire i sette già segnalati, sono stali abbattuti ieri in combattimenti aerei, T.e nubi basse continuano a rendere impossibili le ricognizioni. 1 nostri aviatori si limitarono sopratutto ad. attaccare i ponti e le truppe che il nemico cerca di gettare attraverso il Piave e lo fecero con, grande successo. fi

Persone citate: Bussano, Montella, Moschin, Saltini