La discissione sull'esercizio provvisorio

La discissione sull'esercizio provvisorio La discissione sull'esercizio provvisorio Dichiarazioni del ministro Nittì in materia di cambi Roma, 13, notte. | La seduta, sotto la presidenza del vice-presidente- on. Alessio, comincia alle ore 14 MOLINA dà lettura del processo verbale de.ila seduta di ieri, che è appi ovato BRUNELLI manda alla memoria di Amilcare Ciprian! un reverente omàggio in nome del partito socia-, lista, il quale tante lunghe battaglie ha coni-; battuto con lui e per lui. in nome dei più, alti ideali di urnanUà e di giustizia. Hievocn.| l'alta probità e quel disprezzo per il denaro ■ e per gli onori che gli permisero di conservare' immacolata ed incorrotta la sua nobile povertà. (Appla.usi all'estrema sinistrai. Il PRESIDENTE si associa a nome della Camera al tributo di omaggio e di ammirazione rivolta alla memoria d'Amilcare Cipriani. U PP.ESIDENTE comunica che il presidente delia Camera, on. Marcora, ha risposto agli auguri inviatigli a nome dell'Assemblea co! seguente telegramma: «Commosso e con animo pieno di riconoscenza ringrazio Lei, S. E. Il presidente del Consiglio, i! Governo e gli amatissimi colleghi della Camera, per il gentile pensiero di Inviarmi i loro auguri per la mia guarigione: e questi non so come meglio ricambiare se non esprimendo il vivissimo desiderio di riprendere il più presto possibile e con la consueta assiduità l'adempimento dei miei doveri e. di cooperare con indomabile fervore a quella' concordia di pensiero e di opere che più elio mai oggi la Patria richiede. Coi pili affettuosi, personali saluti: aff.mo Giuseppe Marcora ». (Vive approvaz.l. Messaggi da Cuba e dal Brasile PRESIDENTE: L'on. ministro dell'Interno ha trasmesso il seguente messaggio do! presidente della Camera di Cuba: ■ La Camera cubana dei rappresentanti, nelia sessione celebrante oggi Zi maggio, ha adottato all'unaniraisà la risoluzione di alzarsi in piedi in omaggio al giorno memorando per la libertà e il dthtto dei popoli, in cui l'Italia dichiarò la guerra alle Poterze centrali, inviando un affettuoso salato in data cosi colenne, a! valoroso ed eroico popolo che coopera, alila prossima vittoria degli alleati. - Michele Coyla, presidente della Camera cubana ». La Camera italiajia ringrazia la Camera cubana della sua manifestazione patriottica e prega l'on ministro degli Esteri di trasmettere il suo omaggio alla rappresentanza nazionale cubana. (Vive approvazioni). L'on. ministro degli affali Esteri ha trasmesso alla presidenza II seguente telegramma del presidente della Camera dei deputati del Brasile: «Ho il piacere di comunicare a V. E. che la Camera dei deputati del Brasile, su proposta de! deputato Nabuco de Gouvera.. approvò un voto di congratulazione per la reciproca e cordiale simpatia che unisce il popolo brasiliano al popolo italiano, drt cut è prova la Missione italiana che Rio Janeiro ha l'onore di ospitare in questo momento. - Vespuccio Do- Ahreu. presidente della Camera dei deputati del Prasile». PRESIDENTE: — Infiniti sono ì vincoli che uniscono il popolo italiano a quello brasiliano. L'Italia manda nel Brasile una sua potente emigrazione e vi porta la sua forza dì lavoro," la sua intelligenza direttiva, la sua cultura, la sua attività. L'Italia contribuisce colla opera nostra all'avvenire, alla forza, ailla fortuna del Brasile. Il Brasile contribuisce col presidio delle sue leggi al benessere ed al rispetto della nostra emigrazione. Applaudiamo dunque alle parole così nobili e cortesi del presidente della Camera dei depurati brasiliana e siamo felici di augurare un sempre maggior sviluppo allo Stato brasiliano, che. forte djell'ossequlo ai più santi principii di libertà costituisce una aggregazione politica moderna, sempre più degna del rispetto e dell'omaggio de! popoli del vecchio continente. (Vivissime approvazioni). BORSARELLI, sottosegretario agli Affari Esteri, in nome, de! Governo, si associa alle nobili parole pronunziate dall'on. presidente per riaffermare i vincoli che uniscono l'Italia alle Re-pubbliche del Brasile e di Cuba. (Approvazioni vivissime). La convocaziono degli Uffici PRESIDENTE, comunica che gli Uffici sono convocati alle ore 11 di sabato-, 15, col seguente ordine del giorno-. Esame delle seguenti domande di autorizzazione a procedere in giudizio, contro il deputato Rondani pel reato previsto all'art. 11 del D. L. 4 ottobre 1917, n. 1561; contro il deputato Rondani per reati di ingiurie e diffamazione a mezzo della stampa; contro il deputato Centurione pei reati di ingiuria s diffamazione a mezzo della stampa; contro il deputato Graztadei del reato previsto dall'art. 3 del R. Decreto 2'i maggio 1915, n. G?4 e 63 del Cod. Pen. in relaziono all'art. 1 della legge di P. S., 30 giJgno 1889; contro il deputato Oerini per ingiurie e vie di fatto. Esame dei seguenti disegni di legge: Conversione in legge R. Decr. 15 aprile 1915, n. 672, concernente provvedimenti eccezionali e in materia di trasporti in caso ili mobilitazione e di guerra; Conversione in legge del D. L. 23 agosto 1917, n. 1519. recante disposizioni circa il servizio notturno da prestarsi dal personale del genio civile in caso di piena di corsi d'acqua: Conversione in legge del D. L. 6 gennaio 1918 riguardante approvazione dei testi unici di logge, portanti i titoli di: A, legge sulle lasse di bollo; B) legge suile 'asse ipotecarie; C) legge per le tasse sulle concessioni governative'; D) legge per le tasse sui velocipedi ed altri veicoli meccanici; Modif!Icaztoni alle leggi dal 28 febbraio 1886, n. 2732 mia tU UM m gemuta Wtk fi» UH m flcufc corso dello Stato nelle spese per la opere di irrigazione; Provvedimenti per agevolare lo sviluppo delle piccolo industrie; Conversione in legge del D. L. 14 febbraio 1918, n. 287, che modifica la legge 8 giugno 1913, n. 571, riguardante concessione al Comune di Taranto dei diritto di pesca in alcune zone del Mar Piccolo; Conversione in legge del D. L.- 13 marzo 1918, n 390 che modifica' l'art. 5 del testo unico deLla iegge sui dazi interni di consumo, approvato "con D. L. 7 maggio 1918, n. 248 e stabilisce norme relativamente al passaggio dei Comuni aperti alla categoria di quelli chiusi. Per l'avvicendamento dei militari in zona d'operazioni MEOMARTINI. sottosegBetario alla guerra, all'on. Mancini dichiara che il Governo ha sempre curato il ritiro dal fronte di quei militari che per più lungo tempo vi sono rimasti, avvicendandoli con gli altri residenti nel territorio, inspirandosi in questo ad evidenti principi di giustizia ed emanando norme per quanto possibile uniformi. Segnala però le difficoltà che si oppongono all'attuazione di un rigoroso avvicendamento, dichiarando che questo si presenta come problema assai ponderoso e complesso. Nell'atuale momento e impossibile applicare in pratica tutte le misuro adottate. Conclude affermando che l'amministrazione militare persegue sopralutto l'intento di evitare qualsiasi ingiustizia e privilegio (Approvazioni). MANCINI prende aito di queste dichiarazioni e confida che si possano sostituire coloro che più lungamente hanno provato le aspre fatiche e i pericoli della guerra. Raccomanda che non si suscitino con circolari, che non possono avere attuazione, infondale aspettazioni o conseguente malcontento. Insiste pure perchè si eliminino taluno disparità di wattamento fatte a militari appartentnti a Corpi d'armata diversi (Vive approvazioni). MEOMARTINI espose all'on. Mancini i vari provvedimenti presi perchè i militari in licenza ordinaria appartenenii a famiglie povere abbiano un assegno 0 un sussidio per i giorni della licenza. MANCINI si complace dei provvedimenti e si augura che essi siano opportunamente integrati con nuove disposizioni, sopratutto perchè II sussidio sia corrisposto in più equa misura. Le pensioni di guerra MEOMARTINI, sottosegretario alla guerra, ■all'on. Serra espone le varie ragioni per le quali non è possibile accordare promozioni di favore agli ufficiali di carriera collocati prima della guerra in congedo provvisorio per motivi di salute quando essi siano richiamati in sei-vizio. SERRA insisre sulle considerazioni di equità per le quali dovrebbe essere adottato ti provvedimento invocato in favore di detti ufficiali. CERMENATI, sottosegretario all'assistenza militare per le pensioni di guerra, all'on. S*rra dichiara che da quando il servizio delle pensioni già disimpegnato dalla Corte dei Conti è passato a! dicastero appositamente istituito è stata data alle disposizioni vigenti una Intérpretazion© più liberale ed umana nel senso clic non siano esclusi dalla concessione delle pensioni privilegiate le famiglie di quei soldati morti in guerra, i quali investiti di modestissimi impieghi percepivano stipendi oltremodo limitati. Accenna inoltre a provvedimenti mercè 1 quali tale interpretazione potrà applicarsi anche ai casi sul quali fu già deciso o ii. forma la Camera su tutto quanto il Ministero dell'assistenza e delle pensioni ha fatto per rendere sollecito l'esame di tutte le pratiche relative alle pensioni e per accelerare !a concinne delle pensioni medesime. Afferma infine che una ancor maggiore prontezza potrai verificarsi non appena il ministro avrà a sua disposizione tutto li personale necessario, dato che il Governo pone ogni zelo nell'assolvere il sacro compito di dare sollecitamente e generosamente quanto spetta ai congiunti superstiti di coloro che hanno dato la vita per la salvezza della patria fVive approvazioni). SERRA ringrazia yonorevnle sottosegretario di Stato per le soddisfacenti assicurazioni dategli e confida che col provvedimenti annunciati si assicura giusto e conveniente trattamento di pensioni anche alle famiglie di coloro che non percepivano uno stipendio netto superiore a L. 1200. Sull'esercizio provvisorio L'on. Labriola Alle oro 16,30 si riprende i& discussione sull'esercizio provvisorio. L'aula è affollata di circa trecento deputati. Le tribune sono gremite. Il primo oratore è l'on. Labriola. Comincia col dichiarare che egli si propone tre tesi : l.o Non è possibile parlare di pace nelle condizioni preàenti; 2.o E' necessario il concorso di tutti per la resistenza: 3.0 Non si deve parlare di responsabilità in questo momento. (Commenti ed impressione). Egli si domanda poi quali sarebbero le tragiche consegtienzi! del consolidarsi della vittoria germanica. Se le cose non vanno secondo i nostri desideri, in che misura ed in che proporzione non vanno? Esamina quindi la situazione generale. Dice che alla fine dal 1914 la situazione militare era equiparata, alla fine de! 1915 la bilancia pendeva già a favore degli Imperi Centrali, nel 1916 la situazione nei riguardi dell'Intesa era aggravata e alla Hot dal tali. ivaatujatmuiaU). U tritìnXs dwU Imperi Centrali parve consolidato. La conseguenza di tutto ciò consiste nel fatto che la Germania spinge la sua lunga mano in Asia od attraverso la Turchia e la Persia nel Turkestan. Il movimento panturco minaccia da vicino le Indie, cosicché i sogni pangermanisti sembrano realizzati. D'altra parte iu penisola balcanica « quasi tutta nelle mani dol- I Austria. 11 Baltico è diventalo un lago ger« manico: l'Inghilterra e la Francia sono continuamente insidiate, cosicché si può dire che ia Germania abbia una linea continuata di dominio dalla Marna allo Indie. La situazione è di una gravità che è vano dissimulare. Se questi risultati dovessero essere definitivi, ci sarebbe da' disperare d'e 11'avvenire, de! mondo. La pace tedesca E' vano illudersi sulle intenzioni della Germania . A tutti coloro i quali credono che la pace poteva farsi quando gli Imoeri Centrali ia proposero nel 1916. basta fare rilevare un fatto: nelle memorie dell'ambasciatore Gerard, al capitolo 9, si parla di un colloquio avvenuto nel gennaio del 1917 tra l'ambascialore desìi Stati Uniti ed il ministro degli esteri 'l'dpsro. A richiesta se la Germania fosse di. sposta a. reintegrare il Belgio, il ministro degli esteri tedesco rispondeva: la Camera è disposta ad abbandonare il Belgio, ma con la necessarie garanzia coll'occupaziono cioè delle fortezze di Namiir e di Liegi o dietro la' concessione i>r>r f)9 anni del ifbrto di Anversa, aggravalo da.; confrollo sulle ferrovia A domanda dell'ambasciatore degli Stati Urtiti clr« -a le condizioni che la Gerpiania avrebbe fatto alla Francia, il ministro tedesco rispondei iti : «Il (.inverno germanico esige una rettiiica di contini a suo favore ». Onesta la risposta, dice l'on. Labriola, che è venuta dopo la proposta di pace della Germania. Ecco quala era la pace tedesca di allora, quando pareva cioè che sincoro fosse il desiderio di pace della Germania. 'Commenti ed. impressione), Oliali sarebbt?ro le conseguenze di una pace di questo genere? L'Inghilterra e gli Stati Uniti non firmerebbero mai una pace simile, perchè questa i una pace imposta dai vincitori ai vinti e l'Inghilterra non è vinta, perchè se la Germania ha vinto la guerra terrasire, l'Inghilterra ha vinto la guerra marittima, impedendo alla flotta tedesca, di viaggiare si-i mari dPl mondo, K impossibile linai parr 'sul ricoriosc.im.'uiio della vittoria della sola Germania, com'è pazzesco pensare ad una pace separata di qualsiasi Potenza dell'Intesa. Se lTtalia o la Francia facessero nnai pace separata, la Germania occuperebbe i nostri norti e le nostre ferrovie per combattere l'Inghilterra e. per vo'pry la pace ad ogni :'osto. avremmo una guerra che sarebbe fatta coi nostri m^zzi e il sangue versato dai nostri figli servirebbe ali ajnaceri ore gloria diella Germania. Bene ha <1ot]^l presidente del Con. sislio che è meg'io rr.^P» colla spada In pugno che accattare una sim'ie pace tedesca. [Applausi vivissimi). Può parere strano e sincolare la mia personale situazione. Ho aderito alla interra e con qualche mio atteegiamento è parso che volessi osteggiarla. Onesto dipende dal fatto che io ho semnre esaminato la situazione ed i fenomeni della cnerra nella loro realtà e nella loro obbiettività. La Germania e il socialismo «Ora, ìj ni' propongo questo quesito: La forze che dominano l'Europa sono il militarismo tedesco ed il socialismo internazionale. La Germania può essere minata dal socialismo? II credo di no, perchè il proletariato tedesco ha rinunziato ad adoperare il migliore suo strumento: la lotta di classe, perchè è un popolo che si e fatta una psicologia e purtroppo una rea.'.tà di dominio. Ho visto parteoipare a questa psicologia, a questa realtà, tutte le classi che la compongono, anche le più proletarie. Se la pace tedesca dovesse dominale' nel mondo, la maggior delusione l'avremmo noi socialisti, perchè ci accorgeremmo che lai lotta di classe dei tedeschi sarebbe sostituita dalla lotta nazionale. Il primo colpito dalla vittoria elei germanesimo sarebbe il socialismo. Una pace di compromessi non è oggi possibile. Parleremo a* suo tempo della lettera di Carlo t a suo cognato e delle responsabilità degli uomini di governo di allora. Oggi at reniamoci alla realtà della situazione ». L'oratore continua dicendo che i tre elementi di cui bisogna tenere conto per giudicare 11 modo come dovrebbe avere fine la guerra" sono: le condizioni particolari degli Stati scandinavi, la possibilità di rivoluzione in, Austria, lo sfruttamento che può fare la Germania in Russia. Quanto alla prima, dopo la! pace colla Finlandia, la Germania ha creato nel Mar Baltico un lago tedesco. Dimostrai come la vittoria della Germania minaccierebbe l'esistenza di tutti gli Stati scandinavi^ Già il possesso delle isole Aland è una freccia diretta contro il cuore della Svezia. Guai alla Svezia se le Potenze dell'Intesa fossero disfatte! L'on. Labriola continua dimostrando ^interesse cho hanno anche le altre popolazioni scandinave condro la vittoria deTìji-! Germania. • Poco si conosce delle condizioni interno dell'Austria. E' certo però che vi è un notevole movimento rivoluzionario che è anche in parte conseguenza del bolscevismo ». Osserva che nessuna nazione di quelle che entrarono in guerra tenne conto dei fini europei e deWe questioni europee che la guerra avrebba messo sul tappeto. Rammenta a questo proposito che i! Trattato di Londra del 26 aprila 1915, come riconobbe lo stesso on, Bevione etiti ne datti lauiv* aUa .CunvA, boa Iémv*