La Camera inizia le sue tornate con un omaggio agli eserciti combattenti

La Camera inizia le sue tornate con un omaggio agli eserciti combattenti La Camera inizia le sue tornate con un omaggio agli eserciti combattenti Roma, t2, se- | mRiapertura assolutamente calma. Giornalai Y• • aii'e. '• Ecuincerta e nuvolosa. Assenza di curiosi sterno di Montecitorio; tribune popolate, in quella diplomatica sono state collocate quattro sedie di lusso, destinai:© ai ministri belgi che assisteranno ad una parte fiata seduta. Al- al'aula è stata apprestata la toeletta estiva; gli «s talli dei deputati sono ricoperti .li tela grigia, nNell'aula sono presentì circa trecento deputati. | mL'estrema è piuttosto numerosa. .Vi banco del Governo sono presentì tutti I ministri. A destra dell'oli. Orlando siede l'on. Sonnino. a sinistra l'on. Nitti. Il nuovo ministro Giovanni Villa ricevo numerose strette di mano dai depurati. Appena il vicepresidente 011. Alessio, che sostituisce l'on. Marcerà, ha dichiarato aperta la seduta, si di. lettura de! verbale. In questo momento entrano nell'aula i ministri '•■',:.'! Cart.on He Wia.rt e Vandervelde, accompagnati dai deputati belgi Wermeestch e Loriind. nonetti fini sottosegretario agli Ester'., Borsarelli, e dal questore della Cernerà marchese Guglielmi. È' con loro anche 1! ministro del lin'.gio a Hoibìi, Van den s-teens. I minisi,! i belgi prendono posto ni davanzale della tribuna diplomatica. Il saluto ai combattenti ed ai rappresentanti del Belgio ai rappresentanti Il PRESIDENTE on. Alessio sorge quindi in piedi e la Camera si fa «Menta. Egli dice: * 1 >u. Colleghi, il nostro benea.mato presidente, aftlitlV) fin una infermivi per fortuna non grave e affatto temporanea, non potrà dirigerò 1 lavori del presente periodo. Egli, tenendo rfniio della anzianità. Ini pregato me di sostituirlo, valendomi deila. collaborazione dei miei illustri colleglli vice-presidenti. Io sento di interpretare il pensiero delia Camera Inviando al nostro Presidente, che è faviia parto di questa assemblea, gli auguri più affettuosi e più fervidi per una pronta e riefl ili t'iva guarigione che lo ritorni a noi iVi'-'K-imi applausi), e, inspirandomi agli stessi sentimenti di patriottismo e di solidarietà che itili, 1111111,-1110 la Camera e trovarono costante mento nel suo Presidente l'interprete più fe-i lice ltuagpdnpsMmenmoieppiti efficace, sento di doverne rispee- s] o o - nre l'animo in quest'ora, prave e ponderosa della .storia del mondo. .Sui campi di Piccardia e nell'Isola di trancia, dove ria secoli la la.inif'à ha difeso se. stessa, conservando per In. redenzione dei popoli un prezioso patrimonio di coltura e di libertà, si combatto una dure battaglia. Le gloriose truppe francesi, congiunte alle inglesi, alle iiord-iunerirane. alle beigli?, alle nortoghesi eri alle nostre, respingono un nemico più potente d,i numero, ma alrretì'anrio sai'do per la fede della sua causa. Vada il salutò" della Camera ita li.-in a ai combattenti dell'Intesa, in cui si è impersonato quanto di nobile e di pufo la tradizione dell'eroismo ha raccolto nelle inspirazioni dei secoli. « Sono ospiti in Poma, 011. Colleghi, i rappresentali'! di quel prende ed animoso popolo (i ministri ed i deputati sorgono in piedi e, rivolti verso la tribuna diplomatico ove si trovano i rappresentanti del BrV.elo, prorompono in generali entusiastici applausi al grido di Viva il Belgio!), il Belgio che, pur di 11011 cedere alla violenza e alla sopraffazione, per mantenere la propria dignità e la. propria indipendenza, preferì di resistere anche a costo di sacrificarsi. Noi non possiamo non applaudire nuovamente al nobile esempio, che ha fatto dei Belgio, iti conformità delle suo origini e della sua storia costituzionale, un antemurale potente contro espansioni di razze, che vogliono trovare nella forza brutale, non nel predominio della libertà del pensiero, le ragioni della propria prevalenza. (Vivissimi applausi). E consentite n me, on. Colleglli, 11 me, reduce dalle nostre contrastate frontiere e spettatore della silenziosa ma renna energia di quelle popolazioni, spettatore de! nobile e rinnovato vigore che anima i nostr.i soldati dai più eccelsi ai più umili, di ripetere a loro da questo alto seggio la gratlUifline e la reverenza della Camere italiana, i-lie sa di poter contare per gii alti destini ilei paese sull'esercito e sull'armata, intrepidi quanto potenti fedeli espressioni del genio delia loro razza, cosi nei singoli cornilattimenv.i cóme nella coordinazione disciplinata del.'e masse, pronti alle forme più nobili del sacrificio, anche a quelle che nulla lasciano dopo di se, nemmeno W premio, nemmeno il ricordo. (Vivissime approvazioni, vivissimi applausi.!. « Fra qttes'i grandi, fra questi immortali esempi, noi, on. Colleghi, inizieremo e svolgeremo i nostri lavori con la dignità clic, e propria del nostro ufficio, con la coscienza dei suoi elevati compiti, con la serenità die impone la grandezza dell'ora ». (Vivissimi applausi'). Le parole che il vice-presidente della Camera ha pronunziato a voce alta e vibra.'ta stando 'in piedi, sono stale applaudite anche dai socialisti ufficiali in due punti, cioè al salitilo all'esercito e alle parole di omaggio ai Belgio. In quest'ultimo punto la Camera intera si alza in piedi ad applaudire. Sr alzano ed applaudono anche i ministri. Ap1 paudono anche ie tribune, dalle quali parte il grido di « Viva il Belgio!», ripesino da lutti i deputati. I ministri belgi si alzano in pedi e si inchinano ringraziando. nsNiszllpmOdSi discorso di Orlando a a à a e a , i i ORLANDO, Presidente del Consiglio, sorge quindi a parlare, t.a Camera si fa attentissimi!. Egli cosi esordisci: .■ Sarebbe, olk-eche convenzionale, inopportuno dire che li Governo si associa alle nobili paiole dette dal Presidente, poiché e?li ha veramente parlato come un presidente della Caino, a. deve parlare, e cioè a! di fuori e al di sopra di ogni idea o di ogni partito politico, rispecchiando 1 sentimenti di tutta l'Assemblea. (.Approvazioni). Io quindi diro soltanto che l'animo mio ha vibrato all'unisono con le sue parole, insieme con l'animo di tutti gli onorevoli colleghi; ha vibiato all'unisono nell'augurio affettuòso che egli ha rivolto al nostro illustre e benamato Presidente, perche presto torni fra noi perfettamente risanato (approvazioni; ed ha vibrato all'unisono con lui e con tutti voi, come l'applauso vostro lui dimostrato, (piando egli ha rivolto il saluto reverente della Camera italiana ai rappresentanti di quella Nazione resa grande, anzi gigantesca dalla bellezza morale del suo gesto onde insegno che l'esistenza stessa dei popoli dna«pdale meno quando sono in giuoco le leggi de! dovere e dei'onorc. (I ministri eri i deputali si levano in piedi, vivissimi e prolungati ap-plausi, grida di n Viva il Belgio! .». ., Ha vibrato l'animo mio'all'unisono con !o parole del Presidente e. con gli animi vo~irt quando ha rivolto il pensiero della Camera Italiana ai soldati d'Italia die aspettano la loro ora in questo grande duello mondiale, fermi e imperterriti, ed ai loro compagni sul mare, i quali con un vero prodigio per cui quasi si illumina dei bagliori dell'epopea '• : gendaria 1! nome del giovane eroe siciliano che li guidava, hanno riportato una magnifica vittoria. (Vivissimi e prolungati applausi). .1 Ho altresì inteso l'eco dell'universale consenso (piando il pensiero del nostro Presidente si è rivolto alla mostruosa gigantesca battaglia che da circa tee mesi imperversa sul fronte occidentale: battaglia in cui gli eserciti A\. tutti i popoli lìberi e ai vii contrastano pai | mo a palmo ora ad ora. terreno a la quale il nemico neri sa che i Y„ rl'?' '• prossima, non sarti rati, (wm apprnon-inta . E bene, rispecchiando un pensiero che può, clic deve essere a tutti comune, ma. clic ha un contenuto politico, il Presidente ha alluso alla gravita dell'ora che si può e si 'leve set «re. senza che in noi rimanga scossa nà dliilt n.tiita quella fede che può. 111 cerio senso, ora | mai dirsi la ragione stessa delia nostra vita; e -i la gravila dell'ora clic induco e indurrà in tutti un senso di austerità e <M raccoglimento a cui saprà inspirarsi la Camera italiana degna rappresentante del nostro grande e forte popolo, il quale conscio appunto della gravità, dell'eia serba un'attitudine cosi meravigliosa-, niente Henna, serena e fiduciosa. [Vivissimi e prolungati appla.usi), t mutamenti del Ministero li Presidente comunica le dimissioni del senatore Dallolio da ministro delle Armi e Munizioni. d'I senatore Riccardo Bianchi da ministro dei Trasponi marinimi e. feicoviari e la'•nomina del senatore Giovanni Villa a ministri! dei Trasporti marittimi e ferroviari. Cnmutiicn inoltre die il ministro della Guerra, on. Zìi pelli, e stato incaricato di reggere per interim il Ministero delle Armi e Munizioni e che e Stato istituito il Ministero per gli Approvigiouanienti e Consumi alimentali'! con la luella saì non g(CseCtadpmlamtusitePnarePlapvgcd(A- sigilo a i e e i a a n i o e l i e, a o a , n e i , e e i o oo e e, o, , i eoi maa e l o a lpe ti di nomina e ministro dell'on. Silvio, Crespi e a sottosegretario di Staio dell'on.' Ferdinando Nunziante di San Ferdinando. Comunica infine ie dimissioni dell'on. Paolo Bignami ria sottosegretario di Stato per lo Anni e Munizioni e la nomina alla carica medesima dell'on. Cesa.-" Nava, nonché le dimissioni dell'ori. Giacomo Bossi da sottosegretario di Stato pei Trasporti marittimi e ferroviari e la. nomina alla carica medesima dell'on. Salvatore Orlando. L'on. Modigliani Prende la parola l'on. Modigliani, il quale dice: — Ilo chiesto la parolai per la preoi iniezione destata in me dalle parole del preiderite della Camera e del presidente de! Conper rivendicare le 'funzioni del Par¬ tì fse srli eadi o, a. he e oloepui iengito li lamento in un momento grave. Il presidente del Consiglio ha parlato di cose gravi, ma non può pretendere che un Parlamento si rassegni ad un riserbo che significhi silenzio assoluto. [| presidente del Consiglio, conie « leader .1 della maggioranza,, avrebbe dovuto preoccuparsi di più dell'ordine dei lavori 0 dimostrare di tenere in maggior conto il Parlamento, lì Governo deve essere disciplinatoro dell'attività parlamentare, ma. non deve sottrarrò al giudizio del Parlamento la soluzione di fatti gravi., come per esempio, ie recenti crisi in taluni ministeri, delle quali il presidente del Consiglio si è limitato a dare Pannunzio, mentre tutti sanno che la soluzione di quelle jerisi interessa profondamente il Parlamento ed il Paese. La situazione internazionale Il Governo aveva il dovere di informare la Camera su fatti di vitale importanza, quale la. situazione in Francia e l'intervento americano. Al Parlamento di una nazione in guerra da. tre anni, disciplinata e calma come l'Italia, il Governo deve dar modo di discutere il primo e fondamenfale problema, la connotivi cioè della gitemi 0 la preparazione deila fine della guerra. Contrariamente a come s usa in Italia, in Francia il Parlamento espli ca ben altre funzioni; in questi giorni in cui la situazione in Francia non è lieta, il Parlamento francese ha discusso di tutte le questioni connesse alla guerra, riferendosi agli organi competenti di collaborazione e di controllo che là esistono e che qui mancano. Frattanto ci si può ingannare, ma sembra che si vada delineando una situazione eguale a quella di un anno fa. Il ristabilirsi di una situazione internazionale analoga a quella dello scorso anno, dovrebbe rendere cauli nel non commettere errori gravissimi nei quali l'anno scorso si incorse. Ricordando il discorso del febbraio scorso dell'on. Sonnino, afferma, che nella primave ra del 101? scoppiò la rivoluzione russa che si disse fatta- per intensificare la gtieiTa e preparare l'intervento americano nella guerra DI fronte a ques;i due fatti, gli imperi centrali prepararono l'offensiva pacifista che concreto nelle lettere al Principe Sisto, le cui vicende sono note. La situazione e sensibilmente non diversa per quanto, come attesta il presi dente del Consiglio, per il nemico la vittoria sarà oggi 0 non saia più. Ma. però si ha la sensazione che i successi tattici del nemico possono essere annullati dall'intervento aineri eano, ed il nemico non può non vedere in questo un grave pericolo. Da ciò la necessità per il nemico di non rinunziare al tentativo d'una soluzione. Un Parlamento deve almeno prò porre qualche quesito. Ora è evidente che 'non' ci si può mettere in uno stato d'animo die faccia sorgere un 'ranelle ad ogni tentativo di soluzione elio offre il nemico e che ci faccia senz'altro respingere ogni ipotesi di di scussione. Le proposte di pace « La Germania — prosegue l'oratore — ì costretta, a far proposte di pace qualunque possa apparire la sua forza militare. Al Par lamento italiano mancano gli organi coni petenti; quando domandiamo qualche notizia ci dicono che lo facciamo per gusto disfai tisMco. Spero che ii saranno risparmiate ogg queste insinuazioni li Parlamento francese ha largamente discusso la politica del suo Governo. Porcile non dobbiamo farlo anche noi? Le notizie, le Indiscrezioni non sono una serie di panzane. Sembra ormai acquisito che ail'epoca delle lettere di Sisto l'Imperatore Carlo avesse serie preoccupazioni per i prò pri destini e per quelli del suo paese. E' ormai iiceertai'o che esiste una seconda lettera nella quale si parla dell'Italia. Sembra die il con vegno di San Giovanni di Mariana non sia derivato dalla prima lettera, ma dalla eonda. Perchè non deve essere possibile dir si discuta degli nomini politici che presero parte a quel convegno? Come non sente il Governo italiano la necessità di rispondere quando la Francia lenta di scaricare la responsabilità, di tale convegno sui governanti d'Italia? Come fa il Governo a non sen'ire la necessità di spiegare la portata delle lettere a Sisto? Come si conciliano le reiterate proteste dell'on. Sonnino che non si dovevano nenibrare Stati vicini o lontani, e l'otteggià- rI dctccsrroggpae! ! mento di Orlando favorevole al'e nazionalità? si II Parlamento deve essere investilo in pieno p-!dalle ragioni della oolm-.a de! Governo. Deve valu'Jire Li portala dell'intervento americano. on Oggi è forse il memento adatto per discutere rt ra la e, ul ui : no nii). nte taul iti ai- talora, i proprii a condizióni 'li parità. La Russia .1 Brest Litowski si è presentala a discutere in ."'0-1:zioni di inferiorità. Poiché la rivoluzione non scoppiò in Germania i bolscevichi si sono arresi. La condizione nostra però (• diversa. Abbiamo ancora una salda eomnagine militare e la speranza di irrobustirla con le (ruppi- americane. La stampa rd il Governo si sono mostrati impari rièll'informare il paese ». La politica del Giappone L'on. Modigliani si occupa quindi della po-ltica del Giappone e si domanda che riper- cussione potrà avere questa politica sugli Stati Uniti e. .-e gli Stati Uniti dovessero lu-ili Stati Uniti dovessero tu-interessi in Oriente, ciuaie sarebbe il contraccolpo in Europa? Non biso gna quindi lasciare sfuggire l'ora buona. (Commenti). Egli .si dice contrario al Comitato segreto e propugna invece la costituziono di Commissioni di controllo. L'attivila parlamentare che si esplica attivamente negli altri paesi da noi manca. Dovrebbe perciò sembrare opportuna e necessaria l'istituzione delie Commissioni parlamentari di cui si è tanto parlato come di un tenebroso trampolino per misteriosi accordi, mentre invece esse costituirebbero ima funzione parlamentare umilissima come avviene in Francia ed in Inghilterra per mantenere contatti tra Governo e Parlamento. Le sedute alla Camera francese non sono vane accademie come le nostre, appunto perchè il lavoro dello Commissioni rende le discussioni più concrete ed efficaci. Presenterà una proposta di riforma del regolamento per l'istituzione delle Commissioni permanenti di controllo. Il Governo ha il dovere di rispondere ale richieste che gli vengono fatte e la Camera deve sentire la riècessiitià ili discutere il problema gravissimo della guerra e dei modo ,:0in« concluderla. (Applausi dei socialisti 1. tì fi sono '•Pi, e o 0 e e i a a a e a e a i i . a e a a l i o e e i e a n r a n' e o ì e a g e o e o o e ò i a n a r o il e eti a e oo à- La risposta di Orlando ORLANDO replica immediatamente 0 dichiara che non farà alcuna riserva alle parole I dell'on. Modigliani. Pero gli la osservare che c=i ha criticalo <■■■. che il Governo non ha tatto, ora. se io impegnassi una discussione con lui, dovrei rispondere non a cos>e riguaruti le coniunicazJonì che ii Governo non ancora fatto, ma alla eumnnicazioui che tate fatte dall'on. Modigliani, (ilarità e commenti). Voci deli Unione: E'assai abile senza dubbio! Uf->: — E' la verità e se la verità ò mia colpa. \Iiene). Proseguendo, spiega che se l'ordine del giorno reca le interrogazioni tì la discussione .mila mozione Otraidiin, ciò avviene perdio cosi deciso la oaaiera prima di chiudersi. « Se l'on. Modigliani avesse lasciato svolgere l'tìrd'ìne dd giorno, 10 avrei piegato pubblicamente i proponenti la mozione di ritirarla, corno già il avevo pregati in privato, per modo che nella discussione dell'esercizio provvisorio la Camera avrebbe; potuto subito discutere i aravi problemi dell'ora. La proroga d«l l'esercì zip provvisorio si presta ottimamente a trattare ogni pili gravo questione. TREVES: — Si presta troppo! ORLANDO : — fo sono l'ultimo deputato che possa interloquire sul modo come si debba discutere 1 esercizio provvisorio. TREVES: — Dieci all'avvocato ! ORLANDO: — Siamo col1egh.il {Ilarità). Del resto difendo una buona causa. {Ilarilà) Durante il mio Ministero la Camera è stata co-nvoca:Ui frequentemente. Il Governo ha fatto comunicazioni tutte le volte die esse sono apparse necessarie. Attualmente la Camera non discute in seno all'esercizio provvisorio di tutta la politica generalo? MODIGLIANI: — Parli lei prima dell'esorzio provvisorio ! ORLANDO: — Si, se dovessi concludere la discussione I MODIGLIANI: - Qui l'avvocato è venuto fuori intero! {Rumori). ORLANDO continua facendo osservare che primi avvenimenti militari succedutisi in questo periodo non hanno prodotto elementi die abbiano avuto ripercussioni politiche. {Commenti). Accennando alla proposta Modigliani delle Commissioni di controllo, gli ricpvda, tra l'altro, che l'esempio della Camera francese e contro di lui, perchè per ben due volte quella Camera diede i suoi consensi al Governo che su certi argomenti avvisò l'opportunità di soprassedere ad un'immediata discussione ed altra volta furono proprio i socia isti a protestane contro coloro che volevano che certi avvenimenti fossero deferiti all'esame di quelle Commissioni. No, dissero ociailisti, certi fatti vanno discussi dal Parlamento che non deve abdicare ai suoi poteri. {liumori. dei socialisti ufficiali). MODIGLIANI: — L'esempio del Parlamento francese è contro la sua tesi. Non & oha la Camera, francese non abbia voluto le Commissioni di controllo; voleva di più: le Commissioni di contrailo e la discussione alla Camera in seduta pubblica. Quanto poi al consenso dato dalla Camera a Clomencean risulta, che il Presidente del Consiglio francese fu costretto due volte ad abbandonare la tribuna. ORLANDO, riprendendo: — L'on. Modiglioni ha annunziato un progetto per 1(» Commissioni di controllo, ne discuteremo a suo tempo. Intanto prego la Camera- d! passare all'ordlnfl del giorno. {Approvazioni). 1 socialisti non' danno seguito alle osservazioni dell'on. Modigliani e rosi si passa oltre, procedendo alle commemorazioni dell'on. Santa Maria, del senatore Gatti-Casazza e del senatore Anrlgo Boito. I! Presidènte del Consiglio si assoda alle espressioni di cordoglio. Il deputato Degli Oc hi rievoca le vittime del disastro di Castellezzo Bollate e Gaudonzi ricorda AmUcaro Cipria'»!. L'on. Bissolati e il Presidente Alessio sì associano alle parole dei due deputati. Sulla mozione Girardini à? o e o. re L'on. ORLANDO, presidente del Consiglio, chiede die la discussione della mozione dell'oli. Girardini ed aitri deputati sulla necessità di un nuovo e più organico e vigoroso indirizzo dell'opera di apprestameriAo della armi e delle munizioni, sia rinviata a dopo la discussione dell'esercizio provvisorio dei bilanci. Ricorda che in occasione dello svolgimento di alcune interrogazioni su abusi verificatisi nel ministero delle Anni e Munizioni la Camera ebuo la sensazione della necessità di una. revisione rlei meccanismi amminisirii.tivi di quel ministero. 11 Governo riconobbe spontaneamente e subito la necessità di questa revisione e promise di compierla. Nò alla sua promessa 0 venuto meno, sebbene le dimissioni presentai.e per un motivo di delicatezza, dell'on. gen. Dallolio, le cui grandt benemerenze ninno ha disconosciuto, ne abbiano necessariamente ritardata l'attuazione. Crede infondate io censure mosso alla soluzione daia alla elisi provocata da queste dimissioni ed afferma die il Governo riconosce la capitalo importanza della funzione che ha il dicastero delle Armi e Munizioni. Quanto alle modificazioni da apportare nei suol ordir namenri amministrativi esso sono allo studio ed anciie per questo motivo deve pregare la ICamera di rinviare la discussione della mo. zióne dell'on. Girardini. — GBABAU prenda I atto delle dichiarazióni del presidente del Consiglio e non insiste per lo svolgimento deiIla mozione. — MODIGLIANI non insiste, pur I lamentando clic la Camera non abbia potuto • anche prima dei provvedimenti adottati dal jGoverno, esprimere il proprio giudizio sul I grave argomento. Disegni di lee.ge e domnndo a procedere i MEDA, ministro delle Finanze, presenta l seguenti disegni di legge.- Conversione in legge del decreto 21 aprile 1918, 11. 1575, contenento emendamenti al testo unico della legge per i:n o a. ile no il o-ìle tasse ipotecarie, approvata con decreto luor- gotenenzlalo «ì gennaio 1018, 11. Lio; Modificagli zioni ed aggiunte alla legge, sulle tasse di u-!registro; Cònio consuntivo per gestione del u-jreglstr ie'Regi abiiimcnii termali di Salsomaggiore,