Il primo processo dei cascami

Il primo processo dei cascami Il primo processo dei cascami Roma, 27, sera. Stamane, davanti ni Tribunale militare speciale è incomincialo il processo dei cascami. L'imputazione e ri; tradimento per aver somministrato cotone e cascami di cotone agii Imperi centrali con grave danno dell'Italia. Oli imputati sono: Arturo ;?oh\vcgor, nato a Ventimiglla, industriale; Rodolfo ìhirts, nato « 'Gratis (Svizzera} ii 12 settembre 1868, direttore consiglieri) delegato del Cotonificio di Cornig'iiano Ligure ; Giovanni Battista t'erga, italo a Coidh fi 12 settembre 1870, viaggiatore di commercio; Henry Guyer Brauru, di anni inPstdsrf43, nato a Zurigo; comm. Attilio Pirottn nato, «i Como il 22 settembre 1802, possidente; Uosa rUianchi. moglie del comm. Pirotta, nata a }Vorgate (Comò) il 12 fòbhraiio 1863: Roberto |;Ldipmdtl'rigcrio, nato a Rosario di Santa Fè il 10 gennaio 1862, capitano di complemento del 70.o fanteria, ragioniere. Meno il Guyer che è latitante, gli altri sono tutti in islato di arresto. Al'.e 9,30 entra il Tribunale presiedi!- ,„to dal generale Vannuglìo. Funziona da p. M. 1 ^l'avv. militare colonnello Tancredi. Lo stato ' rei È costituito l'arte Civile a. mezzo dell'ai polito Borre e Gallina, di Milano, per Verga : kG^ùglia di Torino. Raffaele Levi, faldata dillMilano, Giusetppe Gregoracl, Vincenzo More!- elo e Ivo coccia, per i coniugi Attilio Pirotta l ie Rosa Bianchi. Gennaro Escóbedo e Giusep- ' *pe Romualdi, per Friscrio. Per Guyer Brnnm non vi è alcun difensore vietando il codice pena'le por l'esercito la difesa dei latitanti. slg, .'pvocale erariale colonnato Filotico. Entrano j ^»«P'«Ì'' SSftì f ontraresono :!|coniugi.Pirotta che se ambi-ano quache parola | lmax difensori. Intanto l'aula si va affollan- cdo di numeroso pubblico Gli imputati sono cdifesi dagli aw. Ignazio Scimonelli o Fiorai c"{"!° r1L'atto d'accusa Ecco, quali risultano dall'atto di accusa, i risultati dell'istruttoria. 11 Sii febbraio scorso l'ufficio speciale di investigazióni denunziando la Socio, à Anonima Cascami che intratteneva clandestini rapporti con Ditte austriache 0 tedesche, e forniva ai suddetti nemici cotoni e cascami di cotoni, portava a conoscenza del procuratore del Re di Torino che anche il Cotoninolo di Cornigllnno Ligure aveva spiegato durante la guerra un'attività analoga a quella della Cascami. 11 5 marzo il giudice istruttore di Torino ordinava perquisizioni domiciliari 0 personiiii presso il Cotonificio di Cornigliene 0 presso la dilla G. B. Bianchi, nonché presso i rappresentanti, amministratori ed impiegati dell'uno e dell'altra.. La P. S. di Como dal cauto suo con rapporto 3 marzo aveva già riferì lo alla Procura del Re della stessa città che l'opinione pubhjica riteneva la G. B. Bianchi come una ditta la quale colla scusa di alimentare il suo stabilimento di Diotlkon in effetto contrabbandava con l'Austria e la Germania. In seguito agli alti di istruttoria compiuti il giudice istruttore di Torino, con sentenza dor il marzo, ravvisando nei fatti denunziali l'ipotesi di tradimento, dichiarava la propria incompetenza a conoscere dei reati .'iscritti agli imputali e rimetteva gli atti all'autoritù giudiziaria rnllilare. Il 15 dello stesso mese, il giudico istruttore di Como agiva in conformità per l'accusa contro Carlo Bianchi. Dall'istruttoria si desume che i.' Cotonifìcio G. R. Bianchi di Como e quello di Comiellano Ligure, Società anonime sino al 1916, con capitati rispettivamente di 5 milioni e di 1.200.000 erano state sino a quell'epoca esclusivamente dei coniugi comm. Attilio Pirotta 0 Rosa Bianchi Pirotta, possessori della maggior parte delle aziòiii e di Carlo Bianchi" fu Giovanni Battista, possessore de! resto. 11 fi aprile del 1915 Carlo Bianchi era divenuto esclusivo proprietario del cotonifìcio G. B. Bianchi di Como. 11 cotonifìcio G. B. Bianchi di Como nel 1916 si era consolidato in privato, essendo il Carlo Bianchi divenuto l'unico ed assoluto proprietarie delle azioni od aveva assunto in qualità di diruttore 0 di gerente il ragioniere Carlo Bianchi ed il ragioniere Frlgcrio, ai quali con otto privato era stata assegnata la percentuale del 55 per cento sugli arili netti. Il cotonificio G B. Bianchi aveva, avuto ed aveva una filiale in Svizzera, la « Bn.umwol industriale » di Dietlkon; corno quello di Cornigliano, no aveva nvtito e ne aveva una in Ispagna a \ adalona, con nominativo proprio, ma collo stèsso presidente 0 collo stesso Consiglio di amministrazione, salvo per 11 Bonacossa, sostituito collo spaglinolo Lee. Ecco poi, sempre desumendole dau atto ai accusa, le principali azioni delittuose addebitato ag'.i imputati. Nel 1915, durante la nostra neutralità, la Germania e l'Austria io-cero in Italia a mezzo di speciali agenti e particolarmente ad opera della Ditta Wofl dì Monza e del'/austriaco David Storn di Gratz dolio offerte di provviste di cotoni. In quel tempo ccsaessendo giunto nel porto di Genova uri piro- scafo con 4OJ0 bu.!ie di cotoni avariate, tra il Ùnm e lo àtern si convenne di acquistarle, Mille bade furono comperate in società dallo Stoni e dai'.'austriaco Wunsel e dal cotonili ciò di Cornigliano. Prima però clic fossero vendute le altre tremila balle l'Italia entro in guèrra. Lo Stein allora lasciò il nostro vacsc e si recò in lsvizzera. Rodolfo Durst andò a Zurigo e concordò che delie tremila baile conniventi <:d aderenti lo Sc-tiweiger ed i coniugi iJiroih>. sarebbero stale iic<|iiistaie dallo blern, dai Wunsel, dal CotoniIibIo di t'.ornigdano, dal suddito tedesco Schwrìger, dalla Ditta Wolfl e dal nipote del Volti, proprietario itolo stabilimento che ha la sua sede centrale aStoccarda, da. Cario Lavi nonché'dallo siabilinienlo di Ci. lì. Bianolu di Como riuniti in società. Colla complicità di alcuni periti che percepirono «ili mila lire, le baili furono infatii acquistate a.d un prezzo quasi irrisorio. Gli ulivi ricavati furono definiti nei riguardi dei coniugi Pirotta il 28 ottobre 1915 in Cornigliano alla presenza di ■•'chwoiger e Dui-'. con una transazione di 20 mila lire. La ii ••finizioni' invece collo Ptcrn che rappresentò pure il Wunsel e col Carlo Levi avvenne a Zurigo nel novembre immediatamente successivo, essendosi colft recalo J, Durst per liquidare i conti relativi agli affari soc ali. Ma le delittuose imprese ih in Ditta G. V; Bianchi, di Como, e del Cotonile!" di Corniciano ncn si limltaroni sopra, in quanto da! 24 maggio lillii in poi la prima contrabbandò con Ditte austriache e tedesche 1.078:529 chilogrammi di cascami ed il secondo chilogrammi 403.919. i primi incidenti Appena aperta l'udienza, il Presidente chiede agli imputati le loro generalità. I1 l'rigerio indossa la divisa militare. Costituita ia Difesa si procede all'appello d<" testimoni i qua',i sono olire cento. .Si nolano fra essi gii onorevoli Ferdinando .Martini, Caspnrotto e 8=0narolli : Nicolo. Cassetta, l'avv. Cattaneo, il prof. Porro, i. comm. Casti, ; senatori Manglaialli, Roland i-Ricci, Panizzardl, trioHi ufiicioli e parecchi industriali dalI'aVra Malia. Dopo, l'avv. Gregoracl prega l'avv. Filotico dell'Avvocatili ft erariale perchè voglia spiegare (piale è il risan-im- hto de! danno che pui intende ottenere e per il ipiaMe si costituisce Parte civile. L'avvocato erariale Filotico- dice subito che l'Amministrazione militare si costituisce Parte civile per il danno patrimoniale derivato ailo Stato. Replica l'avv. Gregorocl sostenendo ohe ]e imputazioni di cui debbono rispondere jrlj attuali accusati non danno facoltà ailo Stato, di costituirsi Parie Civita . ricevuto dallo Stato per costituirsi Parte- ci}u<?'in mttl 1 modl »on crede «he tale <*sti|Silp'l? .I)osfa riguardare il suo cliente cn.pi- nisicoCo. ... .am;L ? "ta., jnomuaJldl'1 l! commen: fedatore Filotico dice che intende costituirsi ?ui arte civile _anche contro il capitano Frigeno, deper essere il reato unico. Qumdi l'avv, Ro- scmutoli sostiene che il comm. Filotico ha u ! gidovere di specitlcnre prima quale sia il danno, frtano Frigerìo. Riprende la paròla l'avv. Filotico per dinio- „ ^ l1 ar,£ E ri',"w* mì». l\f JL.V:.. geprosFmseSostqununndd19g kscob«Kncl do cl&dSndo che 11 Tribimo- fle respinga la costituzione di P. C. por tutti ! eli imputa;! Ha la parola l'avv. Valdata per." i coniugi Pirotta. Ritiene anche lui che lo 5 ***** "»» «««« ™ctn.,i».«i nnw» cihi» in „,ln | gstrare con maggiori argomenti giuridici che lo Stato ha tutto il diritto di costituirsi in giudizio contro gli attuali imputati. Alla dianche l'avv. Escobedo. C. ha il dovere «in .infine titis » di dimostrare che ha il titolo por la sua costituzione o nell'attuale causa titolo e u ni co. ipecincare il titolo per iascun imputato. L'oratore sostiene che il suo £V Cnon in "Ktaò Sii |fonr vaCle ^ffem^chfn r^oV lnvecc Jo stato deve specificare il tifo ciascun im)nltai.o. L'oratore sostiene die .. . cliente Frìgerio non commise alcun reato per- K cné esportò no. 1915 i cascami con il consenso 0Ar1°»° Stato; la proibizione della esportazione. ci„n 11r,0 nnccn rr.ctilnirsi Part/i fivilp in ìrn »causi come PauSale c" , , ... . „ gDopo brevi dichiarazioni dell avvocato fi-1 cscale, comm. Tancredi, nel senso ohe ia Parte avile deve ossero ammessa, il nbunaìo si rritira per deliberare. Ale 10.50 entra il 1 r-bu: . ,.naie od il presidente, dopo avere chiesto agi; ; ,,imputati se non hanno nuda da aggiungere na quanto avevano dotto 1 toro difensori m trmonto n?!a costituzione di parte civile dolio (-Stato, dio.hin.ra che 1 ordinanza sarà pronnn- ' mziata non prima delle ore 18. Mentre si ntten- ! fide l'ordinanza de) Tribunale, ha proso posto j Gnello spazio riservato al pubblico la contessa j pBonacossa, nuora de.ll'ex-deputato at.tun.ìmen- i rte detenuto per il processo dei cascami di 1 eseta. Me ore 18,15 rientra 11 Tribunale nel- i gl'auìa ed il presidente logge l'ordinanza colto ! vquale, accogliendo io. richieste dell'avocato ! mflsra'0. cotennoso Tancredi e dell'avvocato e- J forarialo. comm. Filotico, rigetta le richiesto della difesa od ammette l'Amministrazione militare a costituirsi parte civile. Quindi l'udienza è rinvata alle 9 di domani martedì. Il processo Cortese e C. Roma, 27, notte Aperta l'udienza e chiamato l'on. Principe di tipatitimdmsIm.-scalea presidente dei Giovani esploratori. Il ,™teste dice che Luca Cortese offrì una oblazione : udi 40.000 lire dicendo di obbedire ad una suai nispirazione, poiché u suo avviso, quella dei; cuiovaiù osplomiori ù una istituzione che nel : rdopo guerra avrà molta importanza per lai gformazione delie, coscienza nazionale. L'ofierUt fu accettata e poi, dopo l'altre sto di Luca Coiii-ese, la somma fu restituita. A domanda del Cortese il tes:e aggiunge: lo ero il presidome del hi .-t'ooieti degli autori che aveva allora- una vivacità giovanile. Tra i più fervidi soci era Luca Cortese che tenne anzi una applaudito conferenza. Seppi poi che seguitava ad occuparsi del teatro e mi manifestò subito il suo desiderio di rinnovare il leauro nazionale emancipandolo da ugni concorrenza straniera. Giuseppe Sardi dice che alla "torte del suocero trovò ira ]>■ carte due coni l'iati di L. ìu.tnw ciaccona u tana Cortese smlitri. Fu incaricato l'avv, Gentile di realizzare il credito. Cortese: Io aveva dato incarico a C'uttardi di rìiirare i due effetti e con mio stupore seppi che erano stati ritirati dal Colazza. A domanda doM'avv. .Marulli li teste alleluia di avere saputo dall'amico capitano blórgis che U Cortese trattava affari per la marina. 0 specialnienlte per la marina russa. Il notaio Arturo Tosatti parla dei rapporti del cortese con Olivieri e d'i alcune cambiali una delle quali apparteneva al gruppo delle cambiali Morobito e che egli sapeva fossero false. Cortese: Gli effetti furono pagati Arbitrariamente il Tosatili volle trattenerli e li mando ad un ceno Marinelli che mi fece eseguire un pignoramento. Questi effetti Slorabito so. no per me una turlupinatura, li teste protosta. L'avv. Leffi dice di avere conosciuto i'j Cortese in occasiono dol pagamento di una erta penale in cui era stato condannato por ib'"J ] pisvntddcsd | inadempiuti obblighi artistici. In quella occa , sione il Cortese gli parlò delle sue idee in ordine della riorganizzazione del teatro ita. lianò. Le idee erano chiare e pratiche, però da 5 e e r a e d o l o e tutto 1 insieme si convinse che Cortese era un vanitoso ed un megalomane. E* chiamato il teste cav. Giuseppe Paradossi il quale eia socio della compagnia Roggeri. Nel 11x14 il Cortese propose di acquistare la compagnia, ma Teldi a 1)ortare via la Prima attrice Tilde *** rEiS4^ l,'ubt,lien"i la sentenza del Tribunale Civile di Roma nella causa per la contestazione dei crediti dei fallimento Cortese promossa dai vari creditori contro .Monti-Guamien, curatore del fallimento. La semenza dichiara cessala la materia del contendere in seguito ad uuerveiiiiiu transazione peri crediti contestali lina di Lorenzo, Società Diramila, Poma Irma Granmtica, Ruggero Buggeri, nonché nella sospensione della probazione della sentenza por il ereditò Emma Cromatica. Ammette 11 Credito centrale del Lazio in persona del suo liquidatore avv. Spigare*!, per la somma di L. 5.J8Ì499.02 in sede chìrografaria rigettando le domande per il di più, ponendo lume le spesta relative del giudizio per metà a carico del Credi,'0 istante e per l'altra mei: a carico del fallimento. Ammette provvisor.toniente il! credito di L 9495 della ditta «Maison •Moderno», rappresentata dal De Verme Hoi dolio; ammette l'in. Giovene di Napoli por il credito di L. 3590; ammette Zucchi Giannino per il ereditò di L. 5155 in sede chìrografaria; ammette Briosclii Silvio, quale amrn'ìnistraItoro della Ditta sociale «Compagnia drammai tiro diretta dal cav. Luigi Carini per il creili'..! di L 5533,2ó in sede chìrografaria, rigettando la domanda pej; ii di più: ammette l'Hoh ! Savoia per il credito di L 13.310.40 in sede c'nirografaria di privilegio; ammette Paradossi cav. Giuseppe e Buggeri comm. Ruggero per il crédito di L. S5:O0Ò in sede chirografo ria ; ammette Zampati avv. Carlo per I! credito d L. S:5 In sofie rhiregrafa.ria: ammette piovvi sortomene la Ditta «Maison Finzi », rappresentata ila" cav. Finzi, per il credito di Lire 154.081; ammette provvisoriamente la Ditta Sorelle Rinaldi, Filomena ed Ines, per Lire 11.575; ammette provvisoriamente Raphael FnzbGóodstikken, proprietario della Ditta «A la Ville dp Lvon » per L 507.792.