Una sagra di alpini piemontesi

Una sagra di alpini piemontesi Una sagra di alpini piemontesi (Per telegrafo dal nostro inviato speciale al fronte) 21. ZONA CI GUERRA, Si è svolte, ieri sul piano vicentino in vist:i alle candide montagne una sagra in onore del .... gruppo a pino (battaglioni Aosta, Leva nna, Cervino, Val Toee) e ile! gran".) di artiglieria da montagna (Torino e Plnero'ó). Quando si riodono questi itomi, quando si rivedono '|ije:ii soldati, lo cui ',.'■■ noni/ otti urte hanno versato il sangue per la loro terra in .pericolo : por i loro Principi e Re, che soli in Italia cementarono nel" battagl e e nello guerre la paesana redoliti dei sudditi, si ù iratti a considerare lo virtù utilitari di oggi cerne i *ei,ni rinnovati di una tradizióne perenne. Quella di ieri fu insieme là celebrazione di viriti e ili affetti di fraterni in ili armi e di cuori di combattenti e d'i famiglie. Era schierato fra gli alpini un reparlo nella. I brigata Liguria col suo comandante generale Zamboni e colla bandiera di un regi decorala di medaglia d'oro. Passò n le truppe il generale Pecoi-i-Giraldi. Ad un alture collocato in mezzo del quadrato fu a'i''bra'a la messa di Pentecoste. All'elevazione la musica intonò il coro de; Lombardi. 11 comandante degli.alpini cobuinello Graildolfl rievocò le memorie della, campagna. «Dai ghiacciai eterni e sconfinati dell'Adamello alia aspra e brulla giogaia di Monte Nero e deH'Ursic, ove primi posaste vittoriosi il piede, dalla valle Lagarina all'Isonzo, sullo S-telv.io e sulla contesa dorsale della, /.ugna in Vallarsa e sul Pasubio maestoso, sulle verdeggianti alture di Val Posino, fra i boschi resinosi dell'altipiano di Asiago, alle Meleto. all'Ortigara, al Vodice, allo Slatinici:, in ogni luogo voi toste, alpini, ad opporre il vostro petto al nemico. Dinanzi ai nostri capi, dinanzi al popolo, che fidente ci guarda, attende e spera, noi, soldati dello Alpi, promettiamo solennemente che faremo sempre tutto il nostro dovere e con l'esempio degli eroi e dei martiri, che valorosamente e gloriosamente caddero animati dalla voce della coscienza, con fede sicura, combatteremo lino all'ultimo. Uno a che avremo strappato all'odiato nemico quella vittòria che sola ci può dare la pace. Avanti, alpini, avani sempre! Pel Ho, per la Patrùi, per le nostre famiglie! ». Dopo la bella orazione dei valoroso colonnello, ecco avanzare in mezzo al quadrato un gruppo di signore e signorine recanti qualstro stendardi di seta verde ricamati d'oro dinanzi all'altare. Il sacerdote impartisce la benedizione al gruppo, die, diviso, muove per recaro lo stendardo ad ogni singolo battaglione. Al battaglióne Aosta consegnarono 'l vessillo la signorina Cbabloz, che ha perduto il fratello tenente degli alpini e Iti signora Fruttaz, venute entrambe da Aosta. Al battaglione Leva nna lo stendardo lavorato dalle signorine canavesi e consegnato dalla signorina Dalle Ore di Novale. Al battaglióne Cervino, la signorina Maria Luisa Gréselo di Recoaro. Al battaglione Val Toee, dalla contessa Gioia che ha perduto il figlio sottotenente degli alpini, sul Pasubio. Sono minuti di vera commozione. Ognuna delle donno a Alda lo stendardo al più giovane sottotenente del battaglione che lo riceve, sull'attenti. L'offerente pronuncia poche sommesso parole (si vedono gli nechi rilucere): dà una stretta di mano all'ufficiale, poi se ne (orna a formare il gruppo con le altre accanto ai generali. La sign ri ti n Gresele ba consognato lo stendardo a suo fra'ello sottotenente che a sedici anni era arruolato volontario ed ora, dopo ventiquattro mesi di guerra, e ancora '1 più giovane ufficiale del Cervino. Le altre lo hanno consegnato «ai vendicatori dei loro fratelli e Agli». Si distribuirono quindi le onorificenze ai valorosi, che vengono innanzi, chiamati uno ad uno, ad alta, voce. Il generale Pecòri-Giraldi, il gen. Zamboni, il colono. Grandolfl. re signóre e «Ignorine appuntano lo medagl'e. Il sottotenente Mario Itrivio, riceve la medaglia dalle mani della sorella, venuta da Aosta. Le motivazioni si riferiscono a brillanti fatti d'arme sul Pasubio e sul Vodice. I valdostani ringraziano in francese • merci », salutando militarmente. Ecco l'elenco dei decorati: Medaglia d'argento: tenente colonnello cav Gerolamo Busoli, maggiore cav. Giuseppe De Vecchi, capitani Giuseppe Lampugnan! (due medaglie) e Giovanni Poli, tenenti Giuseppe Brignone, Mario Cucco (due medaglie), Floriano Sartorelli, Enrico De Lupi, sottote- ì nentl Francesco Maquinaz e Alberto Angioina, 3 j Unente rivista .., i aiutanti di battaglia Guido Galìuzzi (due me daghe), Paolo Del Xevo (tre medaglie), sergenti Gabriele Borti (due medaglie), Paride Manza, Ercole ISuggia, Giuseppe Dardanelli (due medaglie), C.apòral maggiore Ferino Berna.scone, aporali Domenico Ugolottl, Ernesto l'ani' ni. Fedele Ferrara, Giacomo Margarcli. soldoi Battista Raineri. — Medagl a dbronzo: api «ano Sante Mepitello (tre medaglie), ten nti Federico Federici Mario Cucco, Edmondo Uosarra, Pietro Foggia, Mario Moretti, sottotenènti Mario Brìvio ed Ettore Faccio, aiutante di battaglia Paolo Novo, sergente maggiore Gabriele Botti, sergenti .Mario Dondolino, Giuseppe Dardanelli, Guido Galìuzzi, Agostino Quadrio, Celestino Mascheróni, Dante CiuffnnU, Giuseppe SagUaschi, Martino Volontà, Giuseppe Bona., Francesco Colli, cnponile Vittorio Testamenti '.due meda ' ■ ' _ . 1 ' . 11 l'usi soldati Branca. Ceresa, Beccolo, Boi-rione, Cagna, Vigori, Salza, Celi. Viltà. Pastello. B<'itradini, Scaglioni, Conieglio, Diana, Bertagno glio, \iaroi, Mora. Tealdo, Castellano, Coda.'CadonicJ, Gharrere, Battrino, Redaelh Trentoz, Praz. Cavalli. Brogliato, Riva, Lorant, Coniglio, Leardi, Tagliarhv, Folpini, ltavenna, Za noni. Vutllemn, Peruzzo. Fava. Ampollini Camos, Bai, Sembcroll, Vitale, Gambetoni (Croce inglese), Cacano Specchio (Croce serba), Guido Galluzzi (medaglia sorba), ivo, Aiiiiìlozzi (medaglia inglese., Ernesto Dattrtno. Consognate tutte le medaglie il generali' Perori va In mezzo ai premiati e pronuncia un breve discorso: « Guardate là — e Indica i Pasubio — ci sono alpi, prealpi e altri monti più in là Per quelli dobbiamo combattere, là dobbiamo andare; ditelo al vostri compagni .voi che dovete essere loro di esempio, e guida. La fortuna aiuta sempre il coraggio e la volontà. Noi vinceremo perchè avremo la volontà di vincere». Le truppe si ordinano per la sfilata, ma ecco dal villaggio vicino la campana suona a martello: sogno di a'Utrme: aeroplano nemico in vista! Difatti dalla parte del 'Pasubio si vede un velivolo altissimo clr■ ..iùaio da nuvolette di shrapnell. La cerimonia prosegue. La fanfara intona una marcia lenta, maestosa come il passo degli alpini su per la montagna. I battaglioni stilano in stile superbo, il loro passaggio provoca ni>plausi ed evviva. Apre la stilata il liattag ione Aosta in massiccia falange elio pare scuota il terreno. Marcia alla sua testa il maggiore De Vecchi, che, capitario, preso il coniando di duo battaglioni 'su! Vodice e ,sì slanciò di corsa, trascinandosi dietro continaia di uomini ed ebbe la promozione per merito di guerra. Secondo viene il battaglione Cervino, glorioso por la resistenza Uno al sacrinolo sulle Moiette di Gallio, al Torrione di Alonte Fior. Poi il battaglione Levanna. che ha nei suoi fasti il Pasubio ed il Vortice dove il suo comandante tenente colonnello Bussoli, ferito al capo, rimase al suo. posto tino a notte inoltrata per ributtare continui contrattacchi Quarto il battaglione Val Toee, battaglione del Mónte Nero, rli Val Lagarina, conquistatore delia regione Lora del Po.subie. Chiude la magnifica stilata il gruppo di artiglieria (TorincMP1ner»Ìò) coi cannoni ed i muli, falange di acciaio. Nel pomeriggio e fino a tarda ora i battaglioni proseguirono la festa nel caratteristi co affratellamento di ufficiali e soldati tra applausi, fiori, sorrisi de'-la popolazione. Por la giornata il gruppo alpino ha fatto coniare la medaglia di argento dallo scultore Barone, autore del monumento di Garibaldi a Quarto. Il battaglione Aosta ha pubblicato e distribuito un numero unico con sulla testata il motto: Cn eusta lon ea ditta, viva l'Ansia! l'Anita! Sono stali distribuiti moltissimi doni recati dal Comitati di .varie regioni piemontesi, specie della Val d'Aosta. Fra 1 presenti notiamo il conte Passeri» di Entreves e De Courmayeur, consigliere provinciale di Chatillon, Angusto Jacod, .assessore in rappresentanza do! Municipio di Aosta, il cav. prof. Luigi Fruttaz, direttore della scuola tecnica, presidente del Comitato di assistenza civile di Aosta o la signora Antonietta Fruttaz Dotterò, delegata ufficialmente dal sindaco di Aosta, il commendatore Cavalli e signora, del Gomitato milanese del Club Alpino, parecchi rappresentanti di iBiella, Amministrazione comunale e Comitati, i quali tutti rivolsero ai soldati alte parole dì fede e disperanza, LWQ1 ambrosinl