Il porto militare al Pola forzato

Il porto militare al Pola forzato Il porto militare al Pola forzato con incredibile audacia da una nostra silurante Una grande corazzata austriaca ripetutamente colpita L'ardimentosa impresa di 3P o 1 sl ROMA, 15 notte. | L'Ufficio del Capo di Stato Maggiore della Marina comunica: Nelle prime or 3 del 14 corr. Pellegrini Mario, da Vignola (Modena), capitano di corvetta, Milani Antonio, da Lodi, secondo capo-torpediniere silurisla, Angelini Francesco, da Siracusa, marinaio scelto, Corrieas Giuseppe, da Cagliari, fuochista scelto, con rara audacia, ammirevole sacrificio individuale, somma perizia militare e marinaresca, eludendo l'attiva vigilanza di vedette e di proiettori, penetravano nel munitissimo porto militare di Pola e siluravano ripetutamente una grande corazzata nemica del tipo " Viribus Unitis „. Successivamente nostre squadriglie di idrovolanti, al loro giungere all'alba sul cielo di Pola, vi trovavano già in quota apparecchi da caccia nemici. Due ne abbattevano ed uno costringevano a scendere, rientrando quindi incolumi alle loro basi. Ancora una volta i marinai d'Italia hanno saputo dare una prova magnifica del loro ardimento. Basta infatti pensare ai complicatissimi e modernissimi ostacoli che difendono l'ingresso di Pola per comprendere di quanta audacia abbiano dovuto dar prova gli uomini della torpediniera italiana per riuscirò a varcare il passo vietato e compiere la mirabile impresa. La nave austriaca silurata è, rome dice il comunicato, del tipo della « Viribus Unitis» e quindi aveva questo, caratterietiche : dislocamento 21.ino tonnellate; velocità 21 nodi all'ora; lunghezza 151 metri; larghezza 27,3; armamento dodici cannoni da 305, dodici da 150, diciotto da. 70 e due mitragliatrici. Le navi della classo della «Viribus Unitis» costarono all'Austria 63 milioni ciascuna e sono tutte di recentissima1 costruzione. Truppe austro-ungheresi inviate sul.fronte occidentaleP '{Sentito spretale della Stampa) Parigi, 15, notte. LVEcho de Paris» scrive: «E' eert$ che le migliori divisioni austriache saranno mandate sui nostri fronti. E' possibile che su certi settori, quando i trasporti delle truppe saranno terminati, i nostri soldati vedano apparire, amalgamate nei Corpi tedeschi, truppe austriache, ungheresi con le. loro numerose batterie, che hanno dovuto essere notevolmente aumentate ». Gli altri giornali, il « Petit Parisien » particolarmente, continuano a parlare invece di una azione austriaca esclusivamente sul fronte Italiano. ' D. R. Vivaci duelli di artiglieria sulla fronte montana Brillanti azioni di nostre batterie COMANDO SUPREMO, 15. Sulla fronte montana qua e là vivaci duelli di artiglieria e attività di pattuglie. Nostre batterie dispersero ed inseguirono col tiro nuclei di armati in Val di Genova; ricacciarono reparti che si avvicinavano a Monte Corno in Vallarsa; fugarono lavoratori sul Pasubio; colpirono treni alla stazione di Primolano e movimenti sulla strada di Col Caprile e nella la Conca di Alano. Lungo la Piave il fuoco nemico controbattuto dal nostro ebbe qualche intensità nella regione di Spresiano e rulla zona litoranea. Nostri aeroplani, nonostante le avverse condizioni atmosferiche, lanciarono circa quattro tonnellate di bombe sui campi di aviazione nemici in Val di Piave.' DIAZ. Violenta lotta d'artiglieria tra Mont-Didier e Ntu ori Attacco francese aull'Avre PARIGI, 15. Il comunicato delle ora 23 di ieri dice: Bombardamenti intermittenti nel settore di Grivcsnes. Le nostre batterie hanno disperso concentrazioni nemiche e convogli nella regione di Mont-Didier e sulla strada da Noyon a Guiscard. In Champagne un colpo di mano nemico nella regione della collinetta di Le Mesnil è completamente fallito sotto il nostro fuoco. Il comunicato delle ore 15 dice: Durante la notte violento bombardamento nella regione a nord di Mont-Didier e fra MontDidier e Noyon. Ieri alla fine della giornata le truppe francesi cominciarono un vigoroso attacco contro le posizioni tedesche a sud di Hallles e si impadronirono di un bosco sulla riva occidentale dell'Avre malgrado l'accanita resistenza nemica. Stamane un forte contrattacco tedesco dette luogo ad un vivo combattimento. Le truppe francesi mantennero integralmente i loro guadagni ed inflissero gravissime perdite agli assalitori. La cifra dei prigionieri fatti dai francesi è di 70, tra cui un ufficiale. Un altro tentativo a sud di Rellot, fatto dal nemico dopo vivo bombardamento, subì pure un completo insuccesso. A nord dello Chemin-des-Dames i francesi respinsero un colpo di mano contro piccoli posti francesi nella regione di La Boyelle. Assalto tedesco respinto a sud di Albert LONDRA, 15. Un comunicato del maresciallo Mais, in data di ieri sera dice: Stamane, dopo una violenta preparazione di artiglieria, il nemico ha attaccato sopra un fronte di circa un miglio, a sud-ovest di Morlancourt, ed in un punto è riuscito a penetrare nelle nostre posizioni. Su tutti gli altri punti abbiamo respinto l'attacco ed abbiamo in flitto all'avversario forti perdite. Con un contrattacco gli australiani hanno cacciato il nemico dalla regione di Morlancourt ed hanno ristabilito completamente la nostra linea. Abbiamo fatto oltre 50 prigionieri. Le nostre perdite sono lievissime. La scorsa notte, a nord di Kemmel, durante un combattimento di secondaria importanza, i francesi hanno respinto il nemico, che attaccava in direzione di Cleinvierstraat. L'odierno comunicato pomeridiano del maresciallo Haig dice: Un colpo di mano tentato dal nemico la scorsa notte a nord di Lena è stato respinto. Abbiamo effettuato un altro colpo di mano coronato da successo a nord-est di Robecq. L'artiglieria nemica è stata attiva durante la notte nelle valli della Somme e dell'Altere, a nord di Bcthune e del settore della foresta di Nieppo. Stamane l'attività dell'artiglieria nemica è aumentata a sud-ovest di Morlancourt e a nord di Kemmel. La morte del generale Korniloff Zurigo, 15, mattino. Si ha da Kieff: L'« Agenzia Ucraina» conferma ufficialmente che il generale Korniloff è caduto il 23 corrente, in un combattimento presso Jekaterinodar, ucciso da una granata. t (Stefani). la iuguli del Governo russo all'ultimatum tedesco per la consegna della flotta dal Mar Nero Mosca, 14. Il commissario del popolo per gli affari, esteri Ciceri», ha inviato all'Ufficio imperiale degli affari esteri a Berlino la seguente risposta relativamente all'immediato ritorno della flotta russa del Mar Nero a Sebastopoli: «Il Governo russo è pronto a fare quanto è in suo potere per giungere ad una pace duratura. Esso comprende che il Comando militare tedesco si debba garantire contro la possibilità di azioni ostili da parte della flotta russa del Mar Nero. Il Governo russo, in vista di tali garanzie, propone il disarmo della flotta del. Mar Nero, pur lasciandola a Novo Ilossisk, ed è pronto anche a consentire il suo ritorno a Sebastopoli, alla esplicita condizione che l'accordo sulla questione sia seguilo dall'accordo generale che reclamiamo con insistenza. Noi chiediamo che siano precisati in modo definitivo i limiti dell'occupazione tedesco-austro ungarico-turca in ogni parte della Russia e che siano delimitate le frontiere dclVUcrania e della Finlandia. Tale accordo avrebbe per conseguenza la cessazione immediata delle ostilità su tutto il territorio della Russia. Un'altra condizione per il ritorno della flotta imssa nel porlo di. Sebastopoli sarebbe il completo sgombro di Sebastopoli, da parte delle forze tedesche, turche, austro-ungariche ed ucraniche. Dato che l'accordo relativo alle cessazioni delle ostilità dovrebbe essere valevole per il Caucaso, il Governo russo accetta la proposta del rappresentante diplomatico tedesco Mirbach relativamente alla mediazione tedesca fra il Governo dei Soviets ed il sedicente Governo trascaucasico, e ciò tanto più facilmente in quanto che sembra che. la Germania e la Turchia partecipino agli avvertimenti politici che si svolgono nel Caucaso ». Si conferma che il commissario degli affari esteri Cicerin ha telegrafalo a Berlino, che il Governo russo accetta la proposta tedesca di. trasferire a Kiev) la sede delle trattative di pace fra la Russia e l'Ucraiiia. (Stefani). Sanguinosi combattimenti nelle vie di Mosca fra anarchici e "guardie rosse,, PIETROGRADO, 12. Combattimenti fra Sii eserciti bolscevichi cominciarono ieri sera a Mosca nel centro della città. Le truppe dei Soviets circondarono gii edifici occupati dagli anarchici tra cui quello del loro Quartier Generale, già Club dei commercianti. A questo edificio era esposta una grande bandiera nera su cui era scritto la parola « Anarchia ». GII anarchici rifiutarono di arrendersi. Cannoni ed automobili blindate fecero allora fuoco sui Quartier Generale anarchico. Gli anarchici risposero con fuoco di mitragliatrici e granate à mano. Combattimenti analoghi avvennero in altre strade. I combattenti anarchici-federalisti che lanciavano granate a mano e bombe, innalzarono bandiera bianca dopo essere stati soggetti per mezz'ora al fuoco delle mitragliatrici. Numerosi cannoni sono postati al Kremlino ove è la sede del Consiglio del commissari. Oggi a mezzogiorno il combattimento continuava. Le perdite delle due parti non soì.i ancora conosciute. (Stefani). FuctlazBoaii in massa eseguite in Finlandia Mosca, 14. Da fonte massimalista si annuncia che, dopo l'occupazione di'i'ammerfors da parte delle guardie bianche, 5(10 soldati e ufficiali russi furono fucilati. Dapprima furono trasportati al teatro Municipale, ove furono imprigionati. L'indomani, mattina furono trasportati sul monte Pupilli, ove ebbe luogo la fucilazione per gruppi di 40 0 50 uomini. Una battaglia avvenne nella regione di Lechli. Kuuru, ove le guardie bianche e i tedeschi ebbero circa 1000 morti. }'i sono state numerose vittime nella popolazione civile. I socialisti maggioritari francesi biasimati dalla Commissione del Partito IScrvtzto srectale della Stampa) Parigi, 15, notte, Ieri sera la Commissione.direttiva del par- tifo socialista tenne una riunione per, esami- nare le misure da prendere a proposito del gesto seeeèsslonista dei quaranta deputati maggioritari, 1 quali in due atti consecutivi, l'indirizzo alla delegazione operaia americana e la lettera allo svedese Branting. hanno proclamato il loro dissidio dai colleglli sulla questione della Conferenza socialista internazionale, dichiarandosi decisi ad opporsi m ogni modo all'iniziativa presa dal Convegno socialista dei paesi alleati a Londra, per preparare un incontro coi correligionari austriaci e tedeschi. Vi erano due proposte sul tavolo: una, presentata dai zimmerwaldisti, tendeva ad espellere, i quararua dal partilo; l'altra, difesa da Renaudel, direttore dell'Human l'è, si limitava a sollecitare un semplice biasimo, considerando le due manifestazioni come un atto di indisciplina. Un ordine del giorno in questo senso venne votato. L'unità del partito, assicura questa mattina l'Humanitè, è ancora una volta salva. ,•» « Il groviglio russo secondo le informazioni francesi Come vivono gli ex-Sovrani (Sprillilo speciale della Stampai Parigi. 15, notte. nicomincia. 11 .gioco delle informazioni contraddittorie sulla situazione russa. Il fatto e spiegabile coti l'assenza delle comunicazioni normali tra le Cancellerie dell'Intesa e le loro •\m"i>asciate e con le difficoltà crescenti nella trasmissione dei telegrammi dei corrispondenti dei giornali. Quello del Petit Parisien è riuscito, per esempio, a far giungere oggi soltanto la cronaca della celebrazione del l.o maggio a >lJieitrogrado. Quello che abbiamo di p'iù fresco per via indiretta è un quadro abbozzato da un informatore del Petit Journal. Ve lo 'riassumo : « Nell'interno del Paese, salvo Mosca, ove l'autorità del «Soviet» appare ancora preponderante, la grande massa della popolazione si stacca rapidamente dal massimalisti, il cui regime sembra veramente agli sgoccioli. La ragione della rivoluzione è ■la miseria crescente. A Pletrogrado la situazione è talmente critica che Lenin è stato costretto a dirigere ai « Soviet » della provincia un invito disperato perchè assicurino i viveri alla veochia capitale. Ma le provinole non bastano a provvedere ai loro stessi bisogni e i « Soviet » non riescono a rispondere -all'appello del dittatore. Con la carestia, le epidemie concorrono a decimare peggio di quello che abbia fatto la guerra le disgraziate popolazioni. A Pietro grado sono scoppiati disordini, come gii.'] si sa, nelle fabbriche, ormai tutte abbandonate, e si estesero nello Provincie. La fame avrà ragione, si prevede, meglio d'ogni ultra forza, del regiime massimalista le cui difficoltà sul terreno della politica estera sono divenute inestricabili. Lenin e Trotzki sono alle prese in Finlandia e in Ucrania, sopratetto coi tedeschi, i quali riaffermano con mille manifestazioni la loro intenzione di accelerare il ritorno della monarchia». Dalla visione di questo sfacelo il redattore diplomatico deìì'Eèho de Paris trae oggi motivo per lamentare in termini particolarmente severi la passività della diplomazia degli Alleati. La Germania e l'Austria presiederanno di nuovo da sole alla palingenesi russa. Si era fatto sperare l'altro giorno una migliore piwa nei negoziati per l'intervento giapponese: ma bisogna rassegnarsi ancora a dubitarne. La realtà e, difatti, secondo lo scrittore, che il Gabinetto di Washington dice si oggi e no domani. L'Inghilterra pronuncia parole contradditorie e in quanto alla Francia « 1 discorsi sono certamente piti logici e costanti, ma 'escono da un portavoce che li trasforma in un mormorio inefficace » In Russia le Ambasciate dell'Intesa sono svanite nel disordine .generale. Gli àmha sciatori od i ministri che non hanno passato la frontiera vivono come trogloditi o come zingari nei vagoni fermati a Vologda. Gli emissari alleati, dispersi nel paese, parlano i linguaggi .più discordanti. I vice-consoli e gli ufficiali che a Mosca hanno modo di avvicinare i commissari del popolo si sono messi in testa, di risolvere il problema di conciliare l intervento giapponese col recime dei bolscevichi. E' un problema Insolubile, .asserisce lo scrittore che soggiunge: <I ministri degli Esten dell'Intesa sono ingombrati da dispacci che recano tutta la gamma dei giudizi che è possibile formulare sulla Russia. Non c'è un Patto affermato in un documento che non Ma smentito in un Mitro. Infine ecco che nel corso delle ultime settimane gli inglesi e gli americani sor? tornati ancora alle illusioni sul conto di Lenin e Trotzki. Sarà forse per rispondere a queste disposizioni che Lenin, parlando all'ambasciatore di Germania Mvrhach, ha piihhlicimpnt» affermato: «Con un buon capitalismo di Stato, ben compreso, rEkS? 461 ?.°clalism° Possono realizzarsi. a ! JJj"gènero — «bEiSS2EL ?erciò fare appéll° alIe competenmodello^. ° pre,ndere la Germania come m™L« è-,tutt0 ■ ri':onflUM l'attenzione sui RoSn?J?«J il corrispondente del Journal, che B«bS5 v¥r,lv° de',"«-Csar e della sua famiglia, ad Ekaterìnoslaw, ci dà notizie sul come .Nicola viva a Tobolsk, coi suoi. C'è stata mia proposte del Comitato centrale dei « Soviets » perchè il Sovrano fosse trasportato a Mosca e processato, ma Lenin ha giudicato la cosa imprudente, e Nicola resta In Siberia Vive cola con l'Imperatrice, lo Tsarevitch e lé Granduchesse. La popolazione di Tobolsk, che ai momento del loro arrivo li circondò di una simpatica curiosità, è divenuta indifferente a loro riguardo. Quando, la domenica, vanno al. la chiesa, attraversando la città, malgrado la scorta dei soldati, attirano appena gli sguardi. La loro esistenza è ben diversa da quella che menavano a Tsarkoje-Selo. L'esiguità del locale loro destinato ha modificato completamente le loro abitudini e attenuato il rigore dell'internamento. Nicola e Alessandra Feòdorowna. che in alh-i tempi non potevano Incontrarsi che nelle ore dei pasti, vivono oggi come vogliono. Intorno ad essi si è fatto' il vuoto. Gli alti dignitari di Corte e le dame d'onore, che ne dividevano la loro prigionia, sono partiti. Solo alcuni fedeli domestici restano. Nicola passa giornate intere steso sul divano: fuma continuamente e s'interessa appena della lettura dei giornali. L'ex-Sovrano sembra prostrato, m;i quando i Agli gli vengono intorno si sforza di dissimulare il suo scoraggiamento. L'Imperatrice, il ciiì stato di salute era pessimo qualche mese fa, va ora molto meglio. Quesi sempre chiusa in camera, legge e rilegge libri religiosi portati da Tsarko.ie-Selo. Le Granduchesse sono tristi. Per ingannare la. noia dipingono e si occupano delle faccende domestiche. Lo Tsarevitch, quando non lavora col suo professore, passeggia con un marinaio, che gii è affezionaH-ssiino e che non ha voluto lasciarlo. Il «Soviet » locale finora non ha cercato di inasprire questo condizioni di esistenza della, Famiglia Imperiale: ma non ha voluto nemmeno consentire, a migliorarla Atrli esuli >> concesso di procurarsi cibi nei limiti permessi dalla tessera alimentare mensile. Nicola cliie.se re.-entemente un supplemento di razione per lo Tsarevitch, che è molto indebolito, ma il « Soviet ». dopo averne discusso a lungo, respinse la richiesta, di chia.randola ingiustificata. , L'ex-Imperatoro spesso si trova all'asciutto. Il commissario del popolo è incaricato di fargli pervenire i fondi ma questi ritarda troppo sposso i suoi invii D. R Propaganda antlaustrlaca in America (Servizio ipeciale della Stampa) Londra, 15, notte. Iil corrispondente washihgtoniano del Times descrive l'Intensa propaganda anti-austriaca che vanno facendo in America gli emigratiti czechi e Jiigo-slavi. La festa nazionale del Incito verrà in parte dedicata dal Governo ad incuorare questo movimento, e varie altre so migliami iniziative sono intraprese dagli iin migrati polacchi, lituani, slovacchi, ecc. Il corrispondente afferma che ogni giorno i'opi nionc in favore di un più severo trattamento dell'Austria si estende e si rafforza. Un giornale di Washington1, la cui buona volontà supera forse la conoscenza del litorale, propone uno sforzo alleato in Dalmazia, sostenuto dalla flotta americana. Ciò, secondo lui, creerebbe il pandemonio sulle coste austriache e vi hrerehbe un colpo .mortale all'Austria, la cui flotta st ammutinerebbe. O. R. *"^u EisMtuppol' •tv.Ltnsi Leutacfidorf.] Neumurktt Stelo ■RIIKUUR6 terbole