L'attitudine di Lloyd George di fronte alla situazione creata dal gen. Maurice di Lloyd George

L'attitudine di Lloyd George di fronte alla situazione creata dal gen. Maurice L'attitudine di Lloyd George di fronte alla situazione creata dal gen. Maurice Viva attesa per* la discussione ai Comuni S T A. MI F> A ) (Servizio speciale della Londra, ^, ore 11,30. (Consegnato il 9 sera), fLa notte scorsa ha recati) consiglio ed I poggi tutti i messaggeri superstiti del Gobi- inetto annunciano che Lloyd George ha. ndeliberato di ritirare In proposta fatta ieri ssera alla Camera dei Comuni da 13onarLaw| pa nome del Governo, e di adottare una L« strategia politicali diversa. Come sapete, dBonar Law proponeva di nominare una. dCorte d'onore composta di due giudici, col- dl'incarico di far In luce sulle accuse mosse, a lui ed al primo ministro dal generale Maurice. Era evidente che. se una inchiesta doveva esserci, occorreva incaricarne. una'|Commissione parlamentare, giacché il Parlamento inglese non può castrarsi così alla grande dinanzi al paese ed «al mondo, ed altresì perchè i mirabili giudici britannici hanno poca voglia di frammischiarsi, sia pure corno arbitri, coi poteri esecutivi. Ma Bonar Law sostenne essere preferibili due giudici od una Commissione politica, adducami!.) In necessità della massima se.grelezza nei riguardi ili corti gelosissimi documenti da. esaminarsi durante l'inchiesta. Ciò era indicai issi ino per suscitare nell'assemblea dei naturali risentimenti che ci furono subito. Comunque, questa ero In proposta governativa iniziale e di fronte ad essa Asquith, come leader dell'Opposizione, aveva avanzato la controproposta di nominare invece una Commissione parlamentare in regola, anziché due giudici a mezz'aria. Fondata sull'ammissione governativa della necessità di una inchiesta sulle dichiarazioni ministeriali in istato di accusa (una cosa che giammai doveva essere ammessa), la controproposta asquithiana era ovvia e inoppugnabile. Portando consiglio la notte, ha latto comprendere che i capi di un Governo non possono, con soverchia dignità, sottoporsi :id una inchiesta sul loro onore e continuare nel tempo stesso a. governare: ciò determinava quindi unii, metamorfosi. I.a nuova procedura deliberata ha il presiiii della semplicità ; niente più inchiesta di alcun genere, ma una elementare e sommaria questione di fiducia. La Camera dei Comuni vuol l'are'una inchiesta parlamentare? Mai più ! Essa verrà chiamata n.dire se intende di serbare o togliere la sua fidu eia al Ministero, e nel secondo caso se ne pigli un altro. L'appiglio per siffatta prò erdura viene fornito dalla controproposta asquithiana, la quale rimane sul tappe! in veste di mozione, ini onta del ritiro delia proposta governativa originaria. Il Governo non ha fatto che Interpretarla semplicemente come una mozione di censura e chiamare a raccolta i suoi sostenitori per combatterla come tale. Lloyd George e Bonar Law faranno ciascuno un discorso per giu..„ . ,. , ... . . . ' . , ; stifìcare le dichiarazioni impugnate da! ,. . , r- j ,,„ìMaurice e per convincere la Camera della- propria veridicità ; saranno due sforzi oratori, che, secondo alcuni araldi ministeriali, conterranno una certa documentazione, mediante documenti inediti e saranno fatti senza il contraddittorio dell'accusatore e senza alcuna escussione di testi, come avverrebbe in una inchiesta parlamentare, in¬ ì fosse sicuro vestita di poteri giudiziari. L'unico contraddittorio ammesso sarà quello di Asquith e di altri deputati, vale a dire altri fiumi di eloquenza. Poi la Camera dovrà dare il suo verdetto. 11 verdetto potrà essere un voto di fiducia nel Governo, ed in tal caso della lettera di Maurice e dei fatti da essa impugnali non si parlerà più. Oppure il verdetto potrà essere in favore della mozione di Asqitith e della nomina di una Commissione parlamentare di inchiesta, nel qual caso il Gabinetto si dimetterà e nessuno potrà dire che il Ministero di Lloyd George sarà caduto bene. Questo è il piano governativo per la gran seduta di domani che dovrà essere risolutiva. Anche leggendolo di corsa, è agevole canire che stanno sulle bilancie non soltanto nelle fortune politiche, ma delle riputazioni, e che la lotta sarà quindi aspra. Tali in verità sono i nodi al pettine, che vien quasi da pensare che Asquith, se di vincere, non spingerebbe le cose all'estremo, insistendo sopra un voto che non aggiungerebbe gloria alla vita politica in generale. Egli potrebbe, si pensa, vibrare un colpo di dialettica al Gabinetto e-poi lasciai- correre ancora una volta, per modo che la seduta di domani si risolverebbe, come tante altre, in un torneo oratorio i : ; j!|gravi iaimatulo fazione e senza conseguenze immediate Si pensa che Asquith potrebbe scegliere questa via anche in vista del fatto che occasioni per agire gli si riapriranno tra breve su altre questioni inevitabili, le quali però non coinvolgeranno colpi crudi come quella odierna. In verità, non manca fra gli stessi seguaci del «leader» della Opposizione qualcuno che pronostica una soluzione inconcludente del dibattito di domani, pure aggiungendo che, in ogni modo, i giorni del Ministero attuale sono coniati e elio un rifacimento ministeriale é ineluttabile a breve scadenza, ciò che é innegabile. Ma vi sono nuche, in questo sciagurato groviglio, circostanze politiche, cito spingono Asquith n'd agire appetiti no abbia il potere, lino olle estremo conseguenze. I suoi seguaci, uomini sempre più bollenti del duce, non gli perdonerebbero per l'ennesima volta un contegno praticamente passivo. Poi la questione dibattuta tiene le radici entro il ouore delia condotta della guerra, c un « leader » di Opposizione stavolta si assumerebbe caajponsafeUità senza vo- dDi più lo stesso Tim.es, sebbene finora icifieramente lloydgeorgiano, viene oggi a provvedere Asquith, senza volarlo, di un incentivo ad agire, scrivendo: « La questio ne attuale non può assolutamente essere ri-! solfa con dici1iar.a7.ioni del primo ministro, per convincenti che possano sembrare. ' Lloyd George non deve, illudersi al riguar do. inevitabili remore di un discorso sulle disposizioni militari, la crescente pubblica diffidènza verso tutte le dichiarazioni mili tari e .l'incurabile abitudine che ha Lloyd George di protestare troppo, tutto ciò fa disperare che questa controversia possa finire, eocettoehé pel tramite ili una disinte- ressata inchiesta». Nò basta, giacché nel frattempo la Weslminster Gazette infima arrivato il punto in cui sarebbe contrario agli interessi del paese il far supporre qui e all'estero che » ci manchino elementi per un forte Governo di alternativa e che poiscarsità di uomini siamo costretti a tollerare tutto ». Naturalmente a queste spinte dirette e indirette fanno contrappeso quelle esitazioni pratiche di cui la politica spesseggia. Anzitutto un'eredità poco desiderabile si prospetta mi 011 nuovo Gabinetto, specie nei riguardi dell'Irlanda. Inoltre Asquith. sebbene la conservatrice «Morning Post» appaia propensa a tollerarlo, pur di metter line al consolato di Lloyu George, che essa delesta indicibilmente, continua mi essere attaccato senza quartiere dai due «trusts» giornalistici assai potenti tra le masse e ancor oggi avvinghiati a Lloyd George. Infine mentre Asquith dominerebbe la situazione parlamentare, quando gli ottanta deputati nazionalisti irlandesi fossero pronti a votare, egli non è intieramente certo di suscitarvi per sè una maggioranza se gli irlandesi fossero assenti. Adesso quei bei tipi fanno i capricci al punto che non sappiamo ancora se ricompariranno domani alla Camera, oppure se rimarranno sotto la tenda nel loro isolotto. Il bilancio tra spirile e remore pertanto si compirà. Nella insonnia asquithiana di stanotte e ogni pronostico mio vi arriverebbe in ritardo porcile queste note affidate alla velocità telegrafica di questi giorni usciranno forse soltanto insieme coll'annlincio ufficiale dell'esito parlamentare di domani. Devo aggiungere due rilievi: il primo è che tutto questo tramestio politico può quasi dirsi un'inezia al confronto dei turbamenti che agitano la vita politica dei paesi nemici. Quelli cosi come si proiettano qui, sono ben peggiori particolarmente in Austria; il secondo rilievo concerne il generale Maurice.- Giova constatare che ben pochi e poco scrii giornali cercano di fare una questione grossa della infrazione disciplinare da lui commessa. ■ Ciò lascia ; credere che neppure il Governo infilerà que ! . • , . , , ■ * ìsta via laterale. In realta non esiste con - : traversia in argomento, 'rutti sono d'ac; cordo dm Maurice ha infranto la disciplina. Posto a disposizione del « War Office» j per un castigo che si risolverà tieU'allonta! namento dal servizio attivo, egli è virtual| mente g»ià punito. Così questo lato della discussione per gli uomini sereni esula dalla polemica. Di fronte al generale Maurice, già disciplinarmente castigato, gran parte di questi giornali anziché infierire contro la sua condotta dal punto di' vista ministeriale e costituzionale, riconoscono che egli ha agito in base a quello che gli sembrava suo supremo dovere di cittadino. Egli appartiene a una grande famiglia di militari e di prelati insigni ed illibati. Ufficiale di tipo intellettuale, era apprezzato anche per la sua severa integrità disciplinaVe ed a soli quarautasette anni occupava uno dei più ulti posti nel Grande Stato -Maggiore britannico fino a qualche settimana addietro, quando vi rinunciò spontaneamente. Ora stava per essere investito di un ambito comando al fronte, e gli bastava tacere per salire. Parlando, sapeva di spezzare la propria carriera; pure non ha esitato a seguire quella che per lui era la voce del dovere. Abbia fatto bene o male, abbia ragione o torto, questa è la genesi ammessa e riconosciuta del suo atto. La riprova è visibile nello stesso scalpore suscitato dalla sua let tera che fu un atto eccezionale di un uomo d'eccezione. MARCELLO PRATI. cmCabrFdinldCtn.pzgcQHèa a a a o e é o o o a a à La Stefani riceve da Londra: Iersnra ha avuto luogo una riunione del Comitato di guerra unionista, la quale ha discusso l'affare Maurice, ed ha deciso di votare domani a lavine del Governo. Si assicura che il Comitato di guerra del partito liberale ha preso una analoga decisione ; l'attitudine del partito parlamentare operaio dipenderà dalla piega che assumerà la discussione. Non si credo che i deputati nazionalisti vengano dall'Irlanda per prendere parte alla discussione. L'aumento di priduzione dei cantieri inglesi Londra, 9, notte. luIorinazio.ni dell'Ammiragliato circa la co suuzioiie di navi nuove mercantili durante il primo trimestre 1918 dimostrano elio navi per :i.'t).-isn tonnellate nelle sono stato completate nei cantieri del Regno Unito, e navi per 544.321 immollate lorde sotto state varate nei etiti fieri dei paesi alleati e neutri. 1 totali rispel (ivi per l'intero anno 101 < sono di t.103.474 1 di 1.774.312. Nei cantieri nel Itegno Unito som siate completale e messe in servizio navi por lll."»33 tonnellate lorde durante il mese 1» aprile 1118. in confronto di 161.674 in marzo le di 58.568 in gennaio 1918. I! totale complessivo durante l'anno terminato il 30 aprile u. s. è di 1.«fc}.337 e indica l'aumento ed il costante progresso dal 30 aprile dell'anno passato, epoca in cui il totale si elevava a 749.314. La DHaduzIo^ ^eJTap^e 1918 è del 60 HI» Il testo della lettera del generale Maurice ! ' Parigi, 9, notte. i orti alt pubblicano il testo della lettera enerale sii- I-' Maurice, la iniale è cosi concepita: « in mia attenzione è slata, richiamata sulle risposte falle alla Camera dei. Comuni U \!'ì aprile dal signor Bonar laro alle interrogazioni, presentale iLagli on. lambert, colonnello Bum e. I'. /I. ì'ringle perciò che riguarda l'estensione del fronte britannico in Francia. Queste risposte contengono alcun dichiarazioni erronee che conducono ad una impressione assolutamente falsa degli avvenimenti che. si. sono svolti. Non è questo II luogo per entrare nella discussione di lutti i falli, ma alla fine del resoconto ufficiale dell'incidente si legge; ■ On. Pringle — Il Consiglio di guerra di Versailles si è occupato, in un momento qualunque, di tale que stione? '.la estensione del fronte). — Bonar Law: Il Consiglio di Versailles non si è mlniitiauion'e occupato di questa questione particolare ». ma. in ero a 1 ersallies quando la guesiione fu regolata dal Consiglio di guerra .supremo al quale essa era stata sottoposta.. F.eeo l'ultima, nella serie, delle lalse iJicli.ln razioni falle recentemente alla Camera dei Comuni ditll'allitale norcino, li 9 aprile il primo ministro dichiarò: «Qual'era la situa zinne all'inizio della battaglia? Malgrado le gravi perdite del 1917 l'esercito in Francia era considerevolmente più forte il l.o gennaio 1918 lite non lo '.osse hi lo gennaio 1917 Questa dichiarazione significa che la forza combattente alle dipendenze di sir Douglas Haig all'inizio della grande battaglia che cominciò il 21 marzo non era stata diminuita ora questo non e esalto {This is not correet) /'ili innanzi nello stesso discorso, il primo ministro dichiara: «In Mesopotamia non vi è che una divisione bianca in tutto. In Egitto ed in Palestina non ve sono che tre, resto e composto irti indù frammischiati in una debole, debolissima proporzione, di truppe bri tanniche. Parlo delOe Divisioni di fanteria » Quest'affermazione è ugualmente falsa. Ed. ora ilecti dire che. questa lettera non e il risultalo di un compiono niiXiliire. Nessun militare ne ha a vii In conoscenza, lo sono per le mie ori nini, e per mie convinzioni un democratico tanto sincero quanto il primo ministro e ciò che io meno augiim e di vedere, il. Governo del nostro paese nelle mani, dei militari. L,e mie ragioni facendo questo gravissimo passo e scrivendo questa lettera sono che le dichiarazioni summenzionate sono conosciute come false da un ■inolile numero .lì soldati e que sia conoscenza tonile ogni fiducia al Governo tal putito eue in splendida morule delle in.isiu. truppe ne sarrhUe tu /in dei conti in lebOlilo in un momento in cui tutti gli sfor zi. devono essere latti, per elevarlo. In.conse ijucnzu, pienamente cosciente delle con.se guenze che ne potrebbero risultar per me, ho deciso che il mio dovere di cittadino deve primeggiare sa guello di soldato e vi prego di pubblicare questa lettera nella speranza clic il Governo ordinerà una inchiesta sulle tichiarazionl vite ho fallo ». mboSdSfi[itdGdgte(mQecdsprcucSarcppnide à i r e r » o . e a Lord Ourzon parla di eventuali trattative di pace Londra, 9, mattino. \lla Camera dei Lordi, discuiendo circa la propaganda fiuta, dal nemico nella Gran Bretagna per il tramite di pacifisti dàchiarati lord Curzon. rispondendo a varie osservazio ni fatte durante la discussione, dice: «Le idee della popolazione sono profondamente sane. L'importanza dello sforzo fatto dai pacifisti e l'influenza da essi esercitata è stata, esagerata, l.o spirito degli operai, delle ope raie e di tutta la popolazione vede giusto, ciò conforta il nostro animo. Dall'inizio della guerra gli allenti non hanno cessato di consi derare la possibilità di porre termine alle 0 st.'itti in modo felice ed onorevole mediante negoziati. In nessun momento si vide un alleato qualsiasi assumere un contegno ostile a', le proposte di pace prima che fossero formulate. Gli alleati sono d'accordo che, se a.per ture fossero fatte in qualunque momento, se emanate da circoli responsabili e se avesse* evidente carattere di sincerità, gli interessati sarebbero liberi di esaminarlo ed, in caso in cui vi fosse dato seguito, consulterebbero gì, altri. Si sono presentate occasioni di aperfu re e di velleità di questo genera: tali mov menti -nno falliti semplicemente, perchè i lo ro autori hanno rinunciato a spingerle più oltre o perchè avevano un tale carattere che era impossibile dar loro seguito senza derogare dal! onoi-e e senza porre in pericolo la nostra sicurezza. « Ciascuno sa. in ragione della situazione attuale del paese, che mia pace di compro messo è per il momento impossibile, pet-eii il paese attraversa la più grave erisi dell, sua storia. Qualunque pace che potesse dori vare ria negoziati nell'ora attuale è ima pura chimera, Ciò che avvenne ,1 Dresl Litowsled in Romania noi: ci offrp alcun incoragli mento per una pace di compromesso. La"< funzione è quesiti: (ìndie lo spirito del mili turismo die regni -iti Germania non è stato abbattuto, ogni apertura di negoziati per un pace duratura ed onorevole ha poca prob bilità di riuscita ». Il partito labourlsta e 11 dopo-guerra L,© " ricoHtruzioni „ Londra, 9. notte. Arthur Henderson, segretario del partito labourista, ha pubblicato una circolare contenente il testo delle mozioni sulle «ricostruzioni » ohe il Comitato del partito sottoporrà alla conferenza che si terrà a Westminster il 2G giugno prossimo. Le mozioni sono ventisette, e si riferiscono: alla ricostruzione totale, alla necessità di un aumento della produzione, alle misure per la tutela delle attuali condizioni di vita, alle misure in favore dei soldini e marinai, al congedamento degli operai borghesi che lavorano nelle industrie di guerra, al ristabilimento dei privilegi delle Titiiles Éfnions », alle misure preventive conilo la di.'-.oeeupazione, alla completa entanci pozione delle donne, al ristabilimento della libertà individuate, lilla riforma politica, all'Irlanda, alle abitazioni operaie, alla tempe vanza della riforma del ministero dell'Igiene, al controllo governativo delle ferrovie, alle miniere, all'agricoltura, alle finanze. Per ciò che riguarda l'aumento della produzione, la mozione riconosce la necessità di una mag giore applicazione dei dati scientifici in eia scuno dei rami dell'attività nazionale r 91