I particolari dell'attacco ai moli di Zeebrugge e Ostenda

I particolari dell'attacco ai moli di Zeebrugge e Ostenda I particolari dell'attacco ai moli di Zeebrugge e Ostenda Lo sbarco sotto il fuoco nemico Londra, 26, notte. L'Ammiragliato pubblica una descrizione completa dell'attacco contro Zeebrugge ed 0stenda, i cui particolari commoventi mettono fortemente in luce le difficoltà immense della missione compiuta, l'ingegnosità e la temerità con cui furono superate. La descrizione t piena, di episodi eroici riguardanti ciascuna delle navi, che hanno preso parte all'attacco, come pure ciascun reparto di marinai sbarcati sili molo. I più notevoli sono naturalmente guelli che si riferiscono alle operazioni di sbarco del Vindietive, come pure àei due irasporti che lo accompagnar ano: Iris e Daffodil. Mentre il Vindietive rullava e. beccheggiava lungo il molo scuotendone ad ogni movimento le fondazioni, il suo ponte e la sua chiglia erano colpiti dai fuochi incrociati delle batterie pesanti di terra e delle mitragliatrici, alle due estremità del molo. Sul ponte erano riunite compagnie di marinai e di soldati di fanteria di marina pronti a sbarcare. 1 comandanti dei marinai e dei soldati furono uccisi prima di aver potuto dare l'ordine di attacco. Ma. gli uomini si condussero magnificamente. Essi dovettero precipitarsi sul molo su passerelle che si muovevano e crollavano e poi saltare dal parapetto in piena zona di fuoco delle mitragliatrici tedesche, lanciandosi sul molò cinque metri più in basso, ma nulla arrestò il loro sbarco rapido e ben condotto. Infanto il ponte del Vindietive era diventato un vero carnaio ; i serventi dei pezzo ài prua furono tutti usciti, ed altrettanto avvenne per avelli che li sostituivano, ma una terza squadra sopraggiunse per-manovrare il pezzo. Il Daffondil che spingeva il. V-indictU'f contro il molo ebbe un solo morto ed otto feriti. Intanto l'Iris, che celiava, di raggiungere il Vindietive in velocità per dirigersi sul molo, si. trovava in difficoltà perchè i suoi arponi erano troppo corti per raggiungere il parapetto. Due. ufficiali salirono sopro, e ponendovisi a cavalcioni tentarono di arrivare ci parapetto, ma entrambi furono ur.ci.si. Il comandante rfeJl'iris ebbe le due gambe asportate. Vna granata, attraversato il ponte superiore, esplose in mezzo a 58 marinai, che attendevano l'ordine di entrare nelle passerelle, uccidendone 40 e ferendone 7. Un'altra granata esplose nel quadrato degli ufficiali che serviva da ospedale, uccidendo i ufficiali e 26 uomini. L'Iris ebbe in tutto 77 morti e 105 feriti. I tedeschi vedendo avvicinarsi le navi si erano ritirati verso Ir, estremila del molo dalla parie della rosta in modo-che, salvo il fuoco intenso ed incessante, ì reparti ^attacco e di demolizione non incontrarono sul molo alcuna resistenza. I reparti di. demolizione eseguirono il loro ufficio in perfetto ordina distruggendo le costruzioni le une dopo le altre. Frattanto le navi che dovevano servire a bloccare il canale si dirigevano furtivamente verso l'entrata del canale stesso. La Thetis precedeva in testa attraverso valanghe di granate lanciate dalle grosse batterle della costa. La maggior parte dei situi marinai avevano già lasciato la nave. Sfortunatamente Velica essendo impigliata nelle reti di difesa, la Thetis non era più manovrabile. Le baitidi terra continuavano a tirarle contro ed essa slava per affondare mentre era ancora a qualche centinaio di metri dall'ingresso del conile. Dopo avere comunicato mediante segnali preziosissime informazioni alle altre, navi b!>,rcatrici, il suo comandante mise fuoco alle cariche di esplosivi preparate e l'affondò. Un canotto automobile raccolse l'equipaggio. ' a Thetis ebbe 5 morti e 5 feriti. L'Intrepid e t'Iphigenie. più fortunati, potevano avanzare in pieno canale, poi furono falle accostare, secondo le istruzioni ricevute, una contro la sponda, orientale del canale, l'altro, contro la sponda, occidentale e quivi si fecero .saltare in modo che. con la poppa sbarrarono bene l'ingresso del eanale, fisse giacciono ora in forma di V attraverso il. canale ed <■ probabile clic il. compito loro assegnato sia slato adempiuto e che ii canale sia bloccalo adeOliatamente. Un canotto automobile ricondusse gli equipaggi dei due bastimenti. Gli ufficiali descrivono la esplosione del vecchio sottomarino come la più formidabile che abbiano mai veduto. Onesta esplosione tagliò a metà il molo tacendovi una breccia, di oltre trecento metri. Uni delle scialuppe, afferma di avere affondalo una" torpediniera, lungo il molo. Questa affermazione e confermata da numerósi testimoni, fra gli altri degli ufficiali del \'indi<vtive, che .avendone veduti gli alberi < il fumaiuolo dall'altra parte del modo ne constatarono la scomparsa. Il Noti ti Star, uno dei tre cacciatorpediniere che proteggevano il Vii nd luti ve dagli attacchi dei cacciatorpediniere tedeschi, mentri: ai suoi fianchi erano accostali al molo, si perdette, in mezzo ad una cortina di fumo. Scoccarono improvvisamente in piena luce delle granate illuminanti e fu affondato. La affermazione del comunicato tedesco ri,e pnchiusimi marinai poterono essere salvati dai tedeschi è completamente incolla, perché il iPh/iebe, che era un altro di questi cacciatorpediniere, sopraggiunte e sebbene sottoposto ad. un violento fuoco, salvò quasi lutto l'equipaggio del Ndrth Stìar. Durante tutta la durata delle orierazioni i nostri'monitori ed l cannoni d'assedio delle Fiandre bombardavano vigorosamente le batterie nemiche. Un brusco mutamento del verito rese ancora più dif&cilc l'operazione di Ostenda di gufila ili Zeebrugge'. I. canotti automobili avevano giù illuminato le vicinanze e In estremità dei moli con fuochi di magnesio ed emesso 7iubi di fumo che dapprima avevano interamente sottratte le operazioni alla osservazione del nemico, quando il venia cambiò rivelando ticddarGDvzdvivmsIv! j! j I"«' I tutto al nemico, che coi suoi cannoni impedì i fuochi di magnesio. Ciò impedì alle navi che dovevano incagliarsi di trovare l'entrala del canale. E siccome si trovavano già in difficilissime condizioni, dovettero incagliarsi a circa StiO metri dai moli, mentre i canotti raccoglievano gli equipaggi. set ' • elies ^ZedUàk [sanp/ieai ^KoandhoPi t'^f iiwnan '.ai-

Luoghi citati: Londra, Stio