La lettera di Carlo I sulle condizioni di pace resa pubblica da Clemenceau

La lettera di Carlo I sulle condizioni di pace resa pubblica da ClemenceauLa lettera di Carlo I sulle condizioni di pace resa pubblica da Clemenceau Un telegramma dell'Imperatore d'Austria al Kaiser Lia battaglia si estende sui eampi della fiandra Commenti austriaci alia " lettera ,, Sul ritorno di Czernin IServiz'.o sveciale della Stampa) Zurigo, 13, notte. [ I giornali viennesi preparano il pubblico aJ-| la rivelazione, della lettera dell'imperatore Carlo, alcuni dicendo din deve trattarsi certamente di un falso, gli altri ammettendo la esistènza della lettera. Però tutti i giornali i sono concordi nel rovesciare i più vivaci [ strali .contro Clemenceau ed esaltano la srli-| darleta tra «li Imperi centrali, manifestata nuovamente col telegramma dell'imperatore1 Carlo. La Neue Prete Presse scrive: .Clemenceau pania di piove. Ma queste prove a quando risalgono? Se ad un anno, .sarebbe come se risalissero ad uu seco'iO. La politica de! momento, fatta di impressioni, -può avere qualche valore in altra• epoca, ma in quest'epoca 10 sole cose elio possono decidere sono 1 impulso di auto-conservazione e la politica dì alleanza, diventata indispensabile. Tutto il resto costituisce una storiti senza nesso pratico», li corrispondente della Frankfurter a Vienna telegrafa: « Premesso che esista la lettera, essa data dal periodo antecedente allo sfacelo delia Russia, quando l'esito della guerra doveva valutarsi altrimenti, quando 11 giovane Monarca, poteva fare dei passi, che ostri, mutate le condizioni, possono apparire sotto un'altra luce ». Lo stesso giornale, come gii altri giornali tedeschi, scrive-. .11 teledramma dell'imperatore Carlo ed il comuni¬ cato di Czernin sono un'ampia adesione alla alleanza ed alla comunanza degli scopi, Benvenuta dunque sia la dichiarazione, di solidarietà nel campo politico. Essa è di grande effetto su ciò che avviene ora sul fronte occidentale •>. La starnila ungherese segue gli stessi criteri, cominciando del Pestar Lìoyd., il quale dice che l'Ungheria si unisce con t:uovo giuramento di fede all'alleanza, giuramento che costituisce la più grande garanzia. Fra i giornali svizzeri, {tenera!mente ostili a Clemenceau, la Zurchcr Post, deduce dal'in pubblicazione della lettera che Parigi ha smesso la speranza di giungere alla pace attravài'50 ■l'Austria. La Vossiseli e. Zeitung reco che il ritorno di Czernin a Vienna non i; causato dai negoziati con la Romania, non dall'incidente con Clemenceau c non dalla sua posizione clic si (prefende scossa., ma da affari personali. Seidler preparerebbe una dichiarazione per tranquillare gli czechi e per far notare che il discorso di Czernin non Involveva tendenze Czecofofoe. Soirllei- conferi due volta a questo proposito con Czernin. Nonostante l'affermazione suddetta, eerto il ministro Czernin rimpatriò per compilare il "noto comunicato che trovo incredula anche la stampa neutrale. Cosi la. Z"erciicr Post dice che Clemenceau possiedo evidentemente la lettera accennata e che i prossimi giorni faranno la luce. Ma tento questo foglio quanto il Journal ile Genève notano non potersi dubitare che l'Ungheria non stipulerà una pace separata e almeno pel momento lo relazioni tra. i due imperi restano rinvigorite. I La viennese- Arbeitcr zete no scrive che a ! Vienna si fu ingenui ritenendo, col rivelare i negoziati, di produrre malumori frale potenze nell'Intesa. D'altronde oggi nella, stampa tedesca vi .. una pausa sull'Incidente. .Solo lo Sluli.gatl.er Tagebiatt ha un lungo articolo inneggiante alla fedeltà danubiana, alla allealii -/.ri o scagliantesi contro gli czechi. I I! Tterliner Taacblatl afferma elio a Vienna il ritorno di Czernin diede nuovo alimento i-ilio voci delle sue dimissioni, ma aggiunge i che cerio c-5li concluderà la pace con la fio! mania. Parecchi cìrcoli biasimano la sua poi litica, e i più pericolosi di tutti gli sono i ne| niiici personali alla Corte, i quali desiderano luna politica più pronunciata di pace e di ac! cordi con l'occidente. Si ha pure da Vienna: ?. deputato Waulner, capo dell'Unione tedesca nazionale in una assemblea tenuta a Hèrmagor in Carizia dichiarò che l'Austria deve ottenere confini meglio assicurati di fronte. all'Italia, cioè la costa orientale intera dell'Adriatico, e un'indennità di guerra. Questa singolare polemica, nella quale e coinvolto in qualità di personaggio principale l'Imperatore d'Austria, rivela sostanzialmente, una cosa, che cioè, in un determinato momento, Carlo I palesò apertamente le sue tendenze verso la pace e fece passi che oggi egli ripudia, ma che non pertanto sono esistiti. Infatti nè il suo odierno telegramma al Kaiser, nè il comunicato della Ballplatz, nei quali si vorrebbe smentire il Governo francese e si riafferma la salda compagine dell'alleanza politica, e militare tra i due imperi e la comunanza degli scopi, riescono a distruggerò l'impressione che si ricava dalla lettera al principe Sisto di Borbone, e sopratutto non riescono a distruggere la frase relativa alle "giuste rivendicazioni francesi sull'Alsazia-Lorena ». Quella frase è troppo precisa e categorica perchè possa essere cancellata. E la stampa viennese può dire lincile vuole che l'Imperatore d'Austria e il suo Governo, col progresso del tempo e sotto l'influenza di nitri avvenimenti, hanno dovuto mutare opinione. Rimane non pertanto fra la lettera di un anno fa e l'odierno dispaccio una manifesta controddizione. Il documento resta così consegnato alla storia. Noi temiamo però che quest'incidente serva a mettere l'Austria sempre in maggioro soggezione della Germania ed a rendere questa sempre più esigente verso la sua alleata, che ebbe a mostrarsi, sia pure per un momento, vacillante nella sua fedeltà.