Dichiarazioni d i Balfour ai Comuni sulla rivoluzione russa e l'intervento giapponese

Dichiarazioni d i Balfour ai Comuni sulla rivoluzione russa e l'intervento giapponese Dichiarazioni d i Balfour ai Comuni sulla rivoluzione russa e l'intervento giapponese Londra, 15, notte. Alla Camera del Comuni, Pees Smith chieda al ministro Jegli atfari esteri se puù dare Informazioni alla Camera relativamente alle vóci che corrono circa l'intervento giapponese in .Russia e in Asia, e domanda quale |6ia l'attitudine del Governo in questa importante questione. Secondo l'oratore, non vi è Ja possibilità di un pericolo di vedere la Oarmanla occupare la Siberia, ma la perdita del territori che subirebbe la Russia in seguito all'Intervento giapponese non porrebbe In alcun caso essere contorme alla ik>Ittloa di Wilson, la quale insiste perchè sia «iompletamente ristabilita, la posizione die Rreeedontamente aveva la Russia. Spera che Governo seguirà la linea di condotta tracciata da Wilson. Mac Calumm Scot, associandosi a Pees Smith, dice che l'intervento giapponese unirebbe tutte -le parti della Russia contro eli alleati e getterebbe le forze e le risorse detta Russia nelle braocla della (Germania. Mao MelU, invoce, si dichiara completamente d'accordo con la dichiarazione fatta da Ceca e ritiene che sarebbe desiderabile Che il Giappone intervenisse energicamente in qualità di mandatario degli alleali. .Soggiunge elio l'intervento del Giappone, se fosse possibile, sarebbe tale da giovare notevolmente agli interessi del popolo russo e alla eua sorte futura più che agli interessi del Giappone e degli alleati. 11 capitano Lloyd dice che il crollo della Russia pose il Giappone di fronte ad una gravissima situazione; non spetta a noi di indicare al Giappone una via di condotta qualsiasi relativamente alle difficoltà dinanzi allo quali si trova e ai pericoli interni che può correre: dopo il Portogallo, il Giappone è il nostro più antico alleato, esso si è acquistato la noslra profonda igratitudine e il suo lealismo In onesta ;;nerra ;6i.è manifestato non con le parole ma cogli 'etti. Parallelo storico Il ministro de-.- : esteri Balfóur, rispondendo 'ai vari oratori, dice: « Non crudo die sarebbe etato possibile scoprire un rimedio alla calamità subita, dalla civiltà dui fatto che la ri: votazione russa è scoppiata durante la guerra [europea. Come hi maggior parte degli uomini ;jn Inghilterra, mi oro felicitalo del cambiamento dell'autocrazia in quanto credevamo, e Crediamo sempre, debba succederle un regno idi libertà ordinata. Malauguratamente la. rivoluzione avvenne in un momento in cui la •Russia era. stanca dei sagrine] resi necessari dalla guerra e il lato politico di questa rlvoiluzlona fu sconvolto o perfino eclissato dalle influenze patullai e che si Infiltrarono nell'eIsercito e nella marina e nelle a lire forze che {avrebbero dovuto essere coordinato per resistere al nemico comune. Dal punto di vista -della libertà por le piccole nazioni o dalla protezione del mondo contro la dominazione di una Potenza rapace, nulla potrebbe esséte più malaugurato della coincidenza fra la rivoluzione e la guerra citi si erano consacrali 'la Russia e i suoi alleati. Sono ottimista per quanto riguarda la Russia, ma non io sono quanto al suo immediato avvenire. La rivoluzione francese si trovo eollegata con grandi avvenimenti militari e terminò colia creazione di un esercito il cui impetuoso valore mare'? vigliò l'Europa. La Russia non possiede più tiri solo elemento di lolla che i rivoluzionari non abbiano non soltanto deliberatamente ma anche completamente messo fuori uso. L'esercito e la marina russi non danno più da gran tempo il loro aiuto all'esercito romeno, a questo organismo cosi valoroso e così sfortunato (vivi, applausi), die cooperò nello stesso tempo a proteggere la Russia e la Romania contro la tirannide e che ora è Irat.tato dalla Russia come avversario, tanto che gli sono stati tagliati i viveri. Kon dubito menomamente della sincerità dei bolscevichi, ma il inondo intero comprose chiaramente Un dall'inizio della rivoluzione (e questi stessi uomini di Stato lo sanno pure ora) che i metodi die essi adoperarono ebbero per ofictio di ridurli all'impotenza di fronte all'aggressione tedesca. Essi desiderano ora, ne sono certo, sinceramenlo e ardentemente, di ricostituire l'esercito russo per la difesa ed essi accoglierebbero Indubbiamente con piacere il nostro aiuto a tale riguardo, ma è possibile improvvisare per scopi di difesa nazionale un nuovo strumento mentre i frammenti dell'antico giacciono sparsi intorno a voi? Ciò non può avvenire in un giorno. Se la Russia non fosse 'etata in guerra, credo che sarebbero stati necessari molti anni per completare ciò che spero Sia stato, e credo debba essere, un ciclo benefico della rivoluzione russa. L'autocrazie* per quanto essenziale abbia potuto essere per la creazione della Russia (ed è veramente difficile Immaginarci come la Russi», che conosciamo, avrebbe potuto essere creala senza questa autocrazia), si è mostrata euutptótamente incapace di adottare quello stato d'animo che rende una grande nazione cosciente delle sue forze, indipendentemente dalla forma delle istituzioni che essa può possedere momentaneamente. L'autocrazia fu rovesciata e cadde qua.si senza che fosse slato necessario usare la forza e immediatamente anche la Russia cadde nel cac,~s. 'Non è giusto dire che in Francia sia avvenuto esattamente la stessa •cosa. Non fu così. Non dico che non si trovino qua e là episodi da poter mettere a confronto con quanto è avvenuto in Russia; ma il risultato finale della, rivoluzione francese non fu lo smembramento della Francia; al contrario, essa ne fece un còrpo omogeneo., In Russia è avvenuto precisamente l'opposto. Scoppiata la rivoluzione, tutti vecchi dissensi fra le varie popolazioni e le .'arie religioni si risvegliarono più vivi. Vi fu prima un organismo, poi un altro, die minacciarono di staccarsi dall'insieme. Devo passare Inevitabilmente un periodo di tempo considerevole prima che vediamo la fine di questo stato di Cose e che sappiamo perfettamente quanto della vecchia Russia deve cessare di far parte della nuova Russia, se cosi (leve avvenire, e come la nuova Russia sarà costituita. Un tale svolgimento sarebbe già slato pieno di difficoltà in un tempo di pace e di prosperità, ma come si può mettere una tale cosa in osecuSione in tempo di guerra, quando il nemico ci trova alla porta, uu nemico che ha una costanza spietata ed è assolutamente, senza scrupoli come quello che attualmente traini la Russia a suo piacere? Ecco quale è la vera, difficoltà che abbiamo di fronte quando si considerano alcuni dei problemi sollevati durante (mesti dibattiti. i. • Risposta a Leea Smith II discorso di Lees Smith è uu violento ai tacco contro ciò che egli pensa essere la po- Uuca. (tei Governo riguardo al Giappone e alia Siberia. Tale attacco trascura completamento 1 patti, che ho ora propciu tentato di spiegare ella Camera ed è basato su un profondo malinteso di .tutto ciò che alcuno abbia mai pennato, voluto o desiderato. Per quel die riguarda l'iiiitervento dell'alleato Giappone e di alni negri affari della Russia, il discorso dell'oiiorevole deputato sembra basato sull'idea che la spedizione giapponese in Russia abbia per intento, e debba avere necessariamente come risultato, lo smembramento della Russia. Nessun'altra ipotesi probabile o realmente possìbile, si è mai presentata al suo spirilo. Egli pone come principio universale che ogni volta che un paese invia truppe in un altro, tali truppe restano Invariabilmente là dove sono Inviate e. che ne consegua un'annessione. Dna ben cattiva prospettiva questa per il nord della Francia Bonar Law, intervenendo : ao 1 tedeschi. Questo 6 quel che o Sarebbe una ben cattiva ^§^adeìia°wtato41 menomo, fondamento. Natu- miniente ceso simili si sono già vedute, mall'idea che esse debbano necessariamente ve-1 rificarsi (ed ò chiaro che non si veritìclierebbe.ro e ioti, deputato vorrà ammetterlo dopo avare riflettuto) è realmente assurdo In ogni modo, se Smith desidera comprendere il pun-jL%ftVjfi?.lnl^L??,?ro uhe 'tanno pensato die era |giunto il momento noi quale l'aiuto giapponese può farsi sentire con buoni effetti in questo conflitto, non rlevo dimenticare questi due punti;: Lo che in tali circostanze i giapponesi sarebbero amici n non nemici delia. Russia. 2.0 dio essi sarebbero alleati nella Russia contro la Germania e che loro obiettivo sarebbe non il saccheggio irti In proiezione della Russia contro la Germania, lo non dico die questo non sta uno dei problemi più difficili. .Smith cuce che I tedeschi si trovano a un centinaio ai miglia ad ovest di Pietrogrado e che Pietrogrado è tre o quattro mila miglia ad ovest cu Wadtvostock e perciò quale possibilità o probabilità vi ì> che la Germania anici in Siberia e vi danneggi la .-siberia o la Russia o la causa degli alleati? lo credo che Smith non abbia compreso la situazione delti! Russia, che !u> cercalo di delineare brevemente. Non ho mai pensalo, neppure per un istante, die la Germania cercherebbe di 'Inviare grandi forze militari da Riga a Wladlvostock. Penso c.ìe questa sarebbe un'operazione estremamente difficile e dal punto di vista puramente militare costituirebbe uno sperpero di forze immense inutile e forse anche fatale .Non si accorge Smith che, adesso dio la Russia va come un rottame in balia delle onde, adesso che essa non possiede più alcuna forza, la penetrazione tedesca può farsi da una parte ali altra della Russia, ciò che sarebbe estremamente disastroso per essa, estremamente dannoso per l'avvenire degli alleati? Io credo che Smith non si renda conto di quanto lontano si sia già t'aita sentire questa specie di penetrazione, lo credo dia oggi un ufficiale tedesco, che viaggi in Russia, si trovi -in maggior sicurezza di un ufficiale allea.-.. Perchè? Non è già pereità i russi amino i tedeschi ma. perchè in realtà la penetrazione tedesca ha if'à infimo mi colpo fatale alla forza russa Ho appreso l'altro giorno che è stalo ,-.>r.«e-.tifo ad una sola Banca di rimanere a Mosca e questa è una Ranca tedesca. Io credo che il «inverno dei bolscevichi desideri sinceramente, e spero per lui che non sia troppo tardi bendi.'- lo tema, di resistere a questa penetrazione tedesca, rnn come può resistervi quando esso stesso » i ?uoi predecessori hanno distrutto, tutti ì-ìii i.-iriuiipiiti che rendevano possibile tale resistenza? Scopi dal Giappone e dagli Allenti Bnlfour continua: » La Germania farebbe tutto lì suo possibile per perpetuare i disordini e l'n.nacdra allo s^opo di mantenere la Russia, in uno stato di debolezza. Oliando ve njsse l'ora in cui si costituisse un Governo, die offrisse una. qualsiasi, apparenza di Governò civile e stabile e ben coordinato, questo sarebbe accolto di gran cuore. In quell'ora la Germania eserciterebbe lo, sua potenza per ristabilire nella Russia spogliata di qualcuna delle sue belle provinole, lina qualche formo di Governo che s'irebbe una autocrazia assai peggiore di quella antica, perchè vi ;,|>u.-ergerebbe sullo straniero per assicurare In 's'ia esistenza e tutti i nostri sogni di sviluppo russo e. di una libertà russa svanirebbero. Come potrebbe la Russia, senza aiuto dall'estero, porre un argine al passaggio di questo flagello? La questione è questa: die vi sia un alleato il quale possa accorrere presso In Russia messa con le spalle al muro e dori" l'aiuto e la simpatia di cui essa ha tanto bisogno! Sono questi aiuti e questa simpatia die' gii Stati Uniti, la Gran Rretagnn, la Francia ed il Giappone desiderano penare alla Russia e non mediante l'invasione ed i saccheggi. Essi desiderano aiutare la Russia a superar-- questo gronde erisi della sua storia », Balfour respinge in modo assolino l'insinnazions die il Giappone sia inspirato da motivi egoisti e disonesti. Nelle sue discussioni cogli allenii il Giappone si è condotto con perfetta lealtà ° quando fa promesse relativanienle all'integrità delia Russia o j- quolsinsi altra questione, eli" tocchi la Buss'a. esso le manterrà come Ita mantenuto tutte quelle che ha fatto durante questa ; ria. L'oratore conclude: "Le decisioni che gli \!leail possono dover prenrto.ro non sono senza difficoltà, mn i principi sui riunii esse potranno esser basate non sono privi né di generosità né di equità; essi non sono affatto, osti II alla Russia e alla rivoluzione russa, ti >-ostro scopo è quello di vedere ima Russia forte • he goda della sua integrità., ri"-H» sua sicurezza e della sua libertà e non è che ottenendo questo risultato die la rivoluzione russa potrà dare tutti i frutti che i suoi migliori «mici desiderano cito essa produca! ». Dscssssrae eia prondeira Wilson si op.pone? (Servizio speciale della Staiaaa) Londra, 15, mattino. l! notiziario sull'eventuale intervento nipponico In Siberia, ha seguitalo negli ultimi giorni a menare il can per l'aia. Oggi l'operazione prosegue. La versione -del Times è che i negoziati tra il Giappone ed i Governi alleati continuano, che l'annuncio dei'.a decisione finale di Tokio ritarda perchè •!! Gabinetto giapponese e gli statisti anziani vogliono guardarci dentro con molta cura o che nulla di definito si conosce ancora sulla attitudine americana. Intorno a questa, il Times rileva come a Wilson sia stata attribuita sinauche una decisa opposizione all'intervento nipponico, ina soggiunge essere prematuro credere che il pensiero presidenziale sia irrevocabilmente cristallizzato in argomento. Gli echi di consulti imperiali a Tokio, di importanti messaggi diplomatici ani arrivo e partenza e di pronostici che il Giappone interverrà tra quattro settimane, cioè senza fretta, completano l'oscurità. Intanto è interessante ciò che si apprende da Tokio. Mentre s'aspetta colà una risposta degli Stati Uniti, del quali si dice die temono di suscitare un'ostilità collettiva deila Russia, l'affare vi determina reazioni politiche sempre, più accentuate. Il partito costituzionale considera infatti almeno prematuro un intervento e la politica interna sta mettendovi in ombra quella estera. Il corrispondente del ■ Times » dice chiaro che «il Gabinetto atl Piale, pur conducendo la politica estera in modo ineccepibile, è profondamente coinvol , h ia|righi di parte eri i recenti sviluppi ! ù - - ' di uno scandalo industriale simile a quello che distrusse il Gabinetto Yainanoto, potrebbe affrettarne le dimissioni. Queste sono generalmente previste. La situazione non inali ca di essere influenzata dal ritardo che r. frappone al raggiungimento dell'accordo coll'America riguardo all'intervento in Siberia ritardo che ha creato una molto sfavorevole impressione ». Il messaggio di simpatia verso il popolo russo inviato da Wilson al Congresso dei So viets in Mosca e fallo ora seguire da un tele gromma somigliante spedito dal labourisla americano Gompcrs, viene variamente interpretato come apprendiamo oggi dalla stampa americana; ma molti lo considerano anche come un complemento alla posizione assunta itti Wilson circa l'intervento giapponese. Vor. rebbe dire che bisogne confidare che la Russia l riesca da sola a 1 •ars un Governo capace di resistere all'incursione germanica nel suoi territori lenendo almeno impegnala una porzione dell'esercito tedesco sul fronte russo. Tale in¬ j terprotazione significherebbe che Wilson teme |ohe l'intervento giapponese gatti tutta la Russia nelle braccia della Germania. Certo quest'ultima non ha perso tempo e sembra ormai posare a protettrice dei russi contro i nippo- nlc.t, Inoltre, non si ha più notizia di fazioni ru«se che appoggerebbero l'iniziativa giapponese. SI diceva che i! principe Lvoff si aceingr.va a cooperare con i nipponici da Pechino; ma ora si afferma che egli non è mai stato colà. Similmente le minuscolo forze del generale Semenoff, che dovevano costituire l'esercito di Lvoff, paiono invece soltanto una delle solite raccolte locali di cosacchi. M. P.

Persone citate: Balfour, Francia Bonar Law, Lees Smith, Mao