Le dichiarazioni di Sonnino e Orlando alla Camera

Le dichiarazioni di Sonnino e Orlando alla Camera Le dichiarazioni di Sonnino e Orlando alla Camera Una commovente manifestazione patriottica - La Camera vota a grandissima maggioranza la fiducia e sospende i lavori. Roma, 23, notte. La seduta comincia alle 14. BONACOSSA, in presenza di un'interrogazione che lo riguarda, smentisce in modo insoluto che egli abbia mai in alcuna torma agevolato l'esportazione rlet cascami dii seta in paesi nemici. Invoca in proposito lo più severo indagini, per le anali si. pone a disposizione del Governo, sicuro di noti avere con alcun atto della sua vita mai smentito le patriottiche tradizioni della sua famiglia. PIETRA VALLE è lieto che l'interrogazione presentata da lui e da altri deputati abbia fornita occasione all'on. Bonacossa dii fare questa dichiarazioni, e si augura che il collega possa, in seguito, dare la più ampie giuetificazdoni sulla sua condotta, per l'onoro del Parlamento italiano. PIROUNf conferma quanto ebbe a d'ire due giorni or sono. Sarà, del resto, ben lieto se l'on. Bonacossa potrà fornire chiarimenti esaurienti (Il processo verbale è approvato). Saluto ai fratelli del Veneto ■ ROBERTI manda un commosso e affettuoso saluto alla popolazione della città di Bassano, che, vigile sentinella delle Alpi, dà in mezzo all'infuriare della rebbia e della malvagità nemica, splendido esempio di serenità e di fortezza. E saluta pure la popolazione della vallata del Brenta, che in un tempo rifulse per il più puro e fervido patriottismo e die mantieno vivissimo, la fede negli alti destini della patria. Per i profughi di quelle contrade sparse per ogni terra d'Italia, invoca la paterna sollecitudine dell'intera, nazione, auspicando prossimo il giorno in cui, tornato a sventolare il sacro tricolore italiano, i loro danni saranno risarciti e dato compenso alle loro grandi virtù di eroismo a di sacrificio. (Vivi applausi).— PRESIDENTE; T sentimenti espressi dall'on. Roberti nel ricordare le ansie angosciose della sua terra natia, sono pienamente condivisi dalla Camera italiana, la quale, fidando nella finale vittoria, condivide tutte codeste ansie e ammira la salda resistenza dei cuori .invitti di tanti generosi e nobili figli- d'Italia. (Vivi applausi'!. — BORSARELLI. sottosegretario agli Esteri, interprete dei sentimenti del Governo, afferma che tutti i cuori d'Italia battono all'unisono con quelli dei valorosi abitanti di Bassano e della valle del Brenta, esposti alle più duri! prove della guerra. La razione e solidale con csi ed ha un solo desiderio, quello di ricacciare lo Straniero, di fortificare a centuplicare la resistenza eroica sino al giorno d .livittòria e. della, liberazione (Vivi applausi). BORSA-BELLI, sottosegretario di stato agli esteri, all'on. Agnelli espone 'lo ragioni per la quali il Governo non ha creduto di permettere la. formazione di una Lesione di volontari hrienu, reclutati fra i nostri iirigkmieri di guerra. valen/.vNI. sottosegretario di stato nll'apritolttira, all'on. Cameròtti dichiara che. i iniziativa del ministro dell'agricoltura è in seguito ad accordi coi ministri della guerra e •ielle armi a munizioni, furono impartite disposizioni .perchè sii esoneri agricoli abbiano corso il più sollecitamente possibile. SI tratta di promesse, che, una. volta fatte, devono essere mantenute. Aggiunge che. furono anche emanate disposizlo™ perchè questi esoneri vadano veramente, a vantaggio dell'agricoltura. Il ministro delle Finanze Seguito della, discussione sulle eomuhìeiziotil del Governo. MEDA, ministro delle finanze (segni di attenzione! ricorda che noi suo discorso di ieri l'altro, l'on. Pirolini ha toccato un argomento Importante e delicato, a proposito del quale è necessario che i! Governo dia informazioni vrec-ise, perché il Paese sappia come stimilo veramente Je cose e possa avere nel sincizio tutti gli elementi de! r amplèsso problema. il dovere d'impedire il riromimentó degli stari nemici attraverso gli Stati neutrali è senza dubbio tino dei più gravi e l'Intesa dovette preoccuparsene, tenendo conto però •li due esigenze: la prima di non compromettere ì propri rapporti cogli Sfati neutrali imponendo in danno delle loro industrie, e dei loro commerci restrizioni eccedenti la finalità del blocco contro il nemico: la seconda di avere riguardo, per quanto possibile, agli interessi dei paesi esportatori e di non turbarne senza una, assoluta necessità l'economia già cosi duramente, provata dalla guerra, «'inde in più casi dovette essere posto il quesito df] sapere, se qualche prematuro o più rigoroso provvedimento non fosse per recare minor danno al nemico che all'Intesa in quanto quest'ultima, o taluno dei paesi che la costituiscono, dovesse avere un pregiudizio interno, tale da rappresentare colla diminuzione di resistenza politica o finanziaria che ne derivasse, un risultalo assai più ponderabile che non 11 profitto per avventura consentito al nemico. Era naturale, per ragioni geografiche, che fin rial principio della, guerra lo Potenza Jall'Intesa volgessero la turo attenzione a regolare i rapporti colla Svizzera, per impedire che, per il tramite della Repubblica, passassero in Austria ed 'in Germania merci capaci • li giovare alla resistenza degli Imperi cariitali. In relazione a questo oggetto incorniticiarono trattative, a. Parigi, poi continuate a Berna, le quali misero capo alla costituzione delia " Soci et 0 Sdisse de surveillanco economi q uè », nota sotto la sigla >S. iS. tì. », cnu roniinció ihfaiti a funzionare il ij novembre 1315. La. «S. S. S. » non è. un organo di Stato, è quindi del suo funzionamento non è affatto responsabile il Governo della Repubblica; il Governo l'ha semplicemente autorizzata. L'oratore ne espone e ne illustra, la costituzione ed il funzionamento, cMretti a garantire agli Stati dell'Intesa che lo merci inviate alla Svizzera saranno consumate nel paese, e non riesportate nei territori nemici. Non tutti i prodotti però furono dapprima assoggettati alla S. S, S,, ma soltanto quelli dei quali l'Intesa riconosce la necessita e la possibilità di sottoporre a vincolo. Fu perciò deliberata la compilazione di due liste, la prima contenente le merci esportabili in Svizzera- sotto la garanzia della S. S. S., la seconda di quelle iscritte nella prima per le quali la esportazione dovesso limitarsi allo determinate quantità. La compilaziono di tali liste e elei contingenti per la seconda, viene fatta da una Commissione interalleata, che siede a Parigi. Questa è composta di delegati dell'Intesa e. all'occorrenza, ascolta, e consulta, i rappresentanti della S. S. &. I contingenti furono all'origine determinati sulla base delia media delle importazioni verificatesi nella inedia del triennio antebéllum 1911-12-13, dedottene, a norma delle statistiche svizzere, le quantità riesportate nei paesi nemici. In tal modo veni vasi ad assicurare che in Svizzera non sarebbero andate se non lo quantità corrispondenti al suo consumo interno ed al suo commercio normale coi paesi neutrali ect Alleati dell'Intesa. Rimaneva, però, una grossa questione da risolvere, quella dello merci non destinate al consumo diretto in Svizzera, ma alla trasformazione in altri prodotti che la Svizzera esportava ed esporta. Vietare talo trasformazione sarebbe stato uccidere una quantità di industrie che costituiscono la vita economica della Repubblica federale. La questione fu risolta coll'articolo 10 del regolamento interno della 8. S: tS., redatto e più volte modificato in concorso colle rappresentanze dell'Intesa, articolo il quale stabilisce ette talune merci possono essere importate in Svizzera sotto la responsabilità della 6. S. S„ ■ i prodotti eoa essa fabbricati pos- s,ono venire esportati in paesi che siano in guerra con uno di quelli che concorsero alla costituzione della S. S. S. medesima: ma in via eccezionale, ed in base a norme ben definite, che hanno per scopo di salvaguardare le industrie locali e di assicurare clic i prodotti confezionati .non siano utilizzabili per impiego diverso da quello inerente alla loro confezione stessa. Il ministro dice che la Società anonima italiana cascami di Torino non ebbe dalla fine del 1915 in poi nessun permesso di esportazione per la Svizzera. Ne ebbe invece di Cascami per gli Stati Uniti fino al 29 maggio 1916, ma da questa data cessano anche i permessi per l'America come cessarono per tutte le altre Ditte sospettate di mascherare il traffico tedesco delle sete. Come per gli agrumi e pel vino, non fu dall'Italia nel 1915 consentita l'inclusione nella lista delle merci da vincolare at certificalo delia S, S. S. per l'esportazione in 'Svizzera, e i nostri alleati ammisero che ne fossero esclusi, ben sapendo come si trattasse di prodotti che tutti insieme rappresentavano, prima della guerra, poco meno di un terzo di tutta la nostra esportazione e, che sono la vita economica di intere regioni. Spiega le ragioni per le quali il contenzioso circa, l'applicazione della imposta sui profitti di guerra fu organizzato nel modo che l'on. Perrone ha criticato ed assicuro che dei decreti l.o ottobre e 29 novembre 1917, resi necessari dai tentativi di evasione che. si organizzavano su vasta scala, verrà fatto l'uso più temperato che possibile. Certo il -Governo' non potrebbe mai permettere che. per difetto di licore nell'applicazione deli» legge, sfuggano all'erario i contributi di coloro che tanto lucro hanno realizzato per causa della guerra. Lo esigono non solo le ragioni della finanza ma. anche, e specialmente, •turila della giustizia, sociale. (Vive approvazioni). Il ministro dell'Industria CIUFFELLL ministro dell'industria e commercio, assicura che il Governo non ha. mancato di disporre la più rigorosa sorveglianza .sulle manifatture e sul depositi di cotone. Ntt inerose denuncio sono pervenute ed in base allo medesime si è provveduto con giusto rigore. Nell'intento di evitar.; gli accaparramenti, si è disposto il censimento delle fibre tessili deli-i lana, della ca,uapa, del cotone, della sera e dei cascami di seta. Quanto -illa politica, di lavoro, il Governo lui. seguito un indirizzo schiietlainente democratico, così nei rapporti internazionali come noi lapponi interrii, specialmente mirando all'assistenza ed alla, protezione delle masse lavoratrici. Enumera i varii provvedimenti adottati in tal senso, fra cui tutti quelli relativi alle assicurazioni contro gli infortuni. opportunamente ostcse. ailVagrieoltu.ru. Si sono spinti gli studJ delil'iinTporuuiltì problema per l'assicurazione contro le malattie, ed in più cosi si è provveduto ad alleviare iì disagio di quegli operai che, in dipendenza dello vicende attuali, anno parzialmente rimase! privi di lavoro. Riconosce la necessità di dare una più larga rappresentanza alle"'organizzazioni di lavoratori- nei vari Consigli che intendono atll'applicazione delle leggi sociali. Alcuni provvedimenti già furono adottali ed altri ne seguono. Riconosce pure la necessita di dare un sempre maggiore impulso alla legislazióne sociale ed auspica prossimo il giorno In cui si potrà pienamente risolvere il problema dell'invalidila dello vecchiaia degli operai. Rileva come la guerra abbia cementato la solidarietà delle varie classi sociali ed augura che lo stesso spirito di fratellanza e di serenità continui a manifestarsi domani, dopo la vittoria (Vivi applausi). Il Ministro dei Trasporti BIANCHI, ministro dei trasporti, osserva all'on. l'ertone che la marina mercantile nazionale, sorta unicamente per l'iniziativa privata, è stata sempre insufficiente a provvedere ai bisogni del paese ,tanto che anche prima della, guerra essa era. capace di trasportare appena un quinto delle merci che si dovevano importare dall'estero. Essa, ha, durante la guerra, subito gravi perdite avendo le navi italiane dovuto navigare quasi sempre in zone insidiate dai sottomarini, ma, ha ricevuto il sussidio delle navi austriache, e germaniche sequestrate; così diesi può dire che .il suo tonnellaggio rappresenti ancora, circa i due terzi di quello precedente alla guerra. Rileva corno all'acquisto di navi estere da. parie dei nostri armatori si sieuo opposte, prima della guerra, la mancanza di tornaconto, nel primo periodo della, guerra, difficoltà d'ordine fiscale e poi, eliminate queste, net secondo semestre del 1910, la scarsezza delle rimaste sul mercato. Consente pertanto con l'on. Salvatore Orlando circa la necessità di incoraggiare la produzione nazionale del naviglio e rileva die qualche cosa in questo senso già fece il suo predecessore ottenendo a Pallanza che l'Inghilterra Si impegnasse a fornire il materiata siderurgico necessario par la costruzione ili un primo gruppo di navi. Questo fu dato un po' stentatamente od una parte ancora ne manca più per difficoltà di fabbricazione che di trasporto: ina gli ultimi affidamenti ricevuti permettono di ritenere che anch'essa giungerà. Intanto il Governo ha fallo l'impossibile per ottenere il materiale necessario dalla siderurgia italiana, che, durante la guerra, ha aumentato cosi notevolmente la propria produzione. La necessità di dare anche in questo campo la precedenza al materiale bellico e le maggiori difficoltà venute ad aggiungersi nell'otiohre hanno impedito sinora che se ne ottenesse il rendimento d"siderato. Ma se, come si può sperare, che mercé gli accordi intervenuti l'approvigionamento del carbone sarà migliorato, si potrà avere l'acciaio necessario non solo per la costruzione delle navi che i nostri cantieri possono impostare e portare a compimento, ma. anche per la costruzione del materiale ferroviario, senza del quale i trasporti marittimi non possono dare tutto il loro rendimento. Cosi, anche per le costruzioni in legno, osserva die oggi, più del legname, difettano i mezzi per trasportarlo ai cantieri. Questa insufficienza dei trasporti ferroviari c pero una insufficienza relativa, durante la guerra; infatti, ingenti trasporti militari hanno preso il presto di altrettanti trasporti che servivano all'industria pd al commercio. Ed i carri in servizio non sono diminuiti, essi anzi hanno subito un lieve anniento di numero, circa del 10 per cento, per iil fatto che vi sono pili cafri esteri in Italia che non carri italiani all'estero e perché, opportuni provvedimenti hanno permesso di diminuire il numero dei carri sottratti al traffico in attesa di riparazioni. Del resto, anche per i trasporti civili, la diminuzione non ù stata considerevole; essa ha colpito i trasporti dello merci meno necessario per dare la precedenza, oltreché, ai trasporti militari, a quelli necessari Bll'approvigionarnento del paese e, durante l'inverno, anche del combustibile. Disgraziatamente perù agli sforzi dell'amministrazione non ha sempre, corrisposto in tutto il personale ferroviario con quell'interessamento e quell'onesta condotta, che fino a pochi anni fa erano un merito di questa classe (Approvazioni; commenti). Questo etrii deplora altamente u !a Direzione generale delle ferrovie non ha indugiato a procedete severamente a carico dei colpevoli ogni qual volta le colpe sono state accertato. Bisogna però che il pubblico non sia restie, come non lo è in altri paesi, a cooperare in questo senso con l'amministrazione fornendole le indicazioni necessarie. E bisogna pure che il personale onesto- che è lieto di dlchia- cario altamente, è la grandissima maggioranza, din tutta la sua cooperaziouc per eliminare gli inconvenienti lamentati. Del resto, se con dolore ha. dovuto constatare io manchevolezze di una parte dei personal*,!deve d'altra parto richiamare tutta, l'atten- Slone della Camera sulle grandi beneme-; renze che nel suo complesso'il personale far-Iroviario si e acquistato per la sua condótta ' e per il sui zelo durante la guerra, rima-! néndo al suo posto anche in momenti di gravo pericolo (Vive approvazioni). La grò- Studine della nazione non deve, infine, man-1 care àfla nostra gente di mare che. affron-l tendo eroicamente ogni rischio, ha fatto si che il paese potesse"fare, intero affidamento j stilla sita flotta riarsi e resistere mercantile (Vivissime per approvi gì approvazioni . o- !

Persone citate: Agnelli, Bonacossa, Perrone, Pietra Valle, Roberti, Salvatore Orlando, Sonnino, Straniero