La morte dell'ex-Sultano di Turchia Abdul Hamid

La morte dell'ex-Sultano di Turchia Abdul Hamid La morte dell'ex-Sultano di Turchia Abdul Hamid Costantinopoli, 11. j L'ex-sultano Abdul Hamid è morto ieri in seguito a polmonite. Un iradó imperiale dispone che i suoi funerali abbiano luogo fcora gli onori dovuti al Sovrano. Abd-ul-Hamid nacque il 22 settembre 1842 da una delle mogli di Abd-ul-Medlid, che mori a 26 anni, di etisia. Alla morte della madre, lAbd-ul-Hamid, che aveva 8 anni, venne affidato alle cure di Pereste Hanouni, quarta moclle di Abd-ul-Medjid, celebre per la sua bellezza, e che egli poi doveva Insignire del titolo di Validé-Sultana. Educato nell'harem, fry vecchi* donne, scliiaVi, fattucchieri, poco amato dal suo padre Abd-ul-Medjid e da suo zio Abd-ul-Hoziz, egli ©on imparò nulla, neanche la sua lingua, che parlava e scriveva malissimo; si mitri di tutte le superstizioni, e sviluppò tutte le cattive tendenze della' sua natura, lo spirito d'intógo. la passione dello spionaggio, e ogni corruzione e ogni deformazione morale cui l'ambiente del Serraglio è propizio. Vivo At.d-ul-As.iz, cospirò (ti euoi danni ed insieme si fece presso di lui delatore di suo fratello Mourad. Succeduto questi nel trono dopo la deposizione e la morte dello zio, i suoi tre mesi di regno furono ora per ora insidiati dal fratello. , La via che condusse Abd-ul-Hamid al irono è tutta macchiata di sangue e di perfìdia. Motirad V era ammalalo, beveva molto champagne, e allora Abd-ul-Hamid volle che la malattia del fratello Sultano fosse ritenuta e dichiarata incurabile :'il celebre alienista viennese Liotìersdorf, che osò assicuraro la guarigione del Sultano entro due mesi, fu rispedito precipito«.mante a Vienna, con l'ordine imperioso di non comunicare con chicchessia. E il 31 agosto 3876, come un colpo di folgore., si sparse la boUtia della detronizzazione di Mourad e della proclamazione di suo fratello Abd-ul-Hamid II. Libero dai ministri, libero dai gerierali_ sieuro dei competitori, Abd-ul-Hamid, rovesciata la fragile Costituzione, incominciava la sua trentennale orgia di delitti e di sfarzi orientali. Durò 33 anni. E' inutile riandare le vicende della politica assolutista e cieca di Abd-ul-Hamid, che aveva sognato la ricostituzione dell'Impero ottomano, c ne vide lo smembramento e 3o strazio: il trattato di Berlino, d'un colpo, toglieva alla Turchia la Serbia, che conservava NJsch; il Montenegro, che occupava Antivari; la Bulgaria Settentrionale, costituita a Principato; la Bessarabia. Kars, Ardahan c Bathoum, dati alla Russia; i&pitza, La Bosnia e l'Erzegovina, occupate dall'Austria; il distretto di Khotour gassato aiit Persia; Cipro preso dall'Inghilterra, ohe inoltre con la convenzione dei 4 giurso prendeva sotto la sua tutela l'Asia Minore, preparandosi a ritagliarsi la magnifica fetta dell'Egitto. Abd-ul;Hamid non ne impazzi: ridotto l'Impero a cosi piccolo Regno europeo, pensò che «11 sarebbe stato più facile sfruttarlo a proprio vantaggio ed a questo criterio molto semplicista teplrò tutta la sua politica imperiale, terribile nella sua egoistica ingenuità. Le fonti di «pesa erano tre: Yldiz Kiosk, coi suoi fasti fantastici, l'harem, con la sua Costituzione complicata; lo spionaggio, eretto a primissima funzione 6tatale e imposto dal regime tirannico e oppressivo del Sultano. Rimaneva una grave difficoltà: l'esercito. Lo Stato non aveva denari bastanti per pagare le truppe? Ebbene, il furbo Sultano escogitò un nuovo sistema: i soldati si pagheranno da sè, dove e come meglio potranno! Ed ecco come, con barbarie semplicista, con sagace crudeltà, l'Impero turco durante il regno di Abd-ul-Hamid rivolta il cuore dell'Europa con quegli orrendi massacri di armeni, organizzati a Yldlz Kiosk. eseguiti un po' dappertutto con quella ferocia e quella crudeltà che soli possono ispirare la passione del saccheggio, la ignoranza di masse impulsive, il fanatismo religioso. Fu dopo uno di questi macelli, a cui l'Europa assisteva con orrore uguagliato appena dall'impotenza a reprimerli, che Gladstone in piena Camera dei Comuni qualificava Abd-ul-Hamid ì l'assassino coronato ». La rivoluzione dei 'giovani turchi », la quale Condusse alla detronizzazione di Abd-ul-Hamid, fbbe una preparazione lenta ed incerta. Il segnale della rivolta fu dato la mattina del 1-i aprile 1909. in seguito alla uccisione del redattore capo del giornale Sebcsti : nelle vie di Costantinopoli s' combattè per alcune ore. due Battaglioni vennero alle armi tra loro, i soldati occuparono il Parlamento, si reclamo e si ottenne la destituzione de! Gran Vizir, ti ministro della giustizia fu trucidato e quello dalla marina ferito. Ma non era ancora la rivoluzione. Va movimento reazionario ne arrestò la mar- ceecnenndDdAntasc& Tortimi àmmùlnam'ènU faronólérocemènte repressi; Tewflk-pascia, nuovo Gran Vizir. as- eunse il potere in una calma apparento e la Camera collaudò — per cosi dire — la contro- rivoluzione. , Senoncbè, tre giorni appresso l'attenzione del- «Europa fu colpita dalla notizia che duecento- mila 60ldati marciavano da Salonicco sopra Costantinopoli. Che Erzerum e Trebisonda slerano ribellate al Sultano, che il movimento rivoluzionario riesplodeva con violenza paurosa, Vennero intanto le stragi di Adana ed il ter- rore piombò su Yldiz Kiosk. I Giovani Turchi domandano l'abdicazionedel Sultano che invoca l'aiuto delle Potenze; l'avanguardia macedone occupa il ouartière di Santo 'Stefano: alcuni glandi giornali europei anticipano le necrologie su Abd-ul-Hamid; il 25! Borile l'Assemblea nazionale delibera in mas- alma la deposizione di lui. Succedettero notti e giornate Piene di mistero, finché il 24, dopo una sanguinosa battaglia por se vie di Costantinopoli, la guarnigione si arrese aBe truppe macedoni e su Yldiz kiosk s'inalzò bandiera bianca. Il 26 aprile. l'Assemblea na- (tonale proclamava la detronizzazione del Sul- Ilo: Il giorno appresso Abd-ul-Hamid veniva osto e trasportato prigioniero a Tcheragan: intani 11 vecchio tiranno veniva rinchiuso a villa Aladini, a Salonicco, donde per lo Jo della fuem, doveva essere poi tras- io nói Bintiiuu di Cóafimfiaopoil. ove è

Persone citate: Abdul Hamid, Borile, Gladstone, Sultana, Turchi