La pace firmata tra gli Impere e l'Ucraina

La pace firmata tra gli Impere e l'Ucraina La pace firmata tra gli Impere e l'Ucraina Un» curiosa discussione a Brest-Litowski * Un documento imbarazzante giamenti di responsabilità - Rinvio dei lavori a una prossima seduta. Pallet Zurigo, 9, notte. VAg. Telegrafica Svizzera ha da Berlino, 9: Si ha da Brest Litowe'tì ohe stamane, alle ore 2, è stata firmata la pace tra le Potenze Centrali o la Repubblica popolare ucraina. Frattanto .continuano le discussioni fra i delegati austro-tedeschi ed i rappresentanti del Governo di Pietrogrado. Un dispaccio da Brest Litowski reca che la seduta della Commissione per le questioni territoriali e politiche si e aperta con una discussione su due telegrammi, che si affermano emanati dalla «Agenzia di Pietrogrado», uno riguardante la seduta del 27 di cembro e un altro riproducete la falsa dichiarazione di Trotzki che i russi non vogliono una pace separata e non decampano dalle loro domande. Kuelhmann nega che tali dispacci siano stati fabbricati in Germania: il primo pervenne all'» Agenzia telegrafica tedesca » attraverso l'« Agenzia telegrafica danese »; l'altro fu tratto dal gioviale « Berlirisk Tydende ». I russi facciano indagini a Pietrogrado. Trotzki dice: «Furono fatte indagini: il primo non fu mai inviato dalla «Agenzia di Pietrogrado»; circa il secondo e stato sinora impossibile fare la luce a causa delle interruzioni telegrafiche ». Trotzki protesta poi contro la bene organizzata campagna della stampa tedesca ed austriaca tendente a fare ricadere sui russi la responsabilità dei temporeggiamenti nei negoziati. Rileva che se i russi chiesero, tempo fa, una sospensione, fu soltanto per bene esaminare le importanti condizioni proposte dalla parte avversaria. Tiene a rilevare che non sono i .russi che hanno la responsabilità del fatto che i negoziati si trascinano in lungo e che fu proprio Kuelhmann a desiderare una discussione teorica. Kuelhmann respinge l'affermazione che la stampa tedesca faccia una campagna bene organizzata od inspirata. Data la pubblicazione delle discussioni, è chiaro che la stampa le commenta. Se tali giudizii non piacciono ai russi, la loro stampa esponga il proprio punto di vista. Respinge energicamente l'accusa che i presidenti delle Delegazioni aliente siano responsabili di trascinare in lungo i negoziati. Certo una discussione teorica era necessaria per lumeggiare problemi assolutamente nuovi. Se si fosse raggiunto l'accordo ne! camnteorico, sarebbe stato avvicinata la soluzione. E' anche vero che fu necessario studiare le proposte della parte avversaria. Crede d1 terpretare il desiderio di Trotzki proponendo che nella prossima seduta si riassuma il ris>' tato delle discussioni. Czernin nega che In stampa austriaca subisca l'influenza del Governo nei suoi commenti all'attitudine dei bolscevichi. Trotzki protesta nuovamente co"tro l'accusa di tirare in lungo i negoziati: dice che se il Governo bolscevico soppresso alcuni giornali, fu perdio invitavano alla violenza. In Russia non esiste la"""cehsura preventina. Kuelhmann risponde che non esiste neppure in Germania, dove le critiche al Governo non conducono al divieto di pubblicazione dei giornali. Czernin dichiara che la censura austriaca non può influire sulle affermazioni della stampa; può soltanto agire in senso negativo limitando le espressioni ritenute dannose. In Austria-Ungheria da lungo tempo non fu soppresso alcun giornale. Si passa alla trattazione dell'ordine del giorno, cioè alla questione della rappresentanza dei polacchi ai negoziati per invito di Trotzki. Prende la parola il delegato russo Bpblnski, quale consigliere per le questioni polacche. Legge un -lungo scritto russo, di cui Radek fa la traduzione: non se ne hanno particolari. Si annuncia soltanto che Radek e Bobinski si dichiarano rappresentanti autorizzati del popolo polacco e chiedono l'immediato allontanamento dell'attuale Governo polacco. Criticano i sistemi seguiti sinora nella istituzione della cosidetta indipendenza lacca e .dicono che soltanto la Russia zionaria difende i veri interessi delle della Polonia. Trattano anche della questiono dei polacchi che prestano servizio negli citi tedesco ed austro-ungarico. Kulhmann do-manda se questo documento debba oonside-rarsl come comunicazione urileiale della dolo- gazione russa. Trotzki dichiara che deve ri-i? imiTÌarci rnmo tiffir-isilo n Al 1 *u „AllÌIn L-Qnn a tn la pace coU'L'crania. guardarsi come ufficiale nell'ambito segnato Haiia Hoiorra^i^.v., n,u9 «iiMwì,i« h.,ì . dalla delegazione russa all'inizio dei negoziati; informativo per 11 resto. Kulhmann dichiara che è strano che nella stessa seduta in cui Trotzki respingo il rimprovero di tirare a lungo .i negoziati faccia leggere un documento cosi lungo respingendone poi la responsabilità per una parte. Dice che tale documento ha per iscopo di provocare agitazioni e non capisce come Trotzki possa ritenere ohe con tali discorsi popolari, puramente incitatori, si favorisca il progresso del negOr ziati. Ricusa di accogliere dichiarazioni che la 'delegazione russa non presenti a priori come ufficiali. Teme ciie ,la pazienza dei presidenti delle delegazioni alleate sta posta a durissima prova da fatti simili al discorso udito testé, lìd ora non solo nella stampa tedesca dovrà sorgere il dubbio serio che da parte della delegazione russa esista il reale proposito di condurre a buon fine i negoziati. Il generale Hoffmann .protesta contro l'ardire dei delegati Bobinski e Radek di parlare a nome di uomini appartenenti all'esercito tedesco. « Debbo assumere — dice — l'energica tutela dei soldati dell'esercito tedesco dà nazipnalità polacca battutisi onorevolmente su tutti i teatri della guerra por la loro patria. L'impero tedesco, di fronte a simili tentativi, devo assumere la sua difesa». Trotzki risponde che, di fronte alle note affermazioni di buona volontà, cui si riferisce la parte avversaria, ritiene straordinariamente importanti, per l'attitudine della sua delegazione in questi problemi, i criteri e i giudizi dei polacchi rappresentati in seno alla delegazione stessa. Kulhmann chiudo la seduta annunciando che nella prossima riunione si discuterà il risultato complessivo dei lavori sinora compiuti. L'UerarUa, in russo Ucraina, significa paese di frontiera. Fu un'antica divisione amministrativa della Polonia, poi della Russia. Il suo nome venne esteso a tutta l'attuale Russia meridionale, cioè la Piccola Russia e la Nuova Russia. Collocata all'avanguardia del mondo slavo, tra i turchi e l" tartari, l'Ucrania era in lotta costante coi turchi e coi Khan di Crimea. Di qui nacque la fraternità militarle dei cosacchi comandati da capi speciali detti Starosta, che nel 1535 vennero riuniti sotto un comandante supremo detto Hetman. Uno di questi capi fu Mazzeppii, che, già devoto allo czar Pietro I. gli si voltò contro facendo causa comune col re dì Svezia. Carlo e iMazzeppa furono disfatti a l'oliava da Pie u '.u,iìm;v.|jii lui-unu insiemi ii ruimvu uà. .rie- tro, il quale abolì nel 1722 lTletmanato e gUsostituì un Consiglio di funzionari nominati dall'imperatore di Russia. L'Ucrania è una delle regioni più ricche della Russia, comprende i tre governi di N'owgorod-Sverskow, Tscheriiikoff e Kieff. Essa è denominata il granaio d'Europa ed il suo sviluppo industriale è molto esteso. Inoltre, nel suo territorio vi sono grandi bacini minerari. Ciò dimostra l'importanza che ha «per la Germania TT » • L • l ' rn_.i„lr.l doUll mteiTiSta. COn TrOtZkl! vivCritica si- mestrMutamento dei piani tedeschi? tuazione delle truppe romene Fermento a cenPietrogrado — La situazione In Finlandia, ' jorCervino spietati utita M.imtMu. I tedParigi, 9, sera, j li, I delegati alla conferenza di Brest-Liinw- \ to ski diffondono per radiotelegramma l'an- agnuncio che le trattative con Kuehlmann ti sono ricominciate l'altro ieri. Kuehlmann ; Deinsiste sui termini tedeschi, ma il suo tono : ed ' rabbonito. «Mente -- dice un radiotele- ; stegruiiuna, — sarebbe più pericoloso che àc-led cettare la transazione perchè, dopo taglia-: grti i ponti nella politica interna, dobbiamo. pernella politica estera avere audacia, serti- j oorpre più audacia. Ogni concessione fatta | tivdalla rivoluzione ha per unico risultato di ; i ctogliela forza. Non dobbiamo firmare lajto.pace separata.. La pace deve essere demo-1 luncratica, basata sul diritto delle nazioni di. idisporre di se stesse senza nessuna annes- consione». Da altro fonti risulterebbe che t-pjtimi corcontatti della nuovissima fase dei negozia-jia ti non hanno soddisfatto Trotzki, il quale jzatannuncia già il suo ritorno a Pietrogrado. rUdando la ragione chs deve partecipare al leaCongresso degli Zemstvo. • chli Poliliken, organo rivoluzionario sve- lagdese, pubblica che ha intervistato Trotzki. doAnzitutto richiesto se credesse" che la Rus-t.e. sia possa ancora concludere una pace se-1Maparata, il dittatore ha risposto in modo so evasivo, lasciando capire che era divenuto avmolto scettico al riguardo, k Ci occorsero, „ disse, lunghe conferenze per discernere eluquali erano realmente u praticamente ij Paplani imperialisti tedeschi. Dopo scartate < jole ingarbugliate formule diplomatiche, ab- chDiamo compreso che la Germania voleva trarmZssionrPura e semplice di un ira- biamenso territorio russo ohe copre 150.000 lometri quadrati e che comprende la landia, la Lituania e la parte cccident della Polonia». Sulle intenzioni della mania relative alle isole Alarid, Trotzki si espresse : « La questione di-ve essere ri- j igsolta tra la Svezia e la Russia, ma è poco ! chimportante. Vi è nel Baltico un pericolo prmaggiore Posso svelarvi clic, quando la raRussia fortificò le Ala.nd, non lo fece di (nosua propria iniziativa.. Fu la Germania nache la spinse a questa violazione del trai- Botato di Parigi del 1856, con un trattato posegreto (che sta per essere pubblicato) con-inocluso nel 1907, cioè al momento tiel mag-jpagiore riavvicinamento tra le due Potenze, laIl paese che realmente ambisce di domi-: denare sul Baltico è la Germania. Un peri-, doda parte sualvccolo grave è l'occupazione da parte delle isole Oesel e Dago, che nelle sue mani costituiranno una specie di Gibilterra del Baltico. Ecco la vera minaccia che mira a tutti gli Stati baltici. La Svezia, la Finlandia, la Danimarca, la Russia non debbono perderla di vista. Debbono parte poLedenanabr_I nadendo di comune accordo a risolvere hi,"Tmutam^aei'piani tedeschi di fronte! ai bolscevichi è ormai confermato. Un in- ^cipare ai futuri negoziati generali, piovve-, auIdi Berlino'ha formalmente offerto alla deh:- p.! gazione della Rada di Kiew a. Brest Li-- militare della Ger- j towski la cooperazione 1 mania contro i bolscev ! . . _,_ raichi. Sapete già ohe ro I «érondo^àicuni'auesta c^D^ru^òiie sarebbe Po I secoiiao alcuni quesiti c».j-p-idziune sai lom pUgià stata iniziata da distaccamenti tede- ,.cscili penetrati sotto mentine spcfche nel osfondo dell'Ucrania. Forse è al loro ap- avpoggio che le truppe ucraine devono la vigrande vittoria riportata lunedi sui boi- soscevichi a Sarny, ove catturarono 300 mi- gitragliatrici, 200 mila fucili, 200 vetture e .dimunizioni, guI bolscevichi che tentarono di prendere-■bad'assalto Kieff vi subirono una grave di-10 sfatta: ebbero 3000 uomini uccisi. i socia-1 jj6listi antimassimalisti restano padroni del fitGoverno centrale. E' dunque sempre pi'i uirevidente che se la Germania si volge contro j cei bolscevichi della Russia settentrionale che inlianno il torlo di non concludere la pace|aldi cui il Quartier Generale tedesco ha dettato i tèrmini, favorisce invece i loro correligionari politici fomentando torbidi in altre regioni. Lo prova il tentativo dei bolscevichi romeni clic avrebbero proclamato la Repubblica indipendente in una parte della Romania non invasa. Contro la Romania inoltre la pressione delle truppe di Mackensen e cominciata. II comandante Decivrieux asserisce che la situazione dell'esercito romeno, stretto tra due forze avverse, è ora critica. « 1 nostri eroici alleati sono da ogni parte circondati da nemici aperti o mascherati. Amalgamati lungo il corridoio delia-Moldavia con le truppe russe progressivamente sbandate, assassinanti i loro ufficiali, dal giorno in cui cominciò la dissoluzione degli eserciti russi, i romeni han visto crollare l'uno dopo l'altro pezzi interi della loro .suprema muraglia difensiva». Quantunque tutti i rimpianti siano superflui, lo scrittore pensa con amarezza alla primavera, c all'estate del 1915, in cui la sorte immediata della guerra oscillava, senza, che l'Intesa lo avesse sufficientemente compreso, tra il fronte del Danubio e gli stretti del Chersoneso. A Pietrogradoil fermento popolare resta sempre rifann no — telegrafa il corrispondente dell'Aden zia Fournier — assalirono e invasero un gran deposito di vino saccheggiandolo. Poi neIraLimgusòlacole noBa ta " -ni „,,„ rvo-rfopinnrnnn -ilfattncco entri. r*??" , parteciparono ali attacco com prdeseapfirrifiuos. gue vivace. Privi di pane, ì popolani si,cho col v^no.«L^aUro ieri — 500 perso-jC0teteednilevisoohdasplemlepletamentc ebbri, si precipitarono nelle botteghe, vicine. I soldati armati, mandati dallo autorità bolsceviche fecero fuoco sulla folla; Vi sono centinaia di morti e. numerosi forili. La ripercussione del mutamento avvenuto nelle relazioni fra i delegati a Brest-Litowsky è stata avvertita a Pietrogrado, ove le conversazioni tra i massima^lùti ad i comaiissai'i austro-tedeschi, giunti dopo l'armistizio per preparare un modus <iu ivendi economico* sono divenute subita-1 loqumente trano aspre. I bolscevichi hanno trovato idiche i rappresentanti delle Potenze j haentrali si siano "messi in rapporti con i oro compatrioti prigionieri di guerra. I edeschi e gli austriaci alle proteste ufflcia- i, hanno risposto che nel mandato ricevuo era compreso l'incarico di provvedere agli interessi dei loro compatrioti dimorani in Russia. (1 conte Myrbach, capo della Delegazione, tratta direttamente con Lenin d esigo per i delegati austro-tedeschi lo, tesse facoltà accordato sinoru agli alleati1 Pieiro- nìspcasifeglsed ai neutri. I servizi pubblici a grado sono ancora paralizzati dallo sciopero dei funzionari. Effettivamente però, orne Lenin aveva preannunciato, le trattaive aperto per una ripresa del, lavoro con commissari del popolo sono a buon puno. f funzionari del Tesoro ritorneranno unedi prossimo nei loro uffizi, i# notizie dalla Finlandia sono molte ma ontraddittorio. Solo è certo, telegrafa il orrispondente da Stoccolma del Matiii, che a Finlandia, settentrionale è stata sbarazata dalle » Guardie rosse» c dai soldati USSj, u generale Mannerheim occupa Ueabprg a Kemi. Un gruppo di soldati-russi he resisteva ancora in un canto del vil¬ aggjo di Tornea venne disarmato. Secondo altro informazioni, che\U corrispondeue. considera però alquanto fantastiche, Mannerheim avanzerebbe rapidamente vero sud. Kós-Kéukoski presso Tammerfors avrebbe riportato una vittoria sulle „ Guardie rosse » che avrebbero per- luto tremila uomini tra morti e prigionieri. ! erPaolo Erio, telegrafando da Pietrogrado al! przireè.tepuespeil tàfinnatrfrconetahemn-avità dogli scontri I paournal, conferma la che avvengono nella Finlandia meridionale j Xra e truppe rivo azionarie e la «Guardia .bianca», considerevolmente rafforzata e che,'»gnorava nulla delle intenzioni di coloro che progettavano di rovesciarlo, volevi prendere provvedimenti suscettibili di parare il colpo previsto, ma i rivoluzionari non glie ne diedero il tempo. Il 27 gennaiò 'i socialisti democratici chiesero caleBoricamente al Senato di abbandonare il potere..L'indomani le « Guardie rosse » erano padrone della città ed il Senato scompariva. Nei loro primi appelli alla popolazione i bolscevichi finlandesi si servirono degli.■stessi termini adoperati da Lenin Uridomani dell occupazione del Palazzo ci Invcrno. 11 ooverno da essi costituito fu com- posto come quello di Pietrogrado e come Lenin agisce il capo del partito socialista democratico di Helsingfors, con cui governano, quali commissari del popolo, giornalisti ed operai. Il più attivo tra essi som bra Tokoe, commissario agli approvigionamenti, e che gode nel suo ambiente lina Q magsimalista di Pietrogrado. A Helsingfors il colpo di Stato si operò ^^^^,^^o- autorità-eguale * queila di Trotzki nel Go p.lrecchje ase, dalie quali erano stati tirati colpi di rivoltella contro le « guardie rosse», vennero crivellate di palle. La po- Pol"zl?n? ri1masta, a Helsingfors e che non pU1-tecipo al movimento, evita di provoca- ,.c la „ glKmlia rossa», ma le si mostra ostilp Essa ,.imprnvera ai soldati russi di aver fornito armi e munizioni ai bolscevichi finlandesi perchè insorgessero. Tutti sono convinti che la «guardia bianca» giungerà presto alla capitale della Finlandia per ristabilirvi l'ordine. Gli ultimi ragguagli pretendono che un sanguinoso conibattimento avrebbe avuto luogo a Nioulai 0 Stadt tra « guardie rosse» e «bianche», jj6 «guardie rosse» sarebbero state sconfitte ed i loro avversari si sarebbero impauirortiti delle caserme della guarnigione, facendo prigionieri quaranta soldati russi, inoltre la « guardia bianca », concentratasi al nord della Finlandia, avanza in direzio- ne di Vihurg ed Helsingfors, D. R. II bolscevismo tra i cosacchi (Servizio speciale della Stampa) Londra, 8, notte. Per quattro giorni Pietrogrado ha ignorato come andassero i negoziati di Brest Litowski. I tedeschi avevano sospeso le comunicazioni telegrafiche col pretesto di guasti alle--lineo, ma in Pietrogrado si,pensò piuttosto che la Germania non volesse lasciar trapelare le notizie sulle sue difficoltà intorno; e, per castigarla, si sospesero le comunicazioni tra Pietrogrado e Berlino. In tal modo Trotzki rimase isolato a Brest Litowski e gli inviati austro-tedeschi a Pietrogrado restarono isolati nella capitalo nemica. Ora i fili telegrafici hanno ri- proso vita ed ecco quel che raccontano, delegati austro-tedeschi a Brest Litowski, secondo una versione bolscevista, chiesero, appena ripresi i negoziati, la immediata firma di pace separata. 1 delegati russi ricusarono seccamente. Ad onta di tale rifiuto la Delegazione austro-tedesca non ha osato rompere le trattative, le quali proseguono. Il bolscevismo si diffonde rapido anche in piaghe finora refrattarie. Gli stessi C0Sacchi ne subiscono il contagio nei loro territori. A Kaledin, secondo il corrispondente del « Daily Mail », sono cadute lo braccia ed egli si è convinto della necessità di ve nire ad un compromesso coi bolscevisti. A lexcieff invece vuole ancora tentare misure violento, o. cosi tra i due capi cosacchi sono sorti dissapori in seguito ai quali si dice ohe Kaledin è improvvisamente scomparso dal Quartier Generale cosacco. Aiexeieff disporrebbe di trentamila uomini fedeli, ma le milizie cosacche fattesi bolsceviste sommerebbero quarantamila uomini. L'urto fra le due forze sembra iiuuarieute. M. P. levi«vainamUGi saciptasccostptea chunppsisuqppsitaincotrsertastgcrpsptusolouvtadlopbR«msmucdcloFdaapfdreRfsssds