Le promesse del governo austriaco sui problemi dei consumi, delle riforme e della pace

Le promesse del governo austriaco sui problemi dei consumi, delle riforme e della pace Le promesse del governo austriaco sui problemi dei consumi, delle riforme e della pace (Serviiio speciale della Stampa) Zurigo, 22, notte. Se lo sciopero in Austria è stato conrordato la precedenza fra la Direziono del parlilo socialista fed il Governo, corno alcuni giornali tedeschi sospettano, esso però sia prendendo ora alcune forme die nou possono piacere al Governo. A Vienna la Direzione dei partito iha ordinato di riprendere il lavoro, ma in molti stah il unenti si sciopera ancora, lai quelli cioè ove è maggioro la influenza dell'ala "sinistra del partito. In Boemia, poi, lo sciopero vero scoppia appena ora. I fiduciari dei lavoratori di Praga hanno pubblicato ieri un manifesto nel quale Invitano gli operai a sospendere il lavoro, oggi 22 gennaio, per una sola giornata. Dovrebbe avvenire un gra.nde corteo dimostrativo. Questo sciopero, che deve estendersi per 24 ciré a tutte le città czeche ed avrà un carattere nazionale proclamando la necessità Sella indipendenza statale degli czechi, non èra naturalmente nei calcoli del Governo. Che, invece, quello quasi generale avvenuto in Austria non fosse scoppiato a telale insaputa e intelligenza eoi Governo le (prova anche il fatto che le concessioni che il Governo ha promesso al lavoratori erano già state deliberate prima dello sciopero stesso. Infatti, ieri, alla Commissione del Bilancio della Camera, il minisi.ro dell'Interno Toggenibung, diede una caratteristica risposta al cristiano-sociale Niklas, il quale si lagnava perchè nei negoziati col partito socialista non si fosse tenuto conto dagli altri partiti borghesi, li ministro rispose che il Governo, data l'estensione del movimento operaio, aveva ritenuto suo dovere entrare in relazione coi rappresentanti autorizzati dei lavoratori. 11 Governo non ebbe di mira che riuscire utile alla collettività. Perciò, nei negoziati suddetti •tenne conto anche che non venisse danno a nessuna classe sociale. Le riforme promésse nel campo' politico ai socialisti — contìnuo i ministro — si possono sintetizzare cosi: jl Governo ha dichiarato di voler affrettare l'approvazione di alcune -leggi già. in compil'azio. ne e fissate nelle laro linee direttive. Il Governo non pensa afffatto a ricorrere ad un decreto imperiale per attuare la riforma e'ettoa-ale. IJa Camera dei deputati sarà quella che dovrà decidere. Toggertburg aggiunse "che Seid!er avrebbe daio maggiori spiegazioni nella seduta odierna della Camera, dei deputati ed avrebbe riconfermato che nulla potrà avvenire, senza il consenso della Camera, che possa danneggiare gli interessi delle diverse d'assi e nazionalità. , , „. , Cosi il conte Toggenburg. Aveva infatti destato apprensione nei partili borghesi annessionisti il fatto che la riforma decorale amministrativa promessa da Seidler potesse danneggiare la supremazia nazionale dei tedeschi- Queste apprensioni sono naturalmente giustificate. 11 sistema del Governo austriaco rimane in proposito immutato. Seidler, parlando ieri di queste cose con un gruppo di deputati, dichiarò che. i lavoratori non desiderano affatto un rivolgimento nazionale, e i delegati operai, aggiunse, dimostrarono di comprendere le sue. ragioni quando sostenne che la riforma della legge elettorale amministrativa poteva avvenire solo adattando la legge alla situazione nazionale particolare delle singole Provincie. I deputati boemi, clic parteciparono alla discussione, dissero che la. tutela del diritto nazionale della Boemia doveva essere una premessa imprescindibile nell'attuazione . dell'autonomia amministrar tìva. Appare da queste dichiarazioni come il Governo ha concesso in questo campo al proletariato promesse limitate elio manterranno intatta la supremazia dei tedeschi, s»vìratutto in Boemia. Quanto alle altre concessioni, la più importante dovrebbe essere quella che abolisce la militarizzazione degli operai addetti allo industrie di guerra. Sia cui conosce il sistema di governo dell'Austria comprende come si tratti di concessione di poco conto. Rimangono le assicurazioni date sul problema della paco. Seidler non aggiunse nulla di più o di nuovo di quanto non avesse già fatto egli o affermato il conte Czernin. Oggi abbiamo poi in proposito una intervista col capo dello Stato Maggiore austro-ungarico generale Arz, intervista concessa all'» Arbeiter Zeitung », che dal suo punto di vista si avvicina maggiormente al concetto di Berlino che a quello di Vienna di fronte alle trattative di Brest Lilowski. li generale von Arz incomincia col dichiarare di comprendere la eccitazione rielle masse il cui spirito di sacrificio è stato finora superiore ad ogni elogio. Ma aggiunse che bisogna convincere i lavoratori che né il Governo, nè la direziono dell'esercito pongono ostacoli alla pace. Non sono uomo politico, continuò; sono informato sul corso dei negoziati di pace solo in nudilo, non si pone tiM-acoio ai imo au-o a.ritardare l'opera di paco. Il desiderio di-paceè generale. Nessuno pensa a conquiste o an-nefsioni, mentre i nostri avversari, special-mente quelli di occidente, non vogliono ri-nunziare al loro programma. In oriente ìaJSituazione è un po' diversa. Lo difficoltà sono*sovratutto di natura tecnica, ma le vinco-remo. Ci vuole molta pazienza. Anche il prò letariato deve avere pazienza; esso- deve essere convinto che esiste, (la parte nostra, la migliore volontà di giungere effettivamente alla conclusione del conflitto. I problemi in discussione non sono semplici. Lo sgomino dei territori occupali, per esempio, e ina?uestione che devo essere meditata n fondo, territori sguarniti di truppe potrebbero diventare centri di disordine, perche in essi fiotreWbero annidarsi cattivi elementi. Anche e odierne condizioni dell'esercito russo costituiscono un pericolo. Non abbiamo nessuna garanzia che non si costituiscano bande armate per occupare quei territori abbandonati ed organizzarvi un'opera di brigantaggio. Aggiungerò che noi abbiamo speso molto per quei territori, costruito ferrovie, stabilimenti, creato istituzioni amministrative, che devono essere mantenuto nell'interesse delle popolazioni. Abbiamo pure colà ampie coltivazioni utili alla nostra alimentazione. Non dubito tuttavia che. si riuscirà a raggiungere un accordo in proposito. Gli ostacoli elio'si frap pongono non sono inconciliabili. La pòpolaziÒ-ne deve mostrare ancora un po' di pazienza. Non deve diventare nervosa so durante inegoziati risulla no dpgli antagonismi. Il conteCzernin, per esempio, lavora col massimozelo per sbarazzare di ogni ostacolo il cani-mino della pace Sin qui le dichiarazioni delgenerale Arz In Ungheria ha destato malumore nei circoli ufficiali l'affermazióne fatta a Monna, ohe Budapest ha una responsabilità nella situazione alimenliare dell'Austria. L'ufficioso Pcster Lloyd rileva che d'Ungheria fornisce sessanta vagoni di farina e trenta ili cereali ogni giorno alia •Monarchia. Se non potò, nell'ultimo mese, fornire interamente questo quantità':ivo fu solo per le difficoltà di trasporti, che erano sorte in Austria in seguito all'offensiva contro l'Italia. ■In Ungheria non vi _ù abbondanza. I contadini mancano di cereali e di farine, mentre quelli di Boemia e di Galizia no possiedono molto, -perchè nei circoli commerciali galiziani si fa una vera incetta. Beco la causa vera della difficile situazione alimentare della Monarchia. 11 giornale conclude dicendo che l'Austria ha bisogno, in questo momento, di un Govèrno forte che metta l'ordine nel paese e- line alle incètte. Il Pestar Lbmd forse con quest'ultima frase accenna alle voci corse elio il Gabinetto Seidler è in pericolo. La notizia i- data sopratutto da Berlino, ma manca la conferma da Vienna. 11 conto Toggonburg, come abbiamo pia detto, sarebbe il candidato alla successione. Egli In ciò luogotenente del Tirolo: è un rigido burocratico, ha cinquont'amil; è oslilissimo agli italiani come provò durante il tempo in cui fu nelle Provincie dei Tirolo e del Trentino. J»iù diffusamente che nei giorni scorsi la stampa tedesca si occupa dogli scioperi -<iuBtriaci. La wolff non diodo degli avvenimenti che brevi cenni, ciò che 'e è slato rimproverato dai giornali socialisti, i quali domandano mutamenti radicali nella Direzione ridl'Agcnzia ufficiale. La Vóssische Zeitung riassume così il suo giudizio: «In Austria si iniziò negli ultimi quattro giorni un movimento operaio che divenne in breve. Aio scio JB6O0 di dimensioni oonsiderevoii. Il movimen- to si elevò subito, assumendo carattere politico, .perché gli operai domandavano che il Governo affermasse il principio di una pace senza annessioni ». La Frankfurter Zeitung commenta più sfavorevolmente gli avvenimenti successi in Austria. « Gli effetti della diminuzione della razione della farina si potevano prevedere ed ecco che questo provvedimento è stato preso a Vienna nei momento in cui si svolgevano i negoziati a iBrest-Litowski. I.c masse erano impressionate per il corso delle trattative e si lagnavano della preponderanza tedesca nelle, trattative, .che colla sua politica di annessioni, dicevano, ostacolava la .pace. Ciò e un errore, errore che fu ripetuto da vailii .deputati alla Camera austriaca. Il signor Kulhmann non mira alla politica di conquiste dei pangermanisti. Ora. alla Camera austriaca mi deputato domandò che si concludesse una pace senza condizioni, ed un altro dichiarò che l'Austria non aveva interesse alcuno ohe la Germania regnasse a Biga. Ora, queste affermazioni sono illogiche. L'Austria neppure non può ifare una pace senza condizioni, ed anche Lloyd George ha posto condizioni per la conclusione del conflitto ohe difficilmente possono essere accettate da Vienna e da Budapest. Quanto, a Biga, anclie noi -possiamo dire che essa non è. per noi, una questione vitale». Il Vorwaerts manda un caloroso saluto al proletariato austriaco, felicitandolo della manifestazione fatta ed esprimendo la certezza che gli avvenimenti austriaci avranno protonde ripercussioni in Germania. « Noi — dice il giornale — eravamo in questi giorni sull'orlo dell'abisso, non solo per la minaccia dell'interruzione delle trattative di Brest-Litowsl<i. ma anche per la campagna dei pangermanisti. Noi eravamo cosi minacciati di traverso ed isolati moralmente e politicamente ». 11 giornale conclude dicendo che quelle dimostrazioni devono essere un ammonimento anche, per l'Impero tedesco. La situazione in Austria vista e considerata da Londra (Servizio speciale della Stampa) Londra, ?.ì, Dott" Diversi e generalmente malcerti sono gli ap. prezzamenli che si fanno quassù del movimento popolare in Austria, di cui ci giungono da Amsterdam ragguagli di seconda mano. Gli organi liberali tendono ad amplificare la portata di quegli eventi, mentTe gli organi ' conservatoli travedono la biscia governativa nell'erba austro-tedesca. Pel Mancliester Guaritimi quanto accade in Austria « potrebbe essere prodromo di avvenimenti decisivi ». A parer suo, assistiamo al più vasto movimento del genere che il mondo abbia veduto, fuori della Russia. Evidentemente il Governo austriaco, imbarazzato dalle manovre, militariste germaniche a Brest-Litow ski. fa buon viso alle dimostrazioni operaie nelle sue città. Forse non ne sarà malcon tento neppure l'elemento moderato iti Germania. Tuttavia è strano, soggiunge il Manchester Guardian, che nella crisi dei negoziati di pace un alleato si serva di pressioni po polari per influire sopra l'altro. L'esperimento è molto venturoso nel momento che la Russia sta accendendo le fiamme traverso le demo crazie del mondo ». 11 Times, al contrario. ..si mostra un poco scettico sulla realità e portata del movimento. Attribuitone l'inizio alla riduzione delle razioni di farina, esso constata come i socialisti lo abbiano multato in agitazione affinchè la guerra non sia continuata, nel solo intentò di estendere la potenza tleVla Germania e del l'Austria sopra i territori stranieri. Quindi il Times indica la connessione del movimento coi negoziati di pace di Brest LMowski e altresì col Congresso laburista inglese che. si apre oggi a Nottingham. Non si può ancora assodare in qual misura il movimento sia stiaito promosso dal Governo austriaco — soggiunge il Times — ma e ovvio che esso giova ad au. mentare la pressione dell'Austria sulla .Gcr mania e ohe può anche riuscire utile alle Potenze Centrali. Il" Times quindi nota come quanto accade rassomigli agli eventi che precedettero in Austria l'elargizione del suffragio universale nel l!ìn~ quando, dietro istanza del Governo e dell'Imperatore, fu permesso ai socialisti di sospendere la vita ordinaria della capitale per ventiquattro ore e tenere una grandiosa, dimostrazione. Uno dei risultati attuali sembra la promessa di riforme, che avrebbe posto tino al movimento, nonché la rinnovata assi¬ curazione che l'Austria farà tutto il possibile l»"r agevolare la conclusiortie dèlia pace ge- „i.iv„„ifj ,.- „ * " —,7 ■ SM*' s* accetta come positivo l'ann-un!',10*"J » Potenze Centrali e l'Ucraina ì 1 Preimniiiaii di pace sono ormai praticamente stipulali. Era. fatalo che il Governo ucrameo Jscendesse a« un accomodamento e questo può | (llls> compiuto, il Governo ilei bolscevisti pie1 trogradense, peraltro, se ne mostra assai ir¬ ritofo n Trotzky ha rilevato proteste contro le trattative separate tra l'Ucrania e gli austrotedeschi. Senonchè, avendo egli riconosciuto l'autonomia ucrantea, le sue proteste valgono poco ed egli si trova molto imbarazzalo. Per guadagnar tempo, Trotzky ha chiesto e ottennio l'a'.igiornamento dei suoi negoziali lino al 29 corrente ed t tornato a Pietrogrado dove la situazione e tutto tranne che propizia alla ripresa della guerra M. P.

Persone citate: Biga, Diversi, Galizia, Lloyd George, Seidler