I negoziati russo-tedeschi

I negoziati russo-tedeschi I negoziati russo-tedeschi per concludere la pace separata La risposta alle dichiarazioni di Kuehlmann e Czernin n i i i e e o Pietrogrado, 12. La seduta, nei. negoziali, di Bresl-Litowski tu rinviata il 9 al giorno successivo, su proposta ai. Trotzki, ver permettere alla Delegazione russa di. formulare la sua risposta. Da fonte massimalista si. annuncia che la Delegazione russa, riferendosi alla parte essenziale delle dichiarazioni di Kuehlmann e di Czernin. rispose anzitutto : « Confermiamo il pieno accordo con la risoluzione prnecdent.cm.cntr. presa che ci proponiamo di. continuare le trattative di pace indipendentemente dall'adesione a queste trattative dei. Governi dell'Intesa. Prendendo alto della, dichiarazione delle roLenze della quadruplice centrale, che le basi di pace general'', formulate il 25 dicembre divengono nulle polche le Potenze dell'Intesa non hanno aderito alle trattative nel. termine di 10 giorni, noi dichiariamo a. nostra volta che. non cesseremo di. difendere i. principii. democratici ili pace da noi proclamali, senza tener conto di qualsiasi termine ». Sulla questione del trasferimento della conferenza in paese neutrale la Delegazione russa dichiarò : « Con questa proposta noi tendevamo a. niellerò le due. parli, in una situaione analoga che favorirebbe il corso normale delle trattative ed accelererebbe la conclusione della pace. Condividiamo l'opinione del presidente della Delegazione tedesca >-he l'atmosfera, nella quale si svolgeranno i negoziati ha grandissima, importanza. Senza cercare di sapere sino a qual punto l'atmosfera di Bresl-Litowski faciliti alla parte avversaria la conclusione della pace, consideriamo tuttavia indubitabile che per la Delegazione rus sa il. soggiorno nella fortezza, di Brest-Litowski al Quartier Generale degli eserciti nemici, sotto il controllo delle Autorità tedesche, presenti tutti gli svantaggi di un isolamento artificiale che non è. affatto compensato dalla circostali za. di potersi servire di un filo telegrafico diretto. Questo isolamento mentre crea un'atmosfera sfavorevole per i nostri lavori getta al tempo stesso l'allarme e l'inquietudine nella opinione pubblica del nostro paese. La Delegazione fece già notare che tutte queste con siderazioni hanno acquistato tanto maggiore importanza in quanto che precisamente durante le ultime sedute sono sorte profonde 11vergenze di veduta circa l'avvenire politico dei popoli polacco, lituano, lettone, ecc. Perciò Utzcmp^.mU^W^^***. ™ de- |siderabile di continuare questi lavori in condizioni che darebbero il diritto di affermare che partecipiamo alla determinazione dell'avvenire e dell'esistenza di popoli, essendo isolati da ogni fonte d'informazione dell'opinione pubblica mondiale e senza avere garanzie che le nostre opinioni e. le nostre dichiarazioni giungano al popoli della Quadruplice alleanza, ». Quanto ai timori, espressi da-Czernin che gli agenti degli Alleati in Russia esercitino influenza, per far fallire i negoziati la. Delegazione obbiettò che il potere rivoluzionario russo ha sufficientemente dimostrato la sua indipendenza al riguardo. La Delegazione russa espose quindi gli sforzi fatti per la pace fino dall'epoca in cui. le truppe entravano vittoriosamente in Galizia, e fino dall'arrivo dei massimalisti ai potere, malgrado l'attitudine delle ■Imbasciate alleate. «Non crediamo — dichiaro — che la diplomazia alleata possa operare su territorio neutrale con, maggior successo che a Pietrogrado. Quanto alla sincerità delle nostre aspirazioni verso la pace crediamo che. quando si voglia tener conto dei fatti e non limitarsi a congetture psicologiche, la sincerità delle nostre aspirazioni verso la pace sia sufficientemente provata dalla nostra attitudine riguardo al diritto di libero sviluppo della Finlandia, dell'Armenia e della Vkrania. La parte avversaria non ha, dunque, che da dimostrare un'attitudine analoga verso le regioni, da essa occupate..Man vediamo, dunque, alcuna, ragione politico-tecnica che. colleghi le sortì della pace alla sede dei negoziati in Brest-Litowski. Nè possiamo tacere sull'argomento opposto ieri dal Cancelliere dell'impero, cioè della, sua affermazione relativa, alla, potente situazione della Germania. La situazione voi mondo di. un paese t definita, non soltanto dalle sue condizioni attuali c dal suo apparecchio tecnico, ma dalle sue risorse interne che una volta richiamate alia vita manifestano presto o tardi la loro potenza. Il nostro Governo ha. posto alla testa del. suo progromma la parola pace, ma si è impegnato in pari tempo innanzi al suo popolo a non firmare che una pace democratica e giusta. La delegazione russa prende poi in considerazione le simpatie del popolo russo per gli operai della Germania e dei suoi alleati. Il rifiuto delle Delegazioni delle Potenze centrali, di trasferire la conferenza In paese neutrale non si spiega che, col desiderio dei loro Governi e dei loro annessionisti influenti di fondare la pace non sui principii che rendono omaggio alla riconciliazione di tutte le nazioni, ma sulla carta della guerra. Però le carte della guerra scompalcmo ed i. popoli restano. Noi respingevamo come tendenziose le affermazioni della, stampa tedesca che il rifiuto di trasferire la conferenza avesse, il carattere di ultimatum, poiché noi credevamo che non si potesse trattare di un ultimatum, ma di una proposta da risolver si con un accordo pratico ed in buona fede. Ci siamo ingannali. Ci, è staio posto uh ultimatum: « 0 le trattative a Brest-Litowski, o nessuna trattativa ». Questo ultimatum è. la. prova che gli elementi della Quadruplice alleanza, che mirano ad una politica annessionista considerano più favorevole per tale politica una rottura delle trattative per motivi tecnici, piuttosto che per la determinazione dell'avvenire politico della Polonia, della Lituania, della Curlandia e dell'Armenia. La rottura delle trattative per motivi tecnici renderebbe più difficile alle masse operaie della. Germania e dei suoi alleati di comprendere le cause del conflitto e faciliterebbe gli sforzi degli agitatori ufficiosi annessionisti per cercare di far credere al popolo tedesco che, dietro la politica aperta e franca della Russia, si trova unii direttiva inglese od altro. In seguito a queste considerazioni, noi crediamo necessario dichiarare che accettiamo l'ultimatum che ci fu posto. .Voi restiamo, dunque, qui a Bresl-Litowski per non lasciare intentala la menoma possibilità di pace. Malgrado l'attitudine straordinaria dei delegati della Quadruplice alleanza crediamo di dover tare, di fronte ai popoli e agli eserciti di tutti i paesi, un nuovo sforzo ver stabilire chiaramente e nettamente qui, nel Quartiere generale del fronte orientai», u ma wu* eon la Quadrupli?* ci- leanza c possibile senza usar violenza ai polacchi, ai lituani, ai lettoni, agli esloniani, agli armeni ed alle altre nazionalità, alle quali la, rivoluzione russa assicura, da. parte sua il pieno diritto di libero sviluppo senza riserva, senza restrizione e senza sottintesi ».

Persone citate: Trotzki