Com'esce l'Italia dal Convegno di Londra

Com'esce l'Italia dal Convegno di Londra Com'esce l'Italia dal Convegno di Londra Un memoriale franco-inglese a Scialoja sitila questione adriatica. (Scrutilo snudale della stampa) Parigi, 14, notte. ] 1 lavori della Conferenza di Londra sono terminati. L'arrivo di Clemenceau a Parigi è stato preceduto da un comunicato Ufficiale nel quale, nella forma consueta, si afferma che la Conferenza di Londra è stata improntata, alla più grande cordialità 'e sono slati realizzati accordi soddisfacenti su tutte le questioni esaminate. Le riunioni di questi ultimi tre giorni avrebbero con-tribuito ad affermare una volta di più la completa solidarriotà degli alleati. Niente alleanze Non altrettanto però dovrebbe dedursi dai fonogrammi inviati da Londra ai giornali parigini. Innanzitutto quello che fin da ora può dirsi si è che l'alleanza anglo-francoitaliana è, per il momento almeno, abbandonata di fronte alla situazione nella quale l'Italia sarebbe stHta posta. Secondo quello che ci risulta dai giornali francesi, durante i colloqui di Londra non era possibile parlare di una partecipazione dell'Italia all'alleanza progettata dalla Francia. « Si è parlato della formazione di una grande alleanza europea — scrivo il « Pe-.it Parisien» — di una quadruplice alleanza franco ungloitalo-beiga, destinata a dirigere la politica del continente particolarmente di fronte alla Germania nell attesa che l'America si sia decisa a ratificare il Trattato di pace. Crediamo 11 progetto di una ambizione eccessiva, il Belgio innanzi tutto non ha mai chiesto di entraro in una tale alleanza. Esso ha semplicemente deciso di chiedere alla Francia ed all'Inghilterra una garanzia per la sua integrità e sicurezza future. Witti, nel suo discorso pronunciato ieri a Montecitorio, ha categoricamente dichiarato che per ora il Governo italiano scarla qualsiasi progetto di precisa alleanza. Rimangono l'Inghilterra e la Francia. Che ab Mano previsto delle misure militari per assicurare, se occorra, la messa in vigore del Trattato di fronte alla Germania; è evidente». Niente alleanze adunque, neppure fra le due Potenze più direttamente interessate, la Francia e l'Inghilterra. Non pace con la Russia Si è discusso invece e lungamente sulla sorte del Consiglio supremo di guerra di Versailles. Clemenoeau ha difeso il Consiglio di guerra di Versailles, che Lloyd Gepr:ge, come già aveva espresso in seno al Consiglio supremo, proponeva che venisse abolito- passandone le mansioni olla Commissione di esecuzione del 'franato. Il punto di vista francese sembra essere stalo adottato ed il Consiglio di guerra di Versailles rimane come l'areopago supremo interalleato, la cui presidenza sarà conservata da Fochi. Da fonte italiana apprendiamo elio sulla questione russa nulla di definitivo è stato deciso a Londra. Si sarebbe solo stabilito di sospendere l'appoggio ai Governi antibolscevichi o di non aprire trattative di sorta con il Governo di Mosca. Ih altre parole, si sarebbe ottenuto da una parte l'impegno di sospendere lo inquietanti conversazioni con Litvinoff e di non accettare altre proposte di pace da parte dei bolscevichi;* dall'altra si sarebbe ottenuto l'impegno di sospendere qualsiasi appoggio militare, economico e finanziario agli innumerevoli Governi che lottano contro il bolscevismo. Il problema russo vero e proprio non c.stato trattato e ci si assicura che la Francia, l'Inghilterra e l'Italia siano deciso di abbandonare per ora la Fatssia ai russi. Un... memoriale all'Italia • Sempre secondo la stessa autorizzata fonte italiano, sarebbe falsa l'affermazione del <> Maini », e di altri corrispondenti, secondo ila alialo Llovd George e Lleinenceàu avreb- ibero consegnato a Scialoja una Nota conte- 'ai ente l'elenco delle condizioni che si esigono'dall'Italia circa !à questione di Fiume. Ecco come il «Matta» aveva considerata questa informazione: . « Una comunicazione fatta al ministro degli Esteri italiano, un. Scialoja, in nome delle due Potenze, cioè della Francia e dell'lnghiì-terra, è stata consacrata in un documento scritto. Non è uerò una Nota all'Italia, nel senso diplomatico delta parola, perchè ì due .cani dei Governi alleai hanno voluto evitare ■questa procedura alquanto rude. Il dociunen-to non contiene che la indicazione delle di-;nhiarazioni fatte a! ministro degli Èsteri'Ita-• liano. A quanto si crede* il documento snrob-!be ctato consegnato a richiesta dello stesso :on. Scialoja. Del resto è opportuno aggiun-sere che l'adesione dell'Italia alle domandedella Francia, e dell'Inghilterra è stata consi-•Uvamente consegnata a Scialoja, ma essa jha soltanto lo scopo di servire di base per ile discussioni sul problema generale delil'Adriatico, che dovranno fra breve svotigersi in seno ni nuovo Consiglio supremo Icostituito dei tre primi Ministri. La* Nota !non ha quindi carattere di pressione, ma isolianto di apertura «di negoziati, in vista di facilitare i lavori del Consiglio. A questo memoriale l'Italia farà le osservazioni che riterrà opportune e quindi il Consigliò cinet-lerebbe una decisione definitiva. Questa, ripetiamo, è la versione data dalla Delegazione italiana subito dopo il ritorno a Parigi dell'on. Scialoja. Sembra strano, ad ogni modo, che, dopo aver realizzato un accordo con altre due grandi Potenze europee e preparato un progetto pronto ad essere consegnato agli Stati Uniti, l'Italia si trovi oggi di fronte ad uno. situazione diplomatica rammentante per molti aspetti quella in cui venne a trovarsi al momento della discussione del progetto Tardieu. "Nulla senza l'America!,, Apprendiamo, inoltre, che a Londra si discusse sull'atteggiamento da tenersi di fronte all'opposizione americana. In questo conversazioni non assistette il rappre; sentante dell'Italia, ma nelle conversazioni, I franco-inglesi su questo argomento si sa-' irebbe deciso di seguire una politica estremamente conciliante di fronte alle riserve iomericane, e non faro a questo riguardo .nessuna comunicazione diplomatica a Washington. Si sarebbe pure deciso di fare magari tutti i sacrifici, pur di aver hi ' solidarietà e la stretta amicizia doli'Amòi rica. Herbette constata a questo riguardo, j oggi nel Temps, che quando si esamina l'elenco dei problemi trattati n Londra si osserva iinmocìiiitamenle che non uno di (essi potrà essere risolto in modo soddisfa. cente e definitivo senza la partecipazione dell'America : « Si tratta di questioni relative alle finanze o ad argomenti economici ? Ci si può rallegravo néll'apprendere -he gli alleati di Europa sono d'accordo per trattarli, ma non possono evidentemente I risolverli senza 11 concorso dei dollari a. meri cani! Si tratta dall'Adriatico? Da v.i] rii mesi la Francia e l'Inghilterra si ntlo. aerano a conciliare le rivendicazioni italiane eoa i principii degli Stati Uniti; se. si potesse decidere la sorto di Fiume e della Dalmazia senza il consenso dell'America, perchè si sarebbe tanto laboriosamente cercata una transazione? Ma in realtà — e Nitti lo ha lasciato chiaramente intendere al Parlamento italiano — non si può fare a meno degli Stati Uniti. Ciò non sarebbe d'altra parte desiderabile, poiché non vi devono essere nella pace europea due sorta di stipulazioni: quelle di prima classe, che sono state firmate da plenipotenziari americani, e quelle di seconda classe che gli Stati Uniti non conoscerebbero e non riconoscerebbero. Analogamente è vano cercare una soluzione del problema russo senza concertarsi con l'America. ; vano pure sforzarsi di trattare il problema turco ai di fuori dell'America. I Governi alleati hanno già avuto l'intuizione di queste cose, poiché hanno desideralo che l'ambasciato¬ re degli Stati Uniti assistesse ai loro collonui.' Non si fa altro che conformarsi al loro pensiero ripetendo; nulla senza gli Stati Uniti !... 11 vero significato della conferenza di Londra. come dicevamo ieri, è in questa frate di Herbette: «Nulla senza'gli Stati Uniti ». Prestito francese in inghilterra 11 Consiglio Supremo si riunirà intanto martedì. Saranno prete importanti deci-sioni circa la sorte del vecchio Consiglio ! economica interessa I a Londra l'arrivo del ministro Ferraris. Go7e7no~ed ?^nit^'!dW~filu«Ù ÌZ'm-\me riunioni del nuovo Consiglio avranno ! e la data, il luogo di riunione del nuovo organo creato dalla conferenza di Londra E' tuttavia fin da ora deciso che il Consiglio supremo continuerà a vivere, o meglio a vivacchiare, trasformandosi in un organo esecutivo permanente delle decisioni che saranno prese dal nuovo organo supremo. Questo terrà delle riunioni saltuarie, alle quali parteciperanno i capi di luogo a Parigi verso Natale. Si dice che si occuperà anche del problema adriatico. Nulla è ancora dato sapere su quelle che saranno le decisioni dell'America circa 11 nuovo Consiglio. E' certo, però, che, nel caso che essa, intenda parteciparvi, dovrà inviare in Europa un delgato munito di pieni poteri. Risultati più concreti per la Francia ha dato la conferenza di Londra sul terreno finanziario. Il soluzioni sono state esaminate ed in parte Governo inglese, ncn può, ailo stato attuale delle sue finanze, dare un aiuto effettivo alla Francia, ma varie ammesse. Fra queste, principalmente quel- la di un prestito francese da collocarsi in, Inghilterra. Nessun accordo economico è \stato ancora concluso con l'Italia. Per la ! discussione di tutti i problemi di natura ; anti l'Italia, si attende j■