Le elezioni francesi segnano l'Insuccesso del socialisti

Le elezioni francesi segnano l'Insuccesso del socialistiLe elezioni francesi segnano l'Insuccesso del socialisti rpsa«pedale (Mia Stampa) Parigi, 17. notte. Con frase che cela male una certa disilusione, il Populaire pone in testa al suo esoconto delle elezioni che «il socialismo iene testa alla reazione »; ed il Temps imiola a sua volta l'articolo sui risultati della otta elettorale «Lo-spauracchio rovesciato». Spauracchio? La parola è forse eccessiva; ma ho già avuto occasione di segnalarvi come sia stato un grave errore da parte del partito socialista unificato imperniare la campagna elettorale a Parigi sul caso del celebre capitano Sadoul, la cui condotta, è bene osservarlo, non poteva anche tra i più sinceri e convinti aderenti del partito, essere approvata incondizionatamente. «Per volontà del Governo, e per volontà del parito, tutte le liste socialiste sono state liste Sadoul; e qualunque possa essere il risultao speciale di un settore, la dimostrazione è stata fatta, grandiosa, attraverso tutta la giornata, per la rivoluzione russa e per il grande francese che si è sacrificato per essa»: cosi scrive il Populaire; ma Sadoul è stato battuto a Parigi; e le listo dei maggioritari non hanno avuto in molti dipartimenti sorti migliori. Sopratutto sensibile .il partito ò stata la sconfitta delle liste sociaiste del subburbio di Parigi, liste in sul figurava Jean Longuet, pronipote di Carlo Marx. « Non è senza emozione — continua a dire il Populaire — che noi pensiamo .-he uno spostamento, di appena 10.000 voti sarebbe bastato ad assicurare il trionfo di cjuèàta bella lista del subburbio, in cui erano scritti tanti nomi che ci sono cari». La soddisfazione della stampa nncionaltato Tutti i giornali nazionalisti esultano il trionfo di Daudet, il battagliero direttore dell'A clion Francaise, che, per quanto abbia riportato una quantità di voti non schiacciente, entrerà a fare parte della nuova Camera. Certo si è che la sconfìtta <lel partito socialista unificato e dei partito socialista radicale, è più grave <li quel che si fosse pensato, e che i risultati finora conor sciuti, d'anno una grande maggioranza ai blocco nazionale repubblicano. « I tre settari parigini — dice Ylntransigeant — si mantengono bene. La nostra lista avrebbe trionfato ovunque, son/.a i tradimenti dell'ultima ora. Quanto al subburbio, il blocco rer pubblicano' trionfa in proporzione che ieri ancora nessuno avrebbe osato sperare. Nel la provincia scacchi clamorosi; come poiesempio quello del Kienthaliano Brizon e versino di Renaudel, mostrano chiaramente l'intenzione del popolo francese di opporsi al bolscevismo e ad ogni equivoco ». « Ma non soltanto tra i socialisti — osserva il Temps — il suffragio universale ha operato dei tagli cesarei, colpendo alcuni dei suoi capi dal nome simbolico e dall'azione nefasta. Egli ha tolto dai ranghi dei rappresentanti nazionali altri nomi che, per seguire troppo da vicino i socialisti nolla loro meschina opposizione al movimento che trascinava la Francia, non erano per questo meno pericolosi alla politica di unione, che si impone a questo paese per rialzarsi dalle sue rovine ». E il giornale della sera non perde tempo per dire quello che pensa dei risultati delle elezioni dì ieri. «La Francia ha scacciato il bolscevismo; e gli effetti di questa vittoria si faranno sentire nel mondo intero». Tuttavia nel momento in cui la Francia votava, le notizie di Russia erano sempre più cattive. I bolscevisti hanno scacciato l'ammiraglio Koltchiak da Omsk, il generale Judenich da Jamburgo e Donikin da parte sua è stato costretto a sgombrare Kief. Tre ministri non rieletti Anche por il Journal des Débats il risultalo delle elezioni dà chiaramente l'Impressione che il paese vuole ordine, ricostituzione metodica della forza economica. « Esso si rifiuta agli sconvolgimenti, respinge lo soluzioni estreme, e nel suo insieme ha dato una forte maggioranza ai candidati de! blocco nazionale: esso è andato regolurmente contro i socialisti, è andato anche, occorrendo, contro i radicali, con un senso sicurissimo della realtà. Gli elettori hanno fatto giustizia della pazzia del bolcevismo: e hanno dimostrato fi tempo stesso la loro volontà di una politica ragionevole e moderata. Il successo della lista Millerami a Parigi è al riguardo oltremodo significativo. Il bolscevismo è il malo dei noesi sconfitti : la Francia vittoriosa vuo.le invece vivere e lavorare ; c l'ha dimostrato con altrettanta franchezza come con forza „ Le liste uelle quali entravano collaboratori del presidente del Consiglio Clemenceau hanno ottenuto risultati quasi plebiscitari : così quella di Mandel nella Gironcìa e quella di Tardieu, vero artefice del trat tato di Versaillepò una delio-colonne dell'edificio diplomatico di Parigi, nella Senne et Oise. Per contro tre ministri non si sono visti riconfermare la fiducia dei loro elettori: Clementel, ministro, del commercio, Laffere. ministro della pubblica istruzione Colliard. ministro del lavoro. Anche il sot tosegretario di Stato, Morel, ha conosciuto l'amarezza della sconfitta. Alla ripresa dei lavori parlamentari si imporrà la questione del rimpasto ministeriale, poiché i ministri battuti metteranno certamente i loro portafogli a disposizione del presidente del Consiglio.

Persone citate: Carlo Marx, Colliard, Daudet, Jean Longuet, Mandel, Morel, Sadoul, Tardieu