Il primo anniversario della vittoria celebrato in ogni città d' Italia

Il primo anniversario della vittoria celebrato in ogni città d' Italia Il primo anniversario della vittoria celebrato in ogni città d' Italia A Torino li corteo alla memoria dei radati Imponente e dignitoso è stato l'omaggio recalo ieri dalla citlalinanza lorinese alla niemori'u. rlo.j caduti in guerra. Allo ore quattordici in Piazza Castello incominciò a raccogliersi a folla dei cittadini, delie rappresentanze, dele studentesche. Alla spicciolata giungevano le Associazioni con corone e bandiere mentre le Autorità si radunarono nella Piazzetta Reale. Tra i Dresenti erano : il Prerotto comm. Taddei, il Sindaco sen. Frola, il Questore comm. La Lia Paternostro, col Vice-Questore cav. Tabusso: l generale Osta pel Comando della Divisione Militare: il generalo Rocca, comandante del Corpo d'Armata: il colonnello Dapozzo; il conte Staffetti, Provveditore degli Studi: i! omm. Cauvin assieme ad altri assessori: il onsigliere cav. Borini: un grupno di utlieiali, ra ini il maggiore Colombini, dei carabinieri, e molti funzionari di Pubblica Sicurezza. Alle 14.30, il corteo si mosso <* dopo una breve sosta al inonumenio dell'Esercito Sardo, ove due « arditi » deposero una corona di fiori dalla scritta: «Nellanniversario della Vittoria, le Associazioni patriottiche e il Regio Esercitt) girò attorno a Palazzo Madama ed mboccò via Po. Esso era formato in questo ordine: precedevano il gruppo delle Autorità, poi un gruppo di reduci garibaldini con Ire amburi e bandiera, indi studenti universitai, « arditi »; volontari subalpini, esuloratori; gli studènti dell'Istituto Sommelller, N'azionae. Vittorio Allievi, Internazionale. D. Perii, la Scuola Tecnica femminile Maria Laiiitia, Giu io e Valnrrga, l'Istituto della Benefica e un gruppo di reduci nelle battaglie del Risorgimento, venivano poscia molti ufficiali e chiudevano il corteo soldati di fanteria, alpini, artiglieria., eci. Oltre cinquanta bandiere e parecchio corone di fiori, ira l'altre uria della Prefettura Pd una della Questura di Torino. Pietro il corteo, per via Po, diretto al Cimiero, si incanalò il pubblico, che aveva stazionato in piazza Castello durante In sfìlamento. Durante .il passaggio del cùrie,-, lungo via Po imbandierata il pubblico faceva ftla assai numeroso, il corteo pervenne senza incidenti al Cimitero entrando nel sacro recinto a deporre le corone sul tumulo dei caduti. Altra folla attendeva referente fra i tumuli. Le bandiere si incliinarono salutando su quelle fosse acrimate. Studentesse dei nostri istituti femmmìli gettarono fiori sulle zolle e la cerimonia erminò cosi. Nessun discorso, nessuna manifestazione tncomposta, nessuna musica nel corteo il (iualc si sciolse nel piazzale dpi ririritero stesso. Selle cascrtne La ■«patriottica ricorrenza è stata efesteggiata e ricordata In tutte le casorrao. Alla Cernala • stata offerta solennemente una medaglia d'oro dalle madri e vedove dei caduti alla bandiera del 92.0 Fanteria. Pronunciarono nobili discorsi ricordando le glorioso gesta del reggimento il colonnello Mariotti e il generale Segato. 11 colonnello Mariniti invitò quindi il padre del sottotenene Lobetti Bortoni, caduto sul moni e liotek, art appendere la medaglia d'oro alla, bandiera. Squillarono lo note della marcia reale. Seguì la consegna delle medaglie, che il generale fsegato consegnò ui valorosi. Eccone 'elenco. Medaglie d'argento: capitano Sposito giulio, tenente Foca Giudo, soldato Vttschetti Elvezio, soldato Schiavi Gualtiero. - - Medaglie di bronzo: capitano Orefici Domenico, tenente 1 ungardi Rocco, sottotenente Patriarca Franco, sottotenente Menotti Francesco. — Croe-i di guerra: maggi cav. <ipriti Raffaello, capitano Feo Giulio, tenènte Pelosi Giuseppe, capitano Orefici Domenico, tenente Loreto Guido, tenente Ross: Giuseppe, tenente Peroni Camillo, sert.. magg, Ambrosettt Minio, serpente Chlorino Luigi, cap. magg. Giudici Alredo, cup magg. Tononi Angelo, caporale Ferrari Paolo, soldati : Spadoni Artidoro, Avanti Francesco, Lepoii Pancrazio, Carlin Giuseppe, cappellano don Bnrzid Vincenzo. La bella funzione terminò colla stilata delle iruppe. Nel pomeriggio venne ol'leito da crii ufficiali un Uhi agli invitati e nei cortile della caserma si svolsero divertimenti ed estrazione di premi per i soldati. Alla. Caserma Pietro Mieta il ltt.o e tJO.o reggimento d'una dello più invitte brigate, la • Brescia, .-. ha ricordale la storica data con una degna cerimònia. Mei cortile della caserma si dispose in Ciluidraio una numerosa rappresentanza deiie eroiche truppe che seppero i fasti del San Michele e in Fi-ancia tennero altissimo i nome d'Italia. In mezzo a quésti soldati sventolavano lo due lacere ina glorioso oro bandiere. Noi mozzò del quadrato-davanti al comandante della brigata, generale commendai:- Guglielmo Carila, ai colonnelli dei due reggimenti cav. Parodi e c.itv. Bernardi della Rosa, ad uno stiioln d'ufllciali e d'invitati, fra cui la contessa di Castclscprio. in rappresentanza delie madri dei caduti, tenne la commemorazione di Vittorio Veneto il lenente colonnello Lombardini. I! generale Carlia rivolse alle truppe nobili parole esaltando Io prove di valore date dalia brigata , Brescia » ed affermando che la Patria si è conquistata al prezzo del suo sangue e del suo eroismo ìm posto d'onore nel novero delle Nazioni. Sepuì la distribuzione delle medaglie al valore 2 quindi un vermouth d'onore. Tra i decorali ci fu jl collega Mario Sobrero corrispondente ai guerra. 1 soldati furono raccolti quindi a un pranzo tlic fii consumalo con molta cordialità. Alla Caserma Cavalli, in ''orso Vittorio Emanuele, novi! ha sede i« l.a Compagnia automoMlisti. la ricorrenza è stata celebrata con un riuscitissimo e. -variato trattenimento che fece passare alcune ore graditissime; Nel bellissimo garage era stato preparato una specie di palcoscenico dove s'alternarono numeri gustoFissimi di vancui. Una mùsica presidiarla suono alciuii scelti pezzi. Nell'ampio locali, elegantemente decorato con bandiere dello Nazioni, oltre i soldati presero posto ufficiali e Invitati. Bl hoslettóiio <lel!tt Vittoria Ieri maltina ò stata scoperta sotto l'atrio del palazzo Municipale, J-i lapide nptoducenTe 1 epico Bollettino con cui il generale Diaz annunciava la grande vittoria italiana. Nella sala del Consiglio comunale è parimenti stata apposta una lapide ricordante jl nome dei tre consiglieri comunali: generalo Prestinai! doti. Bono ed avv. Reyneri, che caddero gloriosamente sul campo per la grandezza delia. Patria. esecuzione alla recente ito. intitolando colla \f di pili//!! vittorio ^'e' Emanuele I. ! iI |Vcmie puro data Beliberazione del Ce nuova denomino.-»-.> neto la piazza \ ilio A Rema Roma notte. I! primo anniversario della grande vittoria Italiana è stato solennemente festeggiato in utte le olita d'Italia, imbandierate e festanti, con cerimonie patriottiche e con grande intervento di Autorità!, di rappresentanze e di popolo. A Roma, stamane ha avido luogo in piazza di Siena, a Villa Borghese. Iti solenne consegn» di li.'ddagììe ni valor milita:■■ i , soldati *d ufficiali- che se ne icseio degni, ed albi famiglie dei caduti. Alle ore pi in piazza di Siena 6ont» giunte >c rappresentanze delle I truppe della guarnigione, con le gloriose ban- Brere, precediti'.' d,u;,i musica presidiarla. Lo;truppe,! che portavano relnielto rate nel vasto piazzale, ove Fi a-ccaio&ya sulle scaiinatt fili invitati prendevano postj ono schiena folla enorme doìl'i niii'ii-iu. e in tribune spe- tiali. Airimponente manifestazioni! sono inervenuti l'ambasciatore inglese, l'incaricato «l'affari di OElrancia, con la Missione militare fruii -..•se. il primo segretario d- n'Ambasciata amt ■•ina, l'addetto militare romeno, l'adUetlo iiiilitnre di Itucsiu, la Missione svizzera, ■ !»iissiono iiolacca, il sindaco di P.oma, cornm ApoMont, coirli assessori senatore tUmciai.i ■• con in. Ui Benedetto, i generali domandanti il Corpo d'armata é di Divisione milit-'ire di Hon e molti ufllciali superiori e pnba-fa*i7ii. Alle »,;» - i- • ; iti oiiizza di Siena i ministri ftellti Li» .a - ti.uja Marina, ed ili generale Diur. ; quali, seguiti dagli .Stati Maggiori e dagii ::diu::»i inititari esteri, hanno passate in rivista i« inippe, meotra la musica suonava la Marcia Beate a lo folla bpplaudiva. al t.rido éi : e Viva i'Esercitol Viva ntalinl ••. Terminata la rivi-ria, i ministri, il generato Diaz e gii alni presenti si bouo recati .--tV palco per procedure .ìtla premiazione. rj generale Albiio": Ha Iaite- tomaie che rendessero gii cuori alle bandiere. «1 i valorosi soldati m sono messi nella posizione di attenti, mentre il reparto d'assalto ha lane il salmo alla voce. >Le otto bandiere, poiltuo ciascuna da un altiere e scortale dà due sol t ufficiali, si sono portate sotto il palco, tra 10 acclamazioni delia folla. Dato il riposo, il ministro della Guerra ha pronunciato un vibrante discorso, spesso interrotto da vivi applausi. Quando ha accennato a! Re, la folla lia, acclamato entusiasticamente, al grido di: «Viva il Re: Viva Casa Savoia! ». Terminato 11 discòrso, si ò proceduto alla distribuziona di 44 medaglie d'argento e 53 medaglie di bronzo. Jl primo ad essere decorato è stato il generale Albricci, ministro della Guerra, al quale è. filata appuntata la medaglia d'argeu-to dal generale Diaz, che ha avuto parole di encomio per il ministro. Sono stati quindi decorati di medaglia d'argento il tenentegenerale Fabbri, il tenente-generale Relitti di Koreto. La medaglia destinata alla memoria del maggtor-generalè Briganti è stata data alla vedova. iLa distribuzione delle medaglie e stata seguita con vivo interesse e festeggia- rissimi sono stati i decorati, specialmente soli-dati e eott'ullleiali. iNel consegnare le meda¬ glie, il generale Diaz, il generale Albricci ed il ministro Sechi hanno avuto per ciascuno dei decorati parole di encomio e di compiacimento. Alle ore ,13 la cerimonia i: terminata. Le truppe hanno reso di nuovo gli onori alle bandiere e quindi, fra gli applausi deila folla, hanno lasciato Villa Borghese, li generale Diaz ed i ministri sono stati fatti ségno a calorose dimostrazioni di simpatia dalla folla plaudente. Stamane alle ore 11,80 ha avuto luogo io scoprimento della lapide die cambia la rte-nominazione di via Veneto in via Vittorio Veneto, Lungo la strada erano disposte delle antenne con bandiere dei colori comunali e uh-zionali. Le finèstre di palazzi.' Margherita ora-no adorne di ricchi drappi. Prestavano servizio d'onore i vigili, le guardie in alta uniforme ert i volontari dell'ordine. Etano presenti alla cerimonia il sindaco Senatore Apolloni, gli assessori ,Di Renedotlo. Bel Vecchio, Wiuifclii, Caterint e Orlando con molti consiglieri, il colonnello Gaiidusara in rappresentanza del comandante delia. Divisione c inolio pubblico, Ad un cenno del Sindaco ini vigile scopro la larga fra gli applausi dei presenti, mentre la banda comunale suona l'Inno reale. Il Sindn co pronunciò quindi entusiastiche parole cordando la grande vittoria italiana. Nelle altre città A PISA, nel piazzale della caserma del T.o reggimenti'! di artiglieria Ita avuto luogo hi consegna di vane medaglie al valor.' al merito di guerra. E' intervenuto il J'rinri]*»' Ereditario, che è giumo ni automobile, accompagnato dall'ammiraglio Monaliti e dal capitano marchese Acquami»'. S. A. e staio ricevuto all'entrata della caserma dui generale Bertacchi e dal generale brigadiere Facilii, dai senatori Qneirolo e Supino, e da altre autorità. Egli ha percorso il fronte delle truppe schierate sul piazzale; e quindi si è recato al C'T>iio dei piazzale stessi, il colonnello Tartarini, comandante il Presìdio, lui rievocato i caduti ed ha salutalo i docorancli. Quindi il Principe ha distribuito personalmente le medaglie e le croci al merito. Tra queste \a notata la medaglia doro al valore militare consegnata alla memoria del sotiotenejiti Giovanni iBeriacchi, che il generale Benne -in suo padre ha ricevuto con intensa commozione A GENOVA il Sindaco Ita pubblicato un n ibile manifesto. Alle ore io ni .Politeama Genovese, pavesato '>d affollatissimo, aliti presenza delle autorità civili e militari, vennero solennemente consegnale le medaglie al valore alle famiglie di caduti sul campo ed a superstiti, e numerose croci di guerra, Pronunciò un disi orso il gen. Poggi, che rievocò la gloriosa vittòria ed invio un fervido saluto al'manipolo di prodi, capitanati dal primo poeta d'Italia i he sull'altra sponda dell'Adriatico afferma e difende l'italianità. A MILANO, al palazzo del Comando del Corpo dalmata, sono convenuti slamane il Conte di Torino, generali, deputati, senatori, le autoritA c numerose rappresentanze di associazioni patriottiche per in scoprimento di due targhe che riproducono l'Indirizzo de! Re agli italiani per la guerra e l'annuncio della vittoria. Manno parlato l'on. Candiani, il presidente del l'ascio delie associazioni patriottiche ed il gen. De Albértìs, comandante il Corpo d'armata, Dopo la cerimonia le associazioni in corteo hanno improvvisato uno manifestazione patriottica, recandosi in Piazza del Duomo ove alcuni oratori hanno pronunciato diseorsi, ai gradini del monumento n Vittorio Emanuele. Nel cortile della Caserma del G.o Alpini, il colonnello Ferrari ha rievocato alla presenza di numerosi ufficiali e soldati la parte présa dal reggimento nella baitaglia di A'iuorio Veneto. Alla Caserma Principe Eugenio di Savoia ha avuto luogo una solenne distribuzione di medaglie al valor militare, La celebrazione dell'anniversario della Vittòria italiana a "Milano ha avuto il suo epilogo questa serti al Teatro Lirico, dove i! generale Enrico Caviglia, li vincitore di Vittorio Veneto, liti ripotuto la lonferenza tenuta al 'l'entro Chiarella di Torino. Il Teatro, tutto adorno di bandiere tricolori, ora assai gremito. Sul palcoscenico presero posto lo autorità civili e militari e numerose rappresentanze di Associazioni patriottiche con bandiere. Quando,poco dopo le ai, il generale Caviglia appai1al proscenio tutto il pubblico scatta in piedi ed applaude entusiasticamente, l.a conferenza è illustrata da interessantissimo diapositive e viene spesso interrotta du. applausi calorosi che. diventano una vera ovazione quando l'oratore termina inneggiando all'Italia ed arconnando ai compiti che a questa incombono dopo la grande vittoria conseguita. A VENEZIA, alle ore io. in piazza San Mario, ove ciano schierate le truppe di terra e di mare, il vice ammiraglio Stmonetti, comandatile della Piazza marittima, pronunciò un discorso patriottico. Poi, fra le acclamazioni della folla, lo stesso vice-ammiraglio consegnava la medaglia al valor militare" a coloro che so ne resero degni durante In gloriosa guerra ed allo famiglio dei cadmi. A BOLOGNA, al Teatro Duse, ha avuto luo. go una cerimonia per la distribuzione delle medaglie al valor militare. .Si notavano il prefetto comm. Bladier, S. E. il generale Sani, comandante del Corpo d'Armala, il generale Freri. capo di Stato Maggiore, il generale Cassinis, comandante la Divisione, i senatori Iciil'Olio. Alberto;]!, Panari. Pnllc Pini, Cialda. Barbieri, il procuratore generala comm. Moschciiui, il presidente del Tribunale conio Bubbone, molti ufficiali di ogni arma e grado. Sul palcoscenico avevano preso posto numeroso Associazioni patriottiche coi vessilli, e le rappresL-ntanzo dei mutilati e dei garibaldini. Manno pronunziato patriottici discorsi tra le approvazioni dei presenti il provveditoro agli studi prof. Murari e il generale Sani, mettendo in rilievo i più e'.orioli episodi -li Vittorio Veneto, esaltando il valore della resistenza italiana che ci lui condotti alla vittoria. Si c proceduto poi alla distribuzione di :;j medaglie ai valore militare. A FIRENZE, a -NAPOLI, a PALERMO, a BRESCIA, ad ANCONA, u FERRARA, ad AQUILA, a CAGLIARI, ti PARMA, a BIELLA, ad ALESSANDRIA, a NOVARA, a SAVIGUANO, alili MADDALENA •■- come informano altri telegrammi pervenuti si sono11- svolte cerimonie commemorative, con riunioni di popolo, riviste di truppe, discorsi mento di lapidi, distribuzioni di ouo -'•''h'-! iiieenze NeOe città redente Cerimonie commemorative :,i sono svolte, con grande affluenza di popolo o manifestazioni d'entusiasmo, nelle niolte citlà redente, c specntluajiite li TRENTO, a TIllfcSi'fE. a GORIZIA, a, POU\. I.'! dònne ni Trento, nella ricorrenza della Vittoria, hanno inviato al generalissimo Diaz il seguente telegramma : ■•Nella data ricorrente esultanti, mei iri, pur coll'animo teso a'"., città unuo'.-ii dolorante, a voi, duce supremo, elli qui slanciando la gagliardia redentrice, segnaste l'ora attesa attraveiso tanto spasimo, giunga l'omaggio di inrpeiitura rtcorioscenza, giunga il grido di ai noni che ictompe ogg dai nostri petti anoora vibranti al ricordo defforà solenne della liberazione. Viva l'esercito, viva n T\c ». PARENZO ha celebrato il primo anniversario della sua redenzione, avvenuta con lo sbarco dei marinai del cacciatorpediniere Alba, l.a ritta tutta imbandierata è stata percorsa la un .imponente corteo di dimostrai,»!, che acclamavano all'Italia, all'Esercito liberatore e a Fiume Italiana. 11 Sindaco, con un vibratissimo proclama, ha ricordato, esaltandola, la da to fatidica che segno It fine della schiavitù eJrtup«»-ramosa (Iella. Scarta. ^