L'eloquenza di Lloyd George e la realtà finanziaria di Lloyd George

L'eloquenza di Lloyd George e la realtà finanziaria L'eloquenza di Lloyd George e la realtà finanziaria AsQuith all'attacco (Servizio speciale della Stampa) Londra, 1. notte. Sulla questiono finanziaria il Governo ha ottenuto imo strepitóso trionfo parlamentare; ma. se il contegno della stampa significa qualcosa, il paese continua a ciurlare nel manico. Gli stessi trionfatori, del resto, ammettono questo contrasto, perchè hanno deliberato di correre ad arringare il paese mediante una grande campagna oratoria che si estenderà per l'intiero autunno. Circa duecento comizli verranno organizzati e tutti i membri del Gabinetto si impegneranno a partecipare alla tournee con una dozzina di discorsi a testa. Sembra di essere in America. Alcuni rammentano .tuttavia, che campagne simili, sebbene in proporzioni più modeste, vennero condotte in passato da Ministeri cine avevano in petto un appello agli elettori. Cosi si vocifera che Lloyd George e i suoi colleghi, ad onta della fedele maggioranza di cui dispongono ai Comuni, stanno apparecchiandosi alle elezioni generali. Nei circoli ministeriali questo viene negato e, se la smentita è sincera, vuol dire che il Governo si propone di cercare di elettritezare il paese e di indurlo ad una produzione fortissima, con una eruzione vulcanica di eloquenza. Si tenterebbe di promuovere dialetticamento quella subitanea e prodigiosa rinascila industriale e commerciale, su cui conta il Governo, evitando ogni salasso eccezionaie. Resta a vedere se gli oratori della pròpagancla ministeriale serbino tutta la loro efficacia di fronte ad un freddo problema di moneta e di cifre a quest'ora del giorno in cui le •parole contano più poco. Due nodi al pettine Pei' intanto, la chiusura dal dibattito finanziarlo in Parlamento ha la stessa cattiva stampa che al suo inizio. Gli organi che si manifestano soddisfatti della soluzione si contano sulle dita. La maggior parte bistratta il discor so di Lloyd -George anche peggio che quello ili Chamberlain in un giudizio identico, seri vendo che Lloyd George ha fatto solamente della retorica. Il conservatore Daily Express concorda con un foglio radicalissimo nel ri chiamare l'immagine di Nerone Strimpellante •méntre Roma bruciava, ed i commenti del Times coincidono con quelli del sindacalista Daily Herald nel proclamare che occorrano allftviament'J di lasse mentre l'indirizzo finanziario del Governo toglie ni contribuenti ogni 'speranza di sollievo. Tutti questi giornali di tirila cosi diversa accusano il Governo di riluttanza ad applicare grandi rimedi! ai grandi mali della situazione. Quanto alla Camera, la trattano come docile per terrore delle elezioni, oppure come ipnotizzata dai fuochi artificiali della oratoria Hoydgeorgiana. ; Naturalmente, pronosticano guai per l'avvenire, giacchè le finanze non hanno pietà e ;le arguzie non equilibrano t bilanci. Lo scrivente, peraltro, mantiene la propria opinione che, ss il Governo di fronte alla complessità del problema è realmente.— come assicurano ;gli oppositori — ih alto mare, anche i suoi .critici trovunsi nella stessa condizione. 11 paeJse, dal canto suo, come accade nei periodi : difficili, sembra seguire piuttosto i critici, ma jpiù probabilmente non sa decidersi nettamento in una materia in cui gli stessi tecnici ■giuocano un po' d'azzardo. Frattanto, possiamo già fissare due nodi, che stanno per ;venire al pettine, e per turbare il conto presentivo. Uno consiste nell'Indennità, di disoccupazione che il Governo ha deciso di sospendere col ài novembre. I labouristi. naturalmente, esigono invece che sia continuata. Essi .insistono nei conciliaboli, minacciano di convocare il congresso tradunionista e sfoderano ■questo argomento: che un Governo, il quale, pur annunciando di non voler sovvenzionai e ;più oltre i reazionari russi, fa un ultimo regalo di quattrocento milioni al generale Denikin, non può ricusarsi di assistere i disoccupati inglesi. E' un argomento che potrà mordere assai, ma forse lo neutralizzeranno ancora continuando le indennità, ossia spendendo ancora una volta più del preventivato, il secondo nodo è quello delle pensioni per la vecchiaia. Mentre ogni capitolo di spese è staio più che raddoppiato da (mollo che era avanti guerra, le pensioni ai vecchi sono state cresciute soltanto di un terzo, e Chamberlain .nei suoi conti pel futuro le teneva al disotto, dei cinquecento milioni in un bilancio di molti miliardi Ora è sorta subito una agitazione in seguilo alla quale il Governo promette che le pensioni verranno aumentate ancora. Perielio, un altro rialzo in preventivo, a sole poche ore dalla esposiziono itlnanziaria. L'idea della lotteria All'Intorno circolano intanto dei malcontenti speciali, come quelli che concernono la rivendicazione delle fortune amnmcclrate sulla guerra. Come sapete, il Governo ha proposto la nomina di una Commissione esploratrice, composta di deputati per studiare il miglior modo di tassare questi profitti speciali. Senoncliè, i sostenitori di una immediata retata di questi lucri principiano a dire che la Commissione verrà ad essere una combriccola di interessati, i quali non vorranno farne niente. Così il Daily Express, ad esempio, si dichiara diffidente sulla buona volontà governativa in materia e annuncia che esso proseguirà quindi la sua inesorabile crociata per sollevare una vasta agitazione nel paese e iudurre il Governo ad agire sull'istante, senza bisogno di esplorazioni. ■ Quel che emerge di concreto da questo torrente di parole prò e contro, è un bilancio di '43 miliardi' di franchi per l'anno corrente con un deficit di dodici. Come coprire questa lacuna di 13 miliardi? Evidentemente, con un prestito. Parecchi economisti, è vero, intimano: «In nome di Dio, non fate nuovi pre,stiti » ; ma Lloyd George ha promesso che il loro scongiuro verrà seguito solamente l'unno venturo. Per ora, un altro prestito è ineluttabile, dal momento che non si vogliono eie vare lo lasse e; molti propongono che si ricórra ad una grande lotteria, simile a quella adottata in Frància. Esistono peraltro'a Londra alquante ritrosie per'questo metodo, che viene giudicato poco serio, benché i finanzio li londinesi di cento unni addietro lo avessero 'applicato per raccogliere quattrini dopo le guerre napoleoniche. Ma un argomento principe viene usato dai propugnatori della lotteria. Essi dicono che se Chamberlain non ne apre una qui, molto danaro inglese scivolerebbe via per tentare la fortima nella lotteria francese. Per ora, la proposta è affidata alle cure di una Commissione, che dovrà riferire entro breve. Chamberlain ed a'rtri cunsiH'vaiori noti appaiono troppo propensi a ricorrete còsi alla ■ roulette », e in ogni modo si discuterà art- cora anche di questo. In realtà, si continuerà a discutere di tutto il problema finanziario sotto tutti gli aspetti attraverso l'intiero paese, ad esclusione forse di ogni alltro soggetto. Asquitli Asquith, come leader del Partito libcrule sto- rico, che ha sempre vantato il proprio talento per le grandi economie, entrava in lizza ieri stesso pronunciando nel Galles un discorso di veemente opposizione alle direttive finanziario del Governo. Egli accusò Lloyd George di aver preso troppo alla leggera una situazione! jrravp spennile \=nmth i ,™« j.. r-i,,.», '^rave. sconcio Asquith, i conti fath daCham-jberlain pel futuro risulteranno sbagliati. Le ; spese saranno assai più forti che egli non:lasci credere. (Decorre avere coraggio di aumentare subito il gettito delle imposte, tas- sando tcon misura, ma con energia, tuttajquanta la ricchezza realizzabile che trovasi nel paese. L'Inghilterra, proclamò Asquith, non iw> in bancarott-i tiò mv.™ pKn ,„„•, non e ne in Daneaioita ne povera Essa può e deve pagare di più. Poi il vecchio statista tartassò il Governo, jn specie, pei miliardi inghiottiti dalla politica in Russia e descrisse come avventurieri DenilUn e compagni, deplorando che siano sovvenzionati ancora. In cima alla gran questione, che diventa cosi oggetto di un dibattito generale, concatenato col giuoco dei partiti, sta peraltro l'i verità enunciata anche da Lloyd George, quando proclamò cho l'Inghilterra, dopo tutto, trovasi in una posizione finanziaria migliore di quella degli altri belligeranti europei. Accanto alla discussione poi si svolgono e si moltiplicano iniziative di ripresa commerciale ed economica,. indubbiamente piene di vitalità, e l'intera produzione va meglio di quel che non appaia. Per diramare più rapidamente e fittamente i suoi commessi viaggiatori, il commercio della City ha persino chiesto al Governo di poterli far viaggiare anche sulle navi da guerra in crocica e il ministro della Marina sembra favorevole alla proposta. Al tempo stesso, sarebbe tulle chiudere gli occhi ai punti oscuri (1 prezzi aumenteranno ancora) e prima di andare realmente meglio è probabile che persino qui le cose vadano peggio. Forse un giorno, rievocando il dibattito attuale, penseremo che soltanto lord Robert Cecil vide chiaro proclamando Ieri l'altro ai Comuni l'urgenza di creare un nuovo sistema internazionale per trovarvi davvero una tavola di salvataggio. M. P. bisognerà ^aatea cemrìo la ove trova fl&m^d&^XFR$8fà quelli elio vorranno nomprcndorl. Ed ha : concluso dicendo che la Francia deve rima-, discorso di Briand Servizio speciale della Stampa) Parigi, 1, sera, Briand ha accettata la candidatura a Nantes, dopo avere declinata quella nella sua vecchia circoscrizione delta:'Loità,-'L'ex-P)(tósaaèftte del Consiglio ha pronunciato un notevole discorso, esponendo quale dovrà essere la politica di domani. L'oratore, partigiano ieri come oggi dell'unione di tutte le forze sane della Nazione, ne ha sostenuta ancora la necessità in questo momento. « All'uscire dalla guerra, nel momento in cui s'impegna c si giuoca l'avvenire della Francia per un mezzo secolo, le elezioni fatte nell'oscurità ed in mezzo alla confusione costituirebbero il peggior pericolo che potesse correre, non solo la Repubblica, ma anche la Francia. I partili debbono recarsi alla battaglia con bandiere spiegate, senza però fare astrazione da quei sentimenti di solidarietà e di stima reciproche, acquistati durante la guerra ». Senza dubbio, tanto gli estremisti di destra come queWi di sinistra non contestano il regime, ma la loro assicurazione è insufficiente. Il dovere dei veri repubblicani è perciò quello di raggrupparsi, poiché bisogna che nel Parlamento vi sia quello che mancava nella Camera ora chiusasi': una maggioranza omogenea. Passando poi alle grandi linee del suo programma futuro, Briand si è mostrato propenso ad ima revisione della Costituzione. « Dovremo considerare — ha detto — so non sia necessario modificare le istituzioni costituzionali, per dare al potere esecutivo tutta ia sua. forza ed il prestigio, ed assicurare l'elezione del Presidente della Repubblica da patte di un collegio più esteso. In tal caso, dovremmo pure vedere se non fosse necessario introdurre nella Costituzione delle garanzie per evitare la confusione, ahimè, sempre dannosa, tra potere esecutivo e legisla- Pei' quanto riguarda il formidabile problema fiscale. Briand ha dichiarato che il denaro cercarlo là ove trovasi, i Izia e di solidarietà sociali »'.' Tanto peggio per ha esortato i fedeli a recarsi allo urne perche l'astensione sarebbe questa volta diserzions colpevole; li ha invitati a votare onestamente, cion per persone degne di stima e di fiducia, e sagiriamente, cioè ih modo da non disperdere i suffragi, accordandoli anche a candidati eh t senza dar piena soddisfazione a tutte lo leittimo rivendicazioni dei fedeli permettano di credere che si possa ria essi attendere una azione utile pel paese, a preferenza d: altri il cui promamma potrebbe essere più perfetto, ma il cui insuccesso permetterebbe ili schiudere le porte ad avversari dell'ordine sociale e della religione. Una informazione giunta ulVHumahlli annuncia che il capitano Sadoul tornerebbe in Francia. Il deputato Longuet; 0 stato infatti informato dal suo collega della Camera dei Comuni Wedgwood di avere ricevuto direttamente da Mosca l'incarico di informarlo che Sadoul accetta la candidatura della Camera dei Deputati e cho tornerà In Francia non appena gli sarà possibile. Ma tra cinque giorni il capitano massimalista sarà giudicato in contumacia dal Consiglio di guerra. • C. Una nota perentoria del Consiglio Supremo a Bucarest ed a Belgrado Parigi, 1, sera. Secondo l'Edio de Paris il Consigliò supremo interalleato avrebbe diretto due giorni fa unu nota perentoria ai gabinetti di Bucarest 0 di Belgrado, a termini della quale essi sareb nero tenuti a firmare il trattato di Saint Gertrtain, comprese le clausole in contestazione; altrimenti la Romania e la Serbia non saranno ammesse a firmare il trattato di pace con la Bulgaria. Il Petit Parisien ritiene che la relazione d'insieme redatta dalla Commissione di coordinazione in risposta alla replica della Bulgaria, roncluda sostenendo il principio di attenersi al testo approvato in massima. Potrebbe darsi — dice il giornale — che fosse ap portata qualche leggera modifica per quanto riguarda la frontiera serbo-bulgara nella regione di TsawbroU,