La situazione finanziaria inglese prospettata e discussa alla Camera dei Comuni di Lloyd George

La situazione finanziaria inglese prospettata e discussa alla Camera dei Comuni La situazione finanziaria inglese prospettata e discussa alla Camera dei Comuni I discorsi di Chamberlain e di Lloyd George H successo del Governo (Servizio speciale della Stampa) Londra, 31, notte. Sulla questione finanziaria il Governo ha ottenuto la abbondante vittoria parlamentare che era prevista. Questa era immancabile ad ogni modo, perchè 1» maggioranza ministeriale, pur abbandonandosi adesso ad un poco di fronda intermittente, ha una paura matta delle elezioni generali: e nelle ore veramente, critiche preferisce quindi far ritorno alla sua fedeltà originaria. Sia a riscaldare il suo miiiistcrialismo ha giovato subito nella seduta di mercoledì il discorso iniziale dell'onorevole Chamberlain, per i suoi meriti intrinseci. « La situazione finanziaria è grave e dove essere trattata con gravità. Vi è ogni' ragione per usare prudenza, economia e saggezza nella disposizione delle nostre risorse. Ma non vi è alcun motivo di abbandonarsi ai panico ». Così disse e ripetè l'on. Chamberlain, Cancelliere dello Scacchiere, aprendo l'altro ieri alla Camera dei Comuni il dibattito sulla seconda edizione riveduta e corretta del bl lancio. Il discorso del Cancelliere dello Scacchiere L'onorevole Chamberlain fece una esposizione finanziaria, piuttosto di carattere polemico che scientifico, ma di stile asciutto, preciso e sostanzioso. Era una sua grande gior ^n e •'ostanzioso. Ma una sua granae 6iu«-- fir'a^ eJ?10™ peli n^ovo gli accenti del apadre, Chamberlain il vecchio. E pero rima- nlo lontano dal ritrovarne la forza trascenden- tite e la ispirazione. Ha natura mente parlato da lconservatore, ma senza la paura che distm- Igue 1 conservatori ordinari!. Il suo discorso : go a a a to ' o e n f o i e e z e i e e a i i e e e, na s^ aluomin quinbesiteacmlepSnticzlaomtrvastpPci glore, il quale, secondo lui, -è tale da permettere ogni fiducia in una sollecita restaurazione di un equilibrio finanziario soddisfacente. In pari tempo ha avvertito che i problemi finanziari rimarranno per diversi anni quelli più difficili ed importanti che il paese dovrà affrontare. Pure egli ha proclamato che, so gli aggravi sono ponderosi, l'Inghilterra ha grandi risorse e che la posizione finanziaria inglese e quindi sana. Il gettito delle imposte è diventato straordinariamente abbondante, ed i suoi aumenti in certi rami manifestano come siano buone le condizioni della gpnte e quelle- del movimento commerciale. Per esempio il dazio consumo sul tè e sul tabacco e le tasse di bollo stanno rendendo più del preventivato. Sono tre voci rappresentative; p dimostrano che il paese lavora e sta economicamente bene. Queste ed altre constatazioni hanno indotto Chamberlain a giudicare la situazione finanziaria in modo migliore ohe l'ultima volta in cui egli ne parlò alla Camera, cioè l'agosto scorso. A lui sembra che negli ultimi tre mesi le cose si siano messe mollo meglio. Mentre allora egli avvertiva il paese che col prossimo anno finanziario bisognava aspettarsi balzelli soprannumerari, stavolta il Cancelliere dello Scacchiere ha preannunciato che questi nuovi balzelli non saranno necessari. Anzitutto dunque Chamberlain ha dichiarato che nessuna nuova tassa verrà introdotta nei prossimi cinque mesi. In secondo luogo ha aggiunto che neppure pei dodici mesi successivi i contribuenti dovranno aver paura di nuovo imposte. In altri termini lo status quo esattoriale per un anno e mezzo è garantito. La Camera cascò dalle nuvole; e un interruttore chiese immediate spiegazioni. Chamberlain spiego che il suo annuncio è naturalmente fondato sulla ipolesi che la Camera non vo glia Intraprendere spese di nuovo genere. Sa essa voterà nuovi dispendii si capisce che le tasse dovranno crescere; ma se si limiterà a tirare innanzi colle direttive in corso, i con tribuenti non saranno, chiamati a pagare più di quel che pagano adesso. Il piano di Chamberlain, per esempio, nei riguardi della estinzione del debito pubblico sì fonda sul versamento annuo di una quota dì ammortamento ommisurata In maniera da estinguere il debito nel termine di cinquanta anni. E' naturale che se la Camera lo vuole liquidare più presto, occorreranno più quattrini, e i contribuenti dovranno fornirli. Niente imposta sul capitale. Salasso dei profitti di guerra. In questo caso chi bisognerebbe mungere? Chamberlain preferirebbe lasciare a tutti il maggior latte possibile, giacchè sono già munti abbastanza; ma, «e la Camera decidesse altrimenti, egli vorrebbe pensare anzitutto a praticare un salasso ai profitti di guerra. Di una imposta generale sul capitale, Chamberlain non vuole assolutamente udir parlare. Egli crede che rovinerebbe il credito, soffocherebbe le iniziative, incoraggerebbe gli sperperi, disseminerebbe un nefasto senso di incertezza e comprometterebbe ogni abitudine al risparmio. Da buon conservatore, Chamberlain ha detto : « No e poi no; se volete una imposta sul capitole, io me ne vado sull'istante». Per contro, l'idea dei profitti di guerra gli piace. Non si nasconde le difficoltà tecniche dell'applicazione, ma ò pronto an esplorare tutte le possibilità di mettere a tributo i lucri lucrati sulla guerra, perchè, secondo lui, si tratta di tutt'altra cosa che di una mutilazione det capitale. Cosi Chamberlain ha proposto ufficialmente l'immediata nomina di una Commissione con l'incarico di studiare 1 metodi per tassare i profitti di guerra. Allo scono di assicurare il Parlamento che il Governo si occupa, dei problemi fiiianz'.ari più che non sembrino credere i suoi oppositori, il Cancelliere'dello Scacchiere ha poscia avvertito che in seno al Gabinetto si è costituito un Comitato finanziario presieduto da Lloyd Georgo e composto, oltreché dell'oratore, di Lord Milner di Bonar l.aw e del Ministro del Commercio. Il resto del discorso è stata una apologia minuta del conto preventivo cosi come risulta ogei ed uria controftensiva verso tutti quei critici che parlano di rovina, di bancarotta e di altre cose oscure, verso le quali le finanze inglesi marcerebbero. Chamberlain disse in poche narole che essi non sanno quel che dicono. E* invece essenziale che, prima di lanciare giudizi, si studino serenamente gli stati di fatto, giacchè il mondo tende gli orecchi a quanto si dice a Londra per misurare la potenzialità del credito inglese. Dei molti miliardi che aggraveranno questo primo anno di pace Chamberlain ha dato la colpa alle lungaggini della Conferenza'per la pace, all'indugio nel regolare le cose di Oriente, alla guerra nell'Afganistan, ai torbidi egiziani ed a varie altre complicazioni e procrastinazioni impreviste. Se il preventivo origi natio delle spese ha dovuto essere accresciuto e il 'deficit» supererà i deci miliardi, ciò è dovuto anche a due fatti: in primo luogo al fatto che la Germanio ha ottenuto di differire il pagamento del costo dell'esercito di occupazione sul Reno. In secondo luogo al fatto che le semme da addebitarsi alla Francia ed all'Italia sono risultate superiori complessivamente di ottocento milioni alla somma che era emersa nel marzo scorso dai conti prellmi nari. «Uno scrutinio successivo ha mostrato che l'Italia e la Francia ci dovevano piti di quello che noi supponessimo », disse Chamberlain. Il successo del Cancelliere. Entra in lizza Lloyd Coorge. Quanto alle economie, egli si è mostrato con | vinto di averne fatte a sufficienza: ed ha d. , chiarate che si ricusa di farne altre in cer; campi, d'ove per risparmiare il centesimo y si rimetterebbe la sterlina. Grandi falcidie stanno tuttavia per essere praticate nel bilancio della guerra e della marina. Nelle prossime settimane mezzo milione di uomini saranno smobilitati. Il corpo d occupazione del Reno si ridurrà fra un mese a soli trentamila -.uomini. Ed al tempo stesso gli equ paSSUieii-ha marina si ridurranno ai loro puri e sempi' ci effettivi permanenti, vale_a dire a centoem- vttnpiqvsslsbImlSoivdbgidzlCvmiselcvmmvdgvclaztpt - finanziaria del Governo più per istinto, o per altre ragioni meno spontanee, che perchè ab; nian0 realmente un'idea chiara, concreta, posi tiva, specifica di quel che vogliono. Ripetono che le cose finanziarie vanno male; ma quando han I10 esaurito tutte le loro frecce, non espon : gono aIcun p)ano compressivo e definitivo per quanta mila uomini. Ma la Camera use! poV in una esclamazione ironica quando Chamberlain annunciò che, a ragion veduta il sussidio, .pel prezzo del pane verrà per ora mantenuto. In complesso la maggioranza dalla Camera' accolse bene il discorso. Con applausi intermittenti essa dimostrò subito la sua benevolenza, e che era da escludere ogni sorpresa. Nella seduta di ieri, poi, a rincalzare l'effetto prodotto sull'assemblea dal Cancelliere della Scacchiere, scese in lizza Lloyd George; e pronunciò un discorso da grande sbarazzino politico, giuocando cogli organi antlmin isteria II come un gatto con un sorcio, facendoli danzare sotto una tempesta di arguzie, inducendo la Camera a continue risate alle spese degli oppositori, e trionfando su tutta la lìnea. Lloyd George non fece della fredda finanza, ma della salata polemica e del sentimento patriottico. Questa, del resto, era la parte riser vata a lui, giacchè quella scientifica spettava' al Cancelliere dello Scacchiere. Il trionfo à' stato essenzialmente parlamentare; ma nonpotrà a meno di avere una forte eco nel Paese, ad onta degli elementi di malcontento che perdurano nella stampa. La verità è che i critici più furibondi, tra i quali si distingue il Times, battagliano contro la politica1 a ù . ? l à o . . e a i à n i e n i l o w o o , . i nl a eo a a o è l e uo d aa i o di me. n | , y e a im- vicenda, e mentiscono al loro scopo. In siffatta confusione, il Governo, che segue una tattica conservatrice, e in fondo non propone niente di nuovo, limitandosi a tirare avanti per la via odierna, è il solo in possessi di idee abbastanza chiare, o manifesta almeno quel cho vuole (cioè non cambiare niente) e vince. Le critiche della stampa La seduta risolutiva di ieri si aperse in una situazione dì contrasto, fra il lavoro manifestato dalla Camera al discorso di Chamberlain ed una miriade di commenti piuttosto ostlli sulla maggior parte dei giornali. ChambPTlain aveva dm-vero una stampa poco buona. I commenti illuminavano assai mediocremente,; ma attacavano a spada tratta. Dicevano che l'ottimismo espresso dal Cancelliere dello Scacchiere è puramente artificioso; 'il solito ottimismo ufficiale, che rivela un indirizzo impenitente: esso chiude gli occhi alla gravità delle realtà finanziarie, ed evade dalla duro misure che sarebbero Invece indispensa-^ bili: si teme di perdere ogni popolarità, e si giucca d'azzardo, cercando di elettrizzare gli industriali e i lavoratori con una doccia calda di cieca .fiducia nella speranza che la produzione aumenti, come per prodigio, e che questo l'atto scongiuri le tassazioni sopranuinerarie. Cosi dicevano i critici giornalistici: e sollevavano un grande scalpore intorno ot fatto che, mentre dieci settimane addietro Chamberlain intimava che senza una forte riduzione delle speso si correva alia bancarotta, oggi, di colpo, • egli annuncia che, ad onta delle sue difficoltà, la situazione si prospetta sicura o soddisfacente. Come mai la situazione può essersi capovolta in un termine così breve, ed in trual modo le prospettive, si sono fatte rosee dal mo mento che i preventivi delle soese hanno dovuto essere accresciuti, ed il detlc.il è salito a dodici miliardi? Chatnbeiiain non lo ha spiegato. E?li ha poi garantito clic le tasse non verranno aumentate: rna questa è un regalo curioso. Nel dibattito di mercoledì un oratord labourista aveva già avvertito che il Paese si attende piuttosto un alleviamento della tassazione di guerra, invece — ripetevano ieri i critici del Ministero — la rosea prospettiva aperta da Chamberlain al contribuenti è di conInunre a pagare por una cinquantina di anni e medesime tasse, senz'alouno sgravio. Al contrario Chamberlain dovrebbe .annunciare economie tali da permettere qualche respiro al contribuenti meno facoltosi, e imporre allo stesso tempo più accentuate imposte a quelli', pi-fi ricchi. Tale era II succo della màggioranzai dei commenti di ieri. L'opposizione del labouristi Orbene, alla vigilia della seconda giornata del gran dibattito, il gruppo parlamentare labourista aveva condensato tutti questi argomenti critici quasi generali in un ordine dei giorno suo proprio. Esso venne lanciato ieri, a rivaleggiare con quello proposto dal Go-verno per bocca di Chamberlain, e che si ri-: solveva nella domanda di un voto d'i flduqtai puro e semplice. L'ordine del triorno labonri-sta incomincia dichiarando che le economie fatte e prospettate dal Governo nelle spese militari sono inadeguate. Esso deliro venir rese radicali. Poscia l'ordine del giorno chiedo cho venga applicata immediatamente un'Imposta plenaria sul capitale, e che le fortune realizzate per dato e fatto della guerra sieno inesorabilmente espropriate. All'aprirsi della seduta di ieri ai Conroot (l'aula era stipata) sorse ad illustrare questo ordine del giorno l'ex ministro labourista onorevole Clynes. uno degli uomini nlù temperati del I.abour Party, in nome del ouale, aliatine della seduta precedente avevano già parlato Hendersòn e Adamsòn, reclamando misure potenti. Clynes peraltro fece un discorso piuttosto fiacco mentre l'argomento si prestava tanto al suo punto di vista. Egli disse che le. classi lavoratrici per lanciarsi di gran lena nella produzione esigono la garanzia cha una adeguata porzione di questa andrà a loro profitto. Lo tasso maggiori devono pagarle dunque i capitalisti e gli arricchiti della guerra fino al punto da sgravare i contribuenti che fan parte della massa. Ora ò vero che lo Stato passerà ai danneggiati dalla guerra due miliardi e mezzo all'anno in pensioni o simili, ma. questa, cifra è solo un quarto delia somma che ogni anno dovrà essere raccolta per pagare gli interessi del debito pubblico. Clynes terminò fra gli applausi dei suoi, ma senza fare la menoma impressione sugli altri. La critica di Lord Cecil ed il successo di Lloyd George Fu incomparabilmente più forte il discorso che segui, per bocca di lord Robert Cecil, un conservatore molto illuminato ed un parlamentare che farà una carriera assai grande entro pochi anni. Convenne subito con gran parte delle opinioni e delle richieste del labourista Clynes, e sviluppò una catena . di argomentazioni ragionate e precise senza la menoma ricerca di effetti oratorii. Lord Cecil proclamò che soltanto pel momento la politica finanziaria adottata dal Governo può diffondere fiducia e rincuoramento nel paese. In sostanza, anziché una prospettiva brillante, essa apre al paese una filza di anni gravati dalle stesse tasse di guerra, che entrarono in vigore sotto una specie eccezionale durante te ostilità. L'oratore poscia mise in luco diverse reticenze, che indeboliscono 1» esposizione di Chamberlata. e criticò varie categorie di spese. Sostenitore ardente della Lega delle Nazioni, egli chiese oome mai Chamberlain non preventivo alcuna somma pc il riassetto di qualche Colonia di mandato, ed infine esortò il Governo a studiare un sistema internazionale di armamenti sotto gida dello 'Lega, anche per ridurre al mi.litno le spese militari. > Se questo paeae de\ù tirare innanzi — egli termina — Mn potrà più continuare sotto la forma di un nemico virtuale di tutti gli altri ». Fu allora che si levò Lloyd George. Il sa* discorso non si può facilmente riassumere. Qualrh? cenno sommario ve ne avranno certo dato le agenzie ufficiali. Fu nn discorso art effetti oratorii. intesi a trascinare la Camera, la quale adori immediatamente alltnvito. sctippiando ogni dieci minuti in acclamazioni.

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