La lettera-programma di Nitti

La lettera-programma di Nitti La lettera-programma di Nitti anna aoa forma attenuata t'impesta sii pallia La questione di Fiume: il discorso dei sottosegretario Grassi e un colloquio col " leader „ della gente di mare. dedicato sovratutto alla sistemazione della situazione elettorale. Il presidente del Consiglio sottoporrà ai colleghi del Gabinetto il testo della, lettera-programma ai suoi elettori di Muro Lucano. In essa sarà indicato il programma elettorale del Governo. La lettera dell'on. Nitti è quindi di imminente pubblicazione. Della parte politica del programma ministeriale si può trovare qualche indizio nella intervista Nitti pubMicata giorni scorsi e nel discorso pronunciato n Taranto dal sottosegretario d;. Stato on- Grassi. Secondo gli intimi dell'on. Nitti, la parte riguardante le polemiche della guerra sarà limitata nella lettera del presidente del Consiglio; mentre avrà invece larga parte lo sviluppo del programma ministeriale in materia finanziaria. Le conferenze avvenute in questi giorni fra il presidente del Consiglio, i ministri delle finanze e del tesoro ed il direttore della Banca d'Italia servirono appunto alla precisazione di questa parte del programma ministeriale. Esse ebbero per scopo la revisione del primitivo progetto del prestilo obbligatorio, o meglio dell'imposta sul patrimonio, non perchè il Governo, in fenda dare al prestito immediata applicazione (l'applicazione del piano concordato perii prestito forzoso è infatti rinviata aRoma, 20, notte. li Consiglio dei ministri di domani sarà , ,, ,, , , (eltera a%li elettori di Muro Lucano e dadopo le elezioni), ma perchè si voleva trovare una" formula attenuata dell'imposta sul patrimonio da potersi annunciare nellaincludere nel programma del Governo. Dalle conferenze avvenute uscirono le modificazioni che vi abbiamo annunciatoa parte e che consistono essenzialmentenella esclusione della conversione dei titoli al portatore in titoli nominativi, nonché nena concessione di lunghe dilazióni e nomerose rateazioni per il pagamento delle imposte. Se il Consiglio dei ministri approvera le modificazioni che abbiamo segnalate, l'on. Nitti farà più o meno largamente cenno nel programma ministeriale dell'omnibus finanziario concretato. Nel Consiglio dei ministri di domani il ministro guardasigilli on. Mortara si propone di far approvare lo schema di decreto per la riforma notarile preparato da una Commissione presieduta dal sottosegretario di Stato alla Giustizia, in conformità dei voti della classe. Si ritiene inoltre che nel Consiglio di domani il ministro dei trasporti presenterà10 schema del decreto-legge riguardante la riforma della Cassa invalidi della marina mercantile. Si tratta di una riforma radicale vivamente attesa e invocata dai lavoratori del mare. , Le questioni internazionali saranno naturalmente trattate nella riunione dei mini, stri, specialmente in rapporto agli accenni che intorno ad esse conterrà la letteraprogramma Nitti. Il presidente del Consiglio ebbe sulla questione russa e sul probabile tramonto del bolscevismo un importante colloquio con l'ambasciatore di Rùssia, che rapipresepta l'ex-regime, signor De Giera; ma è sovratutto della questione di Fiume e dei suoi aspètti che l'on. Nitti si intratterrà nella sua lettera agli elettori. L'on. Grassi, parlando come ab latore dell'on. Nitti, ha già dichiarato che Fiume è sacra agli italiani. Questa dichiarazione fn accompagnata da un'allusione alla purezza dei sentimenti di italianità dell'ex-deputato di Fiume Riccardo Zanella, oggi avversario irreconciliabile del D'Annunzio. Co munque, gli amici del presidente del Consiglio dichiarano che l'on. Nitti farà neriguardi di Fiume dichiarazioni che saranno apprese con viva soddisfazione dal paes 11 Governo considera infatti assai migliorata' diplomaticamente la situazione dopo il passaggio della direzione della politica estera degli Stati Uniti dalle mani di Wilson a quelle di Lansing. Nei rispetti della questione D'Annunzio il Governo è disposto ad insistere nel proprio programma-imminente sulla nota di mitezza recata coll'intervista Nitti nei' giorni scorsi, nella quale veniva riconosciuta la, nobiltà dei moventideali della spedizione dannunziana. Perònelle sfere diplomatiche, si considera che se la situazione può apparire migliorata nei riguardi della Conferenza di Parigiessa rimane sostanzialmente immutata nerapporti Nitti-D'Annunzio. I reduci di Fiume espongono sempre che il movimento dannunziano ammette una sola soluzionel'annessione pura e semplice di Fiume alLe nostre relazioni commercialcon l'Austria Dichiarazioni del sotto-segretario Ellenbogen (Servizio speciale della Stampa) TriMte, 17. 11 dottor Ellenbogen, sottosegretario di.Stato al Ministero del commercio di Vienna, lifatto le seguenti dichiarazioni circa i rapportcommerciali ed economici col nostro liaese« Siamo ancora ,a un periodo d'incertezzadal quale purtroppo usciremo lentissimamenteFra noi e il Governo italilano non ci sonstate trattative concrete per la ripresa dei commerci in generale e neppure, m particolarecirca un accordo perr la riattivazione dei nostrtraffici per la via di Trieste. Ora le relazioncommerciali fra noi e Htalta si riducono allscambio di pochi articoli di maggior necessità per i due Paesi. « Secondo il Trattato dt pace, per sei' mesdopo Ha ratifica dovnanno rimanere In vigorle convenzioni del '/rattato di commercio diera in vigore nel 1914. Soltanto dopo trascorsquesti sci mesi gli Alleati dichiareranno, svorranno riconoscere quel trattato, o stipulare nuove convenzioni su base affatto diversa. « Io penso che per l'Austiria e per l'Italia convenga per intanto mantenere il vecch.'rattato; da questo poi si potranno prenderle mosse per stabilire quei nuovi accordi chvenissero suggeriti dalle nuove esperienze e dai nuovi interessi. « A noi importa, s'intende, riannodare tuttle vecchie relazioni commerciali; all'uopo dovremo concedere il trattamento della Nazioppiù favorita ai nuovi Stati nazionali ed apaesi balcanici.. L'Italia, in forza del Trattato di pace, ha diritto di esigere, olire ai sei messuaccennati, per altni 36 mesi il trattamentdoganale della Nazione più favorita, pei :singoli suoi prodotti, all'esporiazione dei qualessa ci tiene parUcolarmente, come agrumfrutta, olio, vino. _ . » Per ;1 nostro commercio d'oltre mare meste conserva naturalmente nautica impotrtanaa, purché l'accesso al mare per quella vinon ci sia reso difficile e troppo costoso. Inostro n-anlco con l'Oriente, che ha vecclued'onorate tradizioni, riprenderà certo irli buon grado la via di Trieste, e ricalcando le ormantiche, ri'lroverà, speriamo, gli antichi suomercati « Il fatto che ad Innsbruck si è venuto formando un piccolo centro commerciale ha secondaria Importanza; non credo che il nostrcortrmercioi abbandonerà le antiche vie per incanalarsi per arterie e sbocchi nuovi più dscosti. Innsbruck potrà servire come emporiper i traffici fra Htalia e il Tirolo o la Svizzera, ma per noi la via più breve pei- giungeral maro 6 quella di Tieste. Noi graviVamverso Trieste, ina dipenderà dall'Italia se fino a quando questa nostra gTavitaz one verso l'Adriatico potrà perdurare. Io personamente — ha -seguitato il dottor Ellenbogen — ho l'impnessione che tanto da parte austriacaQuanto da parte italiana vi sia la tendenza dare alle relazioni commerciali fra 1 due Paesil maggior sviluppo possibile, mediante recr mitili r condiscendenza-i» l'Italia, come del resto è detto nel mento naie ora inviato dal D'Annunzio a Cle- menceau. Vedremo quali' sono oggi su questo punto le idee di Nitti e del Governo. Intanto, sul problema di Fiume qualche lume può essere derivato al presidente'del Consiglio da un colloquio avuto col capitano Giulietti, ritornato ora da Fiume. La ragione del colloquio tra il presidente del Consiglio ed il segretario della Federazione dei lavoratori del mare consistette nella riforma della Cassa invalidi della marina mercantile ed intorno alla quale il capitano Giulietti conferì anche col ministro dei Trasporti on. De Vito. Ma nel colloquio GiuliettiNi-t-ti si parlò anche e prevalentemente della questione di Fiume. Su quésto punto il rappresentante dei marinai, dopo aver affermato la propria solidarietà coi legionari fiumani, si è altresì dichiarato recisamente avversarlo di coloro, (e il capitano Giulietti dice che non sono pochi) i quali vorrebbero servirsi dell'agitazione per Fiume, non per completare il territorio della nazione e l'indipendenza della Patria, bensì per provocare ima crisi ministeriale. E' opinione del reduce da Fiume che solo la annessione possa condurre ad un atteggiagiamento del legionari fiurnani conciliante verso il Governo, Ciò dimostra che sostane zialmente nei riguardi del D'Annunzio il problema si trova al punto di prima. . Comunque, è da prevedersi che gli elettori andranno alle urne prima che la questione di Fiume Kabbia avuto la propria soluzione,, tanto ,'fllla Conferenza, quanto nei rispetti dei legionari fiumani. In tema di discorsi^ elettorali si avrà domenica al teatro Màssimo di Palermo il discorso dell'on. Orlando, : La polemica Giolitti-Salandra è oggetto vieppiù di appassionati commenti. Nelle sfere di Montecitorio, discretamente affocate, essendo numerosi i deputati uscenti, di pas^ saggio a Roma per conferire coll'on. Nitti, circolava, oggi la definizione della lettera Salandra data da un ex deputato monarchico dell'Alta Italia e giornalista, il quale per ora non-si ripresenta agli elettori. La definizione è questa : « La testimonianza di un morto su di un colloquio avvenuto à. quattro occhi, di cui non é possibile controllare il contenuto». 8.■ <Quali sarebbero le modifiche annottate ai provvedimenti finanziari Roma, 20, sera Dalle conversazioni che si sono svolte circa i provvedimenti finanziari fra il presidente del Consiglio, on. Nitti, il ministro del Tesoro, on. Sctianzer, il ministro dclte Finanze, on. Tedesco, il ministro dell'Industria, senatore. Ferraris, il sottosegretario di Stato al Tesoro, on: Belotti, Il sottosegretario di Stalo alle iFinanze, on. Perrone, il direttore della Banca d'Italia, comm. Stringher, il direttore generale dell'Istituto Nazionale delle Assicurazioni, comm. Beneduce, è risultata la definizione di alcune modifiche ai primitivi progetti, nell'intento di eliminare le difficoltà dell'applicazione, tenendo conto dei voti espressi dai principali Enti (finanziari e già dettagliatamente illustrati dai' direttori degli istituti di credito nelle conferenze avuta con i membri del Governo. Le conclusioni concordate sarebbero, secondo l'Agenzia Volta, le seguenti: l.o L'accertamento dei patrimoni verrà tatto in base a denuncia di tutte le attività immobiliari e mobiliari del contribuente, con apposita procedura di controllo per la valutazione; 2.o l'imposta si applicherà ai patrimoni esistenti al 31 dicembre 1919; 3.o non si farà luogo al tramutamento dei titoli al portatore, nè nominativi, nè dei libretti di deposito e risparmio, in quanto siano essi pure al portatore, in altra qualsiasi forma di prelievo sui titoli stessi mediante stampigliatura od analogo' provvedimento, in modo che resta invariato l'attuale regime dei depositi e. dei titoli al portatore, e neppure verrà applicata, come era corsa la voce, l'aliquota massima di tassazione, a carico di Enti, con facoltà di rivalsa; 4.o tutti i titoli al portatore, libretti, risparmio, ecc., nonché i biglietti di Banca, dovranno essere naturalmente denunziati dal contribuente insieme alle altre sue attività, ed.asseverati-mediante giuramento, sotto comminatoria di confisca dell'intero patrimonio in caso di falso giuramento; 5.0 verranno accordata lunghe dilazioni ed opportune rateizzazioni per il pagamento dell'imposta accertata, con speciale riguardo alla proprietà immobiliare, e saranno per quest'ultima adottati equi criteri di valutazione; 6.0 è intendi-menta del Governo di applicare gif. imminenti provvedimenti con modalità tali da non turbare l'economia del Paese, nè inaridire la fonte di produzione. i a i . o , i i o i e e i e a o e e e e e i to i o i , a. I e n e i o o e o e — , a i L'oeeopozione di Pietrogrado non fu che una bazza dei banchierisvedesi e russi {Servizio speciale della Stampai Parigi, 20, sera. Vi ho segnalata ieri sera con le dovute riserve l'Informazione éM'Aoenzia Radio, la quale annunciava che l'ex-ministro degli Esteri russo Sazonoft aveva ricevuto un telegramma di fonte inglese confermante ufficialmente l'occupazione di Pietrogrado da parte delie 'truppe di Judenitch. Ma, se è esatto che Sazohoff abbia ricevuto un telegramma, esso non riferiva però che delle voci elio correvano a Stoccolma o, per meglio dire, alla Borsa della capitale svedese, oiò cha ha la sua non lieve importanza. Infatti, secondo informazionche il Metili assicura serie, l'occupazione dPietrogrado sarebbe stuta una buzza per i banchieri svedesi che avevano speculato sul corso del rublo. 1 banchieri svedesi e russ(questi ultimi in gran parte bolscevichi) avevano .interesse a far salire il corso del rublociò che è avvenuto non appena la notizia sè diffusa. In ventiquattro ore il rublo, che valeva zero e sette corone, è salito a aero e tredici, ed 11 marco finlandese da 0,15<o a 0.1850. Con questo colpo di Borsa il noto finanziere massimalista nubenstoin (che non fu estraneo al lanciamento deWa sensazionole notizia) ha realizzato in poche ore un considerevole beneficio In quanto all'occupazione di Pietrogrado,'essa è considerata possibile. Forse al momento in cui vi telegrafo è un fatto compiuto, ma è meglio attendere C. La vertenza della gente di mare col Governo composta noma, 20, notte. La minaccia di una ripresa dello sciopero della marina mercantile, per il ritardo frapposto dal Ministero dei trasporti nella soluzione del problema della Cassa invalidi della .marina mercantile e di altre questioni che interessano da vicino gli equi, paggi delle nostre navi mercantili, può considerarsi scongiurata. 11 capitano Giulietti segretario generale della Federazione della gente di mare, ha avuto oggi un lungo colloquiò col ministro dei trasporti. In seguito, alle assicurazioni ricevute la vertenza può ritenersi composta. li dazio francese sulle automobili sarà ridotto, Parigi, 20. uotte.' Ulntransigeant reca una informazione secondo là quale i dazi doganali sulla importazione di automobili, che attualmente si e)evano al 70 per cento sul loro valore, saranpotra breve ribassati al 45 per cento. Il Decretò relativo comparii ^xossimaincnte.