Comizio di lavoratori dello Stato

Comizio di lavoratori dello Stato Comizio di lavoratori dello Stato Alla vigilia dello sciopero nazionale? gpL'*agitazione del lavoratori statali sta per giungere alla fase culminante. Questa categoria che raggruppa tutte le maestranze addette agli Arsenali, alle Officine d'artiglieria, al Laboratori Pirotecnici, alla Farmacìa centrale militare, al Laboratorio del chinino di Stato, ai Cantieri marittimi, all'Officina carte-valori, ai tabacchi, ecc., da molti mesi è in attesa della pubblicazione del regolamento che deve disciplinare le condizioni della loro carriera. Già molte volte, in comizi e riunioni queste maestranze mossero vive doglianze verso il Governo per questo inesplicabile ritardo, che tiene in ansia parecchie diecine di migliaia di operai. A questo primo motivo di malcontento ore so n'è aggiunto un secondo, forse più grave, perchè di carattere più urgente. In tutti gli stabilimenti militari della nostra città sono stati preannunziati vastissimi licenziamenti motivati da diminuzione di lavoro. 1 licenziamenti avrebbero effetto dal giorno 21. prossimo, e soltanto alla Farmacia centrale militare si tratterebbe — se le informazioni nostre sono esatte, come abbiamo ragione di ritenere — di allontanare dal lavoro circa 500 persone. Ora, non tutti i licenziandi sono avventizi assunti per 11 periodo d'intenso lavoro degli anni di guerra. Molti di essi contano parecchi anni di servizio, e, del resto — dicono essi — anche gli altri se fossero messi sul lastrico non saprebbero, in questo momento, corno prowe dere al proprio sostentamento. In un comizio che ebbe luogo lunedì sera l'animo della massa si manifesto nell'approvazione del seguente ordine del giorno: «Il personale operato degli stabilimenti statali di Torino, riunito In assemblea straordinaria la sera del 13 corr.. udita la relazione (atta dal secretarlo sezionale. Mantica, eli tutto 11 lavoro svolto In que ft.L ultimi giorni dalla Commissione Esecutiva o del le risposto avute dalla sede centrale; Indignato dal la tracotanza della Commissione mlnlsterialo poi trattamento usato al personale straordinario, elio dopo averlo sfruttato e dissanguato durante 11 luneo ne riodo dèlia guerra — non esita a gettare in preda alla disoccupazione, per dare 11 macchinarlo a speculatori che si sono arricchiti sullo rovine del proletariato, eleva alta protesta, in attesa delle de liberazioni che verranno prese nell'assemblea di martedì sera, alla quale Interverrà un membro del la sede centrale e si dichiara fln d'ora pronto a qualsiasi energica azione, che sarà decisa per sai vaguardcro la dignità dell'organizzazione ». In seguito alla votazione di questi energici propositi, ieri allo 17, si riunirono d'urgenza i componenti dei Consigli direttivi dielle categorie Guerra, Carte-valori, Tabacchi per esaminare la situazione specialmente in rapporto al manifestato proposito degli operai di proclamare lo sciopero a far tempo da stamattina. Dopo ampia discussione i Consigli direttivi deliberarono di proporre al comizio generale indetto per la sera di soprassedere ad ogni aziona locale per dar modo alla sede centrale di esaminare l'opportunità di provocare un movimento nazionale. Il comizio generale era indetto per le ore 20,30 alla Camera del lavoro, nel salone superiore. Ma gli accorsi furono in cosi gran numero die iu necessario tenere un altro comizio nel salone sotterraneo, e prima delle 51 tutti e due gli amplissimi locali rigurgitavano di l'olla che si addensava in ogni angolo, La presidenza del comizio al primo piano -fu tenuta da Ottella, e nel sotterraneo da Vaghiu1i. In ambedue le riunioni parlarono Chignon, segretario della Camera del lavoro, Gamberini, della sede centrale di BolSzna, venuto espressamente a Torino, ed altri oratori. Data la precedente deliberazione dei Consigli direttivi e le dichiarazioni del rappresentante del Comitato centrale, il non facile compito degli oratori, diciamo cosi, ufficiali era quello di contenere l'impazienza della massa che voleva iniziare cubito l'astensione dal lavoro. Essi misero in evidenza l'opportunità, di dar tempo agli enti direttivi, che soli hanno tutti gli elementi di giudizio, di giudicare le necessita 0 le indicazioni della situazione. Così si espresse il Gomberini, quantunque . '.l'uditorio partissero frequenti grida di: .sciopero ! Bciopero! Il Chignoli aggiunse che si poteva bensì attendere le decisioni del Comitato centrale che mtro la corrente settimana si riunì»rà apDositamente a Bologna, ma che, dopo la chiara manifestazione della volontà della massa, la responsabilità è unicamente degli Enti direttivi. Disse ancora che se prima del giorno 21 i licenziamenti non saranno revocati, gli operai debbono considerarsi, svincolati da ogni vincolo d'attesa ed iniziare senz'altro lo sciopero. Altri oratori fecero notare che le categorie tabacchi e carte valori non possono dare subito la loro solidarietà perchè, trattari*dosi di un movimento che dovrà essere esteso a tutta Italia devo intervenire una deliberazione del rispettivo Ente direttivo. Queste td altre ragioni, e la persuasione, che intanto si era fatta strada nell'animo dei più. che un subitaneo movimento localizzato a Torino non avrebbe avuto quella imponenza, anche esteriore, che la gravita dei moti vi determinanti lo sciopero consiglierebbero, fecero sì, che al termine de' due comizi, prevalesse la tesi suggerita dai Consigli direttivi. Di conseguenza ogni decisione relativa allo sciopero è, per ora, sospesa in attesa delle deliberazioni che nell'imminente riunione del Comitato centrale saranno adottate. Le due affollatissimo riunioni ebbero termine poco prima delle 23. L'agitazione dei lavoratori del teatro Le diverse categorie dì artisti e lavoratori addetti ai teatri, hanno nominato un Comitato d'agitazione, in cui tutte sono rappresentate, coll'ipearico di coordinare e armonizzare ti movimento della classe, sia per quanto riguarda l'aiuto materiale da dare ai lavoratori dei teatri dì Milano e Bologna, che sono già in lotta con le rispettivo imprese e specialmente contro il trust Suvini-Zerboni o Paradossi Levi, sia per disciplinare ed intensificare la preparazione morale e finanziaria a quelle azioni che oventualmente si rendessero necessarie per ottenere il riconoscimento dei diritti della classe stessa. Ieri cotesto Comitato "si riunì al completo presso la sede del Sindacato musicisti e, dopo un sereno ed ampio esame della situazione, approvò il seguente ordine del giorno-. « Il Comitato d'agitazione teatrale mentre riafferma la propria solidarietà, in nome di tutti i suol rappresentati, coi com pugni scioperanti di Milano, delibera di inten smearo la propaganda morale in seno alle proprie organizzazioni onde ottenere il mas Simo contributo finanziario prò scioperanti milanesi. Delibera inoltre d'invitare le imprese teatrali Fratelli Chiarella a voler chiarirei nel 1 eventualità di uno sciopero, la loro posizione nei rispetti dei trusts Suvini-Zerboni o Paradossi-Levi. Dà quindi mandato al segretario del Comitato d agitazione di esperire le pra tlche inerenti ■>. y

Persone citate: Chignoli, Gamberini, Mantica, Zerboni

Luoghi citati: Bologna, Italia, Milano, Torino