Un atto decisivo per Fiume ?

Un atto decisivo per Fiume ? Un atto decisivo per Fiume ? Provvedimenti finanziari di più vasta portata Il Governo prepara un manifesto al Paese Roma, 7. notte. Entriamo nel cuore della campagna elettorale ed il Governo compie ad uno ad uno i preparativi di rito per la grande prova. Domani sarà la volta di quello che può essere considerato come un atto essenziale della preparazione ministeriale. Il Consiglio dei ministri è convocato per fissare, fra l'altro, le linee generali del manifesto che il Governo rivolgerà al paese. Come il presidente del Consiglio accennò nella lettera ai suoi elettori di Muro Lucano, all'indomani dello scioglimento della Camera, il Governo intende, nell'attuale circostanza, astrarre dallo manifestazioni esclusivamcnte personali nella indicazione della piattaforma elettorale. Perciò, al vecchio sistema del discorso tenuto dal capo del Governo, l'on. Nitti si propone di sostituire un manifesto recante le firme di tutti i ministri, recante il programma collettivo del Gabinetto. Non è escluso che in seguito, prima che la lotta elettorale abbia termine, il presidente del Consiglio parli si Potenza, capoluogo del di lui collegio IKilitico, o altrove, per chiarire in senso definitivo i termini della lotta. Ma quello che è il programma complessivo del Govemo sarà indicato ilei manifesto al paese di cui ogni affermazione, ogni parola, saranno approvate preventivamente dal Consiglio dei ministri. Sebbene si tratti di una pura questione di formn-, il proposito incontra il gradimento del mondo politico. Ouanto al contenuto, esso- sarà subordinato ad ulcune importanti deliberazioni preliminari da discutersi appunto nella riunione che i ministri terranno domani. Tali deliberazioni riguardano i due punti più importanti rimasti in sospeso nella situazione italiana. Cioè: la questione -di Fiume e i provvedimenti finanziari. Il Governo procede a tappe nei problemi che. nei xaiworti del Ministero, l'appello al paese solleva. Fu ieri la volta della prima infornata di senatori con la quale, mediante una parte delle nomine, ha permesso la formazione delle liste in un certi numero di collegi, dove la situazione elettorale risulta, dopo ciò, chiarita, li' oggi la volta della ratifica dei trattati di paco di Versailles e di Saint Germain. La ratifica, vivamente desiderata dalla Francia, ci pone in condizioni di ottenere, come ricambio, un .cordiale appoggio della Francia,; almeno nella fase iniziale delle nostre trattative diplomatiche, in seguito al passo anglo-americano per la soluzione del problema «li Fiume. Per ciò che riguarda il trattato coll'Austria"; si dichiara nelle sfere autorizzate che la ratifica per decreto reale si imponeva, perchè non era possibile lasciale sussistere per parecchi mesi (cioè .'fino alla discussione che del trattato avrebbe fatto la nuova Camera) le agitazioni derivanti dalle speranze della popolazione austriaca, in seguito alla mancata chiusura del Brennero. T.a ratifica del trattato per decreto reale non solleva pertanto rilievi sostanziali e viene considerata come inevitabile conseguenza dello scioglimento della Camera. Ouanto a Fiume, il momento di uria decisione .del Ministero c venuto, li' venuto •per due ragioni: perchè è ferina intenzione dell'on. Tittoni ili sottrarre il problema dell'italianità di Fiume dalla campagna elettorale; rna sopratutlo perchè jl'attoggiamentb' dell'Inghilterra e degli 'Stati llnili impone una soluzione. Gli or gnni ufficiosi invocano in questo momento derisivo la concordia c la misura ila parie dei purtiti politici e degli uomini responsabili. Questa invocazione viene a confor,murc l'imminenza di un atto di governo: in cho può» esso consistere? Secondo molte . probabilità potrebbe trattarsi della sostituzione dei legionari ii D'Annunzio poh 'truppe regolari. Secondo voci diffuse a Doma tale soluzione sarebbe in corso, ma -tali voci non sono confermate.■ Invece si ammetto che tale soluzione possa verificarsi da un momento all'altro. Dato che possa questa essere !a soluzione che il Governo assegna al delicato problema, è du chiedersi se essa possa avvenire col consenso oppure con la resistenza dcll'u'itinilc. comandante di Fiume. Notasi hanno a Roma elementi per rispondere itti un tale quesito. Certo è che gli stessi intimi di D'Annunzio ammettono (un giornale romano Io pubblica stasera) che trattative tono già avvenute Ira inviati del Governo ed il capitano Giuriati, segretario politico del D'Annunzio. Le trattative avrebbero nei giorni scorsi dato esito negativo. Coniurv que, anche il problema di Fiume entra nulla sua fase risolutiva, qualunque essa debba essere. II Consiglio dei ministri domani porterà luce in proposito. L'altra quesUone pregiudiziale per la pubblicazione del manifesto del Governo, è, come dianzi ho detto, quella dei provvedimenti finanziali. Si hanno su questo punto da fonte ministeriale informazioni di grande interesse. Il nuovo omnibus finanziario verrebbe anzitutto annunciato nella .prossima settimana, vale a dire avrebbe prevalso la corrente che faceva capo nel Consiglio dei ministri, all'on. Schanzer, nel jaenso di un'immediata applicazione dei (nuovi gravami senza attendere, come altri proponeva, la fine della campagna elettoTale. Anche sn questo punto la riunione di domani a Palazzo Braschi segnerà deliberazioni Anali; ma assai importante è il fatto che l'omnibus finanziario assumerà, so. domani le relative proposte saranno approvate, un'estensione ed un'importanza assai maggiore di quelle dapprima prospettate. Se il Consiglio dei ministri entrerà in tale ordine < di idee, la stessa imposta sul patri ponto passerebbe, in seconda linea drtUMi- te agli altri provvedimenti di natura anche più radicale. Vi sarebbero cioè tre gruppi di provvedimenti coi quali (si afferma da fonte ministeriale), si mirerebbe a stabilizzare il bilancio dello Stato per un lungo periodo di anni. I provvedimenti da sottoporsi domani al Consiglio dei ministrisarebbero così importanti da riformare sin dalle basi l'attuale concezione dell'imposta e della tassazione. Scendendo ai particolari si afferma, tra l'altro, che sarebbe raddoppiata la tassa sull'automobile e sugli autoveicoli in genere, in quanto essi per la maggior parte sarebbero considerati oggetti di lusso, che nuovi provvedimenti si propongono di tassare in misura molto elevata. Siamo insomma, sia per In nostra situazione alla Conferenza di Parigi, sia per l'assetto economico del paese, in un periodo eccezionalmente importante. S. La pressione americana rende Illusorio l'appoggio francese Colloquio Nitti-Barrère L'occupazione regolare di Fiume era già decisa? Soma, 7, notte. Ieri sera l'ambasciatore di Francia, signor Barrare, fu ricevuto dal l'on. Nitti, con cui ebbe una lunga conferenza. Vennero discussi con grande cordialità, la questione di Fiume e l'atteggiamento amico della Francia per la sua risoluzione. Il Governo francese fece anche conoscere la sua soddisfazione per la decisione presa dal Governo italiano relativa alla ratifica del Trattato di pace di Versailles per decreto reale, ratifica che dà forza esecutiva al Trattato stesso. Il « Messaggero », esponendo l'attuale situazione diplomatica dell'Italia in rapporto alla questione di Fiume, scrive: « Washington non intende recederò dai suoi propositi ed 6 ben lontano dal consentire ad un'occupazione italiana definitiva della città ita)ionissima. Inghilterra e Francia si rendono conto della delicata situazione del nostro Governo e continuano ad essere animato dai più amichevoli sentimenti verso l'Italia; ma è chiaro che uè Lloyd George, uè Cle menceuu sono disposti a ribellarsi a Wa shington nell'interesse di Roma. Se dunque il Governo americano passerà dalla politica dei moniti a quella degli ultimati, nei non dobbiamo illuderei sull'aiuto anglo-francese. Un giornale londinese scriveva ieri chiaramente, cho l'Inghilterra non può allontanarsi dei desiderati americani, e se non può l'Inghilterra, meno che meno può la Francia». Il «Corriere d'Italia» deplora- che il passo anglo-americano verso l'Italia per Fiume sia avvenuto quando erano giunte a buon punto le trattative per una risoluzione dell'incidente. Esso scrive: L'Italia aveva proposto di procedere all'occupazione di Fiume con un contingento di truppe al comando di un generale italiano quale mandatario della Lega della Nazioni L'occupazione, naturalmente, doveva essere seguita dallo scioglimento del governo provvisorio di D'Annunzio. Il progetto poteva esse 10 già prossimo alla sua attuazione se non fosse intervenuto l'inesplicabile gesto inglese a complicare una situazione di per se stessa già così penosa e così irta di difficoltà. Il Governo francese, che. si era mostrato lino ad ora animato dal desiderio di facilitare cor dialmente la soluzione invocata dall'Italia, non hi è discostato da questo atteggiamento e non si è associato quindi all'azione diplomati ea concepita dui gruppo anglo-americano con tro l'Italia. La situazione che si prospetta in questi termini 6 eccezionalmente grave c delicata •■'. La » Tribuna » insiste nel rilevare la gravità del passo anglo-americano rispetto al l'Italia per la questiono di Fiume. Intorno a questo passo ed intorno al contegno che al- riguardo di esso tiene 1* Francia, la «Tribuna» scrive: « Siamo, per indubbi e del resto niqlteplic segni, in presenza di una precisa azione dogli Stati finiti che, non crediamo di esagerare, assillile la forma di una vera e propria pressione, conio del resto esplicitamente, si rileva dalla dichiarata minaccia di sospendere ogni aiuto agli Stati europei nel caso che. essi mostrino debolezza ed indulgenza nel far rispettare i deliberati della Conferenza, Una simile pressione risulta esercitata, oltrecchò a Londra, anche a Parigi, sebbene [inora, contrariamente alle, voci corse, non risulti che 11 Governo francese, abbia fatto od abbiti intenzione di compiere alcun passo del generi! di lineilo compiuto dal Governo inglese. Risulterebbe Invece che il Governo francese, appoggialo in ciò dalla maggiore, e meglio pensante parte 'della stia opinione pubblica, non smetti! di considerare con solidale interesso la questione italiana per la quale continua ad adoprarsi resistendo allo pressioni americane. Ora, so si considera che non i: soltanto in Italia, ina sono, in proporzioni Riverse, anche l'Inghilterra, e assai più la Francia, a.l avere bisogno ilell'ainto economico e finanziario degli Stati Uniti: e se s£ richiama su questo argomento l'esplicita dichiarazione fatta du Lloyd George e ria Glemenceau a Tiltcmi a Claire Fontain'', che cioè il loro appoggio nuli sarebbe potuto andare oltre al punto di là dal (piale essi possano trovarsi in aperto conflitto con Wilson, se si considera tutto ciò, si hji quanto basla per non lasciarsi andare nd eccessive illusioni, e per spiegarsi l'atteggiar mento assunto dal Governo inglese. All'inverso, si deve apprezzare,le difficoltà della resistenza francese a nostro favore e la conscguente misura del grato animo che noi dobbiamo alla Francia per il grave momento che volge ». ìéIii Star unitili segatore Roma, 7, notte. S. M. il Re con decreto odierno, su pròposta di S. E. il ministro dell'interno, presidente del Consiglio dei ministri, ha nominato senatore' del regno l'on. dott. Carlo Schanzer, ministro del tesoro. Il Decreto che istituisce la Regia Guardia Gli ispettori in investigazione Roma, 7, notte. La Gazzetta Ufficiale pubblica un regio decreto che sopprime l'attuale corpo delle guardie di città e in #ua vece istituisce il corpo della regia guardia per la pubblica sicurezza; ed un altro depreco che da facoltà al Mini stero degli Interni di snidare a determinati agenti funzioni direttive colla qualifica di Ispettore hi investigazione. ^Stefani). La eampagoa elettorale Roma, 7, notte. néraìi sarebbero, "viziale di nullità per il fattòjche esse avvengono in ree imo di censura. La migliore giurisprudenza parlamentare — dieu, il Mirabelli — ritiene, invalide le elezioni non: gurantite dàlia liberti). Lu giurisprudenza dèi- la Giunta, parlamentini' per la verifica dei Pr> tori, dichiara nulli! le «lezioni fatte in regimo I distato ili assedio, quando appunto le pubbli-iche libertà, di parola, di stampa, di associar zione, sono soppresse. E' memoranda al ri-1 guardo la relaziono del compianto Nicola Gal- • lo. Il Decreto non contempla soltanto la vio- laziune del diritto alla libertà di stampa; ab- braccia tutte le formo dell'attività politica le j quali servono od illuminare il paese sui prò i blemi più importanti della politica contempo- Fra le curiosità della campagna elettorale|vi è questa: che l'ex-depntato repubblicanojRoberto Mirabelli afferma che le elezioni gè- Il manifesto del Partito popolare La Direzione dèi Partito Popolare Italiano ha lanciato il seguente proclama al Paese: «Italiani! I problemi dell'ora: ridare la liberta alla scuola e riconoscere le classi; riformare la burocrazia e decentrare l'Amministrazione; riordinare le finanze con democratico ardimsnto e avviare il Paese —- cui necessità impone di raccogliersi in urto sforzo supremo di operosità produttiva — a-intensa forma di attività agricola e commerciale; affezionare sempre più il coltivatore alla terra, consentendo a lui ed alla sua famiglia il massimo frutto di lavoro; rivedere i Trattati di pace c riprendere cordiali relazioni con tutti i popoli, nel fermo proposito di attuare rapidamente il disarmo universale; questi più generali- ed alti problemi rispondenti alle giuste e. schiette esigenze di numerosi gruppi sociali e di vaste regioni, non possono trovare soluzione adeguata, nò prendere chiaro significato fuori" di un quadro ampio e complesso. iXoi dobbiamo vivere il nostro programma perchè diventi storia vissuta del popolo nostro. Altri arma a brandelli di verità con esclusivismo pernicioso; Noi riaffermiamo la sintesi : famiglia e patria; classi sociali delle Nazióni e autorità e libertà; individuo e collettività. Sontanto nella vita piena l'uomo vive nella vita molteplice ed una. Bisogna guardare in alto. Consacrare nel patrimonio religioso e morale immutabile e sacro raffermarsi dei nuovi istituti economici e sociali: ecco il nostro dissenso dai conservatori. Vedere nel Cristianesimo la fonte perenne di civiltà progressiva: ecco il nostro conflitto con la sonora e falsa verbosità delle democrazie unti-religiose. Chiarire, elevare, rafforzare la ecscionza del popolo in coitispondenza al mutarsi degli istituti sociali: ecco il nostro' contrasto con la rovinosa iattanza rivoluzionaria. Volere la giustizia con tutta la passione della nostra unitila, preparare ed attuare le forme sociali, che a tutti, nella dignità del lavoro, consentano' una vita, più buona e più alta; raccogliere e consacrare il desiderio profondo di pace che in ogni guisa il popolo nostro irresistibilmente esprime, di. puce che coroni il sacrificio vittorioso degli italiani nel conforto al dolore di famiglie innumerevoli e nel tributo di gratitudine a coloro che nel sacrificio proprio portano i segni ammonitori. Ecco il nostro programma. — Firmati : La Direzione del Partito : Bertone, Guvuzzoni, Degni. Grandi Milano, Micheli, segretario del gruppo parlamentare; Sturzo, segretario politico». I nazionalisti nessi fuori del blocco liberale Lai campagna elettorale è stata impostata a Roma con una riunione tenuta ieri sera, alla quale sono intervenuti deputati, senatori, notabilità romane ed i ministri Tittoni e Alfredo Baccelli, i quali sono intervenuti conio privati e non come rappresentanti del Governo. I/adunanza ha. condotto ud una rottura, nel campo liberale, poiché venne approvato di non far questioni, nella compilazione delle liste, di ministerialismo oppure di antiministerialismo, ma di aver di mira unicamente gii interessi del Paese, f nazionalisti e gli altri eleinentl estremi vengono quindi tagliati fuori dalla lista del blocco liberale. All'adunanza erano presenti i senatori Cencnlli, Colonna Prospero, Corsi, Scaram»ll;i-Manetti, Tittoni Tommaso, ed i deputati Valenzaui. Carboni, Canevari, Guglielmi, Veroni, Pais-SeiTU. iFedcrzotit, Medici. Assunta la presidenza dal generale Bompiani, l'uvv. Llbotto ha riferito circa la deliberazione presa dal comitato regionale del Partito liberale, nel senso di addivenire, di accorrlo con i consiglieri provinciali, ad una larga concentrazione di forze costituzionali, auspicando una Ionie e fervida intesa con quei partiti, come il democratico costituzionale, il radicale eri il nazionalista, che, dòpo essere stati fervidi assertori della guerra, intendono che i fruiti della vittoria non sfuggano tigli Italiani dopo i grandi sacrifici compiuti per la grande causa della civiltà. Ila riferito infine, olio, secondo il pensiero della grande maggioranza delle sezioni del partito liberale in tutta Italia, com'è risultato nell'adunanza del partito che ha avuto luogo ieri, è necessario, per evitare scissure, facilitare Una larga intesa, mettere da parte ogni pregiudiziale in favore o contro l'attuale-Ministero e, avere di mira unicamente gli alti nteressi del Paese il quale attende anelante un'era di puce e di ricostruzione, e non vuole, dopo la guerra con i uemici esterni, affrontare nuovo lotte intestine. Federzoni ha dichiarato clic i nazionalisti non potevano accedere a tale programma. La asseiublea ha quindi approvato tali direttive e si è proceduto seduta stante alla nomina del Comitato regionale. Subito sciolta l'assemblea. si è riunito il Comitato che ba nominato nel suo seno la Commissione esecutiva cosi composta: Presidente generale Bompiani: membri: Cencelli, Sili, Marchiafavu, Alibrundi, Libotte, Guadagnali e Flamini. L'assicurazione contro la disoccirpazionc involontaria. Roma, 7. notte. Il Decreto per l'assicurazione contro la disoccupazione involontaria, approvato nell'ultimo Consiglio dei Ministri, reca queste dispoazioni : « Il Decreto provvede alla disoccupazione, a cominciare dal gennaio lftìtt, per tutti gii operare salariati delle industrie e dell'agricoltura e per gli' impiegati delle azlende private che ubbiano stipendi mensili non superiori a L. 350; viene istituito mi conto corrente di 50 milioni a favore dell'Ufficio centrale di collocamento, per anticipazioni ai Comuni e ad altri enti pubblici per l'esecuzione dei lavori più urgenti, prima ancora che stono concessi i sussidi stabiliti dalla legge. E' prevedibile che a numero degli assicurati obbligatoriamente oltrepassi i 3 - milioni. TI progetto prevede che il sussidio possa essere pugato ad ogni disoccupato per un periodo non superiore ai 120 giorni all'anno .. Per limitare le spesa pei libri scolastici | Roma, ] '• no,,e- i li ministro della P. I. ha diretto ai regi ! Frowediion agli studi una circolare nella,quale raccomanda vivamente clic, in c-ghi 01 - dine di scuole siano limitate allo stretto tur ' cessano le spese per libri di testo e per oajpjatt ^i~.stMtìào.H> 4fecaaKetterta.7 .I