La tattica elettorale discussa alla Lega Esercenti

La tattica elettorale discussa alla Lega Esercenti La tattica elettorale discussa alla Lega Esercenti Alla presenza di un cospicuo numero df soci, Verme esaminato e discusso, ieri alla Lega: esercentl e commercianti, il problema elettorale. 11 presidente cav. Guglielmi Dell'aprire la seduta espone brevemente 11 motivo della adunanza. Esamina l'azione spiegala dai deputati uscenti in favore <iel ceto eseroenlesco e commerciale e la dichiara negativa. « Gii uomini di nostra parie — dice — eletti col voti mostri nulla iecoro per difendere la nostra classe dalle accuse o dai vituperi a oui venne fatta segno in questi quatto» anni di guerra. Coloro che agirono a nostro favore, durante la lunga legislatura testò chiusa, furono rari come le mosche bianche». Soggiunge che ormai l'imposfazione della lotta politica è inu•tata da quella di un tempo. Mentre prima era «*senzialinento schermaglia dt partiti, ora si delinea chiaramente come competizione ri-i classi, lì poiché il problema massimo delUora presente è quello della ricostruzione, la lotta dottorale, pur conservando 11 suo carattere di ep:sodìo contingente, diventa un'arena nella quale si battono i diversi interessi economici di cut le classi sono le risultanti e le esponenti. Fa presente che, essendo gli esercenti e commercianti delia Provincia in -numero di 88 mila, essi costituiscono una forza con la quale tutte le frazioni in lotta dovranno tare 3 conti. Richiamata l'importanza delle deliberazioni che l'assemblea è chiamata a prendere, apre la discussione. Begliatri, al quale si associa Marcellino, sostiene l'opportunità di appoggiare candidature nuove, che diano sicuro affidamento di tutelare gli interessi della classe. Vaschetti vorrebbe che la classe» si appoggiasse al nuovo hucleo che si è dato il nome di Gruppo interventista della vittoria. Il nazionalista Bagnasco che dichiara di essere uno dei promotori del Gruppo della vittoria, dice che gli esercenti non debbono accodarsi nè ad esso ne ad altri raggruppamenti politici, ma debbono tendere allo .scopo di avere la rappresentanza diretta, mediante reiezione di genuini loro denegati,, che abbiano con essi perfetta identità di interessi. Ballesio afferma la necessità di appoggiare uomini capaoi di difendere la classe, qualunque-possano essere le loro idealità e flnaliià politiche. Parlano ancora, facendo rilievi di vario genere, .il cav. Gtoda che critica i deputati uscenti, il cav. Goretta che Vuole siano consolidati i rapporti fra capitale o lavoro ed afferma la necessità di avere uomini nuovi, come sono nuovi, politicamente, i •tempi. Buscaglione che propone sia dato ampio mandato alla Presidenza, Chiossi e -Del la-orre. L'aw. prof.. Chiaudano, segretario generale del Comitato. elettorale dei commercianti ed esercenti della provincia di Torino, delinea anzitutto la necessità che la classe tenga presente sopratutto la difesa e lo sviluppo dei propri interessi in armonia co! benessere supremo del Paese. Data la delicatezza della situazione politica non è d'avviso che l'assemblea vincoli la Presidenza ad un mandato tassativo o tracci già fin d'ora una linea determinata di azione. Ritiene che sia necessario dar la più ampia fiducia alla Presidenza e al 'Comitato elettorale. Presenta in tal senso un 'ordine del giorno. Il presidente, riassumendo la discussione, rileva come lutti gli oratori hanno in sostanza affermato anzitutto il dovere che la classe in armonia col benessere del Paese si affermi nella prossima- lotta elettorale in maniera da tutelare i propri interessi. Accetta l'ordine del plorao deli"aw. Chiaudano. non nascondendo però la enorme responsabilità che con esso la Presidenza viene ad assumere. Confida però che la Delegazione del Comitato elettorale compirà il proprio lavoro in maniera da soddisfare tutte le aspirazioni dai diversi oratori poste innanzi. Mette quindi ai voti il seguente ordine del .giorno, il quale viene approvato per acclamazione. • L'Assemblea straordinaria dei soci della Lega esercenti, commercianti e industriali: sentita la relaziono della Presidenza; approtvate incondizionatamente le direttive e l'azione del Consiglio generale e dalla Presidenza in ordine alla prossime elezioni politiche, in conformità ai principi dell'ordine del giorno dell'8 settembre della Confederazione nazionale delle Associazioni di esercenti e commercianti Sede in Roma e quello 28 stesso mese delle Associazioni di commercianti ed esercenti della provincia di Torino: ritenuto che ogc' dopo-quattro anni di guerrai è sopratuito la ricostruzione economica del Paese 11 problema fondamentale della nostra politica interna: riconosciuta la necessità che ques'a opera d. ricostruzione si compia col concorso di tutte le forze vive del Paese e specialmente delle organizzazioni di commercio, industria e la voro: riconfermano il dovere di tutti gli es=er centi e commercianti di partecipare attiva mente alle prossime elezioni politiche in 'ri fesa dei propri intercssil affermandosi coni patti su di un programma fondato sulla tutela c libertà dei commerci e diretto sopratutto lilla restaurazione dell'economia nazionale: danno ampio mandato alla Presidenza e al Consiglio camerale di attenersi nella propria azione elettorale nel modo più rigido a questi principi, dichiarandosi pronti e disciplinati a seguirò le definitive designazioni ». Ultimata cosi la discussione più importante, l'Assemblea prende in esame la questione della panificazione che tiene in agitazione la categoria dei proprietari forno. Riferisce Milanese e viene votato il seguente ordine del giorno: ■ L'Assemblea straordinaria dei soci della Lega fra esercenti, commercianti ed industria li, presenti i componenti delle diverso sezion. di categoria, ritenuto che per il programma di solidarietà fra lo vario categorie, essa fa suoi .i desiderata dei proprietari di forno, cheispirati ad un giusto temperamento fra l'in teresse della; cittadinanza e quello delle cale gorie, miTano ad ottenere un trattamento uni forme per tutti i panificatori, e sono dettai dal bisogna di vedere regolato il commerci! di questi da norme precise e costanti; delibera se di accordo con la consorella Associazione proprietari forno, di avocare a se la pratica per vedere accolti dalle competenti autorità desiderata della Associazione stessa ». Quindi Ghigo, per i lattivendoli, intrattiene l'Assemblea sulle lagnanze di cotesti commer Pianti, e si vota quest'altro online del .storno col quale la laboriosa seduta, durata oltre tri ore, ha termine: «L'Assemblea, ritenuto che pel programma di solidarietà fra le varie cateporle; essa fa sua la richiesta dei latlivendol di veder calmierato il latte introdotto all'in grosso in città, rimettendo^ cosi in vigore u provvedimento che ha dato in passato ot'ini risultati, tutelando l'interesso del riettagliant •e del consumatore, sottraendo entrambi ari i lecite speculazioni; delibera di far proprio isuddetto desiderala dei lattivendoli, proioet tendo incondizionato appoggio perche questo sia accolto dalle superiori autorità» .

Persone citate: Bagnasco, Ballesio, Buscaglione, Chiaudano, Chiossi, Ghigo, Goretta, Guglielmi, Vaschetti

Luoghi citati: Roma, Torino