Una missione del Governo al Duca d'Aosta

Una missione del Governo al Duca d'Aosta Una missione del Governo al Duca d'Aosta Le due correnti nel Consiglio dei Ministri circa i provvedimenti finanziari La discussione dei nomi per la imminente infornata senatoriale. Wilson in stato allarmante? e e i o o i a , a e i ra, o a »- La partenza del Duca Roma, 4, notte. . Il problema di Fiume ritorna un'altra volta, per il Governo, sul tappeto, con carattere di urgenza. L'arrivo a Roma del Duca d'Aosta, il colloquio dì lui col Presidente del C msiglio, la discussione in Consiglio dei ministri, la successiva riunione presso l'on. Nitti con l'intervento del Duca, ed infine la partenza del Duca stesso avvenuta stasera, sono le varie tappe percorse nella giornata d'oggi dalla questione di' Fiume, che entra nuovamente in una fase delicata, anzi nel suo stadio acuto. La censura imbianca le colonne dei giornali', entrando nei-dettagli dalle discussioni avvenute. E' perciò prudente limitarsi a riferire quanto è consentito. Cioè, che la venuta a Roma del Duca d'Aosta è stata consigliata da una nuova fase degli avvenimenti di Fiume e dall'incarico che il Governo ha offerto al Duca, e che il Duca non ha rifiutato, per una missione da compiersi direttamente, oppure indirettamente, presso Gabriele D'Annunzio, in relazione ai nuovi fatti di Fiume. Il Consiglio dei ministri si è ampiamente occupato della questione sulla quale ha largamente riferito l'on. Nitti. In pieno accordo con l'on. Tittoni venne stabilita al linea di condotta del Ministero, la cui esecuzione viene affidata agli inviati del Governo. La discussione su Fiume, sulfatteggiamento degli jugoslavi, ecc., ha assunto cosi larghe proporzioni da impedire al Consiglio dei ministri di occuparsi oggi della questione della ratifica per decreto reale dei Trattati di pace di Versailles e di Saint Germaln. Si tratta però di un semplice differimento, che non muta la natura della Soluzione. Essa non può "essere che una: cioè l'approvazione per decreto reale. Un solo dubbio può essere affacciato di fronte a tale soluzione: il dubbio cioè che la Camera nuova possa non convertire in legge il decreto reale col quale i Trattati saranno approvati. Ma un tale atto rivoluzionario della nuova Assemblea parlamentare si può escludere « a priori ». Perciò, salvo la riserva della scelta del momento opportuno, il Consiglio dei ministri deciderà fra breve la ratifica dei Trattati. Nel Consiglio dei ministri, che è durato tre ore, ed al quale erano presenti tutti i componenti del Gabinetto, furono recate a conoscenza dei presenti le allarmanti condizioni di salute di Wilson. La gravità di tale notizia è confermata, non soltanto da dispacci dell'Ambasciata italiana di Washington, ma altresì da informazioni fornite dall'Ambasciata degli Stati Uniti di Roma. E' inutile dire con quale interesse sia nelle sfere diplomatiche italiane seguito l'andamento della malattia del Presidente americano. Il Consiglio del ministri si è occupato anche dell'omnibus finanziario, questione grave ed ùrgente, intorno alla quale due correnti si manifestano nel Gabinetto. La prima corrente sostiene l'assoluta necessità, richiesta tra l'altro dalla gravità della situazione finanziaria, di applicare subito, mediante decreto reale, i nuovi provvedimenti finanziari, fra i quali primeggia la imposta sul patrimonio realizzata in forma di prestito forzoso. Una seconda corrente sostiene invece l'opportunità, per ragioni politiche, di non produrre durante la campagna elettorale una... depressione nel paese, applicando immediatamente nuovi carichi gravosi per i contribuenti. Il Consiglio ha dato mandato di fiducia al Presidente del Consiglio per la scelta, d'accordo col Ministro del Tesoro, del momento in cui potrà avvenire l'applicazione dell'omnibus finanziario per decreto reale. I Ministri hanno infine preso in esame la lista dei nuovi senatori proposta dal Presidente del Consiglio. La discussione fu viva per varie ragioni. Anzitutto, i candidati, all'infuori della lista presentata dall'on. Nitti, sono innumerevoli. Inoltre, l'onorevole Tittoni, che è una delle figure più autorevoli del Senato, ha particolarmente diritto di avere voce in capitolo, quando si tratta di una infornata senatoriale. Ad ogni modo, l'accordo è stato raggiunto per una parte dei nomi. Sono cioè sicure le nomine preannunziatevi del sottosegretario di Stato, on. Di Saluzzo e dell'ex deputato Calieri, del consigliere di Stato comm. Vanni, capo del blocco popolare romano, dei Prefetti di Genova e Napoli, comm. Poggi e comm. Sansoni, e dell'ex-sindaco di Perugia, del nuovo presidente della Corte dei conti, comm. Bernardi. Incerti sono ancora, a motivo dell'enorme ressa dei candidati, i nomi dei deputati uscenti, che non si presentano e «he passerebbero al Senato. L'in- lcmnatqMv[udtccffavcdGrdpN£U*rteB,B «a* fr**6. P°**« l^ptìfMicsaw- u ù e i d r e o i , a i - L'avvenimento della giornata è però — lo ricordino i lettori — la missione del Du« ca d'Aosta, attualmente in corso per Fiume: nuovi importanti avvenimenti si delincano nella situazione italiana, in seguito ai fatti ora avvenuti, tanto a Fiume quanto in Albania.. Questi avvenimenti hanno quasi totalmente assorbito il Consiglio dei Ministri di oggi ed hanno richiesto la convocazione di un altro Consiglio del Ministri. s. L'Agenzìa Stefani comunica:' « La Tribuna dice che il Duca d'Aosta ha [atto ritorno a Roma ed ha avuto alle 12,30 un colloquio a Palazzo Braschi col presidente del Consiglio. Il colloquio è durato tre quarti d'ora. Assisteva al colloquio anche il ministro degli esteri on. Tittoni. Secondo la-Tribuna, il Duca d'Aosta ha riferito alVon. Nitti tutta l'opera che hanno fin qui svolta il generale Badoglio e le altre autorità governatine delle. Venezia Giulia, e intorno alla linea di condotta che dovrebbe seguirsi, in base alle notizie rarcollc, per dare alla questione di Fiume una degna soluzione ». • E' assai probabile che II Duca d'Aosta si •echi ad Abbazia, insieme col generale Grazioli, per incontrarsi con alcuni fiduciari di Gabriele D'Annunzio. Questo incontro farebbe parte di una missione che il Duca d'Aosta accetterebbe di compiere presso il poeta. _ Una riunione diplomatica Nomi di neo-senatori: anche Bistolfi? Roma, 4, notte. La Tribuna dice che stamane nel Gabinetto del Presidente del Consiglio ha avuto luogo una importante conferenza fra l'on. «itti, u Ministro degli Esteri, on. Tittoni, e l'Ambasciatore d'Italia a Parigi, conte Bonln Longare. La Conferenza avrebbe avuto per argomento l'importante questione dei Trattati. Oggi alle ore 16 ài è riunito a palazzo Bra scili il Consiglio del Ministri sotto la presidenza dell'on. Nitti. L'Epoca dice che alle 18,30 sono usciti dal Consiglio dei Ministri gli on. Rossi e Da Como. L'on. Rossi, interrogato, ha detto che sino al momento in cui egli aveva lasciato il Consiglio, non si era discussa ancora la questione dell'approvazione per decreto reale dei Trattati di pace. Però l'on. Rossi non escluse che se ne potesse discutere in Consiglio poiché la questione era contemplata nella relazione premessa al decreto di scioglimento della Camera. 11 Giornale d'Italia dice che il Consiglio discusse intorno alla situazione elettorale, si è occupato della riduzione della tassa sul vino ed ha approvato una tombola di tre milioni per la Cassa Pia dell'Associazione della Stampa. 11 Consiglio è terminato alle ore 20. Sulla nuova infornata senatoriale, la Tribuna pubblica: « Sembra che i nuovi chiamati al laticlavio siano da 30 a 40. Tra t consiglieri di Stato vi sarebbero Luigi Cagnetti, Vanni e iDi Fratta; della Corte dei Conti Bernardi e Lapera; i Presidenti del consigli provinciali di ■Perugia e di Forlì, i prefetti Poggi, Quaranta e Sansoni; alcuni professori di università, alount magistrati, alcuni industriali ed agricoltori, da dodici a quindici tra deputati uscenti, tra cut gli on. Queirolo, Milioni, Leonardo Bianchi, Manna, Calisse, Cassuto, IDi Bagno, Ginori Conti ed alcuni ex-deputati ». Il Tempo reca che non più di una decina sono le cete, gorie comprese in questa Infornata. Tra i consiglieri di Stato si fanno i nomi del comm. Cagnetti Luigi, del comm. Votini e del comm. Di Fratta; la Corto del Conti sarà rappresentata dal primo presidente comm. Bernardi e dal presidente di sezione comm. Lapera. visarà anche una rappresentanza di prefetti e di presidenti di Consigli provinciali. Per i primi sono molto quotati il comm. Quaranta, il prefetto di Genova, comm. Poggi, il prefetto di Napoli comm. Sansoni; per i secondi sono- certi i presidenti dei consigli provinciali di Perugia o di Forlì. L'Umbria avrà un altro senatore ■ nella persona del comm. Valentlnt, exsindaco di Perugia. Le categorie degli universitari, deglt industriali. degli agricoltori e degli artisti, avranno pure i loro rappresentanti nella lista. Lo stesso-diciamo per 1 magistrati. Tra i deputati uscenti gli aspiranti erano molti, ma i prescelti saranno una decina, tra cui gli on. Grippo, Milioni, Queirolo, Calisse, Bianchi Leonardo, Manna ecc. 'Non manca che ima rappresentanza di ex deputati ». Il Giornale d'Italia pubblica sullo stesso' argomento: « La lista comprenderà vari professori universitari, alcuni generali, alcuni consiglieri di Stato e due consiglieri dèlia Corte, oltre il presidente Bernardi e parecchi deputati uscenti che non si presentano alle elezioni, tra t quali gli on. Stoppato. De Amicis, Leonardo Bianchi, SuardU Calisse, Grippo, Cassuto, Quelro. lo, Lucchini. Manna, Morando, Pasquale TLibertini, Giovanelli, Capelli, Bertarelli Astengo Casciani. La lista comprenderà pure lo scultore Bistolfl ». la loti limatila ni mtm {Per telefono alla Stampa). Rama, 4. atra. Sull'attuale programma del Governo circa la smobilitazione, si hanno da fonte ministeriale le seguenti informazioni: «L'attuale Gabinetto ha posto fin dalla sua costituzione a base del proprio programma l'acceleramento della smobilitazione delle classi e degli uffici militari. Nello svolgere questo programma il Governo ha tuttavia dovuto tenere conto di due necessità di ordine superiore: quella di non scompaginare mediante troppo radicali provedlmentl (i quali ne avessero Impedito il progressivo assestamento) l'organismo dell'Esercito; e l'altra di mantenere l'efficienza militare in relazione alla situazione Internazionale tuttora incerta. In conformità di tali direttive è stata ultimamente considerata l'opportunità dell'Invio in licenza illimitata dai militari di seconda e terza categoria di tutte le classi che sono attualmente sotto le armi e del militari di prima categoria delle classi 1893 e 1896; ma gli avvenimenti che sono sopravvenuti, rendendo più delicata la attuazione, hanno per 11 momento Impedito di dar corso agli accennati congedamenti. E' stota pure considerata la necessità della partecipazione del maggior numero possibile dia combattenti alle elezioni, ed al ctenaido si in grado di assicurare che il Governo al dl«gc1Esgnsdng1pPpatopone di prendere tutte le mime atte a - Irire siffatta pestqqVajftne: i . i i l a e i r a a li r il amali,, Woslagtoa, 4, natta, Secondo il bollettino serale di ieri de| dottor Grayson, Wilson è «molto amma* lato». Lo stesso bollettino dice inoltre'.] « Oggi il Presidente è stato a letto tutta lagiornata. Dopo il consulto, i dottori Per*> cum, Buffln e Stili lianno dichiarato che 10 stalo del Presidente è » metro buono*!*, E' stato deciso di prescrivere il riposo as~. soluto per qualche tempo all'ammalato Oggi è stalo pubblicato il bollettino se*: guente sullo stato di salute del Presidentsil » Dopo due ore di consultazione, si an*> nuncia che lo stato del ^presidente Wilson. & stazionario. . « Il neurologo dottor Deroum, di Pila* delfla, ha visitalo giovedì il Prcsidentei non crede che il suo stato sia assolutamente grave ». A causa dello stato di salute di Wilson,? 11 re Alberto del Belgio disdisse ogni im*' pegno preso pel suo viaggio negli StatiUniti, eccetto le visite a Boston e a Buffalo,, j 2 giornali annunciano che la figlia del} Presidente, signora Sayre, è stata chiamata-, presso il padre. (Stefani), j Il Presidente seffre di Idee fisse... Sostituito dal vice-presidente Marshall ? (Servizio succiale delia Stampa] Parigi, 4, sera, j Le notizie qui pervenute da Washington) concordano nei segnalare l'emozione prodotta, agli Stati Uniti dai bollettini sulla solute di Wilson, il cui testo male celo le inquietudini che regnano alla Casa Bianca, ove le persona della famiglia del Presidente, tra cui il genero. Mac Adoo, ex-segretario del Tesoro^ao* no state chiamate. Il dottor Grayson, meukój ordinario del Presidente, ha avuto un nuovoconsulto con alcuni specialisti, tra i quali il dottor Bergun è giustamente. considerato \i. Più illustre specialista" americano per le'malattie nervose. Esso è stato chiamato dopo] che fu pubblicato che il Presidente- soffriva/ di esaurimento cerebrale, causato dallo tei* sione mentale, conseguenza delle deliberazio^ ni della Conferenza per la pace, nonché pelile sue dontroversio col Senato. Wilson si erai mostrato contrario alla chiamata del professore Bergun, ma quando i suoi medici "còni statarono e ne egli era più che mai io preda a idee fisse, insistettero con tanta energia, che Wilson fini per accondiscendere. Il riposo più assoluto è stato prescritto al ana-v lato, il quale soffre ancora di disordini dige-< stivi, per i quali è stato sottoposto od un esame con i raggi Roentgen. Tuttavia i suoi fan migiiari gli hanno voluto leggere un passag» gio del discorso di Clemenoeau alla Camera» consacrato agli, Stati .Uniti e contenente .e»-, spressioni lusinghiere per il loro Presidente, perchè venne ritenuto - che gli sarebbe stato gradito ed avrebbe contribuito a sollevargli •it morale, oltremodo depresso. Se la ' malattia di Wilson dovesse prolungarsi, il j'ot-erè presidenziale verrebbe prov*' visoriamente assunto ed esercitato dal vice»; presidente della Confederazione, .Marshall, come 6 stabilito dalla Costituzióne, che neh. l'art S dice che « fai caso '■ di deposizione del Presidente, o della sua morte., o della sua-, incapacità ad esercitare i diritti ed i poteri della sua funzione, questa sarà devoluta al vice-presidente », il quale cesserà di esercitarla non appena l'incapacità del Presidente! sia cessata. Thomas Marshall, al quale eventualmente spetterebbe esercitare le funzioni]' di Presidente, appartiene, come Wilson, ai partito democratico. E' un vecchio unanimemente . amato e rispettato, segnalatosi dur anta la guerra per il suo' entusiasmo per la causa degli Alleati. I giornali rammentano che nel 1917, ricevendo il maresciallo Joffre al. Senato, lo salutò con questo discorsetto : « Si-' gnor maresciallo, non ho mài avuta la curio* sita di conoscere che un solo eroe, Carlo Martello, perchè fermò i barbari a Poitiers. Lai mia curiosità è oggi soddisfatta, perchè ha toonoBciuto l'emulo di Carlo Martello! »„ Una littoria dei democratici nori-americaiii ' sogli avversari del trattate di Versailles (Servizio speciale della Stampa) Parigi, 4, sera. Il Matta riceve da New York, che i democratici hanno riportato una segnalata vittoria sugli avversari del Tratato di Versailles. Trentacinque emendamenti, presentati da (all, tendenti ad eliminare gli Stati Uniti dalle Commissioni istituite pel Trattato, sonostati respinti. La vittorio dei democratici &: anche una vittoria per la Lega delle Nazioni, poiché, secondo dichiarazioni dello stesso Fall, quegli emendamenti tendevamo a scio-: gliere gli Stati Uniti dall'Europa, cioè ad in-: frangere i legami formati dallo Lega delle, Mozioni, x democratici scorgono in questo voto uno scacco definitivo di qualsiasi tenta-' tivo tendente od apportare cambiamenti vitali al Trattato. I senatori repubblicani ammettono che il voto di ieri ha regolato le sorti degli altri emendamenti, tranne quello di Johnson, relativo alla rappresentanza ameri-, cena in seno al Consiglio delta .Lega. Pestano fiduciosi per quello che concerne l'esito della discussioni- sulle riserve al Trattato stesso. Lodge, il quale considerava gli emendamenti di Fall come destinati a scandagliare l'opinione del Senato, si è mostrato soddisfatto, poiché ili voto stabilisce che i repubblicani potranno agevolmente riunire i trentatre voti necessari per impedire la ratifica, nel caso1 in cui le riserve non venissero adottate..- Sano ora i repubblicani che tengono tra le loro mani le sorti del Trattato. Essi hanno votato contro gli emendamenti Foli, ma sembra fuori dubbio, dopo le parole pronunciate dai senatori Capper, Hale, Cunmihs, Lenroat e Smooi, che essi sono partigiani dette riserve correttive. Tra i lettóri che hanno contribuito al pronto rigetto degli emendamenti Fall, si possono citare l'energica campagna del Presidente, la tattica dilatoria degh avversari del Trattato, l'atteggiamento di Taft, l'imperioso desiderio di ritornare allo stato di paoe, espresso dalla Nazione, il timore dei' «epubblicani di essere resi responsabili del rigetto dal Trattato, e, Ansimante, l'avvenuta* rattOca del Trattato da parte della Cornerai lusinga, annunciata da Bitencook durante la SI spera che ri Trattato sarà, ratjfl" ,et*tt*wpe.