Si conferma che l'esportazione del carbone è chiusa

Si conferma che l'esportazione del carbone è chiusa La paralisi inglese per lo sciopero ferroviario Si conferma che l'esportazione del carbone è chiusa (Servizio speciale della Stampa) Londra, 29, or* 8.25. (Arrivato 11 30 notte). AI terzo giorno il grande sciopero ferroviario inglese del 3011 era già composto. Nel sistema dei suoi trasporti l'Inghilterra non aveva sofferto tino allora una crisi più violenta, e tutti gridavano alla catastrofe. Stavolta siamo ormai al' quarto giorno di una crisi molto più seria; e non si travede ancora aieuri barlume di soluzione. Si odono soltanto grida di guerra e minaccie di lotta ad oltranza. Pigliandole sul tragico, si può benissimo preannunciare qualcosa di ineSuitabilmento catastrofico. Ma siamo- in Inghilterra; e la maggior pai-te di quelli che urlano sono freddi come ghiaccio. Acuto malessere politico Il parse non ha voglia di montagne russe; e nemmeno il novanta per cento degli scioperanti. Al fondo dello sciopero vi è, più che altro, un acuto malessere politico, di natura perfettamente ortodossa. Le masse operaie diffidano del Parlamento e del Governo, nella convinzione che non rappresentino il paese, ma siano solo le risultanze di un colpo di mano elettorale. Questa è la radile di molti guai di ieri e di oggi in Inghilterra. Naturalmente, ad onta della vittoria che vi assume forme, più tangibili che in ogni altro paese europeo, anche l'Inghilterra avrebbe, comunque avuto una filza di fastidi col ritorno della pace doiio una guerra cosi stremante. Ci sarebbero stati, ad ogni modo, scioperi ed altre allegrezze. Ma le elezioni del dicembre scorso e le loro conseguenze hanno inasprito gli strascichi inevitabili. Tra le masse meno rivoluzionarie del mondo il principio dell'azione diretta ha così potuto fare lunghissimi passi negli ultimi dieci mesi. Nel seno dei Sindacati più mansueti. estremisti hanno potuto perorare con sembianza di ragione \ieadcrs temperati come Thomas, hanno finito ; wr perdere la pazienza. Ed ora l'Inghilterra j . t „ jormidabiie conflitto della e m preua. ai iuu »« » volerlo- e sua stona industriale quasi sensavolevo,e quelli che gridano alla catastrofe già vedono 10 spettro del1 bolscevismo. Senonchc, qualora le classi dirigenti non siano impazzite, vi è i un mezao semplicissimo per guarire subito ì in larga parte questi malanni : basterebbero I lo elezioni. Il Governo corca evidentemente di superare la crisi con altri mezzi. Prova, anzitutto, queir 11 che appaiono meno pericolosi per lui. Essi implicano però una lotta in term'--' tal, da creare una situazione assai più esplosiva di quella che esista realmente. Tuttavia i suoi effetti potranno farsi sentire soltanto in avvenire. Tutto indica, per ora. che la crisi attuate si risolverà senza esplosioni serie. Apporterà danni ingentissimi ma forse più ingenti per paesi che dipendono dalla assistenza inglese che per l'Inghilterra stessa, Ritarderà tutta la già faticosa opera di ricostruzione ; ma sui paesi d'Europa l'Inghilterra ha considerevoli vantaggi di tempo. Sarà un gl'ave malanno; ma, ammenoché ì piloti siano diventati ciechi all'improvviso, non sarà un "disastro. Sulla misura del male sarà possibile pronunciarsi soltanto fra il quinto ed 41 settimo giorno, oltre il quale peraltro lo sciopero non potrà proseguire senza metr tersi per una china realmente disastrosa. Paralisi progressiva Fino ad oggi abbiamo assistito alle sole manifestazioni cutanee della paralisi che l'arresto delle ferrovie sta infliggendo al Paese. Ciò che sopratutto colpisce il pubblico, e quello di Londra in particolare, è la scomparsa dei treni passeggeri. Questa sospensione dei viaggi in ogni senso sembra un effetto dei più gravi, come la chiusura delle reti sotterranee di Londra. In linea di fatto la immobilizzazione del passeggeri si riduce, soltanto ad un fastidio, di fronte al cessare del grandi trasporti di materiali, di carbone e di merci. Qui incomincia la lista concatenata e innumerevole dei danni più gravi. Immense industrie dipendono giorno por giorno dai trasporti ferroviarii : tra di esse quella delle miniere. Ora si segnalano dai bacini minerari le prime hiusure di pozzi; e si prevede che quasi il novanta per cento delle miniere dovranno sospendere il lavoro nei prossimi due o tre giorni. Parecchie centinaia di migliaia di minatori saranno dunque tra breve senza lavoro. Sarà uno sciopero di solidarietà automatico. Si segnalano pure nuove chiusure di stabilimenti per l'arenarsi delle provviste di combustibile e di materie prime. La paralisi progressiva si estenderà ogni giorno più rapida. Essa ha già raggiunto diversi grandi porti, come quello di Southampton, immobilizzandovi masse di naviglio. Alquanti affari incominciano ad incagliarsi: e fra breve la scarsità del mezzi di trasporto fra i sobborghi e gli uffici della ClUi diverrà insensibile, giacchè molti degli Impiegali che fanno quella spola ogni giorno saranno superflui sino alla rjpresa del lavoro commerciale, basato sul movimento ferroviario e marittimo. Il servizio postale è venuto alla sua volta rarificandosi: ma le autorità si sforzano di mantenerlo usando automobili da turismo pel trasporto dei sacchi postali attraverso il paese. Fra i centri più distanti e per le missive più urgenti si incominciano ad usare gli aeroplani. Il pubblico nel frattempo è pregato di spedire soltanto le lettere Indispensabili. Marcello Prati. a l a o à . i a to e Lo scaricamento del carbone a Genova e i mezzi di trasporto Canova, 80, notte. Per ottenere un maggior numero di carri fer roviari per rifornire di carbone l'interno del paese, Il presidente del Consorzio del porto di Genova ha trasmesso oggi al ministro dei Trasporti, on. De Vito, il seguente telegramma: « Consorzio procede a far scaricare alacremente da chiatte a vapore, per liberare quanto più sollecitamente possibile numerosi piroscafi carbone presenti porto. Occorrerebbe V. H. provvedesse notevole aumento scarse dotazioni carri ferroviari concesse ultimi gior-ni, per integrare convenientemente lavoro portuale, destinato ad attenuare conseguenze sciopero. — Presidente dal Consorzio: Nino Ronco*, L'iiiiidi si Brasi alleiti della cessata esportazione Londra, 30, notte. Un'informazione dell'Agenzia. Jlculer dice che, in seguito allo sciopero dei ferrovieri, il Governo britannico è stato costretto a far capere ai Governi alleati, che in gran parte dipendono dalla Gran bretagna per il carbone, che sarà impossibile autorizzare l'esportazione di una qualsiasi quantità di carbone dalle isole britanniche. ! Un comunicato ufficiale di ieri giorno diceva : « La situazione generale è migliorata. Le misure adottate ila! Governo risultano etticaci. La distribuzione dei viveri procede bene ; affluiscono innumerevoli offerte di cooperazione volontaria ». Un comunicato ufficiale di ieri a sera diceva: «La situazione è stazionaria, il numero dei treni ciie circolano aumenta ». Secondo altre informazioni, raccolte dalle agenzie, un certo numero di impiegati delle linee ferroviarie esercite dalla Compagnia Sout'n Eastern disapprovano lo sciopero, benché essi siano membri dell'Unione ferrovieri; e sono restati al loro posto. Anche oggi sarà mantenuto un servizio ri stretto di treni, r si spera in un miglioramento del servizio. Un treno della linea Londra-Folkestone, in corrispondenza col continente, e partito all'ora esatta. I treni elettrici della rete del South Western circolano e partono ogni mezz'ora; e il servizio sarà mantenuto. Sulle linee non esercite dalla Great Western le comunicazioni coi sobborghi sono abbastanza buone. Si sta provvedendo per assicurare oggi la partenza di sei treni sulle grandi linee. Sulle grandi linee ferroviarie della Scozia i servizi sono stati mantenuti, ma ridotti Macchinisti, controllori e. segnalatori hanno ripreso servizio malgrado la strotta sorveglianza degli scioperanti. E' stata ristabilita la circolazione sulla linea EdimburgoBerwisk - Carlisle-GIasgow Porth-Dundee-Aberdeen. La provvista di carbone di Edimburgo è sufficiente per il razionamento. Alla stazione di Leith non si caricano altro che viveri. I giornali pubblicano che due tentativi di deviamento di treni sono stati constatati nella rete ferroviaria Brighton-South Coast. Si afferma che il Governo teme così poco le conseguenze dello sciopero, che ritiene inutile convocare il Parlamento prima del 22 ottobre, data della riapertura della Camera. La smobilitazione delle donne e degli impiegati del servizio navale è stata sospesa. Le patate ed i legumi sono stati nuovamente tesserati. (Stefani). Se l'Europa vuole carbone deve mandare navi in America [Servizio speciale della Stampa) Parigi, 30, notte. II Matin riceve da New York che il direttore dell'Ufficio per l'esportazione del carbone ha dichiarato che l'Europa soffrirà duramente per la scarsezza del combustibile se le nazioni europee non forniranno le navi necessarie al suo trasporto. L'Eu ropa chiede 81 milione di tonnellate di carbone. Gli Stati Uniti non possono effettuare che il trasporto di sole 19.325.000 tonnel late. Rimangono oltre G2 milioni di tonnellate (rappresentanti 12.500 cargos di 5000 tonnellate) di cui gli Stati Uniti non possono assicurare il trasporto mancando il necessario tonnellaggio. Il direttore dell'Ufficio accusa l'Europa di impiegare le sue navi a trasporti più rimunerativi di quelli del carbone. 0. L'America sospende ie partenze per i porti inglesi Washington, 29. L'Ufficio della navigazione ha sospeso tutte le partenze per i pcrti inglesi, a causa dello sciopero dei ferrovieri. , Il " referendum „ popolare nel Lossamburga per l'accordo economico con la Francia Parigi, 30. notte. Si ha da Bruxelles: Secondo la dlchiaraziO' ne fatta il 23 settembre alla Camera Granducale dal Governo del Lussemburgo, il referendum che ha avuto luogo domenica aveva per suopo di sapere se il popolo del Lussemburgo desiderava provocare negoziati per conoscere le condizioni di una unione economica con la Francia. v"esta consultazione popolare ha infatti autorizzato il Governo del Lussemburgo a prendere conoscenza di tali condizioni. _ [Stefani). Grave incìdente tra ufficiali e borghesi a Novi Ligure , multo potè essere sedato. Nella via vennero sparati altri colpi di rivoltella: nessun ferito 1 e nessuna conseguenza dolorosa al ha, poro. da •egnalar*. Movi Liijuro, 30, notte. Ieri notte sono avvenuti gravissimi inci denti tra alcuni ufficiali di fanteria del iì.o reggimento qui di stanza e numerasi borghe si. Alcuni giovinotti. in un esercizio della città, avrebbero espresso giudizi avventati su l'esercito e le istituzioni alla presenza di al cuni ufficiali: al che uno di questi, il capi tano sardo Nurchis, reagi aggredendo uno degli oltraggiatori. Ne nacque un violento tafferuglio: gli ufficiali, soverchiati dui numero, dovettero riparare nelle sale superiori dell'esercizio. Questo venne chiuso; ma l borghesi, diventati vera folla, tentarono sfon dare le porte- Il capitano Nurchis, per inti midire i dimostranti, sparò in aria alcuni colpi di rivoltella. Subito giunsero sul' luogo autorità, carabinieri, il colonnello del reggi' mento cav. Innocenti, ed un picchetto armato di soldati. A stento il capitano Nurchis, protetto da un manipolo di carabinieri e dai soldati, potè uscire dall'esercizio e recarsi in caserma. La folla improvviso un'altra dimostrazione ostile: e soltanto a tarda ora il tu llncfdrlp

Persone citate: Canova, Carlisle, De Vito, Marcello Prati, Nino Ronco