La fine della vertenza dei poligrafici

La fine della vertenza dei poligrafici La fine della vertenza dei poligrafici Le laconiche urto ti zie pubblicate ieri mattina avevan suscitato nella massa degli operai gralici — appunto per lMmconsueta concisione — ■una viva curiosità e l'aspettativa pungente di Iconoscere quali l'ossero i risultati delle trattative, di cui si intravedeva la conclusione. Conseguenza diretta di questa curiosità fu un Soccorrere unan.mo dei poligrafici di tutte lo categorie al Teatro del Popolo, che ieri sera elle 1S.30 era s'iraboechbvolmente affollato, con ima cospicua rappresentanza di graziose giovani lavoratrici.: Poco prima delle 19 compaiono bui pai cose enico ì componenti della Commistione d'agitazione, il cui ingresso è salutato «la un caloroso e nutrito applauso. A presiedere l'Imponente adunanza, viene designato Kcarrone, il quale da subito la parola a Paggi tene — come di consueto — deve fare la reta, pione. Egli esordisce dicendo esser necessario, per la miglioro comprensione e valutazione del risultai, richiamare alla memoria», di tutti le Brighi! e gli sviluppi della vertenza. Ricorda E'n-di eh? il movimento ebbe origine da una nanda, firmata da un notevole numero di 1, con la quale si invitavano i Comitati Bturati ad iniziare un'agitazione per ottenere ai principali un aumento delle mercedi, in considerazione del porsis.snfo e progrediente rincaro di tutti i generi necessari', ali'esistenba. Di fronte -a questa kiiz.at.va dei soci — (confortata dall'unanime parere di un Comizio jfenèrale*appos:'amenre convocato — 1 Comitati ftvanzarono la nota richiesta dell'aumento dell'80 per cento sulle paghe in vigore al S gennaio 1918. ■Questa dira, era r.chiesia sulle unercedi fino a 39 lire settimanali : oltre questa fcaga l'aumento rimaneva consolidato nella cifra fissa di L. 31,20. Come ò noto, prosegue il relatore, gli ind.us'iriali eccepirono subito !che il concordato in vigore doveva essero valido fino al 31 dicembre e perciò rifiutarono di ascendere a patti. J-n conseguenza di questo atteggiamento della classe padronale, la massa operaia proclamò lo srionero, che venne attuato il giorno li luglio u. s. Il Prefetto im'ervenne subito e riunì 1 rappresentanti delle duo parti per cercare l'accordo. Allora venne avanzata la proposta di Sottoporre la vertenza ad un. arbitrato. Questa jiropos'a venne respinga perchè contraria al giustificato senso di dignità della Federazione el libro. Dopo di ciò la massa operaia non «ercò colloqui ne intercessioni da nessuna Iparte. Forte del suo buon d.ritto e della giustizia della causa pei- cui era scesa in lotta, attese, con serena fa-mezza lo svolgersi degli iivvenimen'ii. Poi le trattative furono riprese e le riunioni dei fiduciari si rinnovarono, giungendo rosi nìla fase decisiva cho si ebbe nel colloquio di domenica nel quale il Prefetto avanzò la proposta di stabilire gli aumenti nella misura, del 55 per cento. Gli industriali arrivarono allora al 50 per cento, mentre 1 rappresentanti degli onerai, con successive riduzioni erano scest daE'80 per cento al 67 per cento. Infine nella lunghissima' sedu'a di luInedi si po'-È gii ungere ad una conclusione positiva. I delegati dei lavoratori fecero notare che se non potevano fare forti riduzioni in confronto alle primitive richiesta, ciò era dovuto al fatto che ques'e erano state contenute bei modesti limiti cho l'attuale caro-vivere rendevano irriducibili. .Dopo un'animata discussione che dalle 16 si protrasse fin quasi alle 21, le parti si accordarono sulla c.fra del 60 per cento su 36,50, perchè gli industriali si-rifluHarono decisamente a concedere l'aumento sulle L. 39 settimanali. Questa lieve variante venne in parto compensala dal fatto che bcne.fi-cle-ranno dell'aumento del 60 per cento anche le categorie meno retribuite A conti fa'ti, dice 11 relatore, risulta che gli operai qualificati ■vengono portati a paghe di livello più giusto ■ed adeguato allei odierne esigenze. 'Certo, soggiunge, se si fosse voluto prolungare lo sciojpero, tiualche cofa di più si sarebbe ottenuto. Ma, si chiede, era il caso di prolungare .i sa[criflci ed il dispendio di energie che lo scalperò comporta per un benefizio che non poteva essere molto grande? La Commissione non lo ha creduto opportuno, e pertanto si èlmpe^tnata di consigliare la massa ad accettare i jatti concordati. A ques'o punto il Paggi dà lettura del nuovo concordato, che è il seguente: «Il giorno l.o settembre 1919 fra trappresentanti delle Sezioni locali della Federazione, dei libro. Federazione litografi e Federazione legatori ed i rappresentanti della. Lega lndn«*r'r>v> Gruppo I Ari Grafiche e ciell'AsF-ooi.-i/.m in- piemontese. industriali Sezione Grafica, alla presenta del Big. Profeto, viene- stipulato il seguente «concordato» per l'applicazione di un nuovo aumento caro-viveri, da aggungersi a quelli già. esistenti, da corrispondersi sui salari minimi'segnati nei contratti di lavoro vigenti: dalle L. 4 allo L. 11,95 il 35'' dalle L. 12 alle L. 27.95 il 40" dallo L. 28 alle L. 33.95 il 45 X dalle L. 34 allo L. 36,50 il 61" dalle L. 36 50 in più L. 21.80 uniforme ;pcr tutti i salari. Cot'iimisti ed olisti un altro wtument.o del 58 per cento. Deroghe sulle percentuali: Per gli operai litografi e stereotipisti il 60 per cento sarà dato sugli stipendi dalle L. 31,50 alle L. 36,50. per gh operai legatori il 60 per cento sarà concesso a partire dal minimi tariffari delle L. 29 sino alle L. 36,50. Lavoro •traorclìnario: In merito alle oro straordinarie la Commissione industriale, preso atto delle richieste fatte dalla Commissione operata, dichiara, di non po'ier modificare la disposizlonei contenuta nel concordato precedente; s'impegna però di farne eseguire appena lo stretto necessario e di prendere in esame la questione alla scadenza dell'attuale concordato. La presente Convenzione avrà inizio da giovedì 4 settembre 1919 e durerà sino al 31 dicembre 1919, dopo la quale daia si terrà calcolo dei numeri Indici per le eventuali modificazioni. 4 La lettura del nuovo concordato, seguita con Intensa attenzione dal folto pubblico, suscita, al suo termine, un diffuso mormorto e animar tìssiml commenti, subito repressi dal campanello presidenziale. Paggi riprende il suo dire facendo notare che se non si è ottenuto proprio tutto, i lavoratori grafici di Torino hanno riportato una incontestabile vittoria tale da procurar loro una legittima soddisfazione Questa constatazione non vuol significare — precisa il relatore — che gli industriali abbiano dato molto : vuol rilevare il fatto che, mentre prima 'essi nulla volevano concedere, la mirabile compattezza e solidarietà operaia ottenne un successo che si può definire lusinghiero. Ove si pensi poi che negli ultimi quattro mesi l'Organizzazione è riuscita a conquistare con le due ulicme agitazioni una madia d'aumento di 6 franchi al giorno, la possanza dell'Organizzazione appare davvero, qualiè. la preziosa tutelatrlce degli interessi delle classi operaie. Concludendo/ l'oratore dice che dopo queste recenti prove la massa operaia può niicntersi sicura che se nuove battaglie sarà necessario ingageiare al 31 dicembre, gli «attuali successi costituiscono una meravigliosa arra di vittorie future ed immartcablli. , Un generale caldissimo applauso corona, la chiusa dell'esposizione fatta dal relatore Paggi. Il presidente dichiara aderta, la discussione su di essa, ma l'effetto dellti perorazione del Paggi è ancora cosi intenso, cne nessuno chiede di parlare. /Xe approtitta Chignoli, segretario della Cimerà del lavoro, che sorge a parlare in nome della massima Organizzazione operaia torinese. Si scusa di non aver partecipato prima alle riunioni di questa categoria e si compiace di constatare come l'assemblea abbia dimostrato, non interloquendo sulla relazione Paggi, di aver conveaJentemente apprezzato l'alto valore morale dellh vittoria ottenuta. SI diffonde a spiegare come gli avvenimenti attuali nel mondo opera/» dimostrino l'intendimento -della classe industriale di schiacciare le orgumzzazijoni dei lavorato» ri : sogno ed illusioni destinati a dissolversi al contatto della realtà rappresentata dalla bronzea resistenza delle classi proletarie allo attacco del capitalismo Industriale. •Ma poiché l'ora è tarda ed i partecipanti al comizio vogliono venire ai voti, sorge qualche voce isolata a reclamare la fine del discorso. Chignoli si affretta a concludere portando il plauso ed il saluto della Camera del lavoro alla classe grafica della cui vittoria cordialimente si compiace. Il presidente dà lettura di un ordine del giorno favorevole alla accettazione del con- cordato, Sargian. vorrebbe includere ohe lo jore straordinarie debbono essere compensate :n misura maggiore delle altre, ma Paggi gli risponde che la questione del lavoro straordinario si potrà risollevare fra quattro mesi, ma per., ora è meglio non agitarla. L'n altro oratore vorrebbe un impegno preciso a favare delle altre categorie rir» lotta, ma l'assemblea, ormai slanca ed imnaziente lo rumoreggia. 11 presidente mette ai voti lordine del giorno seguente: . Il comizio degli- operai grafici del 2 settembre 1919, udita la relazione delle trattative e la •esposizione fatta dalla propria Commissione sugli accordi intervenuti con la Lega industriale, approva il suo operato, accettando gli aumenti concordati ». L'approvazione è quasi unanime, giacche alla controprova si alzano appena sette od otto mani, rari segni bianchi nella grande 'intesa bruna della platea ed allora un ir- frenabile scroscio di applausi si leva a conferma;* la soddisfazione dei convenuti. Il President?, prima di sciogliere il comizio, propone un plauso all'infaticata e benemerita opera svolta dai colleghl della Commissione, che l'assemblea in piPdi lungamente acclama. Ed 11 comizio si (scioglie con l'intesa che il lavoro sarà ripreso domani, giovedì. 4, in tutti gli stabilimenti. E' terminato cosi il lungo soiopero. che durò ben 52 giornate, e che ebbe tanto alterne vicende negli abbandoni e nello riprese delle trattative e. nel quale si misurarono, per sette settimane, le forze e la capacità di resistenza delle opposte parti io causa.

Persone citate: Chignoli, Paggi

Luoghi citati: Torino