Un uomo politico complice di Judet?

Un uomo politico complice di Judet? Un uomo politico complice di Judet? p pPreparativi alla prigione della Sante — Offerte per la cessione «3ell*"£clair„ — Una frase dell'ex Zar contro Ciemenceau. {Semàio speciale della Stampa) Parigi, 31, notte?. II tcleerarnrria di von Jagow che metteva tn cantra Inde», 6 stato rinvenuto a'Bruxelles dalla Palina, In meato a un certo numero ùi «documenti •to dcUa questi documénti si trovav grammi inviati dai segretario ui Stato agli Affari Esteri, von Jagow, al rappresentante del Governo tedesco a Bruxelles, von dor l^an fiVlsSTtfi^mma^w'S^eS -in-n rimpinitnan fnir» di' Botaci Tra sMSftW teTea- oinviati dal segretario di Stato agli dswri, von Jagow, al rappresentante . _rno tedesco a Bruxelles, wn dor Lai» £«*en; consisterne, in generale, di domande di «informaaioni au parecchi personaggi francesi. [Questi docutnenU vennero trasmessi al Governo "Questi _ troncato; ma due soli tra essi attirarono 1 attenzione. In uno von Jagow esponeva a von Wer Lanclcon ciie erano st»te latte delle proposte alla Semiania da pane di Alfonso LeDoir (padre di Pierre), as«iitc di pubblicità a Parigi, per l'acquisto del « Journal ». Von Jagaw esponeva che, riceven<lo quelle proposte, «sii aveva appreso che Alfonso Lonoir era ami: «o di Caillanx ed era, inoltre, stalo mescolato In modo attivo e diretto affli altari di Agadir, «Il cai anche Lancken si eiu occupai», iitoin.monterete elio CaiUaux, allora prusMlento del Consiglio, avocando a sè i negoziati rranco«desciii per la soluzione del conflitto sorto per l'invio della cannoniera «Panther» ad A^auir, ad Insaputa dell'allma ministro degli Esteri sciatore De Selve*., rraltava di retta mente wm Berli»»*, appunto pel tramrte di von der Lancken, «ónsigllere dell'Ambasciata tedesca a Parigi.. Von Jagow terminava invitando von dor Lancken a fornirgli su Alfonso I.enoir tutte le uifWTtiar.ioni elio possedeva. Questo telegramìns. trasmaeBO al te.iuo Consiglio di guerra, mentre stava giudicando Pierre Lenmr, e prima della fine del "processo, venne comunicato a porte chiuse ai giudici militari, chiamati a pronunciarsi' strila i-olpabilità del figlio dell ex agente di pubhlirita, messo in causa (tal telegramma di von lagow. JniiH e Uaillnirx. 11 secondo dei telegrammi era precisamente 'Huello elle'costituisce ossi il documento principaK". dell'incartamento Judet. Già durante l'inchiesta dell'Alta Corte per laflare CaiUaux l'attenzione del senatore Pères era stata attirata suircx-direttore dcU'Ecf/r.ir. L'incartamento processuale conteneva, infatti, certi documenti re.lalivi. anzitutto, ad una visita fatta da Judet al Vaticano, ed aitri lumeggiatiti le Ctreostanze nelle quviti egli aveva bruscamente venduto VEclafr: in seguilo efrii mandò la famiglia' in Isv.izr.era, dove poi si recò a sua volta, per non più ritornare, (.mesti documenti riguardano, finalmente, un pranzo che ■aveva avuto luogo prima di uno dei viagKi in lsvixzera-tk-jire.x-mrMtore-doU'Kcldir, al cntale as9i9tavano Judet, Coièlaux ed un altro parlamentare che fu per tele fatto chiamato a deporre innanzi all'Alta Corta. Tuttavia, prima di prendere la decisione ci»? la scoperta del telegramma di .von Jagow eolicamente Judet doveva necessariamente comportar.;, il Governo volle assicurarsi dello sua au tenti■ cita. Dell'esame vennero incaricati degli specialisti in metarìa. Ix> verifiche minuziose durarono, parecchie set-imane. Il rupix>rto dei periti fu affermativo. Soltanto allora il governatore militare di Parisi ritenne che ormai la giustizia militare potava pronunciarsi. Vhxlair. ritornando osai sulla sua mf<Trmnzrone di giovedì, scrivo che al Palazzo di giustizia si continua ad aB^raiarn. nel invilo più preciso, che 1» persona sul conto delia quale si sta, compiendo L'inchiesta è un parlamentare. Il giornale aggiange che non si tarderà ad esfere informati al riguardo, perchè, se l'in'chiesta dovesse confermnm le informazioni già ottenute-, mia doma mia di autorizzazione a nrtesdere verrebbe immediatamente presentata, alia Camera. 11 Journal annuncia, da parte ann, che alta prigione della Sante si è preparata fin da giovedì una delle celie della celebre undecima divtsior»?. ••■ Chi vi si vuol 'rinchiudere? » si domanda il giornale. . Al PaTarzo di Giustizia continua a correre la. voce che una nuova incolpazione relativa all'affare Judet potrebbe essere ordinata tra srev<* e clie .la settimana non trascorrert •senza che si verifichi una sorpresa. La Glitatlzàa militare mantiene un assoluto segreto. « si rifiuta dà confermane o di smentire l'eevrtl-czia <talV voci insane in circolazione. L'ufficiale Istruttore ha firmato le rogatorie necessari per rlcerrnie le ir.ireo»tarize nelle «tital-i Judet fu, per «vropria confessione, sollecitato per là sovvenzione o per la vendila tleWEelalr, e rruali furono 'ir>est-i sollecitatori . PrtpMie respinte? Judet ha parlato lungamente, con un rap presentai) te del Maini, recatasi ad intervi «tarlo nelì'elegante e civettuolo chalet che ^ablta a (imonden. Egli ha affermato la sua Innocenza, in favore della quale v tutto il .suo passato di rettitudine e di giornalista indipendente. èA» egli ha molti nemici politici fn Francia. Però giura che mai e poi mai è stato in intelligenza coi nemico. La prova Mei tradimento sarebbe il telegramma di von Jagow. E' lungi dal suo pensiero che sia un falso, perche la cosa sarebbe mostruosa. Esso contiene un particolare esatto. 'Nel mondo ddsidras■asqsegufHd«cldsfndttauLca.blcdnntiafnaedCstvmmfnpftndvscgmppvpnugcsc finanziario e giornalistico di Parigi si sa che VEclulr rappresontava un valore di un milione e 500 mila franchi: non vi è quindi da stupirsi che un emissario della Germania -caricato di infermarsi «,i riornali da ae?ut starsi o da sovvenzionare, abbia incubato ouella ^r£$^*J&™^J^ det ,?2 ",mmSn!° „ . ** "ln;1."':,„!; £}1^®J&*% «tato [° «le u p<>w™ ""a "„}*~r'£:t a e a l i è a n n o dei ha ammesso di aver avuto delle proposte. «iPiima della imerra -•- ha detto Judet — dvi capitalisti tedeschi e italiani avevano testato il terreno; durante la euerra ho ricevuti mattava del denaro a ma debbo aggitinjacrc che iio sempre rifiutato energicamente». Ed a domanda formate, Judot ha precisato che durame la «uerra le offerta gli erano sempre state fatte da neutri, i cui passi gli parvero ■sempre sospetti. Gli emissari si rivolpevano a lui per la politica estera che aveva sempre sostenuta, e. che oasi gli viene rimproverata, qualitflciindola di anglofoba e austrofila. c Ho sempre dichiarato che l'intesti con la Russia era un'offa, perchè non presentava nessuna garanzia; preconizzavo invece vigorosamente un'alleanza con l'Inghilterra. Mi sono pure fatoo .campione dell'alleanz'a franco-russa. Ho conosciuto"nel 1R33 lo Csar, e permettetemi di ricordarvi che egli mi disse testualmente: « Voi ci avete sbarazzati da Clemencau I ». Sulle sue relazioni con Cailtaux, Jituet ha dichiarato di non. avere visto che due volta l'ex-prcsiderite del Consiglio. La prima volta durante l'affare di Agadir. quando, essendo presidente del Consiglio, lo ronvocò nel suo ufficio per dirgli: «Siete direttore di un giornale d.i opposizione : vi chiedo, nell'interesse della Francia, di non combattere su questo terreno il Governo attuata ». La seconda volta, nel primi temoi della guerra, si parlò unicamente di finanze. Ha conosciuta Alfonso Lenoir, persona intelliRentissima. le cui concezioni, in fatto di iflnanze internazionali, si avvicinavano alle idee di nolitica estera, chci .bidet difendeva. Non pensò mai di vendergli l'Eetajr, nè la sua vedova gli fece mai sapere che avesse avuto intenzione di acquistarlo. E' d'altronde Alfonso Ixmoir clic raccolse i fondi neccasari per fondare VUommr Libre, il gior» naie di Ciemenceau. Finalmente Judet smonti di avere avuto rapporti col lìnnnet Rourir, il quale riprodusse semplicemente alcuni suol articoli. Interrogato su quello che contava di faro, Judet disse che non aveva pel momento nessun piano, it suo caso essendo collegato alla politica generale, ma die ritenendo non essere dalla parte del tarlo e vittima soltanto di una terribile vendetta fomentata contro di lui per la sua condotta anteriore, verso Ciemenceau, non aveva voprlia di- lasciarsi strangolare, nò schiacciare Si difenderà con tutti i mezzi, ma se ai recasse in Francia, verrebbe immeditatamente incarcerato od animufflrebbe.in prigione. * Tenao n difendere simultaneamente il mio onore e la mia vita. E fórse, un fiorilo, tru. non molto, quando un nuovo presidente del Conaiirlio si troverà al potere io verrò a discutere colla «iustizia francese. Ma che potrei opporre al documento Jagow ? ìNuila ! Bisognerebbe che Jagow venisse a testimoniare, spiegando .m quali condizioni ha spedito il famóso telegramma. Se venisse ora sarei condannato a morte». E non senza ironia ha soggiunta: «In passata ho chiesto con forza il mantenimento dei Consigli di guerra audio in tenioo di pace: eccomi ora vittima di questa giurisdizione ». Judet ha dichiarato: .r Non sono mai stato per un rtawicinamento colla Ciermairia, ma partigiano di una politica saggia e prudente verso di e.asa. Scoppiata Ih guerra, fui tutto per l'unione sacra. Non esitai. Scrissi al ministro della Guerra. Messimy: e, siccome ero utfictale della riserva, chiesi di «orvlre in uno "tato Maggiore. Mcssimy. che vidi due o trs giorni dopo, mi felicitò del mio gesto, ma mi dichiarò di avere conservato il mio posto di combattimento alla testa dell'Eclnir ». Judet si è poi diffuso sulle difficoltà finanziarie in cui fu preso il suo giornata per assenza quasi compieta di pubblicità e Ja partenza per la guerra della maggior parte dei suoi lettori. Trovatosi Innanzi al dilemma: o fallire o cessare 1? pubblicazioni, p3nsò di vendere '■'Ecidi ciò die avvenne alla fine del 1917. Là liquidazione non « ancora terminata, cosiccht; sinora non ha riscosso mi centesimo. Sulle, sue relazioni col Vaticano, durante la guerra, si è cosi spigato: « Durante I» guerra sono andato a Homa tre volte: due nel 191(1 ed una nel WI7: quest'ultima per avvertire il Vati cann che vendevo VEclait. Si è. potuto credere, che mi fossi occupato in quelle circostanze ri. trattative concernenti la ripresa delle relazioni diplomatiche tm Francia e. Vaticano e la denuncia del concordato. E' falso. Questa visite al Papa per poco non mi hanno faitta passare per intermediario di CaiUaux col va ticano. Già un'altra volta mi si volle comoromettere a tale riguardo. Il 7 agosto 19IS Dar ni, commissario della Delegazione giudiziaria, venne a trovarmi n Guntan, per chiedermi tastualnvmte: , Non siete voi intermediario fra Cairraux ed il Vaticano ? ». Gli diedi tutte le spiegazioni necessarie. Alcuni giorni dopo vidi l'ambasciatore Dutasta. il quale mi dichiarò che la pista non sarebbe più seguita

Persone citate: Alfonso I., Alfonso Ixmoir, Alfonso Ledoir, Alfonso Lenoir, Alfonso Lonoir, Homa, Maini, Mei, Parisi, Von Jagow