Verso il Congresso Nazionale Socialista

Verso il Congresso Nazionale SocialistaVerso il Congresso Nazionale Socialista Dattitidi sentenze eimeton una dichiarazione dell'ori. Zlbordl — Contro Io conquista violenta dei poteri. o o o o a e e e a e e e a e i d n i , l e e a o d o o e, il o n e Reggio Emilia, 19, notte. Vi ho già riferito intorno alla mozione « estremista » che sarà propugnata da una frazione di socialisti reggiani al prossimo Congresso di Bologna. Ora è interessante conoscere una dichiarazione di principi e di metodo, fatta dall'on. Zibordi. il quale sarebbe stato incaricato dal Comitato e dall'assemblea della sezione socialista di Reggio di renderla pubblica affinchè i rappresentanti al Congresso nazionale uniformino il proprio voto. Ecco la dichiarazione dell'on. Zibordi : «L'azione della classe lavoratrice e del partito socialista che dà ad essa lo spiritò politico animatore, tende a trasformare il sistema sociale. — basato sull'individualismo, sulla concorrenza, sulla speculazione", sul monopolio privato della proprietà e su tutti gli altri privilegi che da esse derivano — nel senso di far prevalere sempre più il principio e il fililo della solidarietà e della organizzazione collettiva, l'Interesse generale sul particolare, il dovere per tutti del lavoro socialmente utile, fino alla completa abolizione della proprietà privata e alla socializzazione di tutti i mezzi di produzione e di scambio. Quest'azione si è svolta mediante: l'organizzazione della classe sfruttata per la propria immediata difesa sul terreno della resistenza; la lotta nei pubblici poteri per la conquista di leggi e di crescente prevalenza nella politica statale e locale; la costituzione di organismi e istituti proletari e municipali a tipo cooperativo e associativo, che in certo modo preludano alle forme della società futura, servano di propaganda sperimentale ai cittadini, e di esercitazione e abilitazione psicologica e tecnica ai lavoratori per la società lìocialista, la propaganda dei principi e degli ideali socialisti tra le masse operale e fuori di esse, per acquistare coscienze salde e adesioni di proseliti alla nostra battaglia, per formare l'educazione e la civiltà socialista contro alle tradizioni, alle suggestioni, agli esempi dell'egoismo e della barbarie individualista. « E' antico convincimento c fu pratica co stante del nostro partito che nessuna di queste armi debba e possa da sola portarci alla mèta, ma che dalia coesistenza c dalla integrazione di tutte derivi la complessa e feconda vitalità del movimento; e che prima di esse, e prima e sopra di ogni pregiudiziale tattica, occorra la forza del proletariato e -il lavoro tenace e pugnace: lavoro del partito e dei primi nuclei tra le masse, per accrescere l'esercito nostro; lavoro dello masse organizzate, nella società e nel mondo presente, per penetrarlo e innovarlo, con assidua opera di demolizione e di ricostruzione nella direttiva socialista. Tale fu per trentanni la dottrina e la pratica del movimento reggiano, alla quale corrisposero buoni frutti universalmente riconosciuti e invidiati di conquiste e di vittorie in tutti i campi. Dolorosamente, la diversa condizione dell'ambiente economico, la scarsezza di propaganda e altre ragioni fe cero sì che in non poche altre parti d'Italia il .grado di sviluppo del proletariato sia ben lungi da questa maturità, e il movimento socialista si esplichi in una forma di vitalità politica, ardente di entusiasmi e di volontà, cut non corrisponde adeguata la forza della classe lavoratrice, o disorganizzata ed ignara, o animata solo da vaghe e impazienti aspirazioni più che non sia avvalorata da potenti e consapevoli organismi e da positive conquiste. Questa condizione di cose obiettiva melile considerata deve consigliare la più fredda valutazione delle forze reali e delle probabilità di successo nel difficilissimo dio mento che la guerra ha creato. « Se la guerra ha per molti aspetti accelerato e precipitato il processo storico demolendo isUt-uziinl e sfasciando regimi, non ha pero suscitato miracolosamente le forze e le forme nuove destinate a succedere a quelli; e un partito, che volesse affrettare con le sue audaci iniziative di violenza la conquista di una simile eredità — dato anche che riu scisse nell'intento — si assumerebbe veramente le responsabilità di una condizione di cose che dev'essere lasciata iiftera a chi l'ha creata si troverebbe jn situazione irta di gravissimi ostacoli agli inizi del nuovo regime; compirebbe l'esperimento nelle condizioni peggicrl per là sua riuscita; e non avrebbe nemmeno la giustiflcazione dei compagni di Russia e d'Ungheria, 1 quali hanno dovuto raccogliere sulle braccia l'eredità di un regime disgregatosi sotto l'urto della guerra. E' chiaro d'altronde — anche per le vicende, .delle repubbliche rosse, alle quali e dovuta la nostra più fervida augurale solidarietà, ina non l'obbligo di imitarle mentre, le situazioni sono diverse — come la rivoluzione socialista, qualora non si compia per gradi, non pòssa attuarsi se non internazionalmente, senza di che il paese che la facesse (tanto più nelle condizioni dell'Italia) rimarrebbe sopraffatto dagli Stati capitalistici. » Resta poi da valutare se, nella presente situazione degli ispiriti e delle coscienze in Italia, un tentativo massimalista potesse riuscire; mentre è certo che un esito infausto avrebbe conseguenze incalcolabili in danno del movimento socialista. Lasciando quindi da parte il programma di conquista violenta del potere per la realizzazione del socialismo, — programma che la Direzione ebbe il lorto rji proporre senza ne possedere, nè preparare i mezzi adeguati, e senza pensare al dannoso disorientamento ch'esso produceva nelle masse, distraendole dal lavoro e dagli sforzi della battaglia socialista, — noi riteniamo si debba ritornare al programma d'azione del maggio 1917, integrato da quanti altri obiettivi le circostanze consiglino, moltiplicando col massimo fervore la propaganda e l'organizzzazione tra le masse, per far si che alla volontà di realizzazione del socialismo corrisponda la forza che tale realizzazione rende possibile: forza per la conquista dello Stato, forza per l'attuazione duratura del regime socialista. « Quanto alla prossima battaglia elettorale, noi, che sempre demmo a tali lotte e conquiste il giusta loro peso, non sopravplutando la loro importanza, e non esaurendo in esse ogni sforzo e ogni vitalità d.el partito e del proletariato — riteniamo che oggi tale battaglia debba csisere occasione di propaganda dei nostri massimi principi; arma di conquista per profonde trasformazioni legislative; mezzo di constatare la nostra forza effettiva, prima di lanciare il proletariato nelle incognite di un attacco al regime borghese, i he ancora si manifesta — per la dolorosa incoscienza di tanti-figli del proletariato,— cosi formidabilmente armato per la propria difesa ». iBqrzspTdpqtdvnhi d to li moiiena a me ari¬ o o. L'assassinio di un giovane addetto militare francese aueh (Francia) 19, notte. Onesta mattina è stato scoperto sulla strada di Auch alle porte di Condo il cadavere del tenente Contri del 3.0 tagliatori francesi. Il tenente Contri è stato ucciso a colpi di » pugno americano» che gli hanno sfondalo le costole. Il Contri doveva partire alla mattinata per Roma, ove si recava in qualità daddetto militare. L'assassino è stato arrestato; si crede che il movente .sia stato la vendetta. fi Re a Sant'Arma di Valdieri Sant'Anna di Valdleri, 19, notte. Stamane alle ore 11 è giunto S. M. il Re,proveniente da Roma. E' giunta S. M la Regina Madre per festeggiare l'onomastico della Regina Eiena.

Persone citate: Condo, Contri