Nulla di definitivo per la firma dei trattati

Nulla di definitivo per la firma dei trattatiNulla di definitivo per la firma dei trattati con l'Austria, l'Ungheria, (Dal nostro inviato speciale alla Conferenza). a Bulgaria e la Turchia Parigi, 17, notte. Non è ancora certo che il Supremo Consiglio riprenderà le sue sedute domani. La ripresa potrebbe essere rinviata a martedìSaranno cosi quattro giorni filati di riposo, in avant goul dalle vacanze che eomincierunno il 25. Ma, giorno più giorni) meno, non importa molto per un consesso che, come ripete, e divenuto una semplico conferenza balcanica delle solite e non sarà nemmeno l'ultima. Tanto, la più grande pace è falla sin dal giugno scorso. Le sue linee generali sono state scritte allora, e resta solo da appendervi trualche frangia. Le forze che domineranno il mondo per un termine indefinito accennano appena a3 entrare in azione; ma, tra poco, vi accorgerete che virtualmente agiscono già da due mesi. Esse agiscono anzi, in quasi pertstta lineria di movimenti, ad onta dei ceppi e delle barriere eh" a qualche perplesso Governo conthienlale piace di raantcn?re, come se si potesse, deviare la storia con un gendarme. Queste forze, che sono essenzialmente anglo-sassoni, fissano già tacitamente il riassétto di quella stessa Europa sud-orientale e di' quell'Asia Minore, la cui scorza e ancora tutta dissestata e turbol?nta. 11 riassetto rtmanc da definirsi nei dettagli, ma, per solitimi capi, esiste già. Prima della guerra, due sole Potenze esercitavano un influsso effettivo .e comprensivo fra i Balcani e il Levarne, ,clòè'rlnghilterra e la Germania, le due grandi rivali d'allora. L'Italia e la Francia vi entravano solo di straforo. Orbane, in pratica, aniche oggi e domani la Fi-ancia e l'Italia vi lenirono e vi entreranno alla stessa maniera, 'arbitre solo di qualche spicchio e di qualche ìillusione di influenza. A tenere il mestolo in [Oriente sono e saranno invece gli anglo-sasIsoni, sia che vi si insedino anche gli «mejricani, sia che vi rimangano i soli inglesi. |E' meglio- effe la. nostra generazione si abilitai a questo stato di fatto che per lei è abbastanza irrevocabile. Lo scrivente non saprebbe del resto lagnarsene com3 tanti altri 'che hanno ingannato 11 prossimo con fa.ntaifetlcherie puerili. Dopo tutto, gli anglo-sassoni Isono una delle razze più efficienti del mondo lmort?rno. Essi sanno edificare ed ommintistrare senza rompere i timpani delle genti con rulli di tamburi e con urli di gelosia. Se in Levante l'influenza italiana non può pre.[valere, conviene' che vi predomini nuella di hina m.zza assai più efficiente di qualsiasi al!tro che potesse oggi presentarvisi come una 'alternativa. Partenze di personaggi... ! 'Stando cosi le cose, si può dunque ripetere fene la Conferenza di Parigi ha eiauruo il suo compilo da un piazzo, ritlucendosi ad un Ufficio di ritocchi balcanici. Il gran pubblico uon la seguo più. .Sulla stampa «ìoudiale le rubifche che la concernano si sono ormai rattrappite. Sembrano gli echi di un mortorio. jViene sempre più assottigliandosi anche il suo personale. Ogni giorno parte qualcuno e si Itira dietro qualche questione gigantesca ed «insoluta che sarà trattata altrove. Per le granpi intese finanziarie ed economiche, bisogna già correre a Londra od imbarcarsi per New lYorls. I problemi della Qina e del Ciairpcne sono emigrali insieme col barone Makino. 1 ciclopici linteressi che. essi 'coinvolgono cercheranno una definizione Ira Washington e Tokio. Qui. a Parigi, irlimangono quasi esclusivamente le. beghe balcaniche, i cui teritaitivl idi soluzione non varieranno una .linea dal riassetto mondiale emerso dalla guerra, e ormai visibile col dissiparsi dolio ultime nebWe. A tali tentath-i si accudisce oTa, secondo le più autentiche ..regole della vecchia diplomazia. Si giuoca agli scacchi.. Cosi si sta ifacendo, per esempio, nei riguardi della Trarla,, forse con la scusa .che i Balcani non inefciffia'no altra sorte. Maturaliuejite. e questo piuoco manca persico la dignità della deciPione e della speditezza. Procede lento e malcerto, quasi masso da inani stanche S'indovina, nei giuocatori, un certo malessere morale di cui i vecchi diplomatici di razza erano spogli e (potevano vantarsene Derchè la loro incuranza rivelava almeno del carattere. LiConferenza di ;i ha qualche barlume dellatto che il mondo è tornato 'in potere di for ze immensamente più foKi di lei e fa pensare a quei pallidi aanbasolotori che. alla vijpilia della tragedia, qua e là per le grandCapitali europee, apprendevano come la diplomazia non valesse un fico di fronte alla guerra che si avanzava. Per 'fortuna, ora savanza invece, buona -o cattiva, placida o rivoluzionaria, la pace. Quasi più nulla * .i Di vasto alla Conferenza non resta che l'inheenatum. Ma è utile capire bone che di dietro non vi è quasi più nulla. Chi .pensi che vi sia ancora molto e vi tiene concentrata l'attenzione, perde del tempo, giacchè si conVince che la vita non possa riprendersi ].:•■ma che la Conferenza abbia dello -e latto («"»'• Dio sa (piando lo dirk! Converrebbe Invece smettere la contemplazione d«> suoi lavori e volgere, piuttosto, l'astcnzione alla K'Ha che deve riprendere ,-on qualche normalità prime che la Conferenza finisca anche inizialmente, se non saremo in ritardo. Al I>unto in cui sono giunte le cose, i giornali, larse, farebbero bene a sopprimere i servizi sulla Conferenza, i>mitandos; a registrane le risultanze ufficiali che dovrebbero venire regolarmente reclamale. Ci avviamo per altro verso le vacanze e hi eogna aver pazienza. Usn'aroo dn d'pettinia-na con quiutro soli giorni df adunanza dedicati qua^i esclusivamenlo alla Romania 1Supremo Consiglio deil& grand1! Potenze è Btato alle prese con Bratinnii e col signor Diamandy, por un tempo che sembrava infermifiabile. Sportivamente, la partita si é chiusameglio per Bratóanu e D.amandv eh" por 1Supremo Consiglio, ed ha acquisiaio mollo ri•levo 'in recente dispaccio in cui un corrisponitenie americano raccontava che tutta l'Euroi» sud-orientale *.\ scompiscia dalie riso dinanzagli editti deila Conferenza 'egli anzi' segigiungeva che ne ridono persino i raporesenfanti di quest'ultima In quelle allegre rég'on ' Ma tinto è bene quel clr. finisce hPne' E urrapporto giunto stasera a Parigli dai quattro jgenerali alleati da Budapest assicura che fra la Commissione militare interalleata e l'Alto Copiando romeno esiste alfine una eccellente armonio. Bisogna rallegrarsene porcile !a risposta di Brattami alle cinque intimazioni (non tre. ma proprio cinque; indirizzategli la settimana scorsa dal Supremo Consiglio, risulta Un po' meno conciliante di quel che gli ufflteiosi raccontassero. Il suo testo pubblicato Beigli mostra .infatti come Bratianu abbia dichiarato di non voler cedere su varie cosespecie sulla faccenda del nuovo armistizioQualcuno deve dunque aver ceduto altrove(Tuttavia si chiarisco che ormai anche .'ri Romania i bollenti spiriti stanno calmandosi e ri conoscendo che neppure loro potrebbero re-V.monte vivere soli e isolati sul Danubio, a sfida di tutto l'universo. La desiderata pace coll'Austria Mentre la settimana conferenziuie, che si chiude con ire giorni ili dolco far niente, è stala una settimana romena, probabilmente quella che si apre riuscirà una settimana austriaca. Ciò non sifilitica che la questione nngaro-romena (con lo sue aopendici in Czecoslovacchl e di Jugoslavi, ohe continuano la marcia per loro conto) debba proprio lasciar tranquillo per s?ite giorni il Supremo Consiglio Balcanico di Parigi; ma significa ehquesto si occuperà in (specie della replica 'alla contro-proposta austriaca e della iirma idei trattato con l'Austria. Il Consiglio gradirebbe sciogliersi lunedi prossimo per ls vacanze, dopo aver sottoscritto finalmente la pace con gli Austriaci, che fanno tappa da Ire. mesi a Saint Germain, pestando i- piedwgni due settimane. In certo modo e una questione d'onore. Fino adesso uno solo .i stato firmato fra i cinque" tràTtlii di cui iStondo aspetta la firma da otto mesi. Fu iConsiglio dei Quattro a condurre in porto 4uello di Versailles. Poi subentrò il Consiglio iei Cinque: e qu?sto, sebbene in confronto non dovesse sbrigare che quattro traitatelli •condor! (con l'Austria, con l'Ungheria, cona Bulgwi* » eoo 1& Tvmbim) vaste ancora in atto maro. Quindi gli piacerebbe mettere almeno al mondo il primo dente avanti la villeggiatura, altrimenti molti seccatori gli chiederebbero come abbia speso dU2 buoni mesi d; deliberazioni. Smonenè gli ufficiosi garantiscono bensì che il trattato con l'Austria sarà sottoscritto l'Uro il 25; ma gli uomini medi o normali esprimono pareri dubbi. Se la profezia ufficiosa avesse corso, la Commissióni vagliatrici presenterebbero entro demani le disamine dell» contro-proposte austriache ad un Comitato ii coordinazione, i! quale mercoledì sera consegnerebbe al Supremo Consiglio l'abbozzo complessivo della replica. Il Consiglio vi ragionerebbe sopra due giorni, e sabato o lunedi il doli-or Donnei- e gli alici delegati austriaci verrebbero invitati a'"Armare. Rennor sulle spine Ma le cose rimangono suggello a compi fazioni. Il dottor Henner infatti e ^ulie some, perchè Bauer a Vienna ha sobillalo i partigiani dell'unione con la GenuaiLu, e l'Assemblea costituente appare minacciosa verso l'apostata di Saint Germain, la cui transigenza separatista solleva proteste veementi. Henner, cne per adesso preieil.:<re i viveri all'unione, aveva provalo di coalizzarsi coi conservatori viennesi, per neutralizzare gli insorgenti unionisti; ma nel frattempo i conservatori viennesi hanno ricominciato a parlare di casa Absburgo; e su questo terreno Rennor non li può seguire. Inoltre dal canto loro i romeni hanno pensato bene di invasero anche quel'angolo di Ungheria che giace ira la Drava ed l Danubio, e che la Conferenza aveva assegnato all'Austria perché abiiato da Teutoni. Per cui, come può il dottore tìenncr Armare la pace, se i romeni non sgombrano quel benedetto angolo ? Egli ha cli:csto al Supremo Consiglio provvedimenti immediati per lo sgombero. Ma chi può farsi garante della velocità con cui i romeni eseguiscono gli ordini di Pàrig! ? Per giunta sarebbero per arrivare sulla scena anche i czeco-slovacchl, i quali si sa clic si>no in marcia, ma nessuno sa dire dove. E queste iiiea.e sono capaci di portai\:i allu domenica prossima" senza elio a Henner si po i>a dare nulla, da sottoscrivere. Dei resto sono por aria cene cose molto più inquietanti che il rinvio della firma di un protocollo. Forse la volita è quella che leggiamo sulla t'Huiuanité», la quale scrivo: • L'intéra questione dell'Austria, che si 'era preteso di liquidare, viene di nuovo posata daila restaurazione di un Absburgo a Uudapeit. La confusione è al colmo. Tutti i popoli dell'antica duplice Monarchia sono inquieti. Turbamente gravi possono scoppiare da un momento all'altro, e le questioni nazionali si mescoleranno con quelle sociali. Di più, il conflitto italo-jugoslavo non e por anco regoato. Come mai può la diplomazia dell'Intesa ar fronte a tali difficolta, dopo uvei- respinto dettami della giustizia e del diritto? Essa può soltanto ricorrere alla forza. L'occupazione militalo prolungata e afforzata è ora suo unico mezzo. A questo ci ha condotto la politica di Clemenceaul ecc. ecc.». Se questo quadro è verace, altro che firma del trattato di Saint Germani! Ad ogni modo la pace con l'Austria è oggi più che mai concatenata a quella con l'Ungheria. Ora, benché Bela Kuii sia liquidato, il Governo che lo surroga solleva dei quesiti abbastanza preoccupanti alla 5ua volta. Esso leva sugli scudi un Absburgo; e il più che a Parigi si possa decentemente fare è di attendere che venga cle.ttu anche in Ungheria un'Assemblea Costituente, la quale dica cesa vuole. Tale operazione impiegherà almeno otto settimane, se nel frattempo tutto non andrà all'aria. Ed alcuni consigliano ui mettere in mora anche il trattato coll'Austria tinche, le probabilità di intendersi anche con Budapest non si pl'Can nuiiciuo migliori. Diamine! è cosi facile commettere s'ral'alcioni laggiù, che un indugio di due mesi sarebbe sempre il minor male sostengono i partigiani della piccola velocità Sembra tuttavia cne quelli della grande ve locità prevalgano: essi firmerebbero lu'to, e farebbero alquante concessioni, pur di concludere qualche cosa prima, del 2j, evitando con le domande indiscrete. Ma la situazioni sul Danubio si' Ta realmente p(ù imbrogliala E per ora, por il Supremo Consiglio, l'unica decisione semplice diventa quella di prendersi le vacanze al giorno prestabilito, annunciando che tutto si risolverà velocemente uopo la rinfrescata. Comunque si spera di poier consegnare en irò il 25 il progetio di Trattato ai delegali bui gari di Neuilly, dei quali la Conferenza si è quasi dimenticata. Si afferma che il tosto è orinai redatto, fuorché per quello che si rife riscc al contine greco-bulgaro della Tracia. Su questo ultimo proseguono le Cùnlabulaziott: ed 1 delegati bulgari vi hanno partecipai oggi stesv) con una nota repentina. Alquanto peripezie che sarebbe lungo a scrivere e nmoio a leggere hanno condono a due le ul:iime proposte di soluzione che ora tengono il cani no. I! pvirno progetto è francese, e vorreobi dare alia Greca l'intero Psioue litoraneo della Tracia, salvo un cantuccio sulla soglia di Costantinopoli, che dovrebbe divenire internazionale. Nel mezzo di questa co~a ellenizzala da cima a fondo rimarrebbe l'oasi di Delegateli, retta a eira ti.beia. 11 suo porto sarebbe raccordata con la Ente.ria por un tronco ferrovia rio lungo In Mac tza, il quale verrebbe a sua volta internazioriaìizzato. Venizelòs accetterebbe questo progetto; ma gli American !o trovano ecce-.-ivo. Sebbene egli rinrov' io -uf y si-t. ili persuasione .à deléya'i d.-ul óia : Va'ti, questi ultimi limao un progetto loro proprio, che sarebbe accetto ai Bulgari. Esso concede alla Crocia uno spicchio costiero delta Tracia occidentale. Una parte ui questa viene invece costituita in une stato internazionale, con sbocco a. Dedeagatch sulla costa, e con Vdriahppoll come capitale. Quanto alla Tracia orientale essa viene assegnata per 2/3 ai greci, e por 'm terzo allo Staio internazionale rti Costantinopoli. Tomo por guadagnar? tempo, è s'ato chiesto al pre icìonte Wilson :! suo parere su m'ita questa mascherata territoriale di Tracia. E' però improbab.ie che una risposta risolutiva giunga prima del 25. Marcello Prati. I tedeschi chiedono spiegazioni sullo Statuto di Danzica Una fìnta. ituLgura per In Tracia Parigi, 17. notte. Il delegato bulgaro presso la Conferenza della pace ha inviato al presidente Clemcnceau una Nota circa la questione della Tracia occidentale. La delegazione tedésca ha consegnato una Nota al presidente della Conferenza della pace chiedendo schiarimenti sullo clausole d'i fruttato di pace relative allo statuto di Danzica. Il cancelliere Renner 6 partito osrgi da Saint Germain per Le llavre e -sani di ritorno domar:. I delegati dei Sindacati degli opera! austriaci hanno visitato il Conservatorio di arti e mestieri di Versailles. I czeco-slovacchi occupano la festa di ponte di Presburp Praga, 17. noi»e Per ordine del Governo le truppe czeco-slovàcche hanno occupato nella mail nata del 15 corrente la testa di potila di Presburgó. Le truppe hanno traversato il Danubio in due ponti, in uno per mezzo di zattere, m un altro [lassando il ponte verso I.igetflau. I czeco-slovacchi si sono impadroniti senza incontrare resistenza del pos*o di sorveglianza magiaro e poi di tutta lu guarnigione che si è arresa. liVi hanno po?cia occupato 4 posti di comando dell-* mine, ed hanno divelto i reticolati. II rappresentante inglese espulso dal Messico? Meo? York, 17. nmt« L'Associateti Press ha da Washington: «Il Presidente della Repubblica del Messico generai* Carranza ha ordinato all'incaricato di affari della Legazione della Gran Brò'.taRiia al Me&slco, Cutnine, di lasciare il paeae.

Persone citate: Bauer, Carranza, Henner, Ira Washington, Isoni, Marcello Prati, Renner