La grave crisi di Governo a Belgrado e l'oscura situazione ungherese

La grave crisi di Governo a Belgrado e l'oscura situazione ungherese La grave crisi di Governo a Belgrado e l'oscura situazione ungherese Le truppe romene sarebbero giunte a Budapest {Servizio speciale della Stampa) La ietterà di Protich al Reggente dì Serbia FIUME, 4; notte. o o o à n d è a , i' ò i a l a a e La crisi ministeriale serba si .inasprivo sempre più. L'Assemblea nazionale sospese ogni lavoro sino allo scioglimento della crisi. Il reggente tentò di persuadere l'attuale Gabinetot a rimanere sino alla regolarizzazione delle questioni della Jugoslavia alla Conferenza dì Parigi, ma Protich osservò essere ciò impossibile, facendosi sempre piti aspro il conflitto fra radicali e democratici. Questi ultimi contano, sut 282 componenti dell'Assemblea- nazionale, un gruppo di 114 contro gli 80 radicali del gruppo Pasic-Protich al quale devono aggiungersi 12 deputati del Montenegro, 8 macedoni e del Banato, i quali, perchè di confessione serbo-ortodossa, propendono verso il gruppo Protich. Questi, non a.endo sicura la maggioranza, tratta con gli altri puniti, specie con ì socialisti, il cui lub conta 14 deputati e col club nazionale croato formato di 28 deputati. Con l'appoggio di questi, Protich potrebbe aver la maggioranza, ma è ferocemente comfiattiuto dai democratici, che pretendono di avere la prevalenza nel Ministero. In caso di estrema necessità tutti i parlamentari serbi sono disposti ad unirsi affinchè i principali portafogli, quali quelli della presidenza del Consiglio dei niini'isti'i, degli interni, della finanza e della guerra non cadano in mano dei croati o degli sloveni. La crisi, che sarà lunga e laboriosa, è considerata da tutti profondamente politica La soluzione, se non accontenterà tanto l radicali quanto i democratici, facilmente potrebbe condurre a completa inazione l'Assemblea nazionale ed il paese ad1 un caos. Perciò tanto il reggente quanto i più sereni nomini politici consigliano che assolutamente, per sfuggire ai maggiori guai, si deve formare un Gabinetto di concentrazione in cui tutti partiti siano rappresentati. Il «Giornale ufficiale» di Belgrado pubblica uno scritto del ministro presidente Protich diretto al principe reggente, dal quale emergono tutte le cause che generarono la grossa crisi e che per debito di cronista: vi trasmetto Integralmente : « Altezza ! Mi pregio di presentare le mie dimissioni e quelle del Gabinetto che ho l'onore dt presiedere. I motivi che in questo momento mi inducono al difficile passo sono, in- massima, i seguenti: Lo tra me, quale presidente del Governo, e il signor ministro per gli affari interni sussistono, già da lungo tempo, delle sensibilissime disparità di vedute in ciò che concerne la- politica interna. Tutti i miei tentativi fatti per appianare queste differenze, od almeno renderle non tanto evidenti, rimasero infruttuosi; 2.o i rapporti ufficiali tra me ed il signor ministro per gli affari interni sono immorali (?) e non basati sulla vicendevole fiducia, la qual cosa è di grandissimo «ocumento per il nostro ufficio e per lo Stato; 3.o la crisi delle comunicazioni entro i 7 mesi dacché esiste questo Gabinetto non venne eliminata o almeno mitigata per quanto lo era possibile, e ciò malgrado che io mi sia interessato personalmente ad un simile stato di cose. Ne consegue una deleteria influenza sulla popolazione, sugli approvigio namenti. e, persino, sulla sltuatzione politica; 4o i miei principi relativi alla riforma agraria ed il .modo dell'effettuazione della medesima non si uniformano a quelli del ministro degl interni, che curai la riforma agraria, il quale in ciò si vede appoggiato dal suo partito. Una tale cosa risulta evidente dal fatto che, du ranìe la mia assenza; poco mancò non s giungesse ad una crisi nel Ministero per la riforma agraria; 5.0 oltre tutto ciò le attuali condizioni che vigono nel Consiglio dello Stato sono assolutamente insopportabili; 6.o ho la impressione che la ricostruzione del Gabinetto la vuole pure il partito democratico ed uno dei suoi organi, il «Rijec Shs» appoggia tale idea a spada tratta; 7.o il fatto che la crisi e le mie dimissionai avvengono durante le vacanze parlamentari viene spiegato nel modo seguente: alcuni giorni fa, e cioè il 2,3 corrente, il Gabinetto doveva trattare la questione della nomina del vescovo per il vesco vado di DJakovo. Contro le mie intenzioni le vostre tale.questione venne portata al pub bttco sensa tattica ed illecitamente, in modo che ne derivarono dei malcontenti e dei dissensi il giorno stesso in cui si trattò questo argomento, dopo la seduta nella quale si il scussero i passi che si dovevano intraprendere al proposito presso la Santa Sede. Il giornale « Demoltratlja » riportava la relazio¬ cpsBGta i - d, „...«.. fl6dll!a Ouesto fatto mi fece una a j ne, al questa seama. Questo fatto mi lacuna o , te r e eo a e o tale impressione dalla quale non posso Ube< rarml nemmeno ora. La notizia serviva quale comunicato semiufflcloso per una campagna della stampa contro la Santa Sede e contro il Vescovado, la quale voleva esercitare.una certa pressione sul Papa e sul Vescovo. La cam pagna venne iniziata .dal • Demokrattja » e dal Rijec Shs» Le mie direttive, relative all nostra situazione ed alla nostra politica interna ed estera non possono assolutamente uniformarsi a tale indirizzo in questo delicatissimo pioblema che tange pure i nosu-i vitali interessi interni ed esteri. Ringraziando caldamente V. A. per la fiducia dimostrata sinora verso me e verso i miei colleglli, prego di voler accogliere l'espressione della mia profonda stima. F.to Stojan Protich». P. C. tdavpn

Persone citate: Stojan Protich

Luoghi citati: Belgrado, Budapest, Jugoslavia, Montenegro, Parigi, Serbia