L'assetto temporaneo di Klagenfurt deliberato dalla Conferenza

L'assetto temporaneo di Klagenfurt deliberato dalla Conferenza L'assetto temporaneo di Klagenfurt deliberato dalla Conferenza I colloqui' Titta rn - PolK sulla Tracia (Dal nostro invialo speciale alia Conferenza). Parigi, 1, notte. «E tutto tremonne il vasto Olimpo». Questa è la versione conferenztale Intorno ed un caso di resipiscenza verificatosi giorni sono fra i jugoslavi di Casa Karageorgevich. Essi occupavano una porzione del celebre bacino di Klagenfurt in barba alla volontà dei Supremo Consiglio di Parigi). !1 quale aveva, inumato loro di sgombrarlo e dì essere savi. In <iuei paraggi ahimé! le inumazioni deJla Conferenza subiscono strano sorti. Per esempio, è avvenuto che 1 romeni occupassero I terreni della Theiss In violazione di un deli-ai rapporti di vicinanza con gli austro-tedeschi nei dintorni di Klagenfurt e vennero eiorni sono ad una amichevole intesa. In virtù di tale accordo, debitamente protocollato sul posto. tu stabilita una linea di demarcazione fra quelle due zone del bacino entro le quali gli aiastro-t'edeschi da un lato e i jugoslavi dall'altro erodono, per il momento, di poter Mivere in pace. Siccome gli jugoslavi occupavano più territorio del necessario, così cominciarono ad evacuarlo fino alla linea di demarcazione concordata coi vicini e questi ultimi fecero avanzare le loro legioni a prendere possesso delle pendici incorporate « brillando sugli abeti il mezzodì ». Nel frattempo ricorderete quello che avveniva in seno al Supremo Consiglio parigino, Esso riceveva dagli jugoslavi sette domande froniierasche oltre ad un codicillo e rispondeva di nulla poter prendere in considerazione finché il proprio rescritto per Klagenfurt non •risultasse obbedito. Questa doveva essere una Jdlgore cti Giove tonante, e siccome laggiù la situazione stava già appianandosi da so, si può benissimo sostenere che il piccolo Olimpo di Klagenfurt ha tremato. Comunque, è bene quello che finisce bene e il Supremo Consi-gito, avendo preso arto dell'evacuazione effen-luata dagli jugoslavi, ha potuto oggi esami- nare le sette domande giacenti (il codicillo, che mirava ad insinuare la coda nel porto di Piume, era già stato messo fuori concorso). Forse rammenterete che le seite domande jugoslave tendevano ad ottenere altrettante rettifiche al confine serbo-croato verso l'Ungheria e la Romania. Orbene, il Supremo Consiglio, nella sua tornata odierna, ha respinto le prime sei, ammettendo soliamo la settima. Questa concernè la linea frontCerasca di Inva¬ rania lungo il corso di un fiume che deve essere la Mur. La Conferenza aveva deciso ohe in quella regione il confine corresse nel belmezzo del fiume, vale a dire sul pelo della corrente. DI fronte a questo buco nell'acqua, gli jugoslavi si sono lamentato. Ora il loro confine è trasportato in terra ferra, dò lascia Inalterata la situazione europea. Il Cousi ha poi provvisto all'assetto teinpor evacuata Klagenfurt conforme ai criteri siiràUEsso ha provvisto a costituire in quella città ili! Corpo di vigilanza, composto esi'lusivnmen- le di carabinieri italiani anziché tìi un inac- 1 Consiglio •anno della o luci 'lliOl'l Silfi,'. dunoso contingente interalleato dei soliti, il uifliidato precipuo dei nostri bravi carabinieri sarà di custodire un largo deposito di armi e munizioni asburgiche, di cui Klagenfurt rimane tuttora ricettacolo. Dopo qualche altra melanconica del.'bei-azione (una è stata intorno al desiderio espresse dal Governo tedesco di ottenere dilazioni per la consegna di certi ufficiali che gli Alleati volevano processare, ma si è deciso il. tener duro sulla data prestabilita) anche la seduta d'oggi ha avuto termine. Ad essa era presente, come ieri, l'on. Tittoui, che ormai si e interamente rimesso ed offre cosi un eccellente esempio a Crespi, il quale, per fortuna, sta avviandosi verso la convalescenza dopo averla vista un po' brutta. Avanti la seduta Tittoni aveva anche ripreso la serie dei suoi colloqui personali, avendo una lunga conversazione col signor Polk. E" agevole immaginare di che cosa abbiano discorso i due capi di Delegazione che si incontravano per la prima volta a tu per tu. Chiunque può garantire che hanno parlato anche, e specialmente, della questione di Tracia. Non conviene però rivangarla proprio stasera, giacchè, secondo i lavori del Supremo Consiglio, dovremo lioccuparcene domani. Tuttavia per tenerla viva sì può ripetere un rilievo sommario della posi-zione. Esiste la tesi greca, la quale vuole unta1 aTracia che può. proponendosi, aovratuùov| tagliare fuori la Bulgaria dai mare. Questatesi possedè Sragione di maggioranza percheè spailegg'.ata dalia Francia, dall'Inghilterra edal Giappone. Quindi titne il campo sebbenetenerlo non implichi una vittoria definitiva Vi è poi un dissenziente che è l'Ameii.ca edun semi Uiasenziente cioè l'Italia. ln;onio alle proposte di soluzione e di compromessoavanzate dall'America e dall Italia circolano teme versioni quanti sono i gusti dei propaquestione latori, ma il pubblico non si interessa ad alcuna e fa bene, perchè si tratta sulu delle puntate intermedie di un gioco un pò' squallido. Coloro che invece attendono dei rbuliati pr .orto stare Acuri che per questa settimana non ne vedranno l'ombra. Marcello Prati. Gei mandalo per Cosiatitinopoli agli Stati Uniti . Riservate dichiarazioni di Pg1& Parigi, 1, nou-. Il nuovo capo della delegazione americana per la Conferenza -della pace, Polk, ricevendo 1 giornalisti francesi ha dichiarato che la Commissione per gli affari esteri del Senato americano terminerà il suo rapporto sul trattato di pace alla metà di agosto e che il Senato non impiegherà più di due settimane per ratificare il trattato slesso. Interrogato sulla questione della Tracia, Polk ha detto che essendo tale questione ancora pendente davanti alla Conferenza, egli non può rispondere-in-proposito. Circa però la questione del mandato agli americani su Costantinopoli è in grado di dichiarare che sarà il Congresso che dovrà prendere una decisione, poiché la questione del mandato è un fatto nuovo nella storia degli Siati Uniti. Il delegato americano ha soggiunto che non è sicuro se il suo Governo aecette-à 11 mandato in parola. QuindJ»olk ha detto che il bolscevismo non e da temersi negli Stali Uniti ed lui aggiunto che gif Stati Uniti accordano la loro assistenza morale e materiale all'ammiraglio KoltclakProseguendo ha dichiarato che non è da temersi una gverra fra gli Stati Uniti ed iMessico, e che, relativamente ai conflitti drazza. I recenti incidenti sono stati esageratiSulla questione dello Sciantung e --ti quella iella flotta tedesca Polk si è mostrato riser#ato ed ha terminato la sua dichiarazion4roteendo nn elogio al popolo francese per le «offerenae materiali e morali che • esso ha eou Unta ejwtaiezza di spirito tetani).

Persone citate: Crespi, Karageorgevich, Marcello Prati