I provvedimenti dell'autorità per la tutela dell'ordine

I provvedimenti dell'autorità per la tutela dell'ordine I provvedimenti dell'autorità per la tutela dell'ordine pComizi il ferrovieri, di postelegrafici e di salariati municipali per l'adesione allo sciopero Le severe disposizioni del Prefetto E' dunque domani, domenica, che deve iniziarsi lo sciopero generale proclamato dal Partito socialista e dalla Confcdera ztone del lavoro. Il Prefetto, in adempimen to degli ordini ricevuti dal Governo, ha disposto, d'accordo con l'Autorità militare, rigorosissime ed eccezionali misure per la immediata repressione di ogni violenza Le truppe della Brigata « Siena » e della Brigata « Calabria », unitamente ad. altri re parti militari rinforzati sono state messe a disposizione dell'Autorità di Pubblica Sicurezza. Picchetti speciali saranno disse minati per tutta la città ed alla periferia, Pertanto di Prefetto ha creduto opportuno emanare questo manifesto alla popolazione : « Cittadini I «Le organizzazioni operale hanno, come è noto, deciso l'astensione dal lavoro nel giorni 20 e 21 del corrente mese. Il Governo, fedele al principi fondamentali di uno 8tato costituzionale, non Intende porre ostacolo a tale manifestazione, ma esige che essa si svolga entro i limiti dell'ordine e col rispetto alle leggi e alle autorità costituite, alle quali nessuno ha diritto di sovrapporsi. Esse hanno il mandato di prevenire e reprimere ogni attentato alla libertà e alla sicurezza della vita civile, e sono fermamente decido di adempiere a questo loro dovere allo scopo di scongiurare, In queste ore decisive perchè la Patria possa raccogliere I frutti delia Sua grande vittoria, il danno irreparabile che deriverebbe da qualsiasi attentato criminoso diretto a sovvertire le nostre libere istituzioni ed a turbare le basi di un'ordinata società eivile. La cittadinanza deve mantenere! serena e tranquilla. Ogni disordine, .ogni violenza, qualsiasi reato saranno Immediatamente repressi. Il Governo vuole fermamente che la esplicazione di aspirazioni, di voti e di sentimenti da parte di qualsiasi classe sociale si mantenga sempre nei campo delle leggi e col rispetto dell'ordine, suprema garanzia di libertà per tutti I cittadini». Inoltre il Prefetto, con sua ordinanza d'i ieri, ha vietato ofrni riunione o assembraimento in luogo pubblico, con quest'altro manifesto : 1 « Sono proibite sino a nuova disposizione, le riunioni e gli assembramenti in luogo pubblico. In confronto dei contravventori si provvederà a termini di legge. , « I funzionari di pubblica sicurezza ,e gli agenti deila forza pubblica sono incaricati dell'esecuzione dei presente Dereto». dclmtndnNessun comizio | nelle due giornate di sciopero 1 Sappiamo che dai dirigenti dello Organizzazioni proletarie e della Camera del lavoro iiion verrà tenuto nelle giornate di domenica •e lunedì alcun comizio od altra riunione. Sara cosi scrupolosamente osservata l'astensione idal lavoro anche, da parte degli oratori e tulo decisione procurerà, forse per la prima volta I in tanti anni, due giornate di vacanza agli ! agenti della Sezione di P. S. Monviso, sotto ila cui giurisdizione è il palazzo della Camera del lavoro. invito agli esercenti ■ La Presidenza della « Lega fra esercenti, icommercianti' ed industriali », confermando ai suoi soci quanto ebbe loro a comunicare nelle : varie adunanze di categorie, li prega di tenere, possibilmente, aperti al pubblico con IV 'rario normale, i propri negozi ed esercizi nei prossimi giorni di domenica e lunedi. Ut) e al c. iu. Vanno naturalmente esclusi da questo invito coloro che si trovano in casi speciali, come quelli cui potrà mancare il personale necessario. Quegli esercenti, che dovranno tenero chiusi i magazzini, ne preavvisino la clientela, perchè provveda nella giornata di sabato al suo fabbisogno anche per la domenica e lunedi. Le ex-guardie di finanza contro lo sciopero ■ Il Consiglio direttivo dell'Associazione exjruardte di Finanza ha Inviato al Governo questo telegramma: « Associazione Nazionale ouardie di Finanza Iti congedo, interprete pensiero 40 Sezioni, rappresentanti 10.000 soci, protesta vivamente contro tentato sciopero generale. Conferma sua immutata fedeltà Leggi fondamentali Regno. Rammentando con legittimo orgoglio passato suoi soci, mettesi disposizione per mantenimento ordine. — Comitato Direttivo Centrale-. Fiore. BorgiaM. Zanini, Faussone, Ferrerò Ferretti. Parisi. Valle». Anche i lavoratori della mensa aderiscono allo sciopero Il segretario della Federazione fra ( lavoratori della mensa comunica: «Come da deliberato preso nel comizio ultimo, anche i lavoratori della mensa, caffè, liquorerie, deliberarono la loro solidarietà alla Comune di Russia ed Ungheria con l'astensione dal lavoro per il 20 c 21 corr. Perciò 11 Consiglio direttivo, come da mandato preciso ovulo, invita tutti i lavoratori della mensa al solidale dovere votato alla unanimità ». Compagni d'idealità ma non di sciopero L'Unione nazkmale fra viaggiatori e rappresentanti di commercio ha votato questo ordine del giorno : « Il Comitato esecutivo della «Unver», pur condividendo tutta la idealità oggi affermata dalle classi lavoratrici, sia nell'ordine della politica interna che estera ; dissente dallo sciopero generale Indetto dalla Confederazione generale del Lavoro per U 90 e 81 lucilo corr. ; ritenendo che tale movimento per i« condizioni del nostro paese e |a talteatcna' della nostra situazione econoro Ica non possa riuscire che dannoso agli interassi ed alle nrecdicaziont deli* stesse classi tatomJrtct-». i Una dichiarazione del Comitato Centrale dei Ferrovieri Il Comitato centrale esecutivo del Sindacato ferrovieri italiani, che un gruppo volle sostituire e ritenere dimissionario, ci manda questa dichiarazione: « 1/ Comitato centrale esecutivo del Sindacato ferrovieri italiani, avverte che, contrariamente a quanto é stato pubblicato, non è dimissiona/io e nella sua adunanza di oggi ha riconfermata la propria fiducia nei membri del Comitato di agitazione giunti da Roma, dopo averne udita la .elazione ». Il Comitato Centrale Esecutivo. Implicitamente, quindi, il Comitato Centrale viene a ricoijfermare il proprio deliberato e 'a. comprendere che perniane l'ordine di non scioperare, poiché la costituzione avvenuta del Comitato provvisorio contrasta con le precise norme statutarie del Sindacato. I membri del Comitato Centrale non hanno creduto di aggiungere altro chiarimento, in attesa di esporre le ragioni della propria condotta al Congred so dei ferrovieri che dovrà certamente essere convocato. La cittadinatwa ha appreso con molto stupore che il Comitato Centrale del Sindacato ferrovieri è stato sconfessalo e sostituito e che lo sciopero sarà attualo non più per due giorni consecutivi, bensì dalla mezzanotte di domemica alla mezzanotte di lunedi. Tale stupore deriva anche dai fatto che il pubblico nella sua grande maggioranza non si raccapezza pia sull'ordinamento dei vari Comitali che guidano le sorti dulie organizzazioni. Non sarà seaGcpcdsapdlopgadtetoqmbrrpmsalebrigndsddetquindt inopportuno spiegare come si 6 venuti! balla nuova e, diciamolo pure, inattesa deliberazione. 11 Sindacato dei ferrovieri italiani, il quale pfnconta — se non andiamo errati — cinquanta- i lmila soci sparsi per tutta la rete ferroviaria: e iasuddiviso to numerose sezioni che ubbidiscono, pal Comitato centrale, la cui sede è a Torino'.ma che si raduna talvolta a seconda delle cir- i "costanze in altri centri importanti zQues'o Comitato centrale affidò a tre suoi1 fmembri flducieri, cioè Emilio Durando, Luigi1 dSaggiano e Ferdinando Fanti, il mandato Si organizzare lo sciopero generale d'accordo colla Confederazione del Lavoro o col Partito Socialista Gli ordini d. questi tre fiduciari dovevano es"-ere contrassegnati da un personaggio fantastico, battezzato «Patetta», rimanendo segretamente iniesi che soltanto le deliberazioni recanti tale firma si ritenevano valide per tut'a la massa dei ferrovieri. Giovedì fu pubblicato l'ordine dei tre fiduciari, controfirmato Patetta, di non più scioperare. Gli altri membri del Comitato Centrale rimasero molto imbarazzati e soipresi di questa comunicazione giustificata con « ragioni superiori » ma convalidarono la deliberazione dei tre fiduciari, lasciando ad essi la responsabil.tó di spiegare poi alla massa'11 motivo della rinun- IfanrDufcszldcri sLa Sezione torinese del Sindacato, avuta1 wconoscenza della deliberazione del dirigenti „l'organizzazione, si è - per cosi dire - ribel- Slata agli ord.ni edi sua iniziativa ha ritenuto ^dimissionari tutti i membri del Comitato Cen trale coi tre suoi fiduciari, sostituendoli prov- iSvisoriamente con nuovi membri di proprio ™gradimento Questo Comitato provvisori del I SSindacato risultò - come è noto - compostol'^dei soci• Alberto Capecchi, Spini+o Fumo. Vln- cenzo Pagella, Carlo Pandolfl. Ottavio Pa'-tore ■ „e Giuseppe PioMa e ricevete l'incarico di di- rrigere e coordinare lo sciopero di ventiquattro. ore. Esso infatti ha pubblicato Immedlavaméo- te un manifesto, nel anale è de'to: »! ferrovieri torinesi ci hanno affidato in I questo gravissimo periodo, il compito di diri-1 gere la nostra massima organizzazione. Lo j ;abbiamo assunto trepidami per la gravezza j del mandato, ma sicuri deila nostra coscienza i e sicuri sopratutto di poter .ornare sulla co- sc'.enza di classe, sul sentimento di dignità o]di fierezza1 di lutti voi II Sindacato, coeren- j temente alle idealità sempre proteste, assunse il preciso impegno di partecipare alla manifestazione internazionale indetta per imporre a tutte le borghesie di cessare, dalle os'.lità contro le Repùbbliche proletarie di Russia e di Ungheria.' Improvvisamente, alcuni dei no- 5stri dirigenti hanno diramato l'Invito ai ferro-1 'Vieri di tradire i fratelli proletari Non im- por'a ora di ?tabilire con quale mezzo il Go-1 vverno abbia ottenuto questa deliberazione, che fu diffusa la sera di mercoledì per mezzo delle Prefetture del Regno. Ma importa invece di insorgere unanimi, affinchè la classe ferroviaria non manchi all'appello ». Il manilesto continua dicendo che 1 ferrovieri non devono •spavenlars. dolle larvate minaccio della Borghesia e del Governo e soggiunge: » Riconfermiamo perciò la delibera dzione di sciopero Ma poiché è necessario che I ques'o nostro appello giunga ovunque, in cor- j relazione anche alle deliberazioni dei ferro- vieri francesi e dei postelegrafonici italiani, decidiamo di limitare lo sciopero a 24 ore. Esso dovrà' dunque iniziarsi alla mezzanotte di domenica e finire la mezzanotte di. lunedi ». Ma come accoglierà la massa dei ferrovieri questa deliberazione? L'atteggiamento del nuovo Comitato trova consenziente una parte di soci del Sindacato, ma non è meno vero che l'altra parte dei ferrovieri vuole, per spirito di assoluta disciplina, ubbidire invece agli ord:ni del vecchio Comitato Centrale e dei tre fiduciari, in attesa che questi si presentino dinanzi ad un Congresso a giustificarsi Una profonda crisi si è dunque aperta in seno al Sindacato, crisi che avrà Indubbiamente uno strascico di discussioni vivacissime, anche dopo attraversato questo speciale periodo dello sciopero generale. Infatti il nuovo Comitato è soltanto provvisorio e dovrà, a sua volta, essere sostituito o convalidato con mandato definitivo. Il comizio di ieri sera MMim i\ mm confermata Come abbiamo pubblicato, il Comitato prov visorio del Sindacato del ferroviari ha con vocato per ieri sera, alla Camera del lavoro l ferrovieri della sezione di Torino e le rap prescnt.uue delle sezioni del Piemonte, per •ipre conto del proprio operalo, chiederne la sanzione, la conferma del mandato e l'autorizzazione a proseguire nell'opera iniziata per l'effettuazione dello sciopero di W ore il giorno 21. Il retroscena 11 teatro si presenta alle pre 21 affollato. Tutti i posti sono occupati. Sul palcoscenico prende posto il nuovo Comitato e un presidente che viene eletto dall'assemblea. Dopo brevi parole di saluto e di illustrazione dello scopo dell'adunanza, ha la parola uno dei membri del nuovo Comitato per riferire all'assemblea su quanto è successo. Inizia ripetendo cose già note o contenute nella dichiarazione diramata oggi dalla Confederazione del lavoro. Steriliti gli accordi internazionali, si riunirono l rappresentanti della Confederazione, del Partito socialista e del Sindacato fferrovieri per prendere le disposizioni per l'effettuazione dello sciopero. Partito e Confederazione avevano In animo, in analogia a quanto è stato disposto nel convegno internazionale, di re-stringere la manifestazione ad un solo giorno di sciopero. Furono i rappresentanti del ferrovieri che rhtesero lo sciopero venisse esteso a due giorni e ciò per ragioni tecniche Per assecondare 11 loro desiderio fu deciso che lo sciopero avesse la durata di due giorni. Nel successivo convegno di Bologna 1 rappresentanti del ferrovieri, «"accordo oca t lavoratori del mare, cbie- sero che venisse assicurata loro la solidarietà assoluta in caso di rappresaglie da parte del Govèrno. Ebbero le assicurazioni volute. Le chiesero per iscritto. Improvvisamente i rappresentanti dei ferrovieri abbandonarono il convegno. PcrUiè? Mistero. Vennero pregati di trovarsi ad un nuovo' convegno. Dissero sarebbero intervenuti, ma mancarono all'appuntamento. Partirono invece per Roma. E da Roma, dopo qualche giorno, venne la loro comunicazione di non più fare lo sciopero. Che cosa era successo? Quali motivi gravi possono aver consigliato i tre fiduciari a mutare parere, dopo aver assunto l'impegno di associarsi alla manifestazione operaia internazionale ? Mancando dati positivi in proposito l'oratore sorvola su ciò e passa ad illustrare quanto avvenne dopo che fu diramato il comunicato di non scioperare, e gli altri membri del Comitato centrale, pure lasciando la responsabilità ai tre fiduciari, non si sentirono di disapprovarne l'.vperato. Illustra i propositi che anir mono i promotori della prima membri del vecchio Comitato, presenti all'assemblea, e chiesero loro se si sentivano di assumersi la responsabilità di far scioperare la massa nonostante il divieto dei itduciari, ed avuta risposta negativa — taluno dei membri disse che preferiva dimettersi — costituirono il nuovo Comitato. Passa in seguito ad enumerare gli scopi che il nuovo Comitato si propone e ripete (pianto già lia detto o cioè che non altro intende il nuovo Comitato se non di tenere alta la bandiera del Sindacato che stava per essere tra- reseFdae ordndeCfaqsafanterfesdzaI 5u•taCssoinsstscasemata noi fango. Non l'ambizione, non 11 odesiderio di onore. 11 Sindacato ha accettato tdi scioperare con gli altri operai per prote- j setare contro l'assassinio che la borghesia internazionale tenta compiere delle due Repub- ! bliche dei Sovlets e deve mantenere i suoi im pegni. La classe operaia non deve ritenero l ferrovieri del traditori. Dichiara Infine che il nuovo Comitato si inerte a disposizione del i l'assemblea pronto a seguirne gli ordini, come dpoilloiacI accettare tutte le responsabilità che gli s, potranno derivare dnl proprio atteggiamento '. president dell'assembleo dà quindi leti ",,Ta r,i diverse lettere di adesione delle Se ztonf piemontesi. Ha poi la parola il rappre1 fn,Hnte deUa Sezione di Chivasso. il quale 1 dichiara che i ferrovieri di Chivasso vogliono Io sciopero e attendono le deliberazioni del ferrovieri dì Torino pronti a secondarle Le difficoltà Parla quindi Pastore. Accenna brevemente ai motivi che portarono alla costituzione del nuovo Comitato, e alle deliberazioni dei ferrovieri di Milano per lo sciopero per 24 ore. Dice che domani ad Alessandria verrà tenuto un Convegno. Che Novara ed altri centri sono favorevoli allo sciopero. Viene poi a quello che vuole essere la parte centrale del suo discorso e cioè: si sentono i ferrovieri della Sezione di Torino, di assumersi la responsabilità di proclamare lo sciopero anche per conto dei ferrovieri dello altre città affrontando l'incognita di un insuccesso per le difficoltà i si andrà Incontro neile "trasmfss^onT" dell'ori 1 wert,fnnIf^u0 tfnnisllo,Ve «'enfrata "all* deli „rtl™} £ass*1!a Commissione? Enume SJA 8&S sl d,eYono superare e fa pre ^mlnff r,„ c°"corr.tru ^Paralizzare il mo, , t0 oio Pero, afferma Pastore. iSS*?, ?» ?■ sciODero, àrhbn ugualmente effet ™,J SS .L"!-?- sojfWro ridotto che metter I S|R?s9i?IV"*2 dl esse'Te accusati di tra. pdNJ™Ssl'^S?25& 7rad,,<irf ,Barann° «nielli che hanno l^ confusione ma non l ferrovieri ■ „"!L ^T*n.no mantenuto per loro conto sia rlP0!1. ln massa. 1 impegno d'onore ass-un. "?,„,{ r!n,- a °J * Acc«nna ad aver saputo fSf.JLJP. Jì. , nare al)bla determinato i ì* 1 a mutare Parere, è stata la paura I £"e, „ °.„??l*I>ar0 n0Tl dt>v«sse riuscire Dice: 1 ^'«i *vop?;ro n°n riuscirà completo come sa j ;,„,,„„U^5I,,° J"™ C0.Ir>a del, dirigenti che non j "a"",° av"'° /eoe. Non della massa che era i k r v ^ ' "3!?1*- Past°re termina ;L„„„, \?nft,,1 assemblea .»i pronunci chia]r.*m,en'^ J««Jp »n no ohtaro che un si a j i\ UJL.? J|Bh,'*ta. Propositi di ----- - 5- " " ' canticl come anello che attraversa il 1 ' innn.ra-rt' ferrovieri. Egli discute mene sulla «epaiita della Commissione provvisoria ed a1 vreobe desiderato che i mpmbri del Comitato centrale si fossero presentati p-r giustificare M loro operato. L'oratore è spesso interrotto nitrirlo. II Comitato, se lo"sciODero ^^"proclamato farà, il possibile perchè riesca nel m>vio nnl completo Prende poi ìa parola Cocci, il quale si dimostra contrario alle determinazioni prese in dall assemblea che dapprima mormora, poi urla. Le ultime parole del dissidente si perdono in mezzo ad un baccano Indiavolato. I/ordine del giorno La discussioni! minaccia di andare per le lunghe e<uno dei presenti richiama l'assem- vpL1sshgIeziiqeorfmsEpmCaztnclmdprprnalscspPqd I ble& alla brevità. Chiode che 11 Comitato prov j visorio ponga il quesito nella forma più seni r' r e o o o r a e r a o - Pliee: « Si vuole o non si vuole lo sciopero? ». Il segretario del Sindacato di Savona assicura la più completa solidarietà dei ferrovieri di quella zona. In un'assemblea tenute 1 altra sera, avendo loro prospettato la possibilità di postume angherie da parte dell'Amministrazione, risposero all'unanimità: Se vi saranno punizioni dichiareremo poi mi secondo sciopero per assicurare ai ferrovieri la libertà di cui godono le altre classi. Riprende poi la parola il primo oratore, il quale dice che i ferrovieri di Milano hanuo dichiarato lo sciopero od t ferrovieri di Torino, che n»l passato furono sempre col proletariato, che nel 1915 sono stati colla massa operaia contro la guerra, non possono oggi essere da meno di quelli di 'Milano. Legge poi il seguente ordine del giorno: « L'assemblea dei ferrovieri torinesi, organizzati nella Sezione locale del Sindacato ferrovieri italiani, riuniti la sora deL 18 corrente mese, udita la relazione del Comitato centrale provvisorio, ne approva le direttive; delibera di attenersi con disciplina i fermezza al suoi ordini; disapprova l'opera compiuta dagli ex dirigenti il Sindacato ferrovieri, riafferma la proclamazione dello sciopero dalle 24 di domenica alle 24 di lunedi. L'assembi?a della Sezione dichinra inoltre decaduti i membri da essa nominati nel Comitato centrale, e li sostituisce con I compagni Fumo Spiriti1, Piotta Giuseppe. Pandolfl Carlo, Pagella Vincenzo, Pastore Ottavio Capoccht Alberto, Abl ate Felice, Invernlzzi Cirillo, Miglfavacca Silvio . Messo ai voti, l'ordine del giorno e approvato all'unanimità. Li controprova dà due dissidenti. La riunione dei postelegrafonici Nella Sede federale di via Principe Amedeo. 20 si sono riuniti In grandissimo numero i postelegrafonici di 3.a Categoria ('portalettere fattorini, ecc.). La discussione alla quale ha partecipato anche il rappresentante <tel Comitato Centrale signor Capitelli, si è protratta fino alle ore 23 e fu conchiusa con l'approvazione del seguente ordine del giorno -, • Il persami e di 3. a Categoria riunito in imponente comizio aderisce all'unanime manifestazione del 21 corrente e si augura che la solidarietà, dei lavoratori francesi, inglesi ed italiani plenari un avvenire di pace, di tranquillità e di reale progresso ». Di conseguenza 1 postelegrafonici di 3.a Categoria sciopereranno soltanto lunedi. A proposito di un manifesto Il Fascio di combattimento ha pubblicato un manifesto per lo sciopero generale. Ora l'Associazlone nazionale fra mutilati' e invalidi di guerra. l'Associazione reduci dalla Zona ope- llUrrpd>setante, la Sezione dell'Associazione nazionale I dei combattenti, ci dichiararono che non non- ; no firmato tal» manifesto, come appare dal suo contesto» 1