Energico ammonimento governativo contro tutti i tentativi di violenza faziosa

Energico ammonimento governativo contro tutti i tentativi di violenza faziosa Energico ammonimento governativo contro tutti i tentativi di violenza faziosa "Bisogna anche mettere in guardia il pubblico contro alcune manifesta*' zioni di apparenza patriottica...,, - "L'Italia non ha tempo da perdere,! e a a e r a n l Roma, 18, notte. Il Presidente del Consiglio on. Nitti ha diretto la seguente circolare telegrafica ai Prefetti del Regno. « Merliamo tutte le disposizioni date nelle mie precedenti, circolari in materia di ordine pubblico. Esse devono essere scrupolosamente e con fermezza eseguite. Non si avrà ninna indulgenza per chi trasgredisce, e considererò la debolezza una peggiore cosa della colpa. Il preannunzialo sciopero generale -non ha alcun motivo ve alcuna, base legittima dopo le mie dichiaraioni in Parlamento. L'Italia, Paese di libertà, non vuole intervenire nella vita interna degli altri Paesi e ha già disposto tutta la sua azione in aueslo senso. Le masse operaie, nella grande maggioranza, sono persuase che lo sciopero non si propone più, per quanto riguarda l'Italia, alcuno scopo concreto. Ogni movimento rke nei limili della produzione tenda a elevare il lavoro è per noi benefico; non vogliamo, per nessun motivo restrizioni o limitazioni e contiamo sulla -;alda simpatia dei lavoratori. Vi sono però alcuni piccoli gruppi e alcune incomposte minoranze che, con forine teppistiche, sperano di prendere occasione dell'annunziato sciopero per provocare disordini. I sequestri di armi e di esplodenti, avvenuti in qualche città, rftmosirano anche che vi sono sogni criminosi di pochi delinquenti. Ho spiegato, ripetutamente, che tutte ciò che scuote il credito dell'Italia e ne turba l'opera di rinnovazione e di ricostruzione è criminoso, è opera di affamamenlo. L'Italia, non producendo ora abbastanza, deve introdurre dall'estero non solo le materie prime per far vivere l'industria, ma deve introdurre gli alimenti. Non avendo merci da scambiare ih uuantìtà sufficienti- ne navi per trasportare le merci, l'Italia deve, per vivere e prosperare, avere credito. Ogni ■lisordine turba il credito e affama il popolo, liispettosi di tutte le libertà, noi abbiamo subito abolito e stiamo abolendo le liwÀta zioni che la guerra aveva rese necessarie appunto perciò l'ordine deve essere mante nato ad ogni costo, contro chiunque, come presidio di vita e condizione di ricchezza u Bisogna anche mettere in guardia il pubblico contro alcune manifestazioni le quali hanno, in apparenza, carattere va triottico o di rivendicazioni nazionali. Far coincidere queste manifestazioni con lo sciopero è il colmo della follia e non può, in molli casi, essere atto di buona lede. Le notizie ;/t« pervengono da ogni parte di mostrano che le popolazioni intendono iì loro dovere. Bisogna che l'autorità illumi vi il pubblico e che tutti i cittadini coadiu vino l'opera del Governo. La serenità delie nostre opere dimoslra la nostra fiducia. Il Governo, che io ho l'onore di presiedere, a nulla più aspira che a rendere facile il compito della nuova democrazia del lavoro che si va formando in Italia, come in tutti gli altri Paesi produttori. Ma appunto perciò, la libertà e l'ordine, che per noi sono garanzia di rita, debbono essere rigidamente tutelali. I Governi che non si difendono non hanno ragione di esistere. Le istituzioni che non impongono il rispetto non sono durevoli; la libertà e le democra zie non vivono ove non c'è forza. Raccomando ora e in seguito la più grande fer •'i. Ogni incuria è colpevole, ogni r » è colpevole, ogni esitanza è colpevole. Evitiamo ogni inutile conflitto, ma la faziosità e la violenza devono essere immediatamente represse. L'Italia deve cominciare in questi giorni la sua opera di ricostruzione e di lavoro e non ha tempo da perdere. — Il Presidente del Consiglio: Nitti. ■ (Stefani). a a r o a i Roma calma Lo sciopero dei tipografi continua Roma, 18, notte. Lo sciopero del tipografi romani, che coinvolge lo sciopero dei giornali, prosegue immutato. In seguito alle ripercussioni che lo sciopero ha sui lavori parlamentari, mancando completamente la stampa dei documenti parlamentari, i proprietari tfi tipografia di Roma sono venuti nella seguente deliberazione: • L'assemblea dell'Associazione romana tra i proprietari lipografl, riunitasi d'urgenza, in omaggio al Parlamento nazionale ed in considerazione dell'importanza della discussione sulla legge elettorale politica, ha autorizzato per queste alte ragioni la ditta Colombo della Camera dei deputati, ove essa lo ritenga opportuno, di assumere personale per provvedere ai lavori di stauipa necessari alla Camera dei deputati, dichiarando però di disinteressarsi delle condizioni tutte alle quali il personale verrà riassunto >. Il Prefetto di Roma, in previsione dello sciopero politico del 20 e 21 corrente, ha pubblicato un Manifesto, col quale vieta la circolazione delle automobili. Una parte delle automobili sarà requisita dal Governo per eventuali bisogni di polizia. La citta però è completamente calma. Si crede' che le giornate del 20 e 21 corrente passeranno senza incidenti. 1 muri della città sono tappezzati da Manifesti. La Direzione Centrale del Partito liberale ha fatto affigger» un Manifesto, A quale scori o, --^ i signa Io sciopero politico del CO e 31 luglio Un comunicato della Confederazione del lavoro e lo sciopero dei ferrovieri I provvedimenti del Municipio di Milano —• Una ridda di manifesti. Milano. 18, notte. La Confederazione Generale del Lavoro in» via ai giornali il seguente comunicato: « Nel comunicalo di '.re membri del Comitato Centrale del Sindacato Ferrovièri italiani si affeima che «dopo la denunzia di una delle parti dell'impegno assunto in precedenza) per le sciopero deliberato pei giorni 20 e il corrente mese, per considerazioni ix.ililiclic a sindacali si delibera di invitare le pròprio Sezioni, Gruppi ed organizzati a non sospenderò il servizio ferroviario iti detti giorni ». Pei? l'esattezza, la Confederazione dei Lavoro devo dich'arare cho l'impegno assunto nel Convegno di Roma fra i rappresentanti confederali e la direzione del Partito Socialista non sialo affatto «denunziato» nò dalla. Confederazione, nè — per quel che ci consta — dalla direzione del Partito Socialista. Anzi il Consiglio nazionale della Confedertizione del Lavoro, tenutosi a Bologna nei giorni 13 e U, ha ratificato il deliberato dei Convegno di Roma, approvando all'unanimità quest'ordine del giorno proposto dal ferroviere Secondo Rampila: «La Confederazione del Lavoro, intenzionata di difendere a qualunque costo, e con tutti i mezzi, il diritto di sciopero per tutte lo categorie dei lavoratori e quindi anche dei dipendenti dello Stato o comunque sottoposti a vincoli militari od a leggi speciali, afferma cho non tollererà che il Governo prenda provvedimenti di coercizione che mirino a colpire i partecipanti alla manifestazione internazionale di protesta nei giorni 20 e 21 corrente mese ». Siccome da parte di alcune Sezioni del Sindacato Ferrovieri ci si fa osservare che Sarebbe s»ato opportuno iniziare Io sciopero alle oro 24 del giorno 20 c. m., la Confederazione del Lavoro rende noto che furono proprio i rappresentanti del C. C. del Sindacato stesso — e cioè Fanti e Bertolucci — ad insistere perchè lo sciopero, per ragioni tecniche, fosse iniziato alle ore 2-i del giorno 19, per chiuderlo alle ore 24 del giorno 21. Ciò risulta in modo inequivocabile dal verbale esteso dal segretario del Sindacato Ferrovieri, rag. Gaetarti, e pubblicato nell'ultimo numero di «Battaglie Sindacali». Dal verbale stesso si deduce che i delegati del Sindacato ferrovieri nel Gonvegno di Roma si erano dichiarati disposti ad aderire allo sciopero .generale a qualunque condizione. — Il segretario generale: Lodovico-D'Aragona ». LaConfederazione dei Lavoro, d accordò col-* la direzione del Partito Socialista, in seguito, alla deliberazione del Comitato Centiale" del Sindacato ferrovieri che stabilisce la effettuazione dello sciopero per sole Ai ore, comunica di avere autorizzato anche i ferrovieri dell» Secondarie a -imitare lo sciopero dalla mezzanotte del 20 alla mezzanotte del 31 corrente. La Federazione generale degli esercenti rivolge un invito a tutti gli esercenti della cittàperche a qualunque costo nei giorni di sciopero tengano aperti i negozi. Non solo perchè la cittadinanza possa rifornirsi nei necessario, ma anche perchè gli esercenti non debbono con la chiusura deL propri esercizi dare parvenza di passiva solidarietà ad una manifestazione deprecata da ogni buon cittadino italiano. Fra la sconcertante varietà di notizie con.tradittorìe di adesione allo sciopero, di deliberazioni dissidenti, di scissioni, di cui sono pieni i giornali, la cittadinanza milanese conserva la sua tranquillità abituale e sembra disinteressarsi completamente del pronostici piti o meno catastrofici che i soliti allarmisti cercano diffondere, senza per altro trovare terreno fecondo. Si disinteressano perfino i milanesi a quel fenomeno quasi morboso che si produce prima e dopo' ogni movimento1 popolare: il fenomeno del manifesta I muri della città ne sono coperti di tutte le associazioni, di tutti i gruppi, di tatti 1 partiti. Alcuni di questi manifesti, anche se affissi con la lodevole intenzione di impedire le violenza di piazza, sono dalla maggior parte del pubblico biasimati per il loro tono e per le loro frasi aggressive che non valgono se non ad acuire i dissensi e, a produrre proprio quelle violenze che essi deprecano. E' quindi unanimemente lodato il decreto prefettizio di cui vi diedi notizia ieri sera e che, vietando gli assembramenti e la circolazione delle autovetture, degli autocarri e delle motociclette afferma « che soltanto alle autorità, costituita è concesso di reprimere ogni violenza o attentato all'incolumità e alla sicurezza della vita; civile e nessuno può ad esse sovrapporsi ». Dopo la deliberazione del Fascio dei combattenti s dopo il manifesto della Sezione nazionalista che molto inopportunamente ricorda 11 conflitto del L5 aprile scorso, l'avvertimento governativo giunge utile. Il Sindaco, che era assente da Milano, ha fatto oggi ritorno nella città, desiderando esservi presente nel gtorui dello sciopero. Il Comune si e in questi giorni attivamente occupato del funzionamento del servizi pubblici, la cui sospensione, come ft facile comprendere, era ritenuta inammlsstbile per le sue conseguenze gravissime, b oggi il Sindaco ha assicurato che il lavoro nelle Aziende municipali elettriche e del gas continuerà minterrotto. I preparatili francesi per lo sciopero del 21 i ferrovieri assicurano i rifornimenti (Seroi:lo tpeclale ietta Stampa) . Parigi, 18, notte. Anche nella riunione di ieri della Commissione amministrativa della Confederazione gènerole del lavoro per decidere in merito allo sciopero generale pel 21 non si è approdato ad alcunché di decisivo, cosicché un'altra rm: nione sarà tenuta mella giornata d oggi i di domani. Nulla prova meglio di questo ia indecisione che regna tra i dirigenti della massima organizzazione stndacallsta, indecisione a cui non sono certamente estranei 1 provvedimenti adottati dal Governo contro il oe.roviveri. Intatti, secondo dichiarazioni di uno dei più autorevoli militanti della Confederazione del lavoro, questa non vuole ostacolare lo sforzo, sia pure minino, compiuto dal Governo per assicurare una, migliore ripartizione dei prodotti che dovrebbe produrre una diminuzione sia pure debole del costo delle vita. « La Confederazione generale del lavoro vuole lasciare al Governo la responsabilità completa delle misure prese contro il caro-viveri. Noi le consideriamo incomplete e Inefficaci ma non vogliamo permettere al Governo di mettere \e sue responsabilità al riparo dietro la nostra azione. Perciò, per uno scopo di interesse generale, la Federazione del ferrovieri assicurerà i rifornimenti del Paese ». Questo è già un primo risultato raggiunto. I postelegrafici non sono unanimi sulla opportunità della progettata manifestazione operaia. I macellai. I muratori, 1 litografi II personale degli omnibus e del tramwets hanno deciso di aderire a quello che la Confederazione generale del lavoro deciderò di fare. Tra ventlauaAtro ore si conoscerà l'ampiezza che la dimostrazione assumerà Intanto le mura della capitale si tappezzano di. manifesti In tale abbondanza, ehe pare di essere In va [perriodo di accanita lotta elettorale. C

Persone citate: Bertolucci, Fanti, Nitti