La Camera discuterà l'inchiesta su Caporetto ed altre "questioni delicate"

La Camera discuterà l'inchiesta su Caporetto ed altre "questioni delicate" , o a false, allarmanti, catastrofiche. Ciò è veramente deplorevole, tanto più che tornano a danno al nostro paese. Vi sono poi altre notizie false, diffuse, le guati riguardano i nostri alleali e queste sono tanto più deplorevoli. Orbene, cosa vogliamo fare ? Io non posso materialmente, tanto esse sono numerose, smentire tutte le notizie, fatec clic vengono messe in circolazione, tanto più che se. io dimenticassi di smentirne qualcuna si direbbe che quella notizia è vera (approvazioni). « Ecco perché sono in imbarazzo nel rispondere all'oli. Turati. Sul fatto specifico posso dichiarare, sulla mia parola, che delle conclusioni della Commissione d'inchiesta- per Caporetto, lo, che sono il Presidente del Consiglio, non ne so nulla (ilarità). Della relazione io so soltanto questo : che della relazione stessa fu compilato un grosso volume, clic fit dal generale Caneva, presidente, della Commissione d'inchiesta, presentato al Ministro della Guerra, il quale a sua volta me ne ha falto consegna. Ma io, assorbito da tante cure urgenti, non ho potuto leggerla. Delle conclusioni so dunque meno dcil'on. Turati (ilarità). Posso però formalmente dichiarare che assumo solenne impegno che la relazione d'inchiesta, sa Caporetto sarà presentala al Parlamento e verrà discussa da questa Carnera. Sarebbe sconveniente che, alla vigilia della, lotta elettorale, la Camera non riuscisse a discutere un argomento cosi importante e che la Interessa da vicino. Dichiaro, anzi, che non solo si discuterà la questione di. Caporetto, ma anche altre questioni delicate, che attendono il. loro turno. « Venendo precisamente alle conclusioni, dell'inchiesta di cui ha parlalo l'on. Turati, posso dichiarare che quanto è stato pubblicalo è lalstì o, quanto meno, non mi risulta. Ieri, lo stesso Ministro della Guerra, generale Mhricci, mi disse che. dei risultati dell'inchiesta non ne sapeva niente. Per conto mio, come dissi, non ho ancora aperto il volume della relazione. Ripeto che la relazione sarà presentala alla Camera, appena possibile e discussa (approvuzioni). L'interpellanza sull'intervento straniero "TURATI: — Vorrei dire una parola su tu» altro argomento. Ho presentato recentemente una interpellanza sull'intervento di un ambasciatore straniero nelle cose italiane. Osservo al Presidente del Consiglio che non posso lasciare, in sospeso Jo svolgimento di tale interpellanza. Essa non può rimanere in aria, vorrei quindi pregare il Governo di dire alla Camera ed al Paese quando l'on. Nitti consente che l'interpellanza sia svolta. NITTI : — Dico all'on. Turati che spesso le apparenze assumono l'aspetto della realtà (commenti). Ad ogni modo non è questo il momento di trattare di simili argomenti. Questo ò il momento di diminuire e non aumentare, le asprezze fra noi ed i nostri alleati Prego quindi l'on. Turati di non insisterò nel richiedere lo svolgimento dèlia Sua interpellanza. Qualora egli insistesse, dovrei proporre irila Camera che io svolgimento dell'interpellanza sia rinviato a sei mesi (commenti). L'on. Turati non insiste ed il Presidente, dopo la presentazione di alcuni progetti di legge, teglie la seduta alle ore 19,5. Il Gruppo socialista chiamato i raccolti per li rifornì elettorale Roma, 18, notte. 11 segretario del Gruppo parlamentare socialista on. .Musatti ha diramato ai suoi col leghi una circolare con la quale tutti i deputati socialisrti. che devono lasciare Roma per le due giornate di sciopero, sono pregati di tornare martedì alia Capitale per intervenire alle sedute della Camera a sostenervi la riforma elettorale in discussione. Il Senato convocato per il 24 luglio Roma, 18, notte Il Senato del Regno e convocato per giovedì '24 luglio alle ore IH in seduta pubblica col seguente ordine del giorno: Lo votazione per la nomina di un Questore nell'Ufficio di presidenza; di un membro della Commissione ■per il regolamento interno; di 2 membri del ConslgVio superiore della pubblica istruzione; 2.0 discussione sulle comunicazioni del Governo; 3.o discussione di vani disegni di legge, fra i quali quello della prorogaziono dell'esercizio provvisorio fino al 31 dicembre 1919. L'aumento di 6 scellini sii ogni tonnellata di carbone inglese [Sentito spedale delta Stampa) Londra, 18, notte. La decisione del minatori presa ieri alla Conferenza di Keswicki, di rifiutare l'accordo proposto dal Governo, cioè di sospendere la applicazione dell'aumento di .sei scellini per ogni tonnellata di carbone, In cambio della astensione dallo sciopero per tre mesi, ha gettato un'ombra nera sopra lo splendore della celebrazione ufficiale della pace che si prepara per domani. L'intera nazione ha compreso, dopo le recenti discussioni parlamentari e ancor più dopo lo illustrazioni delle medesime fatte da giornali, che l'industria britannica non può sostenere la' concorrenza americana e fra qualche tempo neppure quella tedesca «il carbone ai corsi attuali. Siccome tutta la ricchezza inglese è basata sulla prosperità industriale, le conseguenze sono facili ad immaginarsi. I «leaders. dei minatori, sia quelli appartenenti al gruppo parlamentare come quelli capitanati dalle • Trade-unions» hanno cercato, con tutta la forza della loro eloquenza di far intendere la ragione ai minatori, uon solo insistendo sopra il danno che ne verrà alla nazione ma mettendo bene in vista che questo danno ricadrà in buona pai-te sui minatori stessi a non lunga scadenza. Gli operai Inumo risposto cho non possono lasciare menomare, neppure per uu breve periodo, lì diritto di sciopero e, seconuariamente che non intendono aumentare la produzione fintanto che. mediante la nazionalizzazione, essi non ottengono il controllo delle miniere stesse. La mozione in questo senso venne votata dalla enorme maggioranza colla conseguenza che oggi si aduna il Consiglio dei ministri per decidere se l'aumento di sei scellini per tonnellata deve essere imposto, a cominciare da lunedi prossimo oppure se altre misure debbono essere prese pei» forzare la produzione. Qualunque decisione il Governo possa prendere, è oramai evidente che incontrerà l'opposizione intransigente dei, lavoratori e non è facile prevedere le complicazioni che dal conflitto potranno nascere. vice M. P dPmnsaLa • Stefani. comunica in data 18 notte, da Londra: «Alla Camera dei Comuni Clynes ha chiesto se, in seguito al fatto che la Federazione deii minatori non ha accettato le proposte del Governo, l'aumento di sei scellini per tonnellata sul prezzo del carbone avrà effetto lunedi prossimo. Bonar Law risponde « Si • Bonar Law soggiunse che il Governo non eli mina la possibilità di una occasione di entrare in negoziati, ma ciò non cambia nulla al fatto che ritardare In un modo qualsiasi il'aumento del prezzo del carbone per renderlo- equivalente al suo cpeto, avrebbe deplorevoli e conseguenze «. La Camera discuterà l'inchiesta su Caporetto ed altre "questioni delicate" Nitti ne prende impegno solenne rispondendo all'ori. Turati Il discorso Alessio contro la riforma elettorale Rama, 18. notte. L'aula anche oggi non è affollata, come farebbe supporrò l'importanza della legge che .si discute. All'inizio della seduta sono presenli una ventina di deputati. Invece, le tribune .sono nffollatc. Al banco dei ministri si trovano gli onorevoli iNittl. Mortara, Schanzer, Tedésco, Dante Ferraris e Chimientl. Si riprende Ih discussione sulla riforma elettorale. La riforma elettorale G.VMBAROTTA si proponeva di esporre alla Càmera alcune considerazioni contrarie alla proposta riforma, rna poifchó non vedi; presento alcuno di coloro, che cosi abilmente hanno saputo diffondere artitleiai'jnente la opinione della necessità di questa riforma, che ! non poteva giungere più a mal punto e poiché sa per certo che 1 pochi colleglli che lo ascoltano sono contrari ad essa, rinuncia al suo discorso deplorando che la Camera dimostri cosi scarso interesse pei- più importanti problemi politici del Paese (commenti). La critica dell'ori. Rosadi IIOSADI osserva che il Paese vuole una riforma elettorale perchè non ha più fede nell'istituto parlamentare, ma non è vero che esso voglia in modo particolare il congegno • •ho e ora sottoposto alla discussione della Camera. La riforma, che il Parlamento approva, non deve essere l'ironia di tutte le ragioni iter cui essa è domandata. Per conto suo accetta i due cardini del disegno di legge, cioè lo scrutinio di lista e la rappresentanza proporzionale, ma non ammette le liste chiuse, ne le liste eoi voto personale positivo o negativo e le liste col solo voto di preferenza. L'oratore soggiunge che di partiti non ve no sono che due: il socialista e quello, che non si sa perchè, si chiama popolare. Comprende che gli inscritti a questi partiti voteranno ciecamente la lista loro imposla, •ma la. immensa maggioranza degli eiettori, clic non ha rinunziato a saper leggere e saper ragionare con la propria testa, cercherà elio il candidato, a cui darà il voto, sia inscritto al grande partito dei galantuomini isi ride) Col sistema delle Uste chiuse si viene ad esercitare una vera e. propria coercizione sulla volontà di tutti questi elettori non disposti alla servile obbedienza agli ordini dei Comitati; nò la riforma condurrà, come si afferma, alla riorganizzazione dei' partiti : essa favorirà invece i blocchi più o meno omogenei c. In coalizioni ili persone. K cosi avverrà che, in luogo di purificare l'ambiente politico, con l'affrancare l'eletto dal servaggio verso i suoi elettori, si stabilirà una umiliante dipendenza del candidato prima, e dell'eletto poi, dai 'rispettivi. Comitati...Lo stesso si dica della ingerenza del Governo nelle elezioni e della corruzione ohe col nuovo sistema si faranno temibili. Ecco perchè un temperamento si impone, e questo temperamento l'oratore crede possa trovarsi in quel tale sistema, il quale, mentre presuppone an che-esso le. liste precostituite, ridona però al l'elettore min sufficiente libertà di scelta che. sarà anche un salutare correttivo al pervertimento ed alla corruzione dei Comitati. Cosi emendata, voterà volentieri la riforma che ormai è necessaria per ridare al Paese la fiducia nelle istituzioni rappresentative e che snrà seniore assai migliore di «niella testò votata dal Parlamento francese. Ammonisce però che non è modificando la procedura eletto mie che mutasi l'educazione dell'anima la civiltà dell'elettore (vivissime approvazioni, vivi applausi, molle, congratulazioni). L'on. Vigna VIGNA nega che la riforma elettorale ora in discussione sia voluta dal paese, mentre essa è desiderala soltanto dal partito clericale. Ac cernia alla solennità del momento storico nel quale st. avvera una profonda trasformazione deli ordinamenti sociali in conseguenza della rivoluzione portata dalle necessità della guer ra. della produzione e della distribuzione. Afft-.'.ii.T che, poiché il lavoro è la fonte della ricchezza sociale e tutti gli uomini hanno il dovere iti lavorare e il'diritto al prodotto intero del loro lavoro, la partecipazione dei eh tad:iii al governo della cosa pubblica deve essere basata sull'effettivo contributo di lavoro che ognuno di essi reca alla società. Crede che, compiuta sostanzialmente col suffragio universale la rivoluzione politica, la quale aveva per contenuto e Hue la libertà e l'uguaglianza dei cittadini, i partiti politici abbiano perduto la loro principale ragione di essere. F.d afferma che, iniziata la. trasformazione i>oonumica la quale ha per contenuto e fine il riconoscimento dei diritti del lavoro e la giustizia nella ''ripartizione della ricchezza .sociale, gli interessi proporzionali'devono aver la loro rappresentanza diretta nell'assemblea legislativa contemperata con quella degli interessi generali perchè nessuna classe o caie goria abbia a prevalere e sopraffare, ma tutte cooperino al bene comune. In questo senso ha presentato un ordine del giorno. Afferma poi che la riforma non elimina gli inconvenienti lamentati col collegio uninominale. In ugni modo lo scrutinio di lista non è animi* sibilc so non è accompagnato dallai rappresentanza proporzionale. L'oratore si dichiara favorevole al sistema della lista di blòcco senza facoltà all'elettore di variazione o di scel la, sistema che più pienamente attua il principio della proporzionalità. Che se la Camera non credesse di accogliere tale sistema accette* icbbe allora il sistema della lista libera prò posto dall'on. Peano, accompagnato però da opportune garanzie per assicurare la libertà del voto. Concludendo si augura che la Cainera approvi una. riforma che abbia un vero contenuto sostanziale e possa soddisfare le legittime asr-ettative delle classi popolari. (Ap probazioni); VALVASSORI PERONI combatte l'afférmazione di coloro che dicono il problema non maturo nel paese. La crisi profonda detenni nàta dalla grande guerra impone una trasfor inazione ed una più razionale costituzione del la ..ippresentanza popolare. Dovere della. Camera o del Governo è di . raccogliere le nuove aspirazioni del paese, ma approvali do una riforma che è anche opera di saggezza politica in quanto rappresenta una garanzia contro inconsulte agitazioni dando alla nuova Camera il modo, il mezzo e l'autorità di attuare quelle riforme che i tempi nuovi rendono necessarie. L'opposizione di Alessio Prende' la parola l'on. ALESSIO, uno del vice-presidenti della Camera, in mezzo alla deferenze attenzione dell'Assemblea. Egli ha presentato un ordine del giorno nel quale ri tiene che la riforma elettorale proposta non risponda agli interessi politici e sociali della nazione. L'oratore dice: « Chi assiste a questa discussione ed al ino ti con cui essa si svolge non può a meno di rilevare che assai maggiore è il numero di coloro che avversano il disegno di legge che quello di coloro che lo sostengono. Eppure molti affermano la necessità di un mutamen to nei nostri ordinamenti elettorali, ("mali sono le ragioni di questo contrasto ? Dipend esso dal fatto che tutti gli avversari combat tono la riforma ed i sostenitori tacciono ri servandosi di votarla, oppure siano sotto la azione di una suggestione, forse inconsapevole, di cui non sappiano rendersi ragione? Io ini permetto di concludere per questa seconda •est. Nei grandi catacrUmi data alerte l'uo¬ mo vuol convincersi cho i mutamenti non dipendono da lui, dai suoi errori, dalle tendenze a cui si è piegato e dalla forza degli avvenimenti, ma si ostina nel giudicare che essi trovano la loro causa nelle istituzioni politiche che ha creato ed è perciò intento a mutarle. Più tardi, quando la momentanea convulsione è dissipata, si accorge dell'errore e ritorna alle istituzioni di prima e non assume definitivamente le nuove istituzioni politiche se non quando gli ordini sociali lo consentano e lo favoriscano. Cosi l'Inghilterra, dopo un breve periodo del protettorato serni-repuhblicano di Cromwel, tornò alla monarchia di Carlo II e non trovò pace se non quando Guglielmo d'Orange lo diede ordini rappresentativi, sinceri c puri. Cosi la arancia, dopo il Terrore e il Termidoro, tornò prima alla Monarchia napoleonica, indi a quella borbonica e orleanisttea. Nel caso nostro due forze, agiscono ad accrescere questa suggestione di cui siamo vittime inconsapevoli: la svalutazione del Parlamento e un giudizio errato degli esempi stranieri. La denigrazione del Parlamento Signori ! Da cinque anni a questa parte tutti hanno denigrato il Parlamento. Lo hanno denibiuto coloro che rifiutavano la maggioranza contraria alla guerra, e quando la concordia ss costituì nei voti dei costituzionali, fra coloro che si erano schierati politiamen te a favore della guerra e coloro che ne comprendevano le difficoltà e si erano mostrati esitanti, la denigrazione fu doppia. Perchè da un lato, sia per contrasti di partiti, sia per conservarsi il potere e tutte !e benemerenze della guerra, i primi non vollero dar fede ai secondi, e dall'altro lato i socialisti combattevano questa concordia creatasi nel Parlamento. Talché il Parlamento tu. vittima delle sue divisioni e del suo stesso patriottismo. Eppure la condotta del Parlamento fu eminentemente patriottica. Esso, pur di rispondere agli ideali ed ai sentimenti del Paese, ha peritilo annullato sé stesso. Poiché Infante 11 periodo decorso dal dicembre 1914 ai maggio iflt.">, gli uomini che comprendevano le difficoltà del conflitto, per non esautorare il Governo che stava trattando, non esposero obbiezioni, né dubbi, clic Io avrebbero ndebolito. Più tardi, durante il conflitto, si conservò sempre intorno ai singoli ministeri una maggioranza che si disse , pletorica ed era, invece, essenzialmente patriottica, in inanto il Parlamento comprese che nelle difficili stretto de; grande periodo storico che si svolgeva, conveniva, anzitutto, mantenere forte 11 prestigio del noterò esecutivo all'interno ed all'estero. I Governi non furono rovesciati da voti parlamentari, ma dalla forza derrli avvenimenti e dall'intima loro dissoluzione. Cadde il Gabinetto Salandra, ma cad-de por gli errori del generale Cadorna di cui allora grandeggiava l'immagine negli articoli apologetici del Corriere della. Sera,- cadde il Gabinetto Boselli, ma per l'intima discordia e divisione in quanto nella sua compagine si diede importanza al predominio dei singoli eruppi anziché al valore degli uomini ; cadde il Gabinetto Orlando, che pure aveva fronteggiato enormi difficoltà, ma anche in tale caduta il Parlamento non fece che ratificare il giudizio del Paese a cui da 7 mesi mancava un Governo. Quindi ima suggestione che ha, a sua base, la svalutazione del Parlamento. ingiusta, e non trova alcun fondamento in una storia imparziale, anche se severa. La proporzionalità ed I partiti E poiché a favore della riforma si cita l'esempio straniero, l'oratoro nota che. prima del la guerra la proporzionalità non era applicata in Stati che di ristretto territorio e di esigua popolazione. Tre grandi Stati hanno recente mente accolto il nuovo principio, ma di questi nella Gran Bretagna la proposta si limita ad applicare la proporzionalità alle rappresentanze universali ed ai grandi Comuni. In Francia la nuova legge rappresenta un infelice tentativo dì conciliare il sistema dello scrutinio di lista coll'antico sistema uninominale, avendo il massimo riguardo ai deputati uscenti. Infine, in Germania, scopo della riforma fu semplicemente di costituire, un'asemblea politica; che.si rassegnasse ad approvare quella pace che si imponeva come una dura necessità. Ma dovere del Parlamento italiano è di studiare il problema in relazione alla nostra) ostensione territoriale, al numero della popolazione e sopratutto allo condizioni della coltura del nostro popolo Ora foratore rileva cho la proporzionalità fu dapprima applicata in piccoli Stati. Osserva inoltre che una grande difficoltà alla attuazione del complicato sistema è costituita dal numero purtroppo ancora rilevante di analfabeti. Scarsissima è poi in generale la coltura generalo o politica delle classi dirigenti. Aggiungasi che in'ima nazione che fu divisa per oltre un millennio permangono profonde le diversità fra Tegioni e regioni. L'oratore ritiene poi impossibile In Italia una forte organizzazione di partiti. Due soli sono fra noi i partiti organizzati: il socialista ed il cattolico, perchè partiti di avanguardia, con un programma prevalentemente critico e negativo. Ma estremamente difficile è la organizzazione di quei partiti intermedi che sono poi I paniti di governo. Le., beghe famigliari, le chiesuole, le consorterie locali, che imperversino in tanta parte del paese, escludono la organizzazione dei partiti. Comprende pertanto che i due soli partiti estremi, il socialista ed il cosi detto partito popolare, abbiano dato una adesione veramente cordiale e convinto aria riforma. Non si può dire invece che i partiti intermedi siano veramente a essa favorevoli II paese e nella sua grande maggioranza indifferente, non solo: ma e«so non sa comprendere come un si grave problema possa dal Parlamento essere risolto in pochi giorni, mentre cosi lunghi studi richiede la sua soluzione in altri paesi 11 Paese è animato anzitutto da un sentimento di legittimo orgoglio per la grande prova che ti nostro popolo ha saputo dare e dà d un fervido impulso di solidarietà umana. Il un fervido impulso le t di iniziare in ogni le campo della vita pubblica riforme radicali che conducano alla sua ricostituzione morale e politica Al conseguimento di quelli che sono gli scopi voluti dal Paese, risponde Torse come efficace strumento il sistema dello scrutinio di lista con la rappresentanza proporzionale? I.oratore ne dubita. E rileva anzitutto che nel Paese classico-cosititti/ioiiale che 6 l'Inghilterra, lo sviluppo del regime monarchico parlamentare fu possibile col suffragio universale e forse fu possibile soltanto pel suffragio universale. La rappresentanza uon favorisce infatti la costituzione di una forte maggioranza, bensì la moltiplicazione dei gruppi: ue consegue che essa conduce, non già ad un Governo di maggioranza, ma ad un Governo che è l'espressione di una coalizione di minoranza, il che vuol dire la paralisi della vita politica del Paese. [Commenti, interruzioni}. Inoltre, la storia insegna che alla distinzione fra i democratici e i conservatori corrisponde anzitutto una distinzione fra le varie regioni e corrisponde poi la distinzione fra città e campagna. Ora. la rifbrma darà la prevalenza allo masse rurali che daranno la prevalenza al partito clericale e al partito socialista distruggendo la efficacia moderatrice e temperotrioe dell'elemento urbano. Col nuovo ststema l'elettore diventa uno strumento nelle mani deMia direzione dei partiti e anche per l candidati unico criterio di designazione sarà la fedeltà al partito. Altri ha segnalato il paricelo del roti preferenziali, m* quando non W cd l a a a è designazione preferenziale la precedenza è data dall'ordine in cui i singoli candidati sono stati inscritti nulla lista dal rispettivo comitato {commentii. L'ingerenza governativa, contro cui tutti i partiti protestano ma che. tutti volta a volta sollecitano, si polirà esercitare vieppiù largamente in tutte quello zone ove non esistono pattiti e dove il Prefetto potrà conciliare persone, gruppi e uhi vuole [commenti). Ciò potrà farsi molto facilmente quando il Prefetto dispone di 5, 8. 10 e più candidature compatibili fra loro [commenti, interruzioni). La sua fede nel collegio uninominale Venendo ad esaminare lo conseguenze politiche della forma, l'oratoro nota clic sarebbe un danno per il paese cosi la prevalenza del partito socialista come quella del partito cattolico, che vuol dire un partilo papale. Urania riforma tende al trionfo dell'uno* o dell altro di questi due partiti estremi. Il Governo dovrà necessariamente patteggiare o coi socialisti o coi clericali (Commenti). L'oratoro manterrà la sui, fedo noi collegio uninominale, convinto che se pure ora la riforma è approvata, dopo pochi anni ritornerà necessariamente al collegio uninominale. Il collegio uninominale assicura una grande prevalenza alle idee democratiche, Le colpe che ad esso si addebitano sono colpe oei.u elettori e del Governo. Con esso l'elettore deve conoscere e giudicare il candidato, il eie giova grandemente all'educazione politica del popolo, mentre tanto più è estesa la massa elettorale tanto più difficilmente può essere influenzata dalle nuove correnti. E con la rappresentanza proporzionale i partiti più deboli e i partiti minori che. da minor tempo si affacciano alla vita pubblica rimarranno senza rappresentanza, poiché il partito più forte è quello che determina il quoziente. E se, come già si è notato, le colpe del sistema uninominale sono colpe di uomini, è lecito prevedere the litiche non'mutano gli uomini le stesse colpe affetteranno il sistema plurinominale. Con l'uno e coll'allro sistema converrà guardarsi dalla corruzione, tanto più sensibile quanto più ingenti saranno lo spese della elezione (Commenti: interruzioni). Quale è la vera riforma che noi vogliamo? Risanare la vita pubblica italiana, per il che è necessario costituire un forte Governo locale che è la forza e la gloria del popolo inglese e che sarà il vero risanamento del collegio uninominale. Il dubbio poi. die un coraggioso decentramento possa costituire un pericolo per l'unità nazionale e un oltraggio ai popolo italiano, che si meravigliosa prova di sentir, mento unitario ha dato durante la guerra. Per migliorare la nostra vita politica l'oratore accenna a varie riforme: alla riforma della legge del bilancio e alla rappresentanza di tutte le organizzazioni sindacali nel Consiglio del lavoro. Una siffatta organizzazione varrà anche a scongiurare il gravissimo danno, degli scioperi agrari. « La nostra coscienza nazionale — casi conclude l'oratore — è in questo momento sotto il colpo di un'amara delusione, c sotto l'incubo delle Incertezze del futuro. Si dia al paeso il modo di decidere dei suoi destini, ma questo Il paese faccia con lo strumento che già gli è famigliare, del voto uninominale e con questa riforma non desiderata e non reclamaita, non si aggiunga alle tante Incertezze dell'ora presente una pericolosa incertezza dlpiù». Iai chiusa del discorso viene accolta fra fragorosi applausi da tutta la Camera meno i socialisti e i cattolici. Una cinquantina di debutati si affollano intorno all'oratore per felicitarsi. Fra essi vi sono il ministro Chiudenti, il sottosegretario Solevi, l'on. Sarchi, Cocco-Ortu, Morelli-G-ualtierotti (hrardlni. Bonoml. Pifitriboni. Riccio. Ancona, Roberto Galli. Rodino. Buccelli, Sederini ed altri. L'on. Saudino SAUDINO dichiara di essere anch'egli deciso ed apeno oppositore del sistema proporzionale, che considera come vera mistificazione della sovranità popolare. (Rumori). Nega che il paese chieda questa riforma e. lamenta che per strapparla si shu iniziata sui giornali una campagna di minacele e di ricatti con-.ro il Parlamento. Il paese nella sua grande maggioranza si disinteresserà della proposta riforma elettorale e perfino molti di coloro che la sostengono non sanno dire In concreto in che cosa essa consista. Se poi lo scopo della riforma dovesse essere quello di rinnovare completamente le rappresentanze nazionali, basterebbe sancire con un solo articolo la non rieleggibilità degli attutili deputati. (Ilarità, commenti). Conclude affermando che-so tale riforma sarà applicata., il popolo si accorgerci di essere stato spogliato con essa della libertà nel voto, che è il fondamento della sovranità popolare. (Approvazioni). Le dichiarazioni di Nitti sull'inchiesta di Caporetto Alle ore li) la seduta sarebbe finita, ma l'on. TURATI chiede la parola. Tutti» deputati si affollano uell'emiciclo intorno al banco dove parla l'on. Turati, il quale fra l'attenzione della Camera dice: «/ giornali danno Vannunciu essere in corso di stampa la relazione delia Commissione di inchiesta su Caporetto. Secondo notizie pubblicate l'inchiesta avrebbe accertato gravi responsabilità a carico del Ministero Boselli. a carico di alcuni parlamentari ed a carico anche di Sua Santità (ilarità vivissima, commenti, proteste dei deputati cattolici). Prendo allo di guanto si è pubblicato ed attendo di esaminare come la Commissione d'inchiesta sia venuta a tali conclusioni Oggi vorrei chiedere ai Governo se crede opportuno comunicare la relazione d'inchiesta in tempo al Parlamento, perchè questo possa, ancora discuterla. Il Parlamento è sommamente interessato a Questa discussione. Dobbiamo occuparcene noi deputali morituri prima di separarci. Dalle notizie pubblicale sulle conclusioni a cut sarebbe venuta la Commissione d'inchiesta lo credo essere dovere della Camera di chiedere a sua volta una Inchiesta parlamentare sulle responsabilità di quei deputati che risultassero accusati. La Camera non può rimanere sotto l'impressione di accuse pubblicamente divulgate a carico di suoi componenti (approvazioni, commenti). NITTI, presidente del Consiglio: — Debbo confessare che mi trovo in grande imbarazzo nel rispondere all'osservazione dell'on. Turati intorno ulte notizie divulgate. Debbo innanzi tutto osservare che non so se ho fatto bene o male ad abolire la censura. (Voci del Fascio: — Avete fatto male! La Francia non l'ha abolita I — La censura è una cattiva istituzione. Ad ogni modo, abbia lo fatto bene o male nell'abollrla. dichiaro che non la ristabilirà (approvazioni all'Estrema e nella tribuna della stampa). Spero pero che la stampa italiana senta il dovere di una maggiore cor- szzcCshcc(cdPrlss-— rettezza. Dal giorno Ut cui ho abolito la een- tura ti verifica una vera piaggia, di nottue