Una movimentata assemblea del Partito Popolare Italiano

Una movimentata assemblea del Partito Popolare Italiano Una movimentata assemblea del Partito Popolare Italiano Partito Popolare Itali Al teatro del Parco MtcheloUl Sì sonò riuniti i soci della Sezione torinese del Partito Popolare Italiano, per discutere sul risultati del recente Congresso nazionale e l'atteggiamento dei propri delegati, nonché per procedi, lilla elezione della nuova Cominisslone Cscutiya, a mente dei deliberati del Congresso. Oli intervenuti furono numerosissimi. Gremirono l'ampio teatro, prendendo posto intorno alla pista del Circo equestre che attualmente agisce in quel teatro. La Presidenza — presidente Maschio e segretario Capelluti _ assistita dal segretario politico della Sezione, consigliere comunale avv. Saveric Fino, e dal delegato regionale al Consiglio nazionale, avv. Ferdinando Hondollno, preso posto nell'interno della pista. Ambiente eccezionale, pubblico eccezionalmente attento ed animato, partecipante attivamente «Ha discussione, .pronto allo Interruzioni, lento ad essere persuaso. Poche signore, due o tre soli sacerdoti. La 'discussione è stata aperta dal segretario politico., e l'assemblea si è rivelata subito divisa in due correlili, l'uria delle, quali non molto numerosa, ma combattiva. Due correnti in pieno contrasto, sia nel giudicare l'opera dai delegati della Sezione torinese al Congresso, sia sulla tendenza che 11 partito) deve seguire per l'avvenire, sin. per quanto si riferisce al passato, nel prospettare e definire le responsabilità politiche della guerra. Navs e Sanjust al potere L'avv. Fino riferisce anzitutto sull'opera svolta dalla Commissione esecutiva; organizzazione, propaganda, preparazione del Congresso di Bologna. E trova modo di affermare, in opposizione a quanto è stato replicatamele pubblicato, che è un errore parlaro di partito popolare cattolico italiano, ma si devo solamente parlare di partito popolare italiano. Illustra in seguito le deliberazioni del Congresso di Bologna e illumina l'atteggiamento del delegati della Sezione torinese In tutto le. questioni Cho dal Congresso vennero affrontate. Accenna alla questione sollevata al Congresso.dall'on. Miglioli per la costituziono di un partito di classe e alla divisione che ne deriverebbe. Dichiara, per suo conto, che è contrario ad ogni divisione. « Miglioli' — egli dice — e quelli che seguono la sua tendenza, rappresentano l'ala avanzata del partito; possono spiegare azione utillssi pia facendosi propulsori di una più larga at livita. nel campo sociale tra l'elemento conservatore ». SI sofferma in seguito sulla tattica elettorale. Ricorda le discussioni di Bologna e I deliberati del Congresso, e contemporaneamente fa presente che la questione può considerarsi superata, avendo il Governo promesso la riforma elettorale. Gonslglla ugualmentc di diffidare della promessa avuta e di vigilare affinchè la riforma elettorale, che il Governo, per aver vita, ha dovuto accettare per propria base, venga realizzata. Lamenta che la organizzazione delle Sezioni in provincia proceda lentamente, e per ultimo informa l'assemblea cho il voto di tutti i soci del partito popolare, e cioè cho sorga in Torino una Casa del popolo, sta per essere realizzato. Il partito popolare avrà nell'ottobro prossimo una sua grande Casa, e paro in via del Deposito, dove potrà accogliere ititi* le Associazioni, che un medesimo principio governa ed inspira. « Sarà — dice — il nostro quartiere generale. SI raccoglieranno in esso tutte le masse che aderiscono al nostro partito, e che sono pronte ad (Impegnare la più grande battaglia contro lo forze rivoluzionaria, e, se Dio ci aiuta avremo nell'ottobre una bolla vittoria popolare, cristiana r italiana o. Interrotto da frequenti applausi l'avv. Fino e salutato da una errando ovazione. L'avv. Bondolino, membro, del Consiglio naeionale, riferisce fn seguito, sull'opera svolta dal massimo organo del partito dopo il Congresso di Bologna. Limita lu sua esposizione a pochi fatti: rapporti tra 11 partito e la Con federazione italiana dei lavoratori cattolici questione elettorale; partecipaziono al Gabi netto Nltti degli on. Nava e Sanjust: trattato di Versailles. Circa la Confederazione dice, pure riconoscendo che fra i due Enti devono esisterò stretti rapporti e comunanza di interessi, si convenuto eh? partito e Confede razione devr.no vivere in completa autonomia. ìLa Confederazione non può aver diritto ad lun rappreseli tante nel Consiglio nazionale. Sulla questione elettorale è stata presa una deliberatone-di massima, e cioè che il Consiglio nazionale non tollererà imposizioni né Ida. parie di gruppi, nè da parte di persone. De di autorità. Ogni deliberazione in proposito spetta esclusivamente ad esso. Il partito non può essére impegnato da alcuno. Sul In partecipazione deirli on. Nava e Saniust 81 Gabinetto Nltti; riferisce cho. sia 11 Nova che 11 Sanjust. prima di accettare, chiesero l'au'orizzazione al Consiglio nazionale e die aero la loro adesione solo quando ebbero as Misurazione che roti. Nltti accettava la rlfor ma elettorale e s'Impegnava ad ammettere i rappresentanti di associazioni operaie cattoliche nel Consiglio superiore del lavoro. Questioni entrambe sollevate dal Consiglio nazionale e poste agli on. Nava e Saniust. -uaie ba,^ per la partecipazione al Gabinetto Nidi Per il trattato di Versailles, il Consiglio na zionale si è riservato ampia libertà di giudi zio e di critica contro quanto giudica contra rio alla realizzazione di una pace di giustizia Gli oppositori Anche l'avv. Rondolino è vivamente applau Sito. Segue qualche battuta un po' vivace circa l'ordine dei lavori: quindi l'opposizione inizia I suoi attacchi. Primo oratore .è Galleslo. S richiama al Congresso e dichiara di seguire la tendenza dell'on. Miglioli, per quan'o non approvi il sistema di lotta di classe. Esalta l'opera di Miglioli durante la guerra, in a. trionfa, egli dice, all'opera di pacificazione svolta dal Pontefice. Ammette che il depulato ai Soresinu ha precipitato le cose portando al Congres.-o una questione immatura, come i. quella della azione sindacale, ma afferma che II problema è così incombente che non si deve lardare neH'affrontarlo. Critica le delibera/.io ni del Congresso di Bologna perché le ritiene non sincere: non approva la pnrtecipazlon degli on. Sanjust e Nava al Gabinetto Nltti t Dove c è la massoneria, dice, non deve e.« serci 11 partito popolare». Dà lodo alla Com missione esecutiva per aver realizzato il cenerale desiderio, e cioè la costituzione di una Casa del popolo Dichiara infine che gli consta essere stata- compilata una lista di opposizione oer la nomina della Commissione esecutiva, lista nella quale è compreso il suo nome, ma alla compilazione della quale egli si mantenne estraneo. nrplss.alispCvsstolnTnzfuPcepdmugprdgiBvcrtsouddtnssetgtlpbsutsrsgipbggctrCsScCpTcsv;gsrpdFcpo Cucco, critica i delegati della Sezione torinese che al Congresso di Bologna non seguirono le direttive date dai soci nell'assemblea precedente il Congresso, non votarono cioè per l'intransigenza come tattica elettorale. Presenta un ordine de) giorno con il quale, biasimati 1 delegati, si fanno voti che nessun appoggio. s,a dato a candidati che abbiano vouto la guerra o in qualunque modo siano stati nterventisti; che dalla guerra abbiano lucrato sulle forniture; che appartengano al Fascio parlamentare; cho siano deputati uscenti dai Collegi di Torino per la loro mal celata avversione al programma cristiano-sociale; che siano capitalisti o latifondisti, perchè il cri stianeslmo non ammette il principio della stia toccante ricchezza personale. Maggi illustra 'opera del Miglioli, che chiama nuovo Savonarola, e biasima i delegati della Sezione di Torino che non volarono al Congresso l'ordine del giorno Gronchi, che era d'intransigenza assoluta in tema elettorale. Dice che ciò fu fatto per paura di Miglioli Presenta un ordine del giorno con il quale invita il Partito ad accordarsi con altre correnti per chiedere la revisione del trattato di Versailles e si fanno voti: per la smobilitazione rapida; per un'inchiesta da parte di giudici designati dal popolo su tutti gli atti compiuti dagli uomini politici responsabili della guerra; per un'imposta progressiva sulle fortune conseguite durante la guerra, tino al 100 per cento; perchè siano devoluti I sopraproflttl di guerra agli operai' e sia data la terra ai contadini. Quarello riafferma la tesi dell'Intransigenza come sistema elettorale o dichiara che in tale senso egli ha votato al Congresso di Bologna. Sulla partecipazione degli onorevoli Nava e Sanjust al Gabinetto Nitti. dice che sì sarebbero dovute richiedere riforme rtl carattere immediato. Biasima cho nella lista dell'opposizione non vi siano compresi operai. Dopo cinque discorsi di opposizione, si ha una parola conciliativa, ed è portata da padre Robotti. « Lotta contro i pescicanl, si — dice padre Robottii — ma non contro il capitalismo in genere, perchè tra i capitalisti ve ne sono anche degli onesti ». Posizione netta sulla guerra: i cattolici non hanno alcuna'responsabilatà circa la dichiarazione di guerra e possono chiamare a rendere conto di essa tutti gli interventisti corrotti dall'oro franco-Inglese o dalla camorra massonica (Da ogni parte dell'assemblea <,i grida: ..Mussolini! Mussolini! »). a Precisata la posizione — continua padre Robotti — possiamo anche dire che abbiamo partecipato alla guerra con entusiasmo. Una cosa è l'essere stati interventisti e un'altra cosa è l'aver fatta la guerra. La Patria la si serve con entusiasmo o non la si serve affatto ». Critica l'azione di Miglioli durante la guerra, opera parallela a quell- dei socialisti. Biasima 1 governanti, incapaci, e gli Alleati, egoisti, e conclude dicendo che i cattolici non sono stati interventisti, ma patrioti. Parlano ancora Wullermin. Lomharbardlnl e lotti. Wuillermin difende i delegati che si astennero dal votare l'intransigenza al Congresso di Bologna. lotti lamenta che non si faccia abbastanza propaganda. 1/ordine del giorno di fiditela All'opposizione risponde il segretario politico, avv. Fino. Chiarisco i>uovani3nie l'operato dei delegati della Sezione torinese al Congresso, con particolare riguardo alla discussione avvenuta circa la tattica elettorale. Sul caso Mignoli riafferma quanto già disse, e cioè che il deputato di Soresina voleva là costituzione di ut; partito di classe e che il Congresso si manifestò contrario. « Miglioli non fa paura, — osserva, — ed è necessario perchè-splega delle idee avanzate ::he possono Taf ' progredire tutto .11 partito ». Ripete le considerazioni di padre Roboni <:!rca le responsabilità della guerra ; difende gli interventisti in buona f2de; .esamina minutamente ; due ordini del giorno .presentati, * ordini del giorno che — dice — possono formare ottimo tema di studio per l'avvenire ». Propone, il seguente ordine del giorno : ,< Udite le dichiarazioni del segretario politico, l'assemblea passa all'ordine del giorno ». Immediatamente sorge' Wuillermin, che propone una mozione d'ordine per il rinvio della discussione a domenica ventura. Osserva Fino cho-ò necessario che l'assemblea proceda alla votazione della nuova Commissione esecutiva perchè la Sezione di Torino possa funzionare. In ogni modo — conclude — non si può rinviare l'assemblea a domenica, perchè rer il giorno 20 è annunciato lo sciopero generale. Una vivace discussione si accende in propositp,. Pareri contrastanti si sentono dall'una e dall'altra parto. L'opposizione tradisce il desiderio 31 vedere rinviata la discussione onde aver modo di presentarsi in una nuova seduta meglio preparata ad affrontare una più ampia battaglia. Il presidente Maschio si richiama all'ordine del giorno ed invita l'assemblea a pronunciarsi sulla relazione del segretario politico. Viene presentato un altro ordine del giorno, che porta la firma di Marconcinf e Cappa, ordine del giorno nel quale si riaffermano le direttive sancite dai primo Congresso nazionale e s'inv|ta a dare ad esss Immediata applicazione; si reclama la immediata riforma elettorale e quelle altra rifornì? che valgano a salvare l'Italia dalle convulsioni rivoluzionarie ed assicurino un domani degno dei sacrifìci romanamente sopportati dal Paese. I contrasti avutisi alla presentazione dell'ordine d3l giorno Fino si ripetono. L'opposizione tenta con o-cni mezzo di far rinviare la discussione e sospendere Vi votazioni. Finoesiste, particolarmente per il fatto che sente di avere con sè la grande maggioranza d?ll'ansemblea. Voci in proposito f.i -intono tutto tntoroo alla pista. Finalmente si passa ai voti L'ordine del giorno Fino ottiene una grandissima maggioranza. L'ordine del giorno Marconcini-Cappa, ucccttato dal segretario politico, viene approvato tra le acclamazioniEd i due ordtnl del giorno dell'opposizione rimangono affidati alla Presldenzn perchè lcomunichi alla nuova Commissione come tema di studio. ,„ Pi passa poi alla votazione della nuo\a Commissione Esecutiva. Lo urne óooo aperte alleore 12.30 e rimarranno aperte sino alle ore 21 di oggi 14 corrente. Si trovano in lotta due liste: una ufficiale fi una di opposizione Nella prima sono compresi quasi tutti i nomdella Commissione caccili iva scadente, compreso Il segretario della propaganda avv. Tornari. il quale però dichiara di non voler accettare.