Nessun riavvcinamento tra Francia e Vaticano

Nessun riavvcinamento tra Francia e Vaticano Nessun riavvcinamento tra Francia e Vaticano Esplicite dichiarazioni di Pichon alla Camera francese - Una vivacissima discussione - La tesi per la ripresa delle relazioni col Papato sostenuta dal socialista indipendente Demonzie. (Servizio speciale della Stampa) Parigi 3 notteInterviene Viviani o é i a o o i a a e a . e a o * e Parigi, 3, notte. La questione del ristabilimento delle relazioni diplomatiche tra la Francia e la Santa Sede e stata afferrata inaspettatamente ieri dalla Càmera, ih occasione della discussione del bilancio desìi esteri, l'urnendo cosi il pretesto ad una Interessante discussione sulla politica ecclesiastica dei Governo. Il socialista indipendente Demonzie. che da qualche tempu conduce una campagna attivissima in favore del ri'Stabllimepto di queste relazioni con articoli pubblicati lièi Rttppel c col suo libro .1 Canossa, che fu oggetto di appassionato discussioni, aveva presentalo, circa un mese fa, una interpellanza, che ieri Umilmente ha avuto occasione di svolgere, facendo conoscere, dopo che il socialista unificato Jean <Bon ebbe affrontata la questione, la Sra opinion»1. Sulla questiono delicata, che l'oratore trailo arditamente, si espressero tthiaràfriente ! ex-presidente del Consigli©, Viviani, e il ijiinistrb degli esteri, Pichon, intervenuto neliu discussione per parlare in nome del Governo. La discussione fu iniziata da ilean Bon, il quale in una rapida scorsa sulle Ambasciate francesi attraverso il mondo • una sua digressiuiie su quella di Tokio, ove Clemenceau aveva invialo l'ex-piefetto della Senna Delauney, intimo di Cailiaux, jjli permise U: chiedere «tumido saia discusso il processo di quest'ultimo , cominciò a piirlare Ideila rappresentanza della Repubblica presso le Potenze morali, cioè la Sania Sede, della condotta di questa nel corso del conflitto eul'òpeo, della, missione del clero durante la. guerra e finalmente della nomina dei vescovi di Metz e Strasburgo con decreto (innato da Poincaré e contruliiiualo da Clemenceau. Ma siccome questi vescovi non hanno ancora ottoniila rinvestitura, saranno forse -- soggiunse L'aratore fulminando collo sguardo Pichon — i vescovi di Clemenceau, ma non quelli del Papa. Sono due mesi che aspettate le Bolle di investitura. Ve le daranno, ma a prezzo di un mercato; nel quale non sarete voi che avrete, il va li la ci;iì>. Ed eccovi costretti a presentarvi supplici e dire a Sua Santini : « Toglietemi da questo cattivo passo! V. lo farà, ina non gratiiitameùté. Vi si chiederà di lavorare alla ripresa del eniicoi'datu, ed è su questo che richiamo la vostra attenzione »• Ire «trgoraentaxiwaù di Spronar.io Demonzie sali allora alla tiibuna per sostenere la tesi clic-, ionie si affrettò a dire fin dal principio, non è quella della Destra, méntre non inanellerà di urtare le idee dei deputati di Estrema Sinistra, Infatti egli e partigiano della ripresa delle relazioni col Vaticano, ma non delta restaurazione del Concordato. Libero pensatore e avendo votato le leggi laiche, crede tuttavia necessario elie la. Francia abbia un cappi esentante presso la Santa Sedo, e ne diede le ragioni: «Mandatario del popolo daricesc. lui pongo dinanzi ui fatti e dico: Amici, colleglli, avete l'intenzione di consacrare la diplomazia officiosa e obliqua praticata da cinque anni dai nostri governanti verso la Sari tu Sedè.? ». ii a questo punto Demonzie fece la storia delle relazióni ufficiose del Governo colla Santa Sede. Nel 1014 si ebbe la missione affidata da Viviani c Douiiuigue a Charles Loiseau-alici scopo di mantenere un contatto col Valicano: indi tutta una serio di missioni clic si succedettero a lloma per indicare al Governo pontificio le viste e le tendenze del Governo francese. Ma dall'I 1 novembre 1918 è iutervenuto un fatto caratteristico. Con un documento firmato da Clemenceau. il cardinale Amelie, arcivescovo di Parigi, si è recato a Roma e si sono iniziati negoziali relativamente ai vescovi di Alsazia e Lorena. Accanto a questa diplomazia un'altra fu praticata. Nell'agosto 1914 nessuna decisione venne preSa sul ristabilimiulo della Ambasciata presso il Vaticano. Tuttavia la questione venne posta in seno al Consiglio dei ministri. Intanto il 59 dicembre 1014 il Governo britaiv nico inviava a Roma ambasciatore straordinario sir Heny Howard, senza che l'opinione pubblica inglese rie fosse siala prevenuta. Onesta decisione, cosi grave per le sue conseguenze, non 5 slata presa senza consenso degli Alleati. Constato ancora che questo amT basciatoret sdraereiVUario 6 stato. Idopo ire anni di guerra, sostituito da un ambasciatore definitivo dopo il volo dei crediti relativi ria parte del Parlamento britannico. E noi abbiamo negoziato pel tramite di questo am basciatore. « Abbiamo dunque ratta della diplomazia nblKiua accanto a quella ufficiosa affidata da Clemenceau al cardinale Aniclfe » prosegue Demonzie, che. applaudito frequentemente dai banchi di destra e tavolta arche da quelli di estrema sinistra, affrontò poi una parte della sua esposizione sollevando le proteste dei so cialisti. « A mio avviso — prosegue l'oratore — bisogna cho la Francia sia ovunque non po tendo ammettere che i grandi affari del mondo passano esser trattati in una qualche parte del mondo senza che un rappresentante della Francia sia là, pronto a difendere i suoi in tereasi. Voi, laici, temete dunque il contatto coi clericali? Allora perchè tanti nitssi dominici? Viviani, che ha avuta la terribile responsahihia dei primi mesi di guerra, ha do voto ricorrere ad espedienti diplomatici per istituire uno stato di fatto che si è prolungato durante la guerra. Ha fatto bene, ma non ha compiuto lo sferro duraturo che era necessario. L'IngMlierra Invece ha eonaoUdaio il ■minartlnri >. A «Basto ponte Viviani fa c••.vtiudqnlidìiclarttapfgpllàippirqpispvDintoppnbruuntdtp—tAssscatctmicrzgSnnvas Interviene Viviani Noti mi trovo molto lontano dalle, vostre onclusioni - dice l'ex-presi dente dM Cori.iglio — Repubblicano e laico, non sono spaventato dall'idea di vedere riprendere col Vaicano le. relazione che.esistevano m passato, una volta clic la Camera sia stata consultala ». La breve dichiarazione provoca movimenti diversi e una certa emozione, calmala la quale, Demonzie cosi conclude: 'Non ci poniamo dunque sul terreno del sentimentaismo. Non sono portavoce di nessuno, Non dobbiamo creare confusione tra il rislabiliiieulo di una Ambasciata presso il Vaticano con quello del concordalo. Mentre il Brasile aico e la Gran Bretagna protestante surannp rappres-.'iitate ili Valicano vi priverete, per imore di fragile laicismo, di un rappresenante ufficiale? f. L'e\-minisiro della marina Augagncur, appartenente allò stesso gruppo di. Der.ioii/ir. fa una breve dichiarazione: 'Nella vostra argomentazione vi sono punti che possono impressionato. Sono quelli clic mirano alla poitica estera. Orbene, è impossibile separare à poti tic» estera da quella interna. 11 giorno n cui l'inetleicte un'azione nel campo della politica estera, queilaliile diplomazia.tdi cui parlavate, vi chiederà concessioni di ordini! nterno. Il giorno ni cui le relazióni fossero ris'.aliilite. vi sfido a separare i due ordini di questioni ». i.iite Auga L'estrema urtpluuile yigqrosiii phctir, mentre l.atfòilt es>prfiiic iiultblieanienteJl suo sitinoti' ili vedere lleJiionzie venire u )sedersi alla sinistra della Ca.niera dopo «veie !pronuncialo un simile diseoitsii, ciò epe gì, valse una veemènte ed1 ènurgleà protesta del DeiiKinzie. r Ilo pronunciato un disitovso dopo l quale siete stupito ili vedeimi sedere a sinistra ? — dice iiucsl'uHimo. -- Siamo dinuine ornati al giugiio 1914 quando la iiUostioné del posto in cui si sedeva, era tutto'.' Sono Ubero pensatwe e \i affermo elio uellii ima azione non vi è la menoma intesa colla destra. Ma bisogna tuie una polit'.cii réalista. Si " può rinforzare il laicismo anche sostituendo con un rappresentante ufficiale presso il Vaticano un rappres.'ii-lanie ufficioso. Voi volete essere, ns.'eri'i iti ftnssia. al Vaticano', ovunrpie. In ali contingenze credevo di trovarvi dal lato del coraggio ». Il discorso di Fiction Esaurito l'incidente, si alza 4'iolion. tra l'inensa attenzione della Camera, per espone il puniti di vista del Governo. « Spdntarieamcntà — dice il ministro -- e senza nessuna sollecitazione da parte dei Governo, i! cardinale Amelie si e Interposto con Udina per la i|tiestione dei vescovi di Metz e Strasburgo. Non si deve dimenticare che l'Alsazia e la Lorena sono poste sotto il iLgime del concordaio. Il cardinale Amelie fece sapere al Governo, al uo ritorno dal viaggio di fiorini, clic il Papa aveva nelle mani le dimissioni dei due vescovi tedeschi e fece pervenire una lista di nomi che avrebbero ricevuta l'approvazione del Vatiriino. Millcrand, avvertitone — prosegue il ministro — non formolo nessuna obbiezione e il Presidente del Consigliò fece conoscere al cardinale Amelie la nomina dei due vescovi, rammentando loro che dovevano fare diligenza per ottenere l'istituzione canonica, 11 1:1 giugno il cardinale Aiuette fece sapere che il Sanio Padre era disposto ad accordarla ni due nuovi vesi-ovi. E' s'alo detto che vi furono negoziali e un mercato: vi affermo che von vi furono ré gli uni rièTallro ■•. Passando poi alla, politica ecclesiastica del Governo, il ministrò dice che e semplicissima. In Alsazia, ove il concordato esiste, esso >è praticato, In Eran r.ia esiste la legge di separazione ed è ij.jsta che devi- essere eseguita. Questa legge è entrata nelle abitudini della popolazione e deve essere mantenuta. Non vi sono ragioni per modificarla. Perchè si aggiungerebbero relazioni ullie.iali con la Santa Sede? Questa after inazione <; accolta in vario senso sui banchi della Camera ed e tra un vero tumulto i he Pichon fa questa ultima dichiarazione: •■•■Non avremo col Vaticano nessuna diplomazia ne ufficiate né uifieiosa». La Camera frattanto divenuta agitatissima. Le invettive si incrociano tra i due estremi e con fatica si ode l'ex ministro Sembat, «he. combattendo la tesi di Demonzie, dichiara che il partito repubblicano aveva il-dovere di dichiarare che lauti prima quanto dopo la guerra Io leggi laiche dovevano rimanere intatte, l'itiniti lireve replica di Demonzie. il quale persisto nell'affer mare che vi fu durante -la guerra una ra.p presentanza oblhjua presso il Vaticano, oltre quella ufficiosa di Charles Loiseau. addetto libero all'Ambasciata di -Francia. E cornei udc deplorando che. mentre la Germania inviera domani un ambasciatore presso la Salita Sede, la Francia non abhia nessuno a rappresentarla in Vaticano. AUra breve replica di Augagneur il quale, applaudito dall'estrema, proclama: « Quando avrete un ambasciatore, tu Vaticano e questi si rivolgerà alla Santa Sede p*r ottenere un concorso qualunque per iì nostro protettorato sui cristiani d'Oriente, credale voi clie il Va (icario si affretterà a darci soddisfazione? -No, vi sarà, qualche nmreaturcio ». E la discussione del bilancio degli Esteri Unisce cosi, senza che si proceda a un voto su tale questione, poiché nessun ordine del giorno' era stato presentato, avendo la Camera ritenute sufficienti le dichiarazioni del ministro. Per una volta, su questa speciale questioM. la criacfiotanza ministeriale si sarebbe trovala apostata e il Governo jbbe avata