Il recupero dell'apparecchio del capitano Patti

Il recupero dell'apparecchio del capitano Patti Il recupero dell'apparecchio del capitano Patti IesnoaIeri ò partilo r*r Cbambéry e Saint Fol un drappello di militari, della Dirczióne Rifornimenti e Recuperi Aviazione Militare, condotto dal capitano degli alpini Umberto Grirflài, peir procedere al recupero deiràpparecÉUo del povero capitino Natale Palli. L'apnarecchiò, rome abbiamo già pubblicato, fu ritrovato pochi giorni or sono bui ghiaccialo del monte Pourri, a irca 3100 m. di altitudine. Chi lo scoperee nrima fu il cantoniere di Saint Fòi, Albert Martin, il quale guiderà ora la 9quaiirà di nostri soldati è di portaori locali elle si accingono alla difficile operazione di rimuoverei e di trasportare attra-erso il ghiaccialo e di calare a valle i resti ì-A velivolo^. Tra gli oggetti e le carte del disgraziato aviatore, clie il cantoniere Martin prese dalla navicella quando raggiunse l'apparécchio, e rimise a Mezzo della gendarmeria francese, alla ..nostre autorità militari, oltre agli istrumeittt e ajle carte di volo e alla macchina tcrttìgrallca; c'erano una lettera del Comando Superiore il'Aercmuutlcn, a firma del colonnello GavU'Ho, ilndtrlzEata alla Delegazione ltaliana per la Pace, a Parigi, un messaggio «1' D'Annoiato,, indirizzato ; al tenente-coloiinello Picci'ii «n llbrot-tn d'appunti personali del Palli,-, i ire cartolino preparate da questo pfj spqdir' -alla famiglia, Le ultimo Inoto Serrate lei libretto (intano dal campo di Pelagio, il 10 marzo -- il giorno cioè imlatamc::te precedente al volo che doveva luderfi cosi tragicamente; — e sono talmente : «19 mano. San Giuseppe — ore 16-16,20 — Venezia, San Pelagio -■• col Balilla — chla'nato da D'Annunzio — in. inno. « Ore 1818.20 — Venezia, San Pelagio. Fao- 0 320O.i!i. di quota per studiare u tempo, rovo pioggia senza nubi. L'atmosfera non 1 soddisfa... *omo impressionante, r;icL'gendola oggi, quepltima'frase! — l'ultima che l'aviatore scrlssul suo libretto: ~ pare veramente, nella a nurk semplicità, ispirata da un triste 'esagioi «L'atmosfera non mt soddisfa...», mattino seguente egli partiva per il volo uza ritorno. Le tre 'jairtolinc alla famiglia v.Tcbbere, Invece, dovuto segnare i termini pi volo e la vittoria. L'aviatore le scrisse >te tre al campo di San Pelagio, riprometidosi d'impostarlo successivamente alla parnza e ngli arrivi. I,a prima, clic reca la riroduzlonn. di un aeroplano da bombardaento, e datata da Padova: e dice: «Un sano mattutino dal vostro Natal». La seconla, con ia riproduzione di un apparecchio da Miccia, dice: «Da Parigi - un saluto meridiano da, vostro Natal E la terza, con una veduta del campo del Vaccino, presso Roma« Da Roma, -- Un saluto Vespertino del vostro iNatal *. li programma del volo che non avrebbe dovuto durare oltre un giorno e. l'annunzio dello mète conquisale. Ma all'atto della partenza l'aviatore aveva dimenticato di spedire, pur la prima dolio tre cartoline. Coloro che lo conobbero affermano ch'era la bri- SS^JÌh18" dopo Jn,t,f 1 vol! ai euerra, ch'egli dimenticava qualche cosa di ciò elio l'interessava , sirf pure un minimo particolare senz'aiira attinenza die sentimentale con l'impresa cui si aecmgeyu. Veramente, a ricostruire l'accidenti:; in cui il capitano Pàlli trovò la morto — ora che per lo ultime risultanze emerse da un'accuìatisóima tii<-.]iic>^ba, l'occidente si può ricostruire in ogni sua .clnrostanza - vien fatto «..crederò alla fatalità, al destino, che. si accanisce implacabilmente avverso contro la vittima predestinata. Tre giorni e dite notti .invialo™ errò iwr la montagna, dopo elio aveva .UJerratò sul ghiacciaio:, e man era che a quattri.! o cinque ore di marcia da centri abitati del fondavano: Ma la nebbia e la...torm.;iitp> gl'impediroti* ■•«aiitttiuarn.Hiìttf di c/rlen/iirsi, di dirigersi. l'inRlmonle, il giorno,-22 ~- aveva atterralo il 30 - giunse in fonilo alla valle : ed era a pochi) diecine di metri da un gruppo di caso — Ha meati de Covier ■- quandu scivolò din un rocalòne, e cadde, ferendosi non gravemente air iti gii in e. Svenne, per il (ÌoIotp. i:; svenuto, nella neve, lo «oise l'assideramento, lo col.se iHi morte. L'alpigiano .Silvi'» Silvoz, che no ritrov.'i la salma alle G di sera, erti passato In quel luogo stesso alle 10 di maturiti; quando i.l Palli doveva trovarsi soltanto a poche centinaia di niMrt più in allo. E il-giorno precedente, in un momento i cui là nebbia s'era un poco sollevata-, per . iailei-3 poi subito più' tutta, un altro alpigiano, è precisamente lo stesso cantoniere ■Albert Martin che ha ritrovato in questi giorni .lvipparccchlo, aveva scorso un uomo chs si aggirava per l'I ghiacciaio del Póùriry; c, stupitici del fatto, si era lungamente chiesto chl'ifihi potesse essere quel temerario che slldaVàjla montagna con un tempo cosi ostile; ed aveva pensato se non fosse il caso di teri)nre Idi andare In suo soccorso... Poi s'wi .quetjto, convincendosi che dovr-vu trattarsi 'd'un'bracr-oniere. di contrabbandò: .(, Su' le ragioni che indussero il capitano ,.T'al]i Bd atterrare in tonto disgrazia!? oirco'aÉujze,'''si prospettano due supposizioni : 14 furia del maltempo od una \iunnc al motore. W quest'ultima pare la più nrobabUe. poiché, drilb-U carattere intrepido a sereno dell'aviatore, questi, considerando la. situazione, non avrebbe esitato, se l'avversiti gii fosse venuta solo dal-maltempo, il e rinvi licersi «une gli convenisse, meglio procedere oltre ad Ugni costo, o magari volgere, indietro, che non riandare terra in condizioni talmento difflcili. Del resto, un esame dell'apparecchi», che ora si recupera, permetterà, ascondo ogni probaBitta., di stabilire anche . questa clraewi.za. Wil fatale accidente che privò l'aviazione ita pma .d'uno dei suoi migliori campioni. in memoria dei caduti del 10.o Fanteria sul San Michele Nel 3.o anniversario del giorno iti cui sul ian Michele del Carso gli Austriaci, ricorre» do alla estrema barbarie dei gas asfissianti staccarono sull'intero fronte deia'Xio Corpo Annata scrivendo la più infame pagina deiJa loro stòria, il 19.o Fanteria ha cnmineiworato i prodi che in quel giorno caddero per «serbare alla Patria le sacre conquiste. La solenne cerimonia si svolse nelilo Chiesa di S. lAlfQnso, ovo convenne tutto il Reggimento In armi, cori la bandiera fregiata- della medaglia d'argento conferitele per la vittoria riportata dal ll).o -Fanteria che, con un contra'Eiicco travolgente, il 29 giugno 1016 ritoglieva tal nemico tapi gli effimeri guadagni. Preseniziarono alla commemorazione del prodi: il •maggior generale cav. Baldassari che il 29 giugno comandava la brigata « Brescia ». il colonnello cav. Corso comandante della Brigata « Sassari »,. altri ufllcinli in rappresentanza dal Comando del Corpo d'Annata e della iDivisione Militar* di 'l'orino, e le rappresentanze con bandiere delle Associazioni della ■Borgata Campidoglio. Durante Ja messa di suffragio, celebrata dal Cappellano del Reg«intento, don Giuseppe Vavassori. la « Schola (Cantorura » delle giovani del Ricreatorio Giovanna d'Arco eseguì con sentimento d'acìé la messa di Requiem del ch.ro maestro Saehcrls. ')opo la messa il teologo D. Cavallo, parroco «Ila Chiesa, con vibrante e commossa pu. sia rievocò la-giloria del martiri del l9.o Fan.Tla, rivolgendo ad essi in nome della Pa-i a, il pensiero riconoscente di cristiano e di tadino. sodedesidafintrlaposinisialdemcodezampzimgvegCmsqsptrvtcmndscCpdtdlelsaspadtfFsmrAlpcorssvritsd

Luoghi citati: Brescia, Carso, Padova, Parigi, Roma, Sassari, Venezia