La combinazione dell'on. Nitti

La combinazione dell'on. Nitti La combinazione dell'on. Nitti attraverso le competizioni dei gruppi e delle fazioni Roma, 21, notte. Forse domani avremo il Ministero Nittiffittoni. 11 nuovo presidente del Consiglio sperava di poter fino da oggi sottoiiorre al Ite la lista del nuovo Ministero, ma alla ultima ora sorse un doppio impedimento. L'on. Titloni frapponeva alcune difficoltà per la partecipazione al Gabinetto avendo preventivamente (accettato Botto la condizione che fra i componenti del Gabinetto Nitli vi l'osse una rappresentanza dei' Fascio. Inoltre, Von. Luigi Luzzatti., al quale era stato offerti il porl;:foglio del lesolo, declinava tale offerta ìiiiuiancln tanto il portafoglio offertogli, quanto l'incarico di negoziatore di pace 11 Parigi. La prima delle due difficoltà sembra superata. L'on. Tittoni è ancora perplesso, ma un tatto nuovo può vincere la sua riluttanza, il fatto cioè che mentre it Fascio persiste ad impedire ai suoi amici di partecipare come ministri |al Gabinetto di Nitti, non impedisce ad alcuni di essi, che sarebbero il. sen. Scia-1 loja 0 l'on. Barzilai, di fare parte della nuova delegazione italiana alla Conferenza di Parigi. In tale modo, sarebbe sempre assicurata la partecipazione dell'on. Tittoni all'opera del nuovo Gabinetto, essendo sicuri 0 definitiva l'accettazione dell'on. Tittoni delia sua nomina a capo della delegazione italiana a Parigi. Quanto alla seconda diffieoltJà. cioè alla riluttanza dell'on. Luzzatti, pare che permanga, malgrado le preghiere del Re. Ma la notte porta, consiglio c può darsi che l'ortorcvole Nitti possa contare f\von. Luzzatti fra i suoi ministri. Comunque, se l'on. Luzzatti insisttasse nel suo rifiuto, l'on. Nitti provvederebbe passando senz'altro l'on. Tedesco dalle finanze, dove è destinato, al tesoro. Il Ministero Nitti può dirsi venuto alla luce, sia pure attraverso a risorgenti difficoltà, sia pure con il mutamento di qualche nome. Esaminandolo nel suo com• plesso, astraendo dalle questioni di per; sone, esso presenta, due caratteristiche, cioè esclusione assoluta degli uomini del Fascio o minore rappresentanza dei jiolittiani iti confronto del 'Gabinetto Oliando. Quella del Fascio ò una grossa questione per l'on. Nitti. Egli ha coluto affrontare apertamente i suoi improvvisi avversari politici. L'ostilità del Fascio deve aver preoccupato l'on. Nitti, più che per le conseguenze parlamentari, per le agitazioni alle quali l'appartarsi del Fascio dalla combinazione Nitti può dare luogo fuori del Parlamento. Da ciò deriva la premura colla.quale volle, avere il colloquio di stasera col direttorio del Fascio, ma per quanto fosse rapida la sua mossa, era tardiva, perchè giù nella mattina i fascisti avevano, con rammarico di taluni •li loro, approvato' una. deliberazione se condo la quale veniva stabilito che nessuno degli uomini del Fascio avrebbe partecipato al Ministero Nitti. La saracinesca era abbassata e Nitti potè strappare al direttorio del Fascio soltanto l'assenso alla nomina di taluni Inni compagni ilei gruppo a componenti della delegazione italiana a Parigi. Approfittò nondimeno — a quel che si dice — della circostanza «per illustrare ai sttoi avversari di do inani la modernità e l'impronta liberale del programma ministeriale». Per quanto risruarda il Fascio, la partita è dunque por l'on. Nitti quasi totalmente perduta. Nè l'on. Nitti può dire certamente di averla vinta per quanto riguarda i gioiittiani. Nel Ministero Orlando si trovavano due gioiittiani di prima linea, l'on. Facta e l'on. Colosimo. Nel Gabinetto Nitti entrano, per ora, un giolittiano, cioè l'on. Tedesco, ed un ex-giolittiano, cioè l'onore, volo Schanzer. E' notorio infatti che il nuovo probabile ministro deile colonie, nella discussione pfirlamentare, che accompagnò l'ultimo periodo della guerra, si distaccò dal gruppo dell'ex-maggioranza parlamentare. L'on. Nitti aveva ideato che un altro giolittiano, il1 cui nome aveva particolare significazione per la sua devozione all'on. Giolitti, entrasse nel Mi nisteio. Questo giolittiano era l'on. Falcioni, al quale l'on. Nitti fece, ieri personalmente l'offerta di un portafoglio da stabilirsi ili seguilo. Ora fino da ieri, in. seguito a taluni quesiti ia lui posti all'on. Nitti, l'on. Falcioni, ringraziando, dichiarò di rifiutare l'offerta per ragioni personali. Si dice che il portafoglio, the l'on. Nitti intendeva riservare al deputato piemontese, fosse quello delle poste. Si dice anche che nuove cortesi pressioni vengono fatte all'on. Falcioni perchè receda dal suo rifiuto. Certo non possono facilitare l'assenso dell'on. Falcioni le parole, fino ad ora non smentite, con le quali l'on. Nitti, intrattenendosi oggi con fon. Pietravalle, raffrontava la propria figura a. quella dell'on. Giolitti. Però nessuna relazione esiste tra il rifiuto dell'on. Falcioni e le parole dell'ori. Nitti, perchè il rifiuto fu dato 24 ore prima del colloquio Nitti-Pielravalle. Quanto al fatto che l'on. Facta non rimanga ministro di grazia e . giustizia, esso è spiegato <ìh una deliberazione di massima che presiedette alla formazione de Ministero Nitti, cioè che , nessuno, senza esclusione di .sorta, dei ministri dimissionari .lovesse farne parte. Il Ministero Nitti, se verrà definitivamente composto coi nomi finora annunciati, apparirà parlamentarmente tutt'aitro che forte, e dovrà, fuori del Parlamento, lottare contro movimenti ed agitazioni non lievi che si tenta fin d'ora paralizzare vietando comizi ed affissioni di manifesti politici. Non è venuto ancora il momento di illustrare i singoli nomi del Gabinetto. Bisognerà attendere che la nuova combinazione superi gli scogli che ancora ne attraversano la via. Bisogna attendere, in ogni caso, che la assegnazione dei portafogli sia definitiva. Per ora la lista noft brilla per grandi nomi nè per criteri intensamente innovatori. Due cose nuove, che maggiormente colpiscono a prima vista, consistono:, la prima, nell'assunzione al portafoglio dell'Industria del presidente della Confederatone generalo dell'industria, comm. Dante Ferraris, il quale diverrà, se la combinazione Nitti giunge in porto, il rappresentante del Piemonte nella combinazione stessa; la seconda, nella nomina a ministro Guardasigilli del sedatore Ludovico Mortara, primo presidente ; della Corte di Cassazione, uno dei più i 'lustri giuristi italiani, che in passato veniva iconsiderato come l'eminenza grigia di Palazzo Firenze. Le novità sensazionali preannunciate si riducono dunque a ben poca 'cosa. L'on. Nitti si è ridotto in sostanza a ■mettere insieme uno dei soliti Minieteri, composto in parte di figure, già note-ai se- eonda linea, completato- da qualche vecchia cariatide. Niente insomma che esca dalle consuete soluzioni parlamentari con la differenza che la soluzione attualo è parlamentarmente assai debole, tanto cho negli ambienti parlamentari viene ad essa predetta una ben corta vita. L'innovazione del ministro dalla Guerra borghese, alla quale l'on. Nitti mirava, non potè essere realizzata. La soppressione caldeggiata dall'on. Nitti del ministero delle terre liberate fu abbandonata in seguito alle proteste della Deputazione veneta. Venne invece attuata quella del ministero delle Pensioni e del ministero degli Approvig.ionamenti. Il nuovo regime relativo è ancora ignorato. In materia di programma, l'on. Nitti ha dichiarato oggi ai direttorio del Fascio di voler includere nel programma ministeriale, non solo la rtiscflssione pressoché immediata della ri forma .elettorale, discussióne che nessun Ministero può ormai cvi|tare, ma altresì la soppressione del regime .i~„..~i: 1 ^ r<i; *j„iiinn \;;+,, ,1; dei decreti-legge. Gli amici dell'on. Nitti di 1 chiarano poi di sa.pere che la politica che .il Gabinetto seguirà sarà ispirata esclusivamente alia difesa degli interessi del'Italia alla Conferenza della pace, alla restaurazione all'interno di un'energica azione.di Governo in materia di economia e di finanza ed alla completa restaurazione delle pubbliche libertà. Ma nulla che, esca anche qui dalle formule consuete. Anche per i.1 Ministero Nitti si potrà però meglio discutere a Gabinetto formato, perchè la. «lunga esperienza consiglia di ritenere possibile qualche sorpresa sino a che un Ministero, che sorge da una crisi, non sia ufficialmente annunziato. S. 99 Nitti e il "Fascio Un colloquio mancato' Roma, 21, notte. Questa mattina il Fascio parlamentare ha tenuto una nuova riunione. L'assemblea e cominciata alle 10,30 ed appena aperta la seduta ha ricevuto le seguenti comunicazioni. Il senatore ij)i San Martino prima ed il senatore 'Gettoni poi, si dichiararono autorizzati da parte del senatore Tittoni, invitato' dall'on. Nitti a collaborare alta formazione del Ministero e ad accettare la carica di primo negoziatore della Conferenza, di riferire ohe il senatore Tittoni intende che il Fascio pariamentare abbia una partecipazione di perfetto equilibrio nella composizione del nuovo Ministero, come tutte le frazioni della Camera• debbono ottenere con la loro unione ila difesa defili interessi patriottici, economici e territoriali che il paese reclama. Dopo le dichiarazii|ni ilei senatore Di San Martino e del senatore Bettolìi, l'ou. Pietravalla chiede di fare al Fascio una dichiarazione, avendone avuta l'autorizzazione stamane in un colloquio con l'on. Nitti. L'onorevole Pietiayallc riferisce di aver avuto .un occasionale breve, colloquio con l'on. Nlttt, il quale lo ha autorizzato a dichiarare di essere spiacente che a lui si voglia attribuire la politica di giolittiano e di rinunciatario. Egli ripete testualmente le parole dell'on. Nitti, che afferma essere egli un uomo di cinquanta anni, che si sentirebbe offeso ed umiliato di portare il labaro di un uomo di ottant'anni, mentre ha la coscienza di aver sempre fatto parte da se stesso fra- le competizioni della vita politica Italiana e di aver alla guerra inviato un giovanissimo figliuolo volontario, e dedicuto ogni fervore di opera come cittadino e come ministro. Il Fascio, dopo ampia discussione, ha accollo la proposta di delegare il suo Direttorio di avere uh sollecito colloquio con l'on. Nitti sulla situazione politica nei suoi rapporti con la risoluzióne della crisi. Il Direttorio del Fascio composto de) deputati Arlotta, Celesia, Raimondo, Pietra vallo. Colonna di Cesarò, Sarrocclii, De Vit.i-De Marco, alle ore 18 si è recato a conferire colf on. Nini per comunicare al nuovo presidente del Consiglio gli intendimenti racchiusi nell'ordine del giorno votato nel mattino dal Fascio. Si trovavano già presso l'on. .Nitti alcuni senatori del Fascio e precisamente gli on. Cassis, Melodia, Pólla e San Martino, r quali erano stali accompagnati dall'on. Tittoni. Nitti ha chiesti' 1.; ragioni, che hanno spinto il Fascio a votare e approvare un ordine del giorno in cui sono ben chiare ed evidenti le intenzioni di opposizione di questa parte della: Camera alla nuova ancora incerta composiziono ministeriale a lui affidata. L'on. Nitti ha aggiunto che le sue relazioni col F'ascio sono sempre stato improntato ai.sensi della più amichevole cordialità, come prova il suo invilo ad alcuni membri del Fascio a fare parto del nuovo Governo e l'odierno scambio di pensieri ria lui avuto e chiesto. I rappresentanti del Fascio hanno dichiarato che le ragioni della loro opposizione bisogna ricercarle nell'atteggiamento già profilatosi nel nuovo Minisiero, in cui verrebbe ad avere una notevole e chiara prevalenza .quella parte che alla Camera ha col silenzio consentito il sabotaggio della uerra d'Italia». L'on. Nitti, dopo queste dichiarazioni, ha interrogato i deputati del Far scio sul loro contegno in caso di un probabile invito a qualche membro di questo, gruppo parlamentare a partecipare alla nuova Delegazione che dovrà recarsi a Versailles a continuare le trattative d.i pace. Il direttorio a tale proposito ha recisamente affermato che dove sono in giuoco i destini d'Italia essi non disellano. Gli apriorismi di partito cadono dinanzi agli interessi della nazione. Ma ciò non vuol dire die l'atteggiamento del Fascio nelle competizioni parlamentari debba mutare. Con. Nitti ha in ultimo illustrato brevemente i capisaldi dol suo programma di governo. Ha detto che è. sua intenzione difendere lo prerogative della Camola e le tradizioni costituzionali, o ciò farà tenendo quanto c possibile aperta la Camera. L'on". Ni Iti inoltre ha affermato che è suo preciso pensiero regolare e chiudere il periodo. dei decreti-legge gin stiflcati dalle eccezionali condizioni della guer ra. In ultimo il designato presidente dol Consiglio ha esplicitamente dichiarino cho le il nee del suo programma di riforma • saranno imperniate sulla attuazione della riforma o.lot forale. Alle oro 18,20 lui avuto fino l'interessante colloquio che per niente ha mutato l'atteggiamento del Fascio. Col treno delle 10,50, proveniente da Venezia, è arrivato a Roma Gabriele D'Annunzio, chiamato dal Comitato d'azione. Il poeta ha subito aderito all'invito. D'Annunzio, rhe era accompagnato dal tenente Amari, vestiva in borghese e non era atteso che da tre amici, coi quali si è allontanato dalla stazione inosservato, recandosi in automobile al Grand-Hotel Oggi l'on. Nitti ha fatto conoscere a Gabriele d'Annunzio il suo desiderio di parlargli in terreno neutro allo scopo di spiegargli la sua condotta pollti.-a e chiarire punti clie nel Comitato d'azione « sono og getto di vivaci critiche e di forte avversione ». Gabriele d'Annunzio alla richiesta dell'onorevole Nitti ha risposto declinando qualsiasi colloquio in terreno neutro. Ha soggiunto: « Sono sempre disposto a ricovero, l'on. Nitli ed a parlare con lui al • Grand Hotel » dove mi trovo». Fino a stasera l'on. Nitti non ha avuto alcun colloquio col poeta. La Direzioue del Partito Liberale convocata a Roma Roma, 21. mattino. I giornali dicono che, in vista delle attuali circostanze politiche, la direzione del partito liberale è stata convocata telefonicamente a Roma. I colloqui, della giornata e le prime liste Roma, 21, sera. L'on. Nitli ha continuato stamane i colloqui per lo. formazione del suo nuovo Ministero. Alle 8,30 usci dall'albergo, dove alloggia insieme al suo capo di Gabinetto prof. Beneduce, è si recò all'abitazione dell'on. Tittoni. in,via Ranella. L'on. Nitti si trattenne a colloquio per circa un quarto d'ora. Poscia si' recò dal generalissimo Diaz, presso il quale si trovava l'onorevole Orlando. Il colloquio fra i tre durò un quarto d'ora. Quindi Von. Nitti sì recò in'via Veneto, dove ebbe un colloquio con Luigi Luzzatti, desiderando la di lui partecipazione alla .Delegazione italiana a Parigi. Stamane l'on. Nitti ha ricevuto all'» Hotel Bristol» gli onorevoli Tittoni, Luzzatti, Dante Ferraris, De Nicola, Grrardini, Giacomo Fèrri, e Cermenati. La questione Lnzzatti-Tittoni e già stata risolta : entrambi andranno a Parigi. Continuando nei colloqui con uomini politici Von. Nitti ha nel pomeriggio di oggi cofiferito con il senatore Mortara, cogli onorevoli Schanzer, Tedesco, Gallenga, 'Falcioni e Guglielmi. Nitti ha nuovamente conferito con Luzzatti e Tittoni e dopo avere salutato alcuni amici ed altri parlamentari che lo attendevano all'albergo, si è recato dal Re. Alle 16,45 l'on. Nitti è uscito dal "Quirinale ed è tornato all'Hotel Bristol, ove era ad attenderlo l'ori. Schanzer col quale si è trattenuto a colloquio. Si sono poi recati dall'onorevole Nitti gli ou. Chlaraviglio, Di Bagno, Cassin, La Pegna, De Vito, Guglielmo Marconi. Visocchl e Chimienti. Una delegazione della deputazione veneti, composta degli onorevoli Morpurgo, Appiani, Loero, Rota, Manzoni, Roi, Galli Marcello, Bellati, è stata ri-, cevuta subito dopo l'on. Marconi dall'onorevole Nitti, al quale ha fatto presente la necessità di mantenere il Ministero delle terre liberate che ora ha l'importante funzione di applicare il progetto Fradeletto. La soppressione in questo momento dì tale Dicastero sarebbe dannosa alla resurrezione delle terre redente. L'on. Nitti ha promesso di tenere in massimo conto queste osservazioni. Subito dopo si sono recati successivamente dall'onorevole Nitti gli onorevoli Tedesco, Gallenga e Tittoni. Oggi, alle ore 16, l'on. Nitti si è recato dal Re per riferirgli sulla crisi. Dopo che. egli ebbe esposto ni He anche le difficoltà incontrate per assicurarsi la collaborazione dell'on. Luzzatti, e sollecitato l'intervento del Sovrano, l'on. Luzzatti è stato chiamato al Quirinale. L'on. Luzzatti si recava subito, trattenendosi col Re per circa un'ora. Poco dopo si spargeva a Montecitorio la notizia che, cedendo alle vivo insistenze del Sovrano, l'onorevole Luzzatti aveva accettato di entrare a far parte del Gabinetto quale ministro del Tesoro. So siamo bene informati, questo voce non avrebbe fondamento. L'Epoca afferma che l'on. Luzzatti ha rifiutato l'offerta di un portafoglio e neppure si recherà a Parigi .come membro dona delegazione. Alle ore 7,;t0 fon. Tittoni ha avuto un lungo colloquio coll'on. Nitti all'Hotel Bristol. Dopo l'onorevole Nitti ha ricevuto gli on. Ruini 0 Bissolati separatamente. Alle ore -0 l'on. Nitfi ha licenziato lo clwuffeur sentendosi stanco 0 non ha piti ricevuto alcuno, fi Giornale d'Italia afferma che l'on. Falcioni ha declinato l'offerta fattagli 'di un portafoglio perchè irritato, al pari di altri gioiittiani, dalle parole pronunziate stamane dall'on. Nitti riguardo all'on. Giolitti. Stamane l'on. Luzzatti dichiarava di non entrare in nessun modo nella combinazione .Vitti. La redazione di un giornale romano avendo chiesto per telefono all'on. Luzzatti la sua fotografia da pubblicarsi appena formato il Ministero: «Io non dò la mia fotografia — ha risposto l'on. Luzzatti — anche perchè non furò mai parte di nessuna combinazione, qualunque èssa sia!». «I giornali l'annunziano — ha replicato il giornalista ». — «Non è esatto: anzi non è vero quanto qualche giornale ha stampato. Anzitutto, non mi sono recato io da Nitti, ma egli è venuto da me, ed io gli dissi che non.sarei mai entralo nella combinazione qualunque fosse. Questo ripeto a lei, e ci tengo che il Giornale d'Italia pubblichi non per disdegno, ma perchè è il niio pensiero». Ciò non toglie che alcune liste pubblicate stasera dai varii giornali, e che qui vi trasmetto per' debito di cronaca rechino fra i ministri il nome dell'oli. Luzzatti. La « Tribuna » :' Presidente e Interni : .Vitti, Esteri: Tittoni, Colonie: Schanzer, Tesoro: Tedesco, Finanze : Ancona, GG. GG. : Mortara, Agricoltura: Visocchi, Industria: Dante Ferraris. LL. PP. : Bonoini, Istruzione. : 'l'orre o Chimienti. Trasporti: De Vito, Guerra: Albricci 0 Caviglia, Marina: Orsini, Poste: Chimienti o Falcióni. L'« Epoca»: Interni: Nitti, Esteri: interim Nitti, Colonia : Schanzer, Au ricottura.: Vlsoé; chi. LL. PP.: Pantano, Poste e Telati roti: Chimienti, GG. GG.: Mortara, P. I. : Torre, Industria : Dante Ferraris, Guerra : Albricci, Marina : ammiraglio Di Lorenzo, Tesoro: Tedesco, Finanze: Ancona, Trasporti: De Vito. 11 Corriere d'Italia ■< : Presidenza ed Interni: Nitti, Esteri e vice prendente: Tittoni, Colonie : Schanzer, Finanze. : Tedesco, Tesoro: Luzzatti, Istruzione: Torre, Poste e Telègrafi: Chimienti, Guerra: Albricci, LL. PP.: Pantano, Agricoltura: Visocchi, Trasporti: De Vito, Industria è Commercio: Dante Ferraris. Giustizia; Mortara, Marina: arnmiraglio DI Lorenzo. Come si vede questa li.sla implicherebbe l'accettazione di Luzzatti e la esclusione del l'astio e di lutti i ministri uscenti. U » Giornali' d'Italia » : Presidenza ed lulernì; Nitti. Esteri. Tittoni, Colonie: Schanzer. Agricoltura: Visocchi. LL. PP.: Chimienti, .Poste e Telegrafi.: De Nicola. GG. GG.:\ Mortara, P. I.: Sciatoia. Industria : Dante Ferraris, Guerra; Caviglia o Albricci. Marina: Orsini. Tesoro: Tedesco, Finanze.: Pantano, Trasporti: De Vito. Riassumendo, la lista più accreditata sarebbe la seguente: Nitti, Presidenza ed Interni. Schanzer, Colonie. Tedesco, Finanze. Dante Ferraris, Industria. Visocchi, Agricoltura. Chimienti, Poste e Telegrafi. Gen. Albricci, Guerra. Amm. Di Lorenzo, Marina. 1 Tittoni, Esteri. Luzzatti, Tesero. Mortara, Grazia e Giustizia. Torre, Istruzione. De Vito, Trasporti. Pantano, Lavori Pubblici. Può darsi che avvenga la variazione di un nome o due, ma in sostanza la lista è quella dì cui sopra, qualora si vincano ancora le ultimo riluttanze di Tittoni, cho avrebbe voluto noi Ministero una punta del Fascio. Nessuna occupazione del Yoralberg da parte dell'Italia Roma, 21, notte. La notizia proveniente da Zurigo the afferma che gli italiani abbiano iniziala l'occupazione del Yoralberg, è destituita di ogni fondamento. (^tefani) Il'on. flitti accetta la riforma elettorale Li proroga dilla legislatura scade II 26 ittobre Roma, 21, notte. L'on. Nitti si ò anche preoccupato del desiderio espresso dalla Camera di voler attuare la riforma elettorale. Personalmente non fu mai entusiasta della riforma stessa; ma ora, di fronte al recentissimo voto del Parlamento, egli intende o non può rifiutarsi di presentare la riforma. Si assicura pertanto che alla ripresa dei lavori parlamentari l'on. Nitti farò, con sidcrare alla Camera che col 26 ottobre la proroga della legislatura viene a scadere c non sarebbe politicamente morale che i deputati, per attuare la riforma, prolungassero ancora la vita della legislatura, Lascierà pertanto arbitra la Camera della questione. Se la Camera riterrà che nei pochissimi mesi che dividono ancora dalla fìnie 'didilla, legislatura ò possibile discutere, approvare e, poi applicare la riforma per fare le elezioni col nuovo sistema, il Governo non si opporrà. Intanto l'on. Nitti riceverà una Commissione di femministe che si recherà a lui per perorare la causa del voto alle donne. Manifestazioni di gruppi e di fazioni Roma, 21, notte. La Direzione della riformista Unione socialista italiana, radunatasi stamane, presenti gli on. Canepa- e Arca e Lerda, Fubini, Rossetti, Silvestri, Vercelloni, e coll'intervento dei rappresentanti della sezione di Roma, ha votato il seguente ordine del giorno: «Ritenuto come il Governo caduto non abbia saputo agire in conformità per assicurare all'Italia il primato morale ed il compimento delle sue aspirazioni nazionali; ritenuto che allo stato attuale della situazione internazionale ed interna, la con clusione di una pace giusta e duratura, fon data sulla revisione delle condizioni formulate alla Conferenza e sulla restaurazione di un regime politico sociale ed economico conforme allo rivendicazioni delle masso, non può essere affidata cho .all'azione dei lavoratori e delle forzo, democratiche che dovranno conferire nuovo aspetto al mondo, dichiara cho nessuno dei suoi aderenti potrà partecipare al Governo senza venir meno alla fede che lega i socialisti di qualsiasi scuola ai principi ed ai metodi dell'azione politica ». Il Fascio parlamentare ila votato il seguente ordine del giorno: «Il Fascio parlamentare, in coerenza alle deliberazioni già prese impegna tutti i suoi membri a non partecipare alla soluzione, della crisi ministeriale cosi come è annunziata, e riserva la propria azione in Parlamento e in paese io-conformità alle sue patriottiche tradizioni ». il Comitato centrale d'azione ha pubblicato questo manifesto del suo presidente: «Italiani! Questa crisi ha due uscite: o essere momentaneamente superata facendo ricorso alle vecchie consuetudini ed agli uomini sfiancati dal potere maltenuto e decrepiti, o essere vinta coraggiosamente rispondendo alla gravità dei problemi con l'ardimento delle provvidenze. La prima soluzione sia che prenda la sua fisionomia da Giolitti, amico di Bulow, da Bissolati, portavoce di Wilson, da Nitti procùràitore di Crosby, da Tittoni che si incontra con Haehrenthal ad Abazia Italiana o dal tre mito senile di Luigi Luzzatti, non può condurre che alla rovina pròssima o remota: la seconda consente di scegliere uomini fuori del Parlamento, o almeno d'associare qualche parlamentare non distrutto aliai prova, quelle enérgie, quelle competenze, quei temperamenti arditi e combattivi di cui fortunatamente ti paese ha dovizia cho durante la guerra si sono rivelati. Noi siamo per la seconda soluzione. Tutto il Paese è per la seconda soluzione. Italiani! le situazioni attuali vogliono essere affrontate animosamente. Il popolo italiano anche in circostanze più critiche, ha vinto con la costanza e con l'ardimento. Raccolgano 1 pubblici poteri il monito che viene loro dal popolo e dai combattenti. Questa e non altra può essere la salvezza». Commenti dei giornali Roma, 21, notte. Il Giornale d'Italia così commenta la combinazione Nitti: «Non ci pare die per la risoluzione della crisi si sia sulla buona strada. Iil Paese reclamava uomini sicuri per profondità di fede nelle idealità nazionali, e per robustezza di fibre personali e politiche, posto che un'aspra lotta attende il nuovo Governo all'estero per la realizzazione del programma italiano e .all'Interno per la difesa della pace sociale. Gli uomini, che sembrano dover assumere il governo, non ci sembrano corrispondere a tali requisiti dati i loro precedenti, il loro temperamento, le loro tendenze, li Paese rimane, perplesso e preoccupato e dubbioso mentre iil .Fascio di difesa, nazionale ed il nucleo del combattenti si sentono scossi e feriti, in tale situazione non ci sentiamo davvero di dare il nostro appoggio preventivo alla combinazione che si sta facendo, la quale non ci rassicura ». L'Epoca sostiene che la formazione del Mi insterò Nitti costituisce la rentrée di Giolitti e scrive: « Che cosa ha dunque determinato la catastrofe del Ministero Orlando? Il ritorno dell'on. Giolitti. L'on. Giolitti ha creduto di riconoscere nel malessere generale, che si traduceva in critiche ed in resistenze, l'attlnio pili opportuno per riprendere in mano la Camera ed il Governo. Nei primi giorni ò stato indeciso e forse lo> era ancora nella mattina di giovedì, sebbene nella sera precedente avesse avuto un colloquio che preluse alla combinazione attuale. Ma si decise bruscamente dopo il voto dei radicali, che si erano schierati contro il Ministero. « Essendo impossibile il suo ritorno imme d'iato, l'on. Giolitli aveva già designato un luogotenente nella persona di Nitti ed anche nel corso della breve discussione, che segui la proposta di Comitato segreto, fu possibile, attraverso i movimenti di Vicini, l'intesa che porto all'intervento ed alle dichiarazioni dell'on. Nitti. L'on. Giolitti ha ripreso cioè spossesso della posizione incontestabile che ha in questa Camera fatta e rifatta a sue cure, alla vigilia di una riforma elettoraile che esli determinerà e ohe dovrà evidentemente servirgli. E' una rentrée non desiderata nè attesa. Oh atto di dominio, di cui vedremo le conseguenze non appena sarà costituito il Gabinetto dell'on. Nitti. perche il colpo riuscisse completamente importava che non vi fosse desi gnazione di persone; era necessario ' che k Camera non potesse Tare i suoi rimproveri ail Ministero e questo difendersi. La difesa avrebbe potuto >iuscire e comunque determinarsi una situazione o farsi avanti un uomo che non servisse ai disegni di Giolitti. L'esecuzione è stata sommaria* li Ministero era ancora in funzione ed esecutore del mandato avuto dalla Camera col voto del 29 aprile; <;e errori esso aveva commesso, la Camera avreb'be dovuto condannarlo allora e toglierlo di mezzo. Nuovi gravi errori non sono" stati sé-1 gnalati quel giorno ina soltanto le difficoltà e le resistenze sono forse cresciute.