Le lunghe discussioni a Weimar sul Trattato di pace

Le lunghe discussioni a Weimar sul Trattato di pace Le lunghe discussioni a Weimar sul Trattato di pace L'atteggiamento dei partiti - Verso una crisi di Governo ? Basilea, 19, nette. La « Frankfurter Zeitung » riceve da Wel-mar che, oltre alla riunione del Gabinetto vi 'è stata anche una seduta della Commissione .degli Stati, allo scopo di procedere ad uno .«scambio di vedute Tra i Governi particoliiri tedeschi circa la risposta defili Alleati alle conjtroproposte tedesche. La seduta del Gabinetto, ;6otto la presidenza di Ebert, a mezzanotte di Iteri continuava ancora, si ha l'opinione che durante la notte si giungerà nd una decisione se si considera che dall'Estrema sinistra ■all'Estrema destra i deputati hanno già mani: testato la loro attitudine; gli uni a favore deTi l'accettazione assoluta e gli altri per un asso.luto rifiuto. Si constata che le opinioni sono i divise in seno a tutti i partiti e che non vi è I unità di vedute nemmeno fra 1 membri del Gabinetto. Fra i democratici la maggioranza •sembra mantenga l'atteggiamento già noto: al Centro opinioni divergenti sono in contràr;sto ed anche fra i maggioritari non si rivela •una condotta uniforme Soltanto noi prossimi ; giorni si avrà una maggiore luce circa la sijtuazione del Governo; ma sembra che i metn| bri di esso non vogliano ritenersi legati dalle decisioni che prenderanno i rispettivi paniti. La responsabilità è troppo grande e si ha la opìnit>ne che ciascuno debba interrogare la ■ propria coscienza. I programmi e le decisioni • dei partiti non possono dispensare alcuno da lormansi un giudizio proprio dopo un esame serio e maturo. Un altro corrispondente da Weimar dice che gli indipendenti sono favorevoli alla firma del Trattato di pace. 11 Con irò è in parte favorevole ed in parte contrario, i liberali, i conservatori ed i maggioritari sono risolutamente contrari alla accettazione. Secondo i giornali di Berlino il partito popolare nazionale tedesco ha deciso di rimanere ' fermo sul terreno di uno stretto rifiuto. La decisione dell'Assemblea Nazionale dipenderà dai maggioritari, perchè nel caso in cui questi si pronunciassero a favore dell'accettazione essi avrebbero sicuramente la maggioranza, dati i voti favorevoli degli indipendenti, del Centro e dei democratici. Finora i partiti non hanno ancora preso chiaramente posizione; le . loro decisioni si avranno difficilmente prima di venerdì mattina, ma si hanno indizi che nello file del Centro ed in quelle democratiche il numero del partigiani dell'accettazione è m aumento. Erzberger o Noske futuri presidenti del Consiglio? Nel caso di accettazione del Trattato si ritiene nei circoli parlamentari che vi sarà una crisi parziale del Gabinetto, polche Broelidoifi ■David, Geisbcrg, Ludsberg, Dernbourg non sono in alcun modo favorevoli alla firma;. Anche Scheidemann sembra rimanga ferino nella sua convinzione che il Trattato e inaccettabile. Per il posto di presidente del Consiglio 'si fanno i nomi di Erzberger, di Nosku. di Hermann e di Muller, capo dei maggioritari. Secondo la corrispondenza nazionale liberale i deputati del partito .liberale tedesco si sono dichiarati decisi a respingere li* condizioni di pace. Telegrafano da Weimar al «Vorwaerts» che non è affatto certo che la decisione del Governo sarà subito resa pubblica. Si dovrà, anzitutto, assicurare l'unanimità necessaria fra il Gabinetto e la maggioranza dell'Assemblea nazionale, se una tale unanimità prevale, non esiste. Si ritiene dovrà prevalore l'opinione ■dell'Assemblea nazionale e ciò in omaggio ai principi democratici parlamentari. Sarà allora necessario procedere ad un rimpasto del Gabinetto, affinchè questo possa lare assegnamento sulla maggioranza. dell'Assemblea uà-zionaie. Tanto i partigiani quanto gii avversari della firma del Trattato di pace protèndono che la maggioranza divida la loro opinione, il parlilo parlamentare socfnlisià ha .tenuto ieri una riunione dalli- 16 alle l'j. Mancavano i membri del Govèrno, avendo essi dovuto prendere parte alla riunione del Gabinetto. Siccome non si poteva prendere all'infuori di essi una decisione di lauta importali■za, cosi gli intervenuti si soiiu limiiaii ad ■lina discussione di caràttere non obbligatorio ■Un più ampio dibattito c le conseguenti decisioni si avranno soltanto oggi. , Rantzau avverso alla pace ; 11 conte Brocktlofff-Rantzau e la Delegazione :per la pace sono unanimi e più decisi che manella volontà di non volere firmare la. pace■Essi possono in qualche modo essere parago■nati ad uno scoglio nel mare-. Per adesso la situazione è tale che un numero insignificante ■di deputati maggioritari e del Centro voglionoche la pace sia firmala. Secondo il » LukaAnzeiger » e certo che, ora come prima, la maggior parte dei membri del Gabinetto sono contrari alla firma. Sembra che il Gabinettodesideri attendere I* decisione dell'Assemblea nazionale, la quale-, per volere di Sohoidé. marni, non si riunirà prima di sabato, il <;. binetto prenderà poscia la decisione definitivajUna notevole modificazione di. opinione si verificata fra i deputali socialisti democratice tra quelli del Centro. La » Morgen Post scrivo: «Vi è da constatare clic le voci a favore della firma aumentano di giorno in giorno. La maggiore difficoltà per pronunciale isi risiede nella questione dell'E.si. Non sMatta qui di una questione economica, ina d• onore nazionale. Oggi ha avuto luogo una Seduta comune del Gabinetto e della Commissione per la pace. Una seduta che termina alle 4 del mattino La Frankfurter Zeitung du Weimar che lseduta di mercoledì del Gabinetto ha avutinizio colla lettura delia relazione della Delegazione della pace la quale conclude pel rigetto del trattato. E' seguita una discussiondettagliata che non ha approdato ad alcundecisione definitiva. La seduta è slatta interrotta a mezzogiorno, per permettere ai varipartiti di deliberare. Il fatto che non sia intervenuta alcuna decisione definitiva malgradla lunga durata della seduta terminata allore 4 di stamane, fa prevedere «ne esistanprofonde divergenze d'opinione in seno ai Gabinetto. In queste condizioni la situazione spresenta tale che la decisione ripesa attualmente sul partili' che formano la maggioranzfa ai iva. •D'altra parte la impressione in favore dellaccettazione è corroborata dui fatto che i partiti della maggioranza sono disposti ad accettare le condizioni di pace, come pure i democratici ed i socialisti, i quali si rendono conto della loro grave responsabilità nei riguardi dell'accettazione contrariamente al lortrascorso atteggiamento, in ogni caso nessuno, nell'ora presente, può prevedere quaie sarà la decisione. Sembra però certo che la crisdel Gabinetto potrà difficilmente evitarsi meno che all'ultimo momento si forni; l'accordo Ira i membri del Governo, ciò che ^probabile. .. .... ch1 La Frankfurter Zeitung ha da Weimar _. ^questa mattina i ministri degli Stati PanicoSari si sono riuniti con U Governo,dell'ImperE^^^.irtw^J^l^i^ilcP'S^rtf,,^^10^paesi n suu effetto che In essi produiTetihe laccettuzmoa. « il nuxno delie condizioni d Verso una crisi di Governo ? pifiiisiiraiaiiKsii ohe la Germania non firmerà gmd eno, di he La prima voce da Weimar dice "no,, {Dal nostro inviato speciale alla Conferenza). Parigi, 19, notte. i a l e o i e o o o l m a i n a o i . e o i e a a n e i a -' a i id e i j . o I a e o I al a o oI a éa.. e ci » aril si di a sla o eine a rri ndo le no asi lza la rtong,Weimar fa dire che non firmerà. Perciò quasi tutti oggi a Parigi pronosticano per lunedi il grande rifiuto. Le truppe interalleate allora marcheranno, le saracinesche navali si abbasseranno, la Polonia si incendierà e seguiranno altre conseguenze piuttosto incalcolabili. E' indubbiamente una bella prospettiva per tutti quelli che attraverso questa deliziosa Europa tirano indietro invece di spingere avanti I Senonchè, quella che abbiamo appreso fino ad oggi è soltanto la prima paroi.i ufficiosa di Weimar. Domani ne potrà venire qualcun'altra. Ad onta di tutto noi pensiamo che nell'incomparabile Europa di questi giorni sopravviva quél tanto di ragione che basta ad evitare un suicidio cinese — il cinese va ad uccidersi sulla soglia deWa casa dove vive il suo avversario. — Non di meno la prima parola di Weimar è abbastanza importante. A pronunciarla è stata la delegazione germànica reduce da Versailles. ti Firmare o non firmare è io stesso » La versione che circola a Parigi sotto il più autorevole suggello riferisce elle Rantzau ed i suoi, appena giunti a Weimar, hanno presentato al loro Governo un memoriale diviso iii due parti, ciascuna consistente in 10 fogli scritti a macchina: la prima — sulla testimonianza del Temps — dice che per la Germania firmare significherebbe condannarsi alla schiavitù, perchè le stesse clausole rivedute e corrette sono immorali ed impraticabili. La seconda vuole dimostrare che nulla di peggio potrebbe accadere economicamente alla Germania se rifiutasse la Urina come se firmasse. La situazione sarebbe terribile lo stesso. Questa tesi sembra sostenuta, non solo dai plenipotenziari, ma da tutti i componenti del loro seguito. Nel novero di questi ultimi figurano forse le maggiori autorità economiche e finanziàrie della vita tedesca. Essi dichiarano in massima che non entreranno in alcun Governo pronto a firmare. Il memoriale è stato suffragato dall'unanimità dei reduci grossi e piccoli da Versailles. Onesta è la prima paiola di Weimar. Quale sarà l'ultima ? Lo apprenderemo entro qualche giorno. Per il momento sarà meglio non scomporsi troppo. Alquante escandescenze iniziali erano inevitabili. Vista da qui, la stampa germanica di ieri era quasi unanime per una ripulsa immediata, ma esisteva per esempio la Munchener Post la quale scriveva : » I pangermanisti ci vogliono spingere a far i don Chisciotte montando l'asino di Sancio Pancia n. Richiesta di proroga pel referendum? Tuttavia ogni versione prevedeva che la stessa Assemblea nazionale di Weimar si pronuncierà per un rifiuto. Gli ambienti diplomatici della Conferenza ormai non sembrano aspettarsi altro. In quelli francesi l'aspettativa della ripulsa è anche più radicata di ieri e può dirsi quasi unanime. Essi ritengono peraltro che il grande rifiuto sarà di brevissima durata. Il suo intendimento sarà di mostrare al popolo tedesco la necessità di piegarsi all'inevitabile, non appena entreranno in vigore le misure militari e bloccarde. che gli alleati tengo io pronte c che... funzioneranno benissimo. Allora Erzberger correrà a Ver.-ailles oppure gii alleati iutiera imo una rappresentanza a Weimar o a Berlino e la pare sarà fatta. Questa e l'idea francese in prevalenza. Ne esiste poi un'altra sviluppata dal Matiii. secondo cui lunedi prossimo il Governo tedesco farà presente agii alleati l'opportunità ni indire un plebiscito attraverso la Germania per assodare se il popolo vuole fittila re ci no. 11 Governo di Srlieideman chiederebbe per questa operazione altri 15 giorni di margine. Nessuno sembra sognarsi qui di poterglieli concedere mediante la sospensione delle misure militari e marittime. Si ritiene che già troppe amenità siano avvenute per coronarle con altre di tale genere. Di fronte, alla eventuale e certamente probabile proposta di Seheidemau, si obbietta che esiste già. ili Germania una Assemblea nazionale e che questa non può sconfessare se medesima proponendo uri referendum popolare. E' tuttavia evidente come un referendum, che risultasse a. favore della lirma, assesterebbe molle cose dentri' e fuòri. Ma si può supporre che in faccia ad una richiesta simile gli alleati risponderanno che il plebiscito potrà benissimo svolgersi anche, in regime di invasione progressiva e di blocco intensificato. Giù si arinuncia che l'uch ha ricevuto le autorizzazioni definitive per il caso che entro lunedi sera la Germania non indichi la sua disposizione a Urinare. Tulio il restò rimarrebbe affidato al maresciallo Foch. Un giornale della sera afferma persino che F-och estenderebbe il suo comando anche agli eserciti czeeò-slovucco, polacco e romeno in conformità dei suo nuovo fronte unico dal fieno al Danubio intimismo americano Nei circoli americani regna una pacatezza maggiore e non si intravede ancora la necessità di cosi vasti e brillanti disegni. La loro plàcida previsione è che, avendo il Governo di Seheidemau ormai virtualmente deciso di non firmate, un Ministero verrà costituito da Erzherger.il quale accoglierà subito le dimissioni di Rantzau ed arriverà a Versailles in persona per segnare la pace. Gli americani, insieme con una piccola minoranza dei francesi, trovano clic le rimostranze ufficiali della slampa tedesca sono meno violente del previsto e che tengono aperto l'uscio per una evoluzione rapida verso idee di firmare, non Importa con la penna di chi. Alcune discussioni secondarie procedono nel frattempo in quegli organi della Conferenza che restano in azione come il Consiglio dei cinque ministri degli esteri. Esso si occupa fra l'altro della questione di Klagenlurt, nella quale è intervenuto attivamente l'onorevole Sonnino promovendo la nomina di una Commissione. Anche Bela Ktm e le sue cosi dette vittime^ gli czeco-slovacchi, sono alquanto discussi, ma finora senza costrutto MARCELLO PRATI. staerrotedi leveprzelaforscsoinricotivto« ainsctrququgnlasusi dengTnoQsizivaglsammaci cucoalRroordirosozigealsipeveci1odapsiugr!'ied>tìndeStjtircefual losrlRIvuqrlLlttpttgl

Persone citate: Ebert, Muller, Noske, Sancio Pancia, Sonnino