Lo sciopero dei lanieri biellesi non e terminato

Lo sciopero dei lanieri biellesi non e terminato Lo sciopero dei lanieri biellesi non e terminato II concordato stipulato a Torino • stato ritenuto un semplic* schema non accettabile dagli scioperanti - Una protesta del segretario detta Confederazione generale dell'Industria. (Dal nastro inviata speciale) Biella, 30 notte. Si è avuta per un momento l'Hluaion* che la vertenza fosse per entrare in porto, ed w:vecr siamo ri precipitati in alto mar*. Niente di concluso, e, «.uello. che 6 peggio, e sorto un incUdonte che minaccia di aggravare la già gravissima situazione. La notizia che lo sciopero era staio composto e stata appresa nella notto a niella', e tutti gli animi se ne erano rallegrati. Stamane, invoce, la città ha appreso che nulla era stato combinato, perchè gli impegni non erano impegni, le conclusioni non erano conclusioni, raccordo firmato da 11'avv. Olivelli, per la: Confederazione del- I industria, e dal Bianchi, per la Confederazione del Lavoro, ora un sempKco schema, non ritenuto accettabile dai rappresentanti delia Federazione tessilo. Come ita potuto succedere l'incidente: 1 telegrammi che in propositi*) sono stati inviati al Prefetto di Torino da parte di Bianchi e dal segretario della Federazione tessile, Galli, chiariscono il pensiero dea rappresentanti operai che parteciparono al convegno, ma non spiegano come l'equivoco abbia potuto nascere, e come quello che era uuo schema abbia potuto essere diramalo al giornali come il verbale di un accordo che le patti avessero preventivamente approvato. Ecco i telegrammi : « Come significai nel prendere nozione dello schema di accordo proposto, la parto operaia insiste nel chiedere l'accoglimento delle proposte formulate nella sua lettera del 27 corrente mese, costituendo dette proposto la massima transazione operaia. Comunico pertanto doversi ritenere inaccettabile 60hema suddetto. — Bianchi ». « Bianchi, segretario Confederazione Lavoro, comunicandoci -schema concordato che S. V. avrebbe proposto soluzione conflitto lanieri biellesi. Mentre ringraziamola interessamento controversia, permettiamoci significarle che nelle prem'osse-considerando di detto schema, sono contenute, affermazioni assolutamente contrarie verità. Relativamente allo conseguenti conolusioni, signifiehiamo'lfl cho quanto espresso lcttcru 27. firma Bianchi, costituiva massima transazione opera' ohe ancora oggi riconfermiamo integralmente puro titolo conciItaziflffie. Siamo disposizione per esporle, nostra vr>Ha chiarimenti, esposizione incontrastabile iasioni operaie. Ossequi - Per Federazione Tessile: Galli ... Ho chiesto in proposilo spiegazioni al segretario della Federazione tessili, dalli. Ecco quanto posso desumere dal complesso delle sue dichiarazioni : Il preleso accordo uon «ra che uno schema di accordo formulato dal Prefetto di Torino nell'inien'io di portare a compimento la vertenza. Ma la* firma appostavi dal Bianchi non doveva essere intesa che rome un atio di ricevuta, cosi come le condizioni compreso rappresentavano non la transazione ma la conclusione della discussione. E cioè, discusse le propose delle duo parti, si è trovata questa via di transazione c questa soluzione intermedia cho le due parti possono accettare, ina possono anche respingere ; si è. dato valore positivo a quello che non aveva se non un valore relativo. E cosi sarebbe sorto l'equivoco, il Gatti aggiunge: € Noi avevamo presentilo proposte che rappresentavano il massimo delle concessioni che la massa operaia credeva di poter fare. Su esso gli industriali dovevano pronunciarsi; un si o un no era sufficiente: od un si o un no noi attendevamo, lauto cho lo avevamo annunziato nei diversi comizi tenuti nelle Valli. Invece di questa risposta ca/fcgoriea si e avuto il convegno fra l'Olivemi ed il Bianchi ed il colloquio dinanzi al Prefetto di Torino, e si ebbe per conclusione lo schema di accordo che noi giudichiamo inaccettabile. Lo premesse sono affermazioni conti-arie alla verità. Per le offerì e, noi non abbiamo che da confermare quanto il Bianchi ha espresso a nome nefifro nella lettera inviata il 27 oll'aw. Olivetti c che lu t Stampa » ha pubblicato. Pronti a discutere sempre, noi vogliamo assicurazioni tassative e non promesse vaghe. Noi intendiamo avere le garanzie che f. miglioramenti economici che veri-anno concordati abbiano inizio dal giorno in cui si riprenderà il lavoro. Se il Prefetto di Torino lo desidera, siamo disposti a presentarci a lui per dargli tutti gli schiarimenti possibili sulle nosirc richieste. Si va dicendo, qui, e lo si è anche stampato su qualche giornale, the sarei stato io ad imporre lo sciopero, e che le mie intemperanze di linguaggio rappresentano il maggior ostacolo ad un accordo. Non ho nulla da cambiare a quanto ho dichiaralo nei diversi comizi. Ho usalo parole forti, ma mi furono dettale dal risentrmento per certe affermazioni che sono state fatte da qualcuno dei nostri avversari. Come sempre, però, ho dichiarato che non faccio questione di amor proprio. Se è con me che gli industriali non vogliono trattare, trattino con i miei compagni. Ho la coscienza di rappresenta re la classe, come ho anche la sicurezza che : compagni la rappresentino come me ed anche meglio di meNon sono in discussione le nostre persone, ma le proposte che abbiamo presentato ». Il fermento fra la massa operaia è grandeE' stato affisso un manifesto nel quale si invitano gli scioperanti a non prestare fede alle voci diffuse che l'accordo staio raggiuntoe si qualifica quanto è avvenuto come una manovra che occorre sventare con la solidarietà e la disciplina. Il Consiglio nazionale delle Leghe tessili Nel pomeriggio di oggi si riuniva a Biella il Consiglio nazionale delle Leghe tessili pediscutere sullo sciopero nel biellese. Pregatdalla Camera del lavoro il sindaco CorradinSella pose a disposizione p ,r il convegno la aula del Consiglio comunale. E' come un augurio che il convegno faciliti la soluzione del l'incresciosa vertenza dei lanieri. L'adunanzriusci Importantissima. Vi convennero circ70 rappresentanti di leghe: erano per tal modo presenti le maggiori organizzazioni tessi li d'Italia : Milano, Alto Milari-esv, Liguria, Vèneto, Toscana., ecc. Dal convegno venne esclusa la cojsidetta stampa borghese » ma possegualmente riferirvi per sintesi la discussioneII segretario della Federazione lessile. Gallifece innanzi tutto la relazione sulla vertenzdegli operai lanini e sul conseguente sciopo ira generale accennando ampiamente alla ur mn fase delle trattative, illustrando l'oper rappresentanza operaia che. egli disseU^ tenza prima della dichiarazione di scioper lumeggiando anche l'opera delle, diverse pei sonatila che si interessarono della questione I cercarono di portarla ad una soluzione. Mimamenie ricordo peri come venne dichiarato l, sciopero: le diversa tasi delle trattative indi rfttte d1(? ne segnlrono e rievocò come venn i prc. lamato lo sciopero generale. Infine venn, alla parte più altera: all'illustrazione del con \ "f10 tenuto costi tra il Segretario della Con'federazione del lavoro ed il Segretario dell. e e i o l Confederazione dell'industria. Lesse i telegrammi inviali dal Bianchi e da lui al Prefetto dTorino e. dopo avere confermato quanto ebbgià a dichiararmi, concluse dicendo che i tessitori biellesi sono più clie~mai disposti a con tinii.no nel loro movimento per il consegumento di quelle minime richieste rhe ha/inratto presente alla cla-sse industriale. Questora non è più per i nostri avversari uno scio ! P^rn politico ci| economico — disse il Galli -Ima uno •-. iopero di puntiglio. Terminata la rfazione di Galli presero la parola pochissim! tra i delegati j quali pollarono l'adesione e l- attestazione di solidarietà dei loro organizzair e i e , n a ù me lutino venne pei' acclamazione \OTato il seguente ordine del giorno: «1 rappreseli tón.Ielle Organizzazioni tessili d'Italia, riuniti Biella, dichiarano la loro solidarietà sortite cornplct;i con tri' scioperans'ii biellesi; affermano che le masse -!a '.ss1 raoiires^itne sa ranno pronte al cenno riel'a Federazione, quella qualunque azione di tangibile efficaciche sarà loro richiesta ». Dopo di che il convegno venne sciolto. Resistenza ad oltranza Come vi ho delio stamane, venne fatto affiggere dalie Organizzazioni operaie un manifesto in cui si invitano gli scioperanti a slare iguardia contro le talie voci di accordo pubb'icste aui rtorna» Nat pomeriggio e OKfto 1«Cernere roetleee> orrano della «ezrone «cloode. dm po&Xca 6 PO' tiUM- o e o e e - a i e o o • i a a a a n 1 - bollettino di guerra.»: «La lotte continua in tutto il Biellese — dice il bollettino. — Le voci fatte circolare tra- la mg.ssa operaia di una soluzione del conflitto 6ono infondate, il inoralo delle, nostre... truppe è altissimo, specialmente nello valli Strona e Ponzone ed in Vatsessera. dove ieri il... Comando supremo ha fati» una ricognizione .su tutte le linee del fronte, il proletariato ha solennemente dichiarato di volere resistere lino alla vittoria. Ieri i parlamentari dello due pani si sono incontrati a Torino. Di ciò c.h'è avvenuto a Torino e della attuale situazione della1 lot'a la massa scioperante sarà resa edotta nel comizio di stasera. Per ora dunque la parola d'ordine è soltaivo questa: sciopero generale continuato fino alla vittoria. Soldati del lavoro, avanli! — 11 Comitato di agitazione •. In città, come potete pensare, non si parla d'altro; si discute, si commenta, si lanciano delle ipolesi, si fanno degli auguri. Due erano i pnnui controversi, si dice: la questione, dei minuti e quella della revisione delle tariffe, l.a questione dei minuti è stata risolta: le duo pani non sono completamento soddisfatte, ma quanto è stalo proposto e concordato a Toriao non .è cosi lontano da quanto era slato richiesto, per cui... Resta la questione dei miglioramenti che, approvati in massima, debbono essere stabiliti come eniità e data di Inizio. E' possibile ehe in proposito — si dice — un accordo non si possa raggiungere ? Un nuovo ostacolo e sorto bisogna girarlo; abbatterlo è difficile. Si fanno voti cho il Governo intervenga e paro che l'Ia'iervento del Governo sia stato anche sollecitato. Si parla anche di una riunione di sinda' di tutto il Circondario. L'iniziativa non po:ra che sortire un buon effetto. Ad evitare però che nuovi equivoci vengano fuori, se, tvuove iniziative di avvicinamento tra i due avversari potranno sorgere, sarà bene die le due pani, presenti terzi, irattino direttamente. Questo si dice a Biella ira, una varietà Infinita di commenti. La protesta della Gonfaderaziaas dalì'industiia per il ritìnto del concordato In seguito al telegramma inviato dall'avvocato Bianchi al Prefetto, l'avv. comm. Olivetti, segretario delia Confederazione dell'Industria, ha invitilo al Bianchi, quale rappresentante della Confederazione del lavoro, ieri mattina, il telegramma'seguente: « Il suo telegramma è perfettamente contrario a quanto ieri avvenne dinanzi al prefetto di Torino. La sua firma, apposta insieme con la mia al verbale, discusso, redatto e. modificato da noi due di comune accordo, indica molto chiaramente, anche per 11 testo dello scritto, che il concordato era definitivamente accattato. Ihscìq all'organizzazione operaia la responsabilità piena e completa della situazione creata e. -delle sue conseguenze, ritenendo ancora che la Confederazione del Lavoro farà presente alle, organizzazioni interessale la. ne. cessila di accettare quanto il suo rappresentante ha concordaio dopo lunga discussione ». 11 comm. Olivetti, al quale abbiamo verbalmente domandato quali coJisegufnzo potrà avere la rottura del concordato su una ripresa eventuale, di future trattative, ci rispose: — Non è possibile prevederlo. 11 fatto costituisce un precedente gravissimo, inquantocne stabilisce il principio che un atto che ha precisa forma impegnativa, può essere considerato arbitrariamente, nullo da una delle parti contraenti, che nel caso attuale è la Confederazione del Lavoro, rappresentata dall'avvocato Bianchi. 11 concordato da noi firmato ieri dinanzi al Prefetto è infatti un documento impeguiativo assoluto, che la Confederazione del Lavoro non può legittimamente respingere. Se altrimenti avvenisse, io non so come .sarebbe possibile riaprire nuove trattative, che una volta concluse potrebbero subire la stessa sorte del concordato di ieri. In contrasto colle versioni che provengono da Biella, in Prefettura si sostiene che l'alto stipulato dal rappresentanti delle due Confederazioni era un vero e proprio concordato con valore esecutivo, a simiglianza di altri dello stesso genere che furono redatti per diversi conflitti economici di importanti industrie. Esso aveva valore per la parte padronale, quanto per la- parte operaia. Il Prefetto non controfirmò il documento semplicemente perchè si trattava di un atto iniercorso tra due organizzazioni, al quale l'Autorità prefettizia doveva rimanere estranea pur prestando la sua assistenza e la sua opera conciliativa. In Prefettura, ad ogni, modo, si ha viva speranza che, nonostante quanto c avvenuto, si possa giungere alta soluzione del conflitto tn breve termine. I punti controversi Già ieri, accennando ai colloqui avvenuti tra il Segretario della Confederazione della Industria ed il segretario della Confederazione del Lavoro, dicemmo che quattro erano i punti in discussione. Infatti, gli operai lanieri chiedevano il pagamento dello giornate di sciopero, l'annullamento del concordato 23 marzo sull'applicazione delle otto ore, il mantenimento delle antiche consuetudini per l'uscita dagli stabilimenti e la revisione delle tariffo con retroattività della loro applicazione dal giorno della ripresa dei lavoro. La questione dell'orario era studiata dalla Commissione nazionale, ma l'Organizzazione dei tessili e la Federazione industriale biellese finirono per trattarla direttamente. E' superfluo ricordare ancora —- poiché è troppo noto — come si venne allo sciopero dei lanieri e, quindi, allo sciopero generale in tuito il Biellese. 11 Prefetto di Novara, prima, ed il Prefetto di Torino, dopo, tentarono un avvicinamento dello parti e fu cosi che. per togliere ogni ragione d'asprezza, si"venne ad una soluzione intermedia, lasciando che la vertenza fosse esaminata di comune accordo dai rappresentanti delle due Confederazioni. Vi fu un primo incontro tra l'avv. Olivetti c D'Aragona a Bonia, ed i due primi punti controversi vennero eliminati. Bimasero gli altri due, sui quali tanto gli industriali, quanto gli operai non si mostravano disposti a concessioni, fermi restando sui loro rispettivi punti di vista. Poiché il .D'Aragona aveva altri impegni lo sostituì il Bianchi, che martedì ebb'c un colloquio coll'avv. Olivetti e si ritrovò con lui l'altro giorno alla Lega industriale, presente anche l'ispettore del Lavoro. Ennio Astorri. L'Olivetti conferi nella stessa, giornata con la rappresentanza degli industriali biellesi, chiamati poi in Prefettura, e il Bianchi conferì con Galli, segretario della Federazione lessili. Ciascuno espose naturalmente agl'interessati i punti di vista della parte avversaria e ciò appunto fece ferinamente credere, tanto all'avv. 0livetti, quanto al Prefetto clic il Bianchi avesse un inandato impegnativo quale l'aveva il rappresentante degli industriali. Per questo si discusse ancora dalle 18 alle 19.45 in Prefettura sui punti controversi, addivenendo a quel con. cordato che le Organizzazioni invece ritengono un semplice schema. Il rifiuto rii accogliere come impegnativo l'atto stipulato rimette in discussione la questione dell'orario di uscita dagli stabilimenti e quella della revisione dell:1 tariffe, con retroattività di applicazione. E' d'uopo rilevare che per le tariffe nessun memoriale e; .incoia «tato presentalo dalle maestranze. Si troverà la base per una ripresa delle Iratta!ive? 1-7 probabile poiché il Prefetto comin. Taddei ha intenzione di Ravvicinare In qualche modo le parli in contesa. (VEDI ULTIME NOTIZIE). fiori d'arancio Sul • Giorno» di Napoli :-: legge: t Vn giovane gentiluomo che l- vani.-, e giona uon solo dell'aristocrazia napoletana, ina di tutto l'esercito italiano, l'impavido, l'indomito aviatore l'asso degli usii, che fu :i terrore degli austriaci, don Fulco Ruffo di Calabria Saniapau, duca di Guardialornbarda. il cui netto <• carico d! medaglie ni valore, si fa sposo, l.a sua fidanzata, la damigella 'Luis.*) Gazelli di Rossana appartiene a una hobllis sima c- anticn famiglia piemontese: suo padre è il nobile Gazelli di Rossana, deputato al parlamento, sua madre è una Riimon. Bellissima intelligente, virtuosa, Luisa Gazelli di Rossana formerà la felicita dal glorioso capitano di cavalleria Fulco Buffo, In cui si riflettono ho grandi qnatita, defllnebiiabile duca di Quardiatombacda don Beolanriao, ex sindaco di Napotl. • le virtk) pratese «tetta du asssrvpEgtrpssFsr