Qualche ombra di dubbio

Qualche ombra di dubbio Qualche ombra di dubbio nel sorriso francese alla delegazione austriaca {Dal nostro invialo speciale alla. Conferenza). „ ....,.,„„ «arlalnt descrivono l'arrlvoì de,, !ffis^ra.ffi r« zlz : t,,ltn l'opposto di. '/nello dei. tedeschi a Versali-; Lcs . n ,è _ -<f rfom/m,,„ ,.,„, ,/j àMi _ /„ .' ., ' ,,'„,„„ „.;,);„/,.,, 1 drammatica atmosfera cut, tempo addietro, n PARIGI, 15, nule. ] l'arrivo dei pie.-1 ' una sera tenebrosa, circondò nlpotcnziari germanici? ». /■-' prosegue dicendo Ghe lc accoglienze avute, ieri dagli ausiliarii n facevano pensare alla fine di una trage-\ ' ,,„..,' t1„ aia, ma. all Inizio di un operette. Molti non si aspettavano un tale scambio di cordialità e tulio assunse, dicono i reporter?, un'allegra, intonazione viennese., alla quale mancava soltanto un'orchestrina tzigana che *"*«*<• Virtualmente, per altro, era nell'atmosfera un invito al valtzer a l orchestia invisibile non era.' tzigana, ma piuttosto accidentale. Dopo tutto — spiega, un cronista . lamento del. conte, lìaiitzau, ne quella lindezza.;.... ,., diplomatica die non. è di sua natura, l'invialo del Petit Parisien. ripensando ai tedeschi e vedendo il dottor lìenner, si. è subito sentilo a davanti ad un altro popolo c ad un'altra razza ». Tutti sanno invece che lìenner è lede- srhissimo! Egli ha risposto benignamente aVe l'Austria non è tu nemica ereditaria della Francia. I due paesi non si sono bnHuli~ii.no cantra l'altro Comunque, il dottor Rentier repucava „i sorrisi prodigando sorrisi. .Siero e , tonnato di recare seco il porse avvicinasse t delegali germanici. Tlenner ha' ;„ splendore della stagione e In /e/7-1 Ola dna del paese, di Francia, Imito pieno di fiori. _ Quale pace sperate, Eccellenza? — ha cft/csto il reporter. — Una pace di giustizia — ha replicalo Prn ne.r — cioè una pa.ee che soddlsli i nostri le olitimi desideri.... Poco discosto sima Schumacher, delegalo provinciale del Tiralo c ' del Voralherg. Clic sorte desiderava egli per le sue. due Provincie ? — in massima — rispose. — von sono contro- domande che. gli ha posto il reporter del Petit ^Z-'IZ, 7rZoVZr l'rorlZo rapporlf con nemici, come gli accadrei^ di in, tempo, funzionari di Francesco Glusep PC, antichi fui-zionari del sistema burocratico degli Asburgo. L'osservazione giunge piuttosto che. ciò servisse a salvare, il Tiralo dagli ita- liani che vogliono occuparlo. fn complesso, peraltro, trapela dai resocontiun lieve dubbio sulla saggezza di tanta cor- testa, perrhfi non tulli sona convìnti che essasia ricambiata sinceramente. Un reporter intra vede infatti, alquanta, malizia, negli occhi do nrecioni di. lìenner, che mi altro teme c/n rio alla, loro indipendenza, ma solo nel easonascondano una formidabile ■ furberia. Cosi, poco dopo l'esordio dell'operetta., ■ rimane parecchia incertezza sulla, piega degli all'i, che seguiranno. L'ufficioso Petit Journal comincia a lagnarsi che nella delegazione austriaca il ivioro regime sia rappresentato realmente dal solo lìenner. Tulli gli altri membri rappresentano la 1 cecilia Austria. Sono deputati del Ileirhsralli nuova, ma dà maggiore, sapore a' trattamento preferenziale che i deli-gali austriaci stanno ricevendo. La. loro differenza con. quelli germànici sembxa. essere che, questi ultimi, al contrario, sono quasi tutti nomini nuoci. Ina ultra osservazione del Petit Journal e che nella delegazione l'unico socialista membro di essa è cancelliere Rentier. I suoi correligionari hanno voluto astenersi dal venire a Sainl-Germain. Tuttavia l'assenza dei socialisti e la presenza di alquanti cariatidi rassicura mediocremente coloro che sanno benissimo come i socialisli viennesi vogliono unirsi con la Germania. Infatti, sono unionisti anche ì delegati borghesi che formano la maggioranza, della missione, rome Guerllr.r, Schocnbauer, hodginann. Selìger e simili. Il Petit Journal li spaccia anche per pangermanisti della più. bell'acqua, agiiinigcudo che si intendono a meraviglia coi loro colleglli, della delegazione germanica. Sembra, anche che. lìenner e Klein siano unionisti. Lu corrente separatista si riduce al prof. Luminaseli e ad un democratico sociale. ciò comincia a suscitare qualche timore in quei tanti che gai ed altrove credono ancora che, se. l'Austria unii esistesse, bisognerebbe inventarla e stanno quindi attivamente inventando una Confederazione danubiana. Da un canto, essi sperano che lìenner e Klein siano siali debitamente lavorali prima di giungere, ma dall'altro non sembrano ben <ictiri sull'esito della lavorazione. Indubbiamente motti contatti intesi a mettere Rentier e Klein sulla retta via sono avvenuti a Vienna, dove lar numeroso Stalo Maggiore civile c militare r»r <•< *. n « e funzionalo praticamente i.n effigie., yondime.no, aggi qualcuno comincia a considerare i. due pezzi grossi, dell'ambasceria austriaca come e- Francia ha mandalo il signor Milze con, un "igmi. Qualche altro osserva che il giovialls sima lìenner ha annunziato ieri. In francese il *"" dispiacere di dover parlare tedesco, per':"e ^nora la lingua di Voltaire, e si constala pure come egli si sia portalo dietro anche, un giornalista col quale Parigi avrebbe molti conti, da saldare. Tutto questo non aiuta la digestione agli inventori di una nuova Austria su larga, base. I commenti dei. giornali tendono quindi a tarsi meno architettonici che negli ultimi giorni. tVHomme Libre bistratta alquanto i nuovi arrivati. Confida tuttavia che abbiano della salute del loro paese un cancello più. sano di quello dell'unione alla. Germania. Ma teimyc.iie siano un poco impenitenti, per cut, pur ammettendo che, a petto dei germanici, essi possano suscitare una certa pietà, si minacciano . parecchi guai, se non fossero savi. Il Ternns li ;, „",. „ ' , „ . 1 tratta, meglio e promette oro l'assistenza fi- nanziarla degli alleati, sapendo bene che gli austro-tedéschi saranno costretti a fare pinitosto delle questioni economiche che lenitoriali. a Vienna è slata rovinata dalla polìtica, c „„,; puiì risollevarsi che mediante il credito ..'finità che è la r-eco Slovacchia Da varie via 1 per attenerlo si deve però filare, diritto, e ade- Z^0' '"^.all'unione rnonetart*^ ,nme ,„ m ,nUn qMì flnre „„„ inumai de, Débatsavvertivi, ieri l'altro e„cqaalrhe paese sarebbe disposto ad inviare a \ lenna centinaia di milioni, naturalmente, ni' rebbe ro.-i errato una zollverein di prima elasse, entro la quale vi sarebbe un completo Ubero ), scambiò dei prodotti reciproci, dopo di che ognuno dei nuovi stali rimarrebbe Ubero i/ji vivere in splendida, autonomia, ma anche djl'indirizzo di tasche conservatrici. Senonchè tra le condizioni che accompagneranno questo generoso aiufo dovrebbe figurare immediatamente, secondo un progetto anglo-francese, là stipulazione di una vasta unione doganale con la Polonia, la Boemia, l'Ungheria, la Romania calcrtTVt T'!TCrn ^cadere, tra I A,istruì, tedesca e. quelle Vosfonl sorelle, come tra Vana e. l'altra delle suddette ÌTra il Baltico, VAdnatico'ed il Mar Sem ver- n a e n o , i a a federarsi, accontentando sempre meglio i co-munì provveditori finanziari, in tale maniera, .„,,,„ „„,„,„„ ,„j , „ , , ! anche, ammettendo che la. Polonia, al nord e gcrr.bbe ad ogni ipodo quella, confederazione danubiana che il Temps giudica utiltssltna,non solo agli stati componenti (Austria, tede-.sca, Ungheria, Boemia-, Jugoslavian ma ancheall'Italia. In. verità il progetto di unione, doga naie in preludio è già stato presentato al sotto consiaìio dei cingile ministri drglicsteri, il quale lo ha. evidentemente approvalo, giacchè domani, sarà chiamalo a ratificarlo oppa re a. lirragarki il (onsiglio dei Quattro. !■'qua-si certo che. dopa la ratifica, il progetto diven-torà una. delle clausole, del traitato che si >la redigendo per i preliminari. Questi dovranno impegnare l'Austria, tedesca ad entrare nella nuova zollverein.- il resto verrà da. se perche i boemi, gli jugoslavi non diranno di no. I jugoslavi specialmente hanno già dichiaralo, in una speciale intervista, liscila sul Petit Journal, a. fianco di quella con Crespi, che una volta messisi a posto stringeranno la mano agli austro-tedeschi e faranno loro grandi concessioni per metterli in grado di vivere e staccarsi, dalla Germania. t" un bellissimo piano, ma restano da vedere due cose : cioè se possiede il consenso dell'Italia e se. oltcrra quello degli austro-tedeschi. Finora, il primo punto è circondalo di silenzio. Il secondo si allaccia all'enigma della delegazione austriaca. Per quest'ultima, la clausola dell'unione doganale sarà secondaria d'- Ironie ad un'altra, se investirà tutto il trattato e se impegnerà l'Austria a tenersi staccata, dalla Germania. Respingere questa significherà firmare niente; accettare, a firmare lutto. Come potranno gli austriaci non. firmare? La parola d'ordine rimane che per amore 0 per forza firmeranno prestissimo. Dicono che questo trattato non sarà l'ultima parola della storia. Sei loro paraggi, la storia si mantiene mollo sossopra, giacchè non vi sarà mezzo di concludere, la pace con l'Ungheria prima di rovesciare Bela Kun e sunogarlo con un Governo più... domestico. Gli ultimi ragguagli dicono che la posizione del leader rosso è più forteche mai. MARCELLO PRATI