L'Assemblea nazionale tedesca

L'Assemblea nazionale tedesca L'Assemblea nazionale tedesca unanime contro le condizioni di pace Una donna, invoca la solidarietà delle madri di tutto il mondo' - Attacchi a Wilson - Proteste g-enerali per In .... richiesta estradizione del Kaiser - " Pace inaccettabile ,, (Dal nostro inviato speciale a Berlino) BERLINO, 1> ■ (Trasmesso 11 13 notte da Chiasso). ■ 11- Consiglio .dei ministri, che doveva prendere l'ultima decisione sul discorso che Sehel(lemani'i lia poi pronunciato nel pomeriggio all'Assemblea' nazionale, ebbe luogo starnane Ri Palazzo rifila Cam «' " "in : nòti sui particolari .«iella dieliiarazlu. . i su una sola paiola vi era ànqbVà Incertezza. Nell'ultimo discorso del presidente dei ministri innanzi alla Commissione parlamentare per la pace, egli affermò die il Trattato offerto dall'Intesa era. insopportabile e inadempibile. tNel discorso «he. doveva pronunciare nel pomeriggi 0 aveva aggiunto una tèrza a normazione, cioè che il Trattato era inaccettabile. Ebbene, le dichiarazióni di Scneldeinann, futono approvate all'unanimità dal Consiglici dei ministri. L'assemblea storica Nel pomeriggio, nella {.'rande aula dell'Università costruita da Federico il («rande, Ita luogo la seduta plenaria .della Assemblea nazionale. I curiosi .attendono nei dintorni. C'è grande apparata «li forza, sfoggio di mitragliatrici e di volontari. I" giornalisti sono ammessi air.Vssern.b1ea. Onesta volta' ci è tuttavia risparmiai», la consueta .perquisizione. Tolti i ministri dei paesi neutrali sorto presenti, compreso quello austriaco. Al suo ingresso ^Hartmann e accolto da applausi, sono presenti circa 400 deputati. Nelle tribuno c'e molto pubblico, ma l'aula inadatta alle sedute" parlamentari quanto il teatro di Weimar, toglie solennità alla slnrica seduta. Il prof. Kabl saluta l'Assemblea in nome dell'Università. Ricorda che da quella tribuna dove parleranno oggi i rappresentanti del popolo- tedesco or sono pochi anni presero la parola grandi scienziati di popoli ora nemici tra t quali-PoincaTè, grande matematico francese. Parla Solioìcieniann Subilo dopo prende la parola Schcidemaiin, attuale presidente «lei ministri, cittì come e noto è. un grande oratore. Egli dice: ■ La Assemblea nazionale tedesca si ó riunita oggi. a. questa svolta dell'esistenza delj nostro popolo, per prendere posizione. tl'àcCor. do col Governo delBlmpwo, di fronte a quelle ebe i nostri avversari chiamano condizioni di pace. Vedendo qui riuniti i rappresentanti delle nazionalità e dei paesi ch'Ila Germania, io so di esseje in-intima. Comunione con essi in quest'ora sacra, nella «pialo non vi e per noi che un solo 'dovere : dobbiamo essere e restare uniti.. Siamo dello stesso sangue e della stessa carne, e colui clic tenta di dividerci infigge • un coltello omicida nel corpo vivente del popolo tedesco. Noi non' corriamo cliotro a fan tasmi nazionalisti. Le nostre deliBu-àzioni non saranno'giammai ispirale a sete di dominio. E" per il diritta all'esistenza del nostro popolo che. oggi dobbiamo lottare, di questo popolo che sente, la pressione della dita che tantalio di strangolarlo, I'ertuettemi di parlarvi lasciando da parte 'tutto le considerazioni di ordine politico, l/oggelta delle nostre, deliberazioni è questa, libro' voluminoso dal quale centinaia di obbligazioni si protendono, come mani avide ed omicide, per legare duramente la vita dei nostro popolo come mai nessun popolo fu legato.' Questo lihro non deve diventare il Codice dell'avvenire « Ancora una volta il monda e vittima di una illusione. Qual nome in migliaia di trincee, In famiglie in cui sono orfani, • e da persone di ogni, etri immerso nel dolore, qual nome è Stata . più. pronunciato di queiro di Wilson7 Oggi colui nel quale il mondo vedeva e sperava un pacificatore., rivela contro di noi sentimenti di dHrezza e di ostilità. I nostri avversari hauno molta appreso in fatto di distruzione e di annientamento. Se queste condizioni di pace saranno accettate, la Germania non potrà più considerare come suo nulla di ciò che si trova fuuri delle sue frontiere modificate ed all'estero la Germania avrà cessato di esihtere. « Noi potremmo nondimeno avere ancora coll'estero un rapporto, infatti il Consiglio dei Quattro prescrive che i trattati concilisi col nemico sono- considerati come uniti e non avvenuti, coietto quelli la cui esecuzione è chiesta dai Governi delle Potenze alleate ed associate a favore, dei loru nazionali.'11 primo principio da seguire dovrebbe essere una partecipazioni! uguale e giusta con comune vantaggio. Glie cosa 6 avvenuto di «piesto principio? Non abbiamo più navi, penhò la nostra forza->morcui-iliic è passata nelle mani dell'Intésa. Non abbiamo più carbone: non abbiamo più colonie; non godiamo più reciprocità giuridica; nou abbiamo più alcun diritto di partecipare alle decisioni per stabilire i prezzi delle merci che dobbiamo consegnare come tributa, cioè del carbone e degli articoli farmaceutici, lo vi chiedo: Chi può, come uomo onesto, accettare tale condizione? Noi vogliamo lavorare per attuare ttr.te le riparazioni,- ma non ci devono essere tolte le fonti che avevamo all'estero, le fonti delle nostre prosperità. ' Noi perdiamo , i sali di potassio dell'Alsazia, i carboni deila Lorena e della Sarre, le nostre derrate" alimentari a "buon mercato della, I'osiiania e della Prussia occidentale. Tutto ciò, ai termini del tratato, dove trovarsi fuori delle nostre frontiere. 1 nostri avversari devono poter spremerci più tardi a -loro piacere. Essi vogliono fare in niodo che tutte le nostre risotse siano utilizzate per la riparazione dei danni"; non deve limanere nulla per il nostro popolo, per le nostre vittime di guerra, per le nostro vedove. Abbiamo presentato contro-proposte e ne presenteremo ancora. Consideriamo che il nostro compito più importante è di ottenere che 4i negozi. «Abbatto i proposili omicidi!» '« L'opinione del Governo dell'impero è che questo trattata è inaccettabiile, a tal punto che non posso credere che il mondo tolleri un tale documento senza che da tutti i Paesi, senza distinzione di Partito, si levi un tritìo: « Abbasso questi propositi omicidi! ». Già la coscienza si risveglia nei Paesi neutrali, in inghilterra, in Italia e nella -Francia socialista. Io ringrazio tutti coloro che Tarlano questo linguaggio, ringrazio anzitutto per il crido che ora risuona dall'Austria tedesca, e che giunge fine a noi; ringrazio i nostri fratelli dott'Austria tedesca, i quali anche essili! «mesta ora cosi oscura, non dimenticano la via che conduce alla comunanza dal popolo tedesco e vogliono aiutarci. La strada che ci condurrà all'anione non deve passare pet- queste condizioni, tlimautamo uniti in questa j cora decisiva. Nessuno nel mando deve provare alcun dubbio che i nostri 1 rateili tedeschi dell'Austria non'facciano un tutto con noi. Tutto il nostro popolo deve vegliare sull'uvvcnike dei nostri tigli e dei nostri nipoti. ! a pace ima ci è imposta - condurrebbe all'abbrutimento delle nostre forze inorali e del nostri costumi, e segnerebbe il principio di un'Ora, nella quale, conio durante gli ultimi quattro anni,.ma più perfidamente ancora, le Nazioni sarebbero di nuovo vittime di antro Nazioni e l'uomo ridiventerebbe un '-lupo per l'uomo. Noi sappiamo ciò e lo vogliamo lealmente dichiarare. Questa pace sarebbe per noi un martirio. Nondimeno, solo un trattato che sia eseguibile, può avere per noi un carattere obbligatorio.. Ci devono essere lasciati la nostra esistenza e il nostro solo capitale per il' lavoro e per lo riparazioni; soltanto un tale trattato può restaurare il mondo. Ad un tale trattato daremmo la nostra firma. Noi lo manterremo, saremo fedeli ai suoi obblighi, consacrando le mostre fòrze e il nostro lavoro. Non c la guerra, ma il duro lavoro della pace che sarà, per il nostro popolo indebolita, un bagno rigeneratore. Il lavoro della pace! Ècco il nostro scopo e la nostra speranza. Noi dobbiamo risollevarci dulia nostra disfatta e dalla crisi provocata «la essa, corno gli avversari-devono guarire dalla crisi provocata dalla vittoria ». «Sembra elio una lotta micidiale sia ricominciata dal mare del nord lino alla frontiera svizzera. Come fantasmi sanguinanti su lutti i mucqhi di cadaveri, noi non combattiamo più, vogliamo la pace, guardiamo con orrore le deva S'azioni di una politica ili violenza e di -un "militarismo brutale. Distogliamo gli occhi con spavento dagli anni del massacro. Guai a coloro che hanno provocato la guerra. Ma guai ti coloro che ritardano l'inizio di una pace vera," sia imre di un'ora! ». Il discorso di Sciieidemann .'• interrotto alcune volta da applausi e qualche volta, da srida contro l'Intasa. Tuttavia l'unico momento emozionante, e quando Scheidemaiin dichiara che il Governo ritiene inaccettabili le condizioni-offerte, dall'intesa. L'affermazione è .accolta da grandi applausi] Tutti -i deputati s alzàno trami* il piccolo gruppo dei socialisti indipendenti. La fine «lei discorsofe accolla senza entusiasmo. Solo il ministro fWnburg si reea. a stringerò la mano a Schèi doni ahn. Il ministro prussiano il irseli prendo la parola e dice: « A mime, dei' Governi di tutti gli Stati lìberi tedeschi, voglio fare le.seguenti'd chiarazi'oni : Le intenzioni del nemico a nostro ri guardo sono oggi liiolto «•hiarc. Esso' vuol cancellarci per sempre dal numero degli .Stati civili'del mondo, e condannarci all'assoluta impotenza. 'Di fronte a ciò, noi rappresentanti di tutti gli Siali liberi- della Germania, dichia jiamo che questo asservimento del popolo tedesco non, deve verificarsi e che il progetto di pace è inaccettabile'; (Vliie acclamazióni) I nostri ' nemici non «iebhono. poter, fare asse fmameiito su una qualsiasi discordia fra le nazionalitrtadeseho. Nelly miseria più amari e più terribile che si sia mai abbattuta stro ,popolo, noi rimarremo tutti incrollabilmente fedeli all'intera patria tedesca ». (1 ili applausi). Parla il socialista Moller Miiller, deputato'socialista di nreslavia, ii'fco : « Questa pace non e altro elle una continuazióne della guerra con mezzi diversi. Noi socialisti possiamo reclamare una pace'di giustizia, noi che mentre la nostra situazione | militare, era la migliore posshile, ci mostrammo partigiani di una paco, per accordi e per conciliazione. Ci associamo alle parole rivolte dal presidente «lei Consiglio ai nostri fratelli dell'Austria tedesca. Protestiamo ci ufrn qualsiasi separazione violenta ili parti dell'Impero tedesco dal corpo dell'impero. Domandiamo che ì nostri negoziatori a Versailles facciano tutto ciò che è possibile affinchè, nessuna parte della Germania uè sia separata senza che i suoi abitanti siano stati consultati ». L'on. Multar cosi continua : « -Le condizioni finanziarie ohe ci sono Imposte sono ain-he peggiori delle condizioni territoriali. Wilson aveva promesso oh" questa guerra non doveva essere seguila da aleon'altra guerra. Le condizioni ec.ouomleo - finanziarie avrebbero per conseguenza un'ingerenza tale da nnrta deii nostri avversari nei nostri affari interni e|ie mai l'Rurona vide l'eguale. Il trattato rll cHmvcsbmNpvslmuapaco è ineseguibile, insopportabile, inaccetta-1 bile per noi, e noi lo respingiamo. Il p«jp< tedesco sarebbe condannato alla schiavitù perchè in tali condizioni non potrebbe fare nel mondo alcuna coni-mista, nel campo economico e sociale. Chiediamo che prima di a«-cettare «letinitlvaniente il tratta In. 1 popoli siano consultati. Vogliamo continuar? n qualunque costo a camminare sulla via delle riforme sociali, politiche e intellettuali. In una •epoca, liti cui anche le nifi plécbje nazioni diventano "Stati indinondenti. H -nonolo tedesco non si lascia condannare alla si-hiavitn. possa l'Eurooa ricordarlo ih quest'ora cly è la. più torbida della storia tedesca » (Applausi frenetu-.i). Contro il procedimento a caricò del Kaiser Gmebe-r. deputato del centro, dico che si trova ora dinanzi sii nostri occhi non rivela alcuna traccia dei 14 punti di Wilson. Con. tali condizioni di pace si manca complètamente alla parola data. In esso nou vi è nulla ehii rispecchi ti diritto di auto-decisione del popolo tedesco. L'unione con la Germania è i-fiutata all'Austria tedesca e ciò ò ih «-olii pati bile con t .princìpi ili Wilson che 1 nostri nemici ci avevano promesso di obbligarsi a rispettar»!. Lo coudizioni finanziale seno assolutamente inaudite. So esse fossero accettata, l'Imnero ed i singoli Stati s'irebbero spinti al fallimento. t Si domanda inoltre che l'Imperatore «li permaiita e alcuni capi militari e politici stallò tradòtti dinanzi ad un Tribunale formalo dai nostri nemici. Ma noi respingeremo con indignazione tale esigenza. Le condizióni di POa-'i! non costituiscono una -paco del diritto, ma una pace di violenza piena di odio p di collera e contengono il germe di nuovi atti di violenza. Esso segnalano l'inizio di un'era 'U lotte senza fine. Non si -tratta - soltanto della sono della Germania, ma del più grave pregiudizio per tutto il-inondo «ivile. Perciò non soltanto il popolo tedesco ma tutia l'umanità, se ha conservato la sua «-apacità «Il giudizio deve protestare ctièrsicanièrrtc contro-il pericolo che hi minacciau. Una donna tedesca si appella a tutte le madri la signora Dohiischuck, socialista, dice. « Noi non speriamo sulle grazie dell'Intesa*, ma crediamo nella giustizia dei popoli i quali ci daranno una pace corrispondente ai li punti di Wilson. 11 Trati.ato che ci è ora presentato toglie ogni speranza a noi, donno e madri, che un giorno i nostri figli possano godere di -una vita migliore della nostra. In nome dell'umanità chiediamo che la Germania sia ammessa nella Lega delle Nazioni con uguaglianza di diritto. Domandiamo alle no . [A0-,stre sorelle di tutto U mondo di protestare con.to questa paco che significa schiavitù per | centinaia ili migliaia di uomini.». 11 deputato Hàusinanu, democratico, dice: « Dopo le promesse dell'Intesa del :> novembre, noi-ci troviamo ora in realtà in presenza ad una mancanza di parola. Se i nostri eserciti, se i nostri operai avessero saputo il :> e il 0 novembre che la pace si sarebbe presentata in tal modo l'esercito non avrebbe deposto lo armi. Naturalmente quest'atto di violenza sarà coperto col mantello di una pace del diritto. Si vuol fare bottino sotto forma di diritto. Noi siamo senza difesa, ma non siamo senza, volontà. Questo Trattato è inaccettabile. A nome dei mici-amici dico che questa è la nostra unanime opinione ». t n ir» gennaio — continua l'oratore — ho dichiarato ad un alto personaggio inglese che la Germania era pronta a negoziare con parlamentari inglesi, quali Lord BucUnaster, Lord Runcimarni. Lord Lansdowne, LordHaldane. I deputati Fehrenbach, Ebert, Hausmann erano pronti a discutere con essi. Questa comunicazione fu telegrafata in Inghilterra: in nomo dei partili maggioritari del Reichstag tedesco, ma nessuna risposta è giunta fino ad oggi. Il Trafelato di pace resta per noi inaccettabile». 11 deputato Ritte* del Centro dice: « L'Alta Slesia deve alla sua unione con l'impero ciò che essa è divenuta, dal punto di vista economico e intellettuale. Deve rimanere tedesca aifrlie por l'avvenire ». il deputato conte Posadenvski, del partito nazionale tedesco, dice : « Quale contrasto fra le parole e gli atti del oreside'nta Wilson! Credo che in tutta la storia diplomatica del mondo non si troverà alcuna documentazione che riveli un cosi grande-còntrasto fra l'idea del diritto dei popoli, della pacò dei popoli e della loro libertà d'azione e gli atti che no sono seguiti. Ci vogliono u«> eirlere economicamente e toglierci, inoltro,- l'onoro chiedendoci "la consegna dell'Imperatore e di altri capi responsabili. I loro atti furono commessi su territori soggetti all'autorità dell'impero tedesco e quindi non possono essere giudicati da. un Tribunale straniero. Ciò è impossibile anche dal punto di vista del diritto dulia genti. Chiunque possieda il sentimento dell'onore non può accettare queste esigenze che ci condannerebbero al disprezzo del mori do». 11 deputato Scimi!/ Broiiworg, del pur tllò nazionale tedésco, dice: » Dichiariamo che tale 'paco è ineseguibile per la provincia di Posen ed Inaccettàbile in ogni tempo ». Il dopittato Streseniaiin. ile) partito popolare tedesco, dice: « Dovremmo essere annientati politicamente, militarmente, economicamente; e ciò dovrebbe essere compatibile con i principi di Wilson! Se. questa pace non fosse modificata sarebbe la più grande truffa che sia stata inai- commessa nel mondo, Ci associamo agli oratori che ci barino preceduto per dichiarare che la consegua,dell'Imperatore e: Un possibile. A tale trattato di paco opponiamo un •ito! energico ». - Parla Haase Il deputato Haase, leader degli indipendenti, dice:.' « Queste condizioni iti pace sono in flagrante opposizione con i principi che abbiamo già stabilita per la pace. Perciò eleviamo unànimemente una energica protesta o condanniamo tutte le clausole con lo quali l'Intasa viola spudoratamente il diritto dèll'autodecisione del popolò tedesco. Chiediamo che la colonia della popolazione decida espresi sameiite. Ciò deve valere anche nei riguardi della domanda degli austro-tedeschi di uuiisi all'impero. Le condizioni economiche del trai tato sono «-osi dure ohe ù impossibile non te mere «li vedere il nostro popolo crollare sotto tale peso. Esso sono iti parto insopportabili ed ineseguibili. Per il nostro popolo la pace è indispensabile. No abbiuino'bisogno per poter vivere ! ». Il deputato Haase così continua: « Da alcuni giornali è riservato a noi. in caso di «risi del Governò. ,1 Tom ita d giunge," \ à 'fumé cor.clnsione della pace.- Il mio partita declina tale, compito, Ci rallegriamo die 1 socialisti de- irli «Uri «mesi coiiiluitt-ino còli- noi .'i-niri.. ,11 alili paesi con mai ano olia più cianci • energia i loro Governi su tale questione. E mojlo dubbio che ossi abbiano gjà. riportato un successe; ma la rivoluzione é .in marcia c libererà l'umanità ». ' *■ La signora Weber, del Centro, dice: « Parlo in nome dei territori occupati: noi vogliamo la paio per la Germania e per il mondo; vogliamo la pace dei popoli!'». i' deputato Schaèfer, socialista, afferma che il bacino. della Sarré. e l'Alsazia-Lori'iia. sono paesi tedeschi <' devono rimanere tali. 11 deputalo conta Dolina, del partito popolare tedesco, dice che la prelèsa di attribuire, la Prussia, occidentale, con una maggioranza di abitanti tedeschi, ai polacchi p talmente inaudita che s« sarebbe propensi a. non prenderla sul serio. Se pure un uomo di Stata avesse il Coraggio di sottoscriverò una tale condiziono, t pru;- 1 siani dell'ovest non «i piegherebbero a tale erudizione. Senza difesa sotto il giogo straniero, essi si opporrebbero colla forza delle armi alla dominazione polacca. Le attuali condizioni di pace sono inaccettabili ». • Chi- sono i responsabili della guerra? a n a n Il deputata Quillc, democratico, dice: « Nella nostra qualità di pacifisti internazionali abbiaino più di ogni altro ragióne di combattere questa pace col più grande vigore. Dovrei dire una menzogna se mi si domandasse di ricono, score che il nostro Governo ó responsabile della guerra. Se i nostri avversari pretendono il contrario devono portine la prova. Abbiamo chiesto l'apertura di una inchiesta, internazionale; ma l'Inghilterra ha respinto la proposta. [ Noi chiediamo ciò che ci e stata già promesso: -, l'eguaglianza e il diritto. Se le attuali condi¬ zioni fli pace dovessero essere. accettate esse ci trascinerebbero in una rfuova e terribile tragedia, perciò diciamo tre volte no'. ». Il presidente. Fohreirrbaoh rileva che la seduta, odierna è stata una imponente manifetazlone di tutti i rappresentanti il popolo tedesco emitro la pace di "violenza che si vuol? dettare alla Germania. « Da oggi — egli dice il nostro popolo/deve essere trascinato da tale ónda di patriotisino e deve far comprendere allo straniero che il popolo tedesco non vuole essere trattati) in questo modo.'In questa ore che'sono le più dolorose per il nostro paese pensiamo a tutto ciò ohe i nostri avi ed i nostri genitori ci hanno lasciato di bello e di grande.di Iniquo,, e «11 ideale. Preghiamo i n«ìsfrCbimbi\ed> i nostri nipoti di non renderei responsabili se dovremo lasciarli nella misèria e nei guai. Avevamo sperato nella Lega delle N'azioni, ma questa pace non ci ini condotti in alcun modo a questa Lega. Ed ora mi rivolgo ai nostri nemici: in avvenire anche le cloiink tedesche avranno figli e quésti figli spezzeranno le catene della schiavitù n cancelleranno l'onta con la «tuale ci si vuol coprire. Anche oggi come nei giorni felici il grido, liriisirlìhnìil utirr alles, echeggierà in noi. Queste parole non furono mai l'espressione di un orgoglio egi ista. ma soltanto il riflesso dell'amore per la nostra patria», (rivi applausi, (Ischi d'i parli: ileali indipendenti). Il presi«lente. Fehrembach- ricevo il mandato di fissare l'ordine del giorno per la prossima seduta. L'isolamento degli indipendenti In complesso, questa seduta all'Assemblea nazionale è apparsa varamento come una grande manifestazione contro la pace dell'Intesa. Notevole è il fatto che l'oratore degli indipendenti, pure contrastando con la grande maggioranza dell'assemblea, ha dichiarato e che la sua frazione rifiutava assolutamente di assumere l'eredità del Governo nel caso che avvenisse una crisi e • di concludere esso la pace. L'invocazione finale del presidente, che ha ripetuto il grido della vecchia Germania « Dcutschland tiber alle.s » ó staio zittito-dagli indipendenti,.' ma applaudito dalla grande maggioranza. Così, come nei giorni scorsi vi è stato segnalato, gli • indipendenti, pure protestando contro la pace dell'Intesa, ritengono necessario di firmarla, lasciando alla rivoluzione mondiale il compito di annullare il Trattato più tardi. Iti questo sensu avevano deliberato ieri lo Direzioni del partito e. di tutte lo Associazioni di socialisti indipendenli. Invece, i capi del l'ariito democratico e. di quello cattolico hanno annunziato a. Scheidenianu che si ritireranno se il Governo si decidesse a firmare. «Scheidemann fra i giornalisti dei paesi nemici e neutrali Mentre ancora si svolgeva il Consiglio dei ministri precedente alla seduta dell'Assemblea, i rappresentanti della stampa nemica e neutrale venivano invitati alla Cancelleria per unii breve, discussione col ministro presidente suliaituaic momento politico. Il ricevimento ebbe luogo nella sala attigua a queljn ove viene, tenuto il Consiglio dei ministri dalla quale giungevano gli echi delle riiscussioiii;di questa storica seduta. li Consiglio fini pocoj prima delle 13. I ministri avevano l'aspetto stanco: Noske appariva particolarmente abbattuto: Sc'ncideman, -circondato da alcuni colleghi, pronunciò un breve discorso. Ila detto che se il militarismo tedesco avesse vinto egli ed il suo partito sarebbero stati tanto forti da imporre utia pace onesta di conciliazione tra i popoli. Ha aggiunto di sperare nell'aiuto della democrazia e del socialismo mondiale, e polemizzando brevemente con Wilson, verso il quale ha parole amare perché ha tradito le promesse fatte ed ha disilluso quelli elio in lui credettero, ha chiuso dichiarando inaccettabile, ed insopportabile per qualsiasi popolo della terra una paco simile a quella offerta dall'Intesa. Gli domando: — Quali sono ie intenzioni del Governo? ■ — Continuare le trattative, presentare dello controproposte alle quali stiamo lavorando in collaborazione con la delegazione, di Versailles, che si poggeranno sulla base del li punti di Wilson. — Se non sarà possibile ottenere nel trattato quelle mitigazioni che si sperano ancora, l'attuale Governo; non potrebbe essere sostituito da un altro che sarebbe pronto a sottoscrivere la paco.? - No! I-Io la ferma convinzione che la coalizione attuale e l'unico Governo perchè si poggia sili partiti di destra. E' eseluso un Governo di sinistra perchè non avrebbe che una piccola minoranza del paese dietro di se. Do' resto,'anche i socialisti indipendenti dichiarano questa trattato di pace una Inaudito pace di violenza. Affermano che tu casi estremi bisognerà firmare, ma questo non significa ancora clie possano o vogliano mantenere una pace insopportabile. Infine, seguendo l'esempio di Lloyd George, che in un discorso albi Camera dei Comuni ebbe vivaci parole contro il Times, il presidente dei ministri ha criticato l'atteggiamento della Vossische Zeitung, cito, sia pure con voce più debole, fa eco agli organi indipendenti, quali la Prete, sull'atteggiamento da seguire nel ni'omchta attuale. Dal complesso delle discussioni con Scheidoman non è però risultato «piale, preoi'o programma abbia il Governo, per l'avvenire insistendo nella tesi di rifiutare la firma del trattato di pace. G. D. B.