Manifestazioni per Fiume e la Dalmazia

Manifestazioni per Fiume e la Dalmazia Manifestazioni per Fiume e la Dalmazia La riunione all'Aupsteo Roma, 4. sera. i a ■ i - - ^ o n - i a a. e niente, vuole incrollabilmente pei' la giustizia cui ha divitto, per la santità della causa suaNoi abbiamo sempre compiuto il nostro dovere: quando la neutralità significò la salvezzae i i , a - o e e " n n o a . - o - o a e - Grandissima folla e convenuta slamano all'Angustco, per la manifestazione pio Fiumee Dalmazia, cui era invitata Gabriele ri'An-nunzio. L'ingresso del Sindaco di Roma e delcomandante della «Serenissima» Tu salutatoda caldi applausi. Sul palco, presso gli oratori, erano rappresentanze di Associazioni patrititiiche e di Comitati dalmati coti bandiereNotala l'assenza di qualsiasi rappresentantede! Governo. Il discorso d°I san Colonna il aiscor&o a„. sen. colonna Ha preso p,r primo la panila il Sindaco,sen. Colonna. Egli dopo aver salutato D'Annunzio, ha detto: «E' necessario che il mondosappia ciO che il popolo italiano vuole ferinadi un popolo; dopo la derezione russa; suGrappa, .sull'Isonzo, sul Trentino, sempre, sianell ora del tradimento, come in quella dellavittoria. Lo facciano ora gli altri. Nessunavisione di sacrificio ci turba e ci arresta. Benti isso il Capo-del Governo: «L'Italia conoscela fante e non 11 disonore» E sarebbe un discnere abbandonare i nostri fratelli. Laminaitaliana saprà spezzarsi, ma non piegarsi maiLa volontà di Piume ih («mettersi alle «rittasorelle trova concorde il giuramento di Romae questo giuramento sia oggi consacrato qui ..Legge quindi il seguente ordine del giorno .'Il popolo di noma, convocato à comiziopreso atto della libera e concreti volontà dPiume di annettersi atì'ltalia. diffida j Gtìvornii alleati da.l presentare al delegati tedescniin assenza dell'Italia, i preliminari di pace:l quale atto costituirebbe una formale violaziono della dichiarazione di Londra; invocariiumediata annessione dei territori inclusnel patio di Londra, ricordando al Govèrno, idovere di liberare anche le altre città italiane non ancora redente, e specialmente Sualato é Traù, e che il Governo ripristini tullequelle limitazioni che ritiene alte a prevenirogni possibile rappresaglia straniera... L ordin» del giorno e approvalo ira le acclamaxioni della folla. Il discorso di D'Annunzio Sorge, quindi, a parlare Gabriele DArinunzio. Egli cosi esordisco : «E' un donodi anima questo che per voi mi fa il primocittadino di Berna, un d„no senza limiti senza peso, che mi vaie per l'eternità. Coinrisponderò? '.'era chi voleva darmi una corona e una spada in Campidoglio, per premidi un lungo volo, di cui mi sembra di non ricordarmi più. Ilo saputo attendere quest'aitro premio che. se non un corona, mi ridaun'arma ed anche lineala assai più vasta dquella d'alloro. Ecco, romani. ami"i mieicompagni. Ecco che ci rivediamo in un bemomento, in un grande momento -> Dopo avericordalo la Mia opera di combattente, dice .. Il mio cuore è cento volle più forte, se baite ancora non è mia colpa. Io ho talto quanto potevo, per meritare la gioia desalare il mio softlo al vento, nel cuore azzurro d'Italia bella. M'è rimasto, e rammàricavo — oggi n"U me ne rammarico più —m'è rimasto, per darlo all'ultima battagliaanzi dirò, la. più luminosa delle nostre twittaglie. Foiose era ìuggllq perdere .la |ingii»che l'occhio. Sempre troppo sj. parla e pocosi vede ... L'oratore, affermata poi la volontunanime della Nazione, prosegue : i I trinnviri pronuncleraiino la condanna. Con r-itvoce? I loro pojioli soiifi forse con loro? Xoipossono essere con loro. La Francia latinè forse con loro? La Francia non può essercon loro. Se rósse altrimenti', tutta l'Europsarebbe divenuta prussiana e farisaica, e fpace meglio sarebbe stata tu mata a Potsdamche a Versailles. La nostra saluti' è soltantnel nostro ardire, ni'italiani ardiscono, noordiscono; E' il solito motio Itallaiio dà opuue >i o oee e ie- o rdi ina inginocchiarsiil cavalieri d'Itali)<-cai-e l'ora dell'orcaie. a a n ,ie. n. e \ Sono i i.-oi'i;loilipri del del novembre IfiH, • Bis Qir-sU fanti d'Italia, qui sapevano che *iava per . mìslizio. Lo sapevano. . bocca, il vigore nel paltò, il cmc palpitanteErano giovani. Vivevano. Il diritto alla vit.-lava per essere ricollocato >:ii dovere de! !•»ci ilice.,. Essi potevano preservare il loro .-ainilo; us-i potè-ano ritenere '."•! loro pumi lloro Mine. Loia -lava pi scoccare, im udei e. 'jiavlit.' liiiàogiia iiiginocchiiirsi. E?.-èrniio inebriati oell'ansia di spingere lu vitorm otiiint'i più lontana l'osso dato al lorsoffio, sul suolo di riconquista; prima che quel'ora scoccasse e segnasse il termine ragslumo. Potevano vivere ed incoronarsi. Voìóedi^S: ''.r^;-..11^^martiri! Viva i nostri gloriosi soldiiti! .. Poeta ricorda .incora altri episodi, c nomindue croi: il sardo Alberto iUva-ed il romanAugusto P^erangeli. Indi conclude: Kiastiamo quei móni. Gli ultimi saranno i ..cm»Gli uitimi ci i-i nrini ranno. Soup i nostri cape o i e a l'oggi: =ono i mirili condottieri di domanorgoglio. UnNazione che dà tati eroi può guardare l'avvnire coni.', un càlift'po riservato alla sua reilienza. Chi avrà ragione della sua virtù della Mia gioventù'' (Un gridi, si levi oai prsenti: Scs*i!i,n. nessiinùii Laggiù, suilo vdell'Istria, filile vie della Plalmazit, eh • tutsono romane, nòli i dite la cadenza di lìesercito in marcia? ! morti ranno più presdei vivi. E per tutto ritrovano oggi i s->gidei legionari. Fuori la schiaveria bastardnallL- sue lordure, e le sup mandre di porcCon le aquile e col tricolore, troncali slidugi, rinnovato il suo inaggio, un'altra voltdai Campidoglio si muove j'iialia. A noi ' Un'applauso prolungato e Un'ovazione sa accolgo) Questi avverte poi cali-j bandiera del Tinnivo, che avvols a he e-.-li porta con -•'• il corno t-i-poi ];l bara di Giovanni naiiilar.cio. La bac \ „lota ^ (a promise a Trieste ma vuole . a -jS,. la consacr-i/ionp ti. nonnli l r..; M,: V.,'•',!. , . , n,.,r , t ÒÓT i- ....'.n • .. '..'':•':,-,;..■„,',,, eli ^-;r,, r , . a ..; '.. ;' !"' ' .' ; r" ' ;,!.a. , \:'"' !ttf.'\,\, . "',',,„ , T * 1 V 1 n 11."5 "'''•. ln" 111 r t, ' c- ''." 'rH'.'1' 11 ,ff™ sfoia lentamentel d a- d e, pe| r- ' s i le i all'Italia u-i •,',■.'"" :. •,, : ,,_ ;,ji„. ,i„i „•--. ,,„.,i- ; Jl «»••','•''' ^-è 0 ?': .Um^ Iti u |s^,,',.'",'.'- " l"-LI"° numa D;Annuu«o è "Wilto -too a casa da una , n-, t1' ammiratorij Dal balcone delia sua ubild zione egli parla ancora dell,, manifestazionli domani al Campidoglio, vivamente applau dito Adunanza a Genova Genova, i, notte. Vile ore 17,:'.o nella sala del Consiglio munali D'Annunzio tenente colonnellRoma, 4, sera.i/<">ì',M!7ci<> dice che Gabriele D'Annùnztato promosso tenente colonnello per mguerra. I zaratini affermano a Fiume la loro italianità Canti e bari di oro (Dal nostro invialo speciale a Fiume). Fiume, 3, ore 20 'Ritardato). Fiume ha oggi festeggiato l'arrivo di una ! 1 ì ) larga rapptasenunzaoTzaratini qui convenuti ,per alcune gare sportive clic avranno luogo domani. La consorella Zara ha colto l'occasio* ne per inviare le sue notabilità dalmate e nu meiosi studenti. Alle ore 14 il molo e le strada adiacenti si gremirono di fiumani inneggianti |all'!talia. Pai pome del battello i zaratini sven-' j tolavano. ih ségno di fraterno saluto, i ves- siili azzurri della Dalmazia, gridando: t Viva Piume! Viva la Dalmazia italiana !.. I caoot ; ti eri della Società .Enea» e « Loburnla » salirono a bordo del piroscafo. Una imponente dimostrazione precedette la formazione dei corteo, che al canto degli inni nazionali si , recti alla sede del Circolo filarmonico Ivi i ] rappresentanti di Piume porsero il primo sa),no ai confratelli. Parlò anche il podestà di /afa, Il collega, Gino Piva, acclamato a gran voce, parlò in rappresentanza della stampa italiana e propose ai convenuti di fare il per | corso spiegando al vento tutte le bandiere 1 dell'italianità costiera che. per un equivoco, orano rimaste sul piroscafo ; U manifestazione, ictb1iì-ip allora di Inmonenza pure svo].<r?n1osi nA| pift perfetto ordine Numerosi zirlati in assistevano alla1 sfilata patri otti e. n cor ,e0 pel.oorse !(| viìl ZnM- i„ piazza Piena e it corso Vittorio Odo alla, sede dell'attuale Con-, sigilo nazionale', nel palazzo del M'jnieinioji.rr sala del r.onskrlìo era riboccante. Dai bai- reni furono presentate l*> bandiere alla, folla , che riemnivà anche la sc.ttostente piazzetta, iTirtil gli intervenuti, uomini, donne e fanciulli -1 erano fregiali distintivi tricolori c:oo l'ea [roteo motto: » Pi>jre« ir^Pnn» o morte.-». Fu Irono intonati rrli inni piilriotliei alcuni dei' l -quali recentissimi Una signorina' ne iranrov visti air in: che riscossero'i più frenetici ap vijausj Fra sii nitri iino'Mill'arta » E tu' bioa dina carniccio." "arilialdin'a ! » e , 0BJlH còTàti di questa nobile pente vl m.an,te di enthsiasTnb. sono di una fusione e rtj lmn dolcezza dnvvern commoventi. Il sin rlaco di Fiume V'Io. nono il saltilo della città \'- con calma, ma fiera convinzione, auspicò.lil giorno in ^ui l'italianità di queste snofi^e !sarà rw.nnsoiuia in faceta al mondo. Un te-' o Inente nnrtò il saluto di ftori?ia e l'augurio di o Gorizia r.n granfie dimostrazione fu chiusa - brève discorso dei podestà di Zara, il j(,natp àffernió che :" l'Europa non vorrà ri:rronotscer" le n^nirazionl ridi'tatichp italiane o dovrà passare sitile nn" i delle città e sui - cadaveri dei cittadini, pronti a morire per il - jorn tdeale Le rn.npresentanze furono poi ria nevate ria R E il srove-natnre "en GraTiioli. ij,.ilirnc p ^mta imbandierai r c -! i ( —. 1 . : »'| o : : e ' sotto la Galle e lesiazioiie di i-.a "e che era rioa senza incidenti m ' o L. Art EROSISI. nommsmQrazions ^nrìbalfiini» a Milano RSirrno, 4, notte \' il pome i ■! rio elli .e luogo b commemora.,- ■■!•-:!■ i-Hi.-i. in occasione dell'aunivér!■; . dell:» spedizione ili Quarto Verso le 10 : filli itali ' -j i-". ■■i Mentana si formò un corteo m •- del reduci .'te --i diresse, ! pati lotti • tra gli apolausi '• Ci irti l'i', d"->-e. nltorijo al :. :■ ip-iNi. si erano taccone «e rrnnde rolla. Furono pr.o-Iti. j discorsi, li ..eneo, per viain idel Duomo, dove, ria, >i ebbe una nuova mauialiahiià. Quindi !••' ilimostraziocita iinponentissima, si sciolse Budapest sarà occupata dall'Intesa ioni nostro invialo speciale). yie*»»n, 2. ore 21. Ci.,- oj^-o .m C'hiuìso. ti n»ttc). lii unge « l te ima in questo momento, raìiliolelegrafata ila Uttdapesl, In notizia che . a' il t'rov.rrna comunista, è dimissionario. La -! Sotti dipi onta lieti ai romeni, agli iugo-slaed n-iii czeco-sliicacchi dei Commissario . aI«<"' popolo per g'.-. bslm. /■.>■/« Min, ha costi-•' I.iiilo l'ultimo ulto del Governo gnaulio es ' ,„ .„.„;;,„ insostenibile la sua posizioa ., . , ., -, Off9<. "w VOinemjqio, si e riunito a i, lìuduiiesl il Consiglia dei commissari del- }l„,,0i„ ossi-, .•' wiui.-iei. i quali, hanno d>o . ,,. ,. -, „ ,,.. „ „.,c,jn - '" >' !':,lrr' " f'"eun *1™>>o-i Consìglio degli operai e soldati, da cut lo -i avellano ricevuto. La ragion* di questo ^ ■ ^obai'ilmenfe da ricercarsil nelle contlizimii iv cui e rcnatu a trovarsi e VUngheria dopo che l'Intesa ha deriso corio ,',; „,,.„ l'intervento indiretto; aiutando l- „ , . ..... , . , . .'"""'"" ••"""''"• ''"«'' ""Jo-slart e del i czeco slovacchi. La \olit di l'eia Kuu, con¬. a ee e o ti o i . ! uai tenente il massimo Ielle coiH'essioni', è. staio l'estrema teitfutlvo ili salva,mento a cui r riarso U (ìouerno di lìndupesl) ma spinimi che questa tfota ahbiti ricevuto uh fin de non reccvoii' du fitirle dei Cloverni a cui ero staio indi lizzala i anali, più che. rivendii-it-io:>• nazionali ed nenhitH lerrilorìaìi • he gii migheresi coiicédev'finu loro sente resislenzu e. senza, riserve, n,ìraviino alla, soppressione 'tri cmniinispio in Ungheria ed (inell'inlroniissi&ne negli affari inler■ ai deU'Ungherìii che Bela liuti sperava dìo-j leonitiii'or • ".ollu son Xoln. ì'iiililo attestoa " u n ■ „• . e popolo ungheresi, non peténdói sia per i loro convincimenti morali, sin per le condizioni 'naferìall del paese, accettare l,iquerra, hanno presentalo le loro dimissioni. Il t •'>•!•■ l'ilio degli, onerai e soldati eh"ridiveniit così dircUnnienle arbitro e re-i.poiis.ihile della situazioni', si riunirà stadera per esumili,ire fa situazione stessa ed uililhienlre a gualcì derisione. MARIO CASSI. Lt [audizioni ìira itf Md Londra, 4, sera. in dispaccio da Budapest (via Berliìoverno ungherese ha mczioni degli Alleali, le qugJini mediai a capitolazione roti segna, di tuite le armi, e cupazione di. Biulàpest da„ t * ì V'irle delle truppe alleale. metani:.. e Biìdapst ecGH??;ig sai romeni?a ae u o io eParigi.,& mattino. / quintili rivenuto 'in Lenti'" efir, secondo un telegrammi) du «orlino, l'ete.-cilo romenoacrebbe occupato Budapest.