Parigi s'invoca un gesto amichevole verso l'Italia

Parigi s'invoca un gesto amichevole verso l'Italia Parigi s'invoca un gesto amichevole verso l'Italia Ha paec alla fine di Alaggio?— lie ct-edeaziali jago-slaVe presentate ai plenipotenziari tedeschi — Ila Conferenza dei tre stabilisce " l'impegno per la Germania a disinteressarsi dei trattati che potranno essere poi conciasi con i suoi ex-alleati e con la Russia,, (Dal nostro inviato speciale alla Conferenxa) Parigi, 3, notte. La stampa dei preliminari di pace sarebbe già stata incominciata. Quando saranno pubblicati? La data non è ancora stabilita, ma non lo saranno prima di martedi prossimo. Poi, secondo la Chicago Tribuno, verranno concesse due settimane ai delegati tedesclù per studiare il documento e firmare la pace. Secondo il Daily Mail, la pace seguirà netta quarta settimana (lei 1T16S6', Per adesso a Versailes vige un regime di cerimoniale preliminare. In attesa delle adunanze abbiamo avuto, come sapete, lo scambio delie credenziali. Dicci minuti di cortesie, più o meno fredde, al Trianon Palacc Hotel, dove i generali alleati prepararono la vittoria. I soli intcrlocuatori furono il conte Brockdorff Rantzau e Jules Cambon. Quest'ultimo era attorniato dagli altri membri del Comitato per le credenziali, dal quale mancava il nostro SalvagoRaggì. Ora, in una busta di satin rosso, con il bollo dell'impero tedesco, le credenziali germaniche, dattilografale, sii carla pergamena, stanno in esame al Quaid'Orsay, dove sarebbe possibili si scoprissero delle irregolarità per un intermezzo di chinoiseries, come le chiama un collega locale. Il Temps riferisce che fra le credenziali alleate in mano a Brockdorff Pani:au mancano naturalmente quelle italiane, ed anche quelle polacche, stante un ritardo nell'arrivo: le credenziali di Pasic, Trumbic e Vesnich — soggiunge il foglio — sono redatte in nome dei serbo-croati-sloveni. " Stiamo guardandoti negli occhi... „ Oggi, finalmente, l'antiministerialc Matin si vronunzia sa Fiume. Lo fa sotto forma di. nota editoriale ad un appello supremo apparso in un giornale italiano, di cui il Matin riporta alcuni brani in fondo di co lamia.' Esso scrive: .. Da Roma a Parigi sliuiuo guardandoci noEli ricchi ctl aspettando da una parto c dall'altra un gesto elio permetta d'Iniziare le conversazioni. So questo silenzio si prolungherà esKO diverrà irreparabile j. Quindi l'argomentazione che induce oggi il -Matin ad appoggiare esplicitamente l'idra, di Fiume italiana, pur senza fare il menomo arcamo al trattalo di Londra, è tla seguente: «.Da un lato 'si trova iu giuoco l'avvenire dell'Europa, dall'altro la sorte di nume. Che •osa p' Fiume ? Una città italiana che.Wilson vuole attribuire come sbocco economico alla lUBO-Slavónia. Ebbene, quale la sua unporlanza economica. ? Nel 1913 Fiume ha importato ■»> mila tonnellate di merci c ne ha esportato per circa 1 milione e 1U0 mila tonnellate. Nello stesso anno i porli adriatici assegnati ai lùgò-Slàvi hanno avuto un movimento di dodici milioni di tonnellate. E' dunque per un interesse simile che vena speziata l'alleanza anti-germanica in Europa' Noi domandiamo agli stessi Serbi e Croati so ciò sia nel loro interesso c so non ne soffriranno essi per i primi. In atlesa. le ore passano. Ci si dice, che le Cancellerio sono attive, ma i capi di Governo restano muli. E' questo un momento di calcolazioni, mentri! sappiamo che uno slancio amielwvoto- potrebbe evitare la inammissibile rottura '.' ». In base a qucila vola è evidente che il Matin si schiera oggi per l'attribuzione di Fiume all'Italia, benché, lo faccia ancora (icnerieamente. e von. un'invocazione ai jugoslavi. Va notalo come lo stesso fottìi», in. ini suo dispaccio speciale da Amsterdam, che. appare al posto di onore e clic lamenta certi aspetti della ripresa degli affari americani ed inglesi anche in Bulgaria ed in Romania, non.'esita a descrivere queste due contrade come « paesi di influenza francese ». Nell'ora che volge sarebbe forse preferibile tralasciare ogni accenno a prelese riserve di caccia. Anche /'Belio de Paris, anliministcriàlc, esso pure ••i manifesta preoccupalo delia prolungata assenza di agni indizio del ritorno degli italiani alla Conferenza: « Sono già passati quattro giórni dal discorso di Orlando ed alcuni, si meravigliano che egli non. sia. di nuovo a. Parigi», rilera l'Echo. Ma immediatamente giustifica quest'usseri' za constatando: « Sebbene il popolo italiano si sia pronunziato cosi chiaramente, sussiste ancora il nn rie non recévólr wilsoiilaiio 0 la delegazione d'Italia con tutta probabilità, non ha alcuna voglia di venirlo a rlaffontorc. Spetta alla Francia ed all'Inghilterra, urinatane della dichiarazione di Londra del settembre 1914 e del trattato di Londra dell'aprile del 1913, di far comprendere all'America che senza 1 più gravi inconvenienti la pace non può coneludcsl in violazione di questi due strumenti diplomatici ». 7)opo di. che il giornale si domanda anche applicate integralmente, le formule di. Wilson porrebbero fine alia lunga riva Ma tra gli italiani ed i jugoslavi. Esso ne dubita. E' invece sicuro che l'attuale controversia, qualora non venga subito ri solta, si aggraverà di una nuova rivalità franco-italiana nell'Europa di domavi. « I trattati del 1914 e de! 1915 devono pertanto venire osservati. Orlando permetterebbe a tutti di assumere le proprie responsabilità se dichiarasse nettamente che egli è pronto a tornare a Parigi per negoziarvi sulla base del trattato del 1915, interpretato secondo la lettera redatta da Balfour e rimessagli da Clcmoiiecau e da Lloyd George ». Cornee/Vedete, i'Echo de Paris, a diffcr renza del Matin. si attiene all'interpretalione che già conoscete e perù si esime tuttora dal pronunziarsi per Fiume italiana al disopra di ogni contralto esistente. Il giornale poi prosegue: « Ciò che adesso ei spaventa n la passività anglo-francese e la passività Italiana: Entro pochi giorni i preliminari di paco saranno presentati ai tedeschi. Se la firma dell'Italia non vi figurerà., dovremo considerare un diretto «•eBcrtamento di conti tra l'Italia e la Germania •tri tutte > sue conc^Buenze. D'aiuta parte i a e e o i s i , a o i a e, o o n a o l e i l è e e n a o . i n a o o i e, i o l i a i e n i e i , a o i i . ' n e a a l r l oe o e ri à o ti irel tccr ae ae. à o o n o a e, una completa capitolazione italiana, su cui taluni sembrano contare, sarebbe in fondo quasi altrettanto a temersi. La diplomazia di Francia c d'Inghilterra non possono abdicare». Da ebe parte Wilson continua a cedere Questi sono i commenti del foglio nazionalista. Nel suo notiziario si leggono in pari tempo alcuni annunzi interessanti sulle ultime decisioni della Conferenza. Uno di questi è che l'Austria tedesca verrà eretta in repubblica neutrale con interdizione dì allearsi colla Germania oppure di incorporatisi. Siffatta decisione costituisce ovviamente un trionfo della tesi francese al riguardo. Un altro annunzio concerne l'asscgnuzione dei cavi sottomarini tedeschi caduti in mano degli alleati. La questione era.se questi si dovessero considerare prede di guerra. L'Echo narra che per lunghe settimane Francia ed Inghilterra hanno risposto affermativamente a questo quesito, mentre America ed Italia rispondevano ueaalioamente. Ora l'opinione personale di Wilson sembra aver fatto pencolare la bilancia verso la tesi anglofrancese e l'Echo soggiunge che in seguito a ciò la Francia diverrà proprietaria di parecchi cavi importanti, specie quello che riunisce il Marocco a Brest e via dicendo^ Nemmeno sulle ultime deliberazioni sul regime dell' Alsazia-Lorena la Francia ha motivo di lagnarsi. La preoccupazione per l'assenza italiana si acutizza anche nel Figaro, il quale troverebbe deplorevole che i nostri delegati non fossero presenti alla consegna dei preliminari : « in Francia, in Inghilterra ed anche in America l'opinione pid)blica ne. sarebbe desolata. Ogni sforzo possibile deve essere tentato por scongiurare tale eventualità — proclama il giornale, osservando che al piti tardi i preliminari saranno presentati ai tedeschi mercoledì prossimo. — Frattanto la via ci sembra aperta ad un accomodamento. 11 popolo italiano ha gli occhi lissi su Parigi, at tèndendo dal Governi inglese e francese un gesto amichevole che formuli la base di un compromesso accettabile per l'Italia e renda possibile il ritorno dei suoi delegati alla Conferenza. Ora 6 lnUispohsàbile"che questo gesto venga l'atto. Wilson non potrebbe adombrarsi perchè egli pure desidera come ogni altro di vedere appianato l'incidente. 1 suoi principii non sono rigidi al punto du non potersi adattare, ai fatti, ogni volta clic un interesse essenziale lo esiga. No abbiamo un esempio a proposilo di Kiuo-Ciao. In ogni caso, anello se non si dovesse raggiungere subito un accordo, e noi siamo convinti del contrario, il nostro Governo ha lo stretto dovere di nulla trascurare per rendere sollecito il ritorno degli italiani ». Un errore inconcepibile Gli invili a tornare, insomma, si moltiplicano come il clamore il un'orchestra lutando il direttore solleva la bacchetta. Abbiamo avuto qualche cosa di simile anche nei giorni scorsi. Oggi il clamore si ripete su tutta la linea. Vi partecipa anche il Journal, secondo cui non è concepibile il grave errore di trattare colla Germania senza l'Italia. Ed il Petit Parisien fu eco: « Tutto mostra come gli alleati considerino che l'Italia. Iti quale ha avuto una larga parto nella guerra ed ha .lealmente «assolto r«nito.i impegni, debba avere il posto che le compete al congresso della pace. Comi.1 mai potremmo concepire tratti ve separato'/ Dobbiamo piuttosto dolerci' che il ritorno di Orlando non sia avvenuto non appena finita la seduta del 29». Perchè, il criterio del Petit Parisien c che ta delegazione italiana avrebbe dovuto tornare a Parigi a riprendere il filo dove 10 aveva lascialo. « L'Italia — prosegue il giornale — non può voler prolungare la situazione attuale nò vantaggiosa per lei nò per gii altri alleati e che indebolisce il fascio dell'Intesa. Dichiarandosi pronta alla conciliazione, essa ha spianato la via ad un compromesso ». Osservale come l'organo ufficioso in parola si astenga dall'entrare in merito, lasciando al Ne»' York Herald e ad alcuni fogli solitàri, come l'Eclair e Z'Action Francioso, la briga di incitare nettamente gli alleali a darci Fiume, come fanno oggi o presso a poco. Ma, pur ammettendo un compromessa, non basterebbe certamente la buona volontà della sola Italia. Orbene,11 Journal crede che la rottura precipitata da un gesto mala accorto, derivò in realtà da un disaccordo insolubile. Come risolverlo? « 11 punto realmente contenzioso è. Fiume — osserva il Journal — ed è esattamente su questo che riuscirebbe difficile a Wilson, non solo di rinculare, ma di giustificare un invito. Nondimeno Roma sta in attesa di un gesto ». E il giornale Consilia di farlo sotto forma di una comunicazione da Parigi per si-unificare ad Orlando che i delegati tedeschisono a Versailles e che gli alleati non cor-,, . , , . ■ irebbero intavolare i pour-parles senza gliitaliani. E' un'idea indubbiamente econo-■mim Dai direni commenti la vosi*ione dimica, uai aiversi commenu, ta posizioni, aiWilson viene considerala in relazione conla mossa dei repubblicani di Washington, iquali, appena sapulo che il Giappone ri-marra a Kiao-Ciao, hanno sposato la causadi Fiume italiana. Sembra che essi scorge's-' -, .... sero un analogia tra la questione di Fiumee quella del porto cinese, mentre non ne est-rf> Vnmhm P,.nv,,;v;??o allindi che il Prc-sic lamina, i distillino quinai cnc u tu-sidente si ostinasse nell'Adriatico per slog-giare i giapponesi da Kiao-Ciao e. serba-vano in gran parte il silenzio di chi con-sente. Ma ora si sentono delusi nell'Asia ■vogliono che Wilson ceda anche in Adriatico, che firmi una buona volta la pace col proposito di mai più iimniscjiiarsi nella politica europea. Quale attitudine potrà assumere Wilson di fronte al senatore Lodge il leader repubblicano al Senato, che si è impadronito della controversia facendone un'arma di rappresaglia contro la permanenza dei giapponesi a Kiao-Ciao? Il Journal pensa che la nuova complicazione renderà più difficile Wilson a transigere. Le strano contegno del togli» di Clemencean Da parte sua l'Homme Libre trova addirittura, nella soluzione avvenuta per Eiao Ciao, una ulteriore prova perchè transiga invece l'Italia. Infatti, il foglio di Clemenceau elogia il. Giappone per la sua « saggia volontà di attenersi semplicemente-e. puramente agli accordi conclusi giacche esso non ha voluto niente di meno ma non ha neppure chiesto nulla di più ». E l'Homme Libre ritiene conveniente di aggiungere: » Ecco una lezione in un momento in cui non può essere tinnitile. Lo aitre difficoltà sarebbero altrettanto agevoli a risolvere se ci si volesse attenere agli accordi passati anziché fare rumore di ferraccio mentre la più pacifica e la meno passionale delle conversazioni basterebbe ad accomodare la cosa ». Naturalmente, non. esiste la menoma lezione per gli, altri nel senso prospettato dal. foglio di Clemenccau, per la semplice ragione che non esiste analogia di sorta. Il godimento di Kiao-Ciao, porto cinese, era chiesto dal Giappone in base ad accordi segreti; invece l'Italia era pronta a transigere su ogni accordo segreto ed a domandare una città italiana. Se qualche giornale americano ha scoperto una analogia in lutto questo si-stenla a scusare /'Homme Libre. MARCELLO PRATI. GII ammonimenti americani a Wilson Italiani d'America che non sottoscriveranno il prestitoIServtzìo speciale delia Stampa). Parigi, 3, notte. il corrispondente da Washington dell'» Edio do Paris» segnala che l'opinione pubblica amerlettila è preoccupala, dal nuovo testo della Società dello Nazioni e sovràtutto dalla crisi Italiana, elio come si ritiene generalmente decìderà della sorte della Conferenza della pace. Mentre il « New York World», fervido sostenitoro della politica di- Wilson, serve elio so la guerra non scoppiera per la questione di Fiume é appunto perché la Società delle Nazioni .già vivente a Parigi possiede risolvo di energia che metterà al servizio (lolla pace, la« New York Tribune » scrivo invece che laquestione di Fiume metto appunto in piena luco quello elio gli Siali Uniti ottengono adottando la politica dell'iniervenio nelle complicazioni europee. «Occupiamoci di quello che ci riguarda. — continua il giornale — e lem mischiamoci negli affari europei, perchè non vi semineremmo che nuove cause di discordia. Pel momento, nessuno dubita che l'atteggiar mento sarà in danno della nostra buona fama ». li « New York Sun » annuncia, poi che eli italiani ed americani di origine italiana ili moranti a Filadelfia, hanno "deciso di rinun-ciaro alla manifestazione che avevano organizzala in favore del nuovo prestito governativo, al quale rifiutano di sottoscrivere. «Il fallo è certamente rincrescloso — dicono gli italiani — ma servirà ad esprimere nel modo più tangibile lo spirito di decisione col quale gli Italiani viventi in America appoggeranno l'on. Orlando nella questione delle rivendicazioni dell'Italia, sovràtutto nella questione di Fiume ». c. L'ottimismo dell'ambasciatore Barrère {Servizio speciale della Stampa). Parigi, 3, notte. Il corrispondente romano del Matin termina un lungo suo telegramma, nel quale riassume la situazione In Italia o sognala gii sforzi che si fanno per cercare ima soluzione soddisfacente, col riportare una dichiarazione fattagli dall'Ambasciatore eli Francia, Barrerò, il quale si disse più che mal cosciente della gravità del momento attuale: « Faccio, corno sempre, il mio mestiere, tutto il mio mestiere; — ha dichiarato il diplomatico. — L'interesse e l'avvenire dei due Paesi sono in giuoco, perciò fin dal mio giungere non ho mancato di prendere contatto coi Ooverno italiano, o ieri ed oggi ho avuto parecchi colloqui con gli onorevoli Orlando o Sonnino. E' con tuttp il mio cuore c con tutta la mia anima elio desidero assecondare gli sforzi dei dirigenti delle nostre due Nazioni, allo scopo di trovaro una soluzione soddisfacente pei problemi dell'ora presente. Per questo, occorre più che mai che restiamo uniti. Ma tin d'ora l'eventualità della firma di una pace senza il concorso dell'Ilaria, sembra esclusa, e, come sempre, sono ottimista, molto ottimista». Smentita a una nota ottimistaRoma, 3, notte. L'Epoca. •> Per quanto si possa ritenercelio il .delegati! tedeschi a Versailles siano]pronti a armare la pace, noi non riusciremo '■<■ pefóuaderci che * -'"f:SiJ.";,H.0'!- gano a raae altrettanto «enza di noi. rlcer- CH attivamente un U>rrii..o -1' accordo. La proposta del possesso di Fiume, difterltn s'ii- chb sia completa la eostniz'one di un porto jufin^];lV0 ferirebbe, a nostro iv.-iso. prò- fondamente la dignità nazionale, -e — con- elude il giornale - l'accordo ancora non si ^VÒna'»^ ^^Ue^' SS *j riuscisse a trovare ». 1. Epoca pubblica poi', nelle informazioni: «La visita del signorUarrere a Palazzo Bruschi fra annunz'ata al- l'ambasciata americana mima ancora che av- venisse. Ciò perché si diceva essere in corso - u,ia proposti di componimento del dissidio yorto npna conferenza delta quale, si sarebbe1fatta mediatrice la Francia ». -l Viceversa il Giornale d'Italia pubblica nel-]^^™.^^ " e è stasera: notizie ottimiistiiohe, desunte da un colbqùlò che ha avuto in go orjjI a palazzo [treschi tisi il sigerr Bnrréreambasciatore di Francia e l'on. Orlando, presidente del Consiglio. Sappiamo da fonte tuoi, to autorevole che a coteste notizie e previsioni ottitiiisticbs. che il suddetto giornali creduto di poter divulgare, non Un gior-3i0nììòl%tM-K'^^a- perché esse nontaanno alcun fondamento di verità «. Preliminari con la Germania e non di pace generale? I cavi bottino di guerra - Libertà dei mari... nel canale di Kiel. PARIGI, 2. Wilson, Lloyd George e Clemenceau si sono riuniti oggi tanto nella mattinata ohe nel pomeriggio per discutere la sistemazione di diverse questioni, fra cui quella dei oavi sottomarini tedeschi. Hanno partecipato alle riunioni vari ammiragli alleati. E' prevalsa ancora una volta la tesi che considera i cavi sottomarini bottino di gtier-.ra spettante di diritto a coloro che se ne sono impadroniti. I tre capi di Governo hanno discussa anche le norme relative al regime de! canale di Kiel. La Germania ne rimarrà proprietaria, ma il passaggio sarà gravato di servitù sotto controllo internazionale. II Consiglio dei Tre ha inoltre proceduto alia redazione di un nuovo ar'.icolo nel trattato dei preliminari di pace, in seguito al quale la Germania si impegnerà a disinteressarsi dei trattati che gli Alleati potranno stringere in seguito colla Russia e cogli antichi alleati della Germania, e cioè Austria, Ungheria, Bulgaria e Turchia. La Commissione per gli affari della Polonia si ò riunita stamane alle 10,30 al Quai d'Orsay ed ha cominciato l'esams delle frontiera suri-orientale della Polonia. Gomani alle 11,30 avrà luogo al Ministero degli Affari Esteri una seduta del Comitato par la verifica dei poteri dei delegati tedeschi. (Stefani). Nel campo delle ipotesi Roma, 3, notte. l,o specchio della situazione è. dato da due notizie che partono luna du. Roma e l'altra da Parigi. Il Consiglio dei ministri è convocato per domani a Palazzo Braschi. Contemporaneamente il » Petit Parisien »' annuncia che il Consiglio dei Tre si sarebbe ViLuiito oggi a Parigi 'per diselli ere intorno ai mezzi per ottenere che !a Delegazione italiana ritorni prima della metà della prossima settimana. Ponendo in relazione lo due notizie, si potrebbe supporre che non siano pèrdute le speranze di un accomodamento, speranze clic sarebbero accreditate dallo previsioni ottimiste dell'ambasciatore BaiTère, che ha tanta parto nelle trattative diplomatiche di questi giorni, nonché dal rinvio a martedì della presentazióne ai plenipotenziari dei preliminari di paco. Ma. come ammonisce l'esj rienza, non è consentito abbandonarsi a incili illusioni*. Ciò che si può affermare è che la convocazione del Consiglio dei ministri è in relazione con l'attuale situazione italiana. La. linea di condotta del Governo è segnata od M' Consiglio dei ministri non si rifiuterà cio¬ i j \ i | , , 1 | ' . , . nattina ili esaminare lo proposte che possono nel frattempo essere pervenuto da Parigi. Ma da chiari segni traspare che il Mini-loro Orlando manda avanti nello stesso tempo In studio di due soluzioni. Lo trattative diplomatiche fanno tuttora capo all'ambasciatore di Francia. I suoi colloqui con l'on. Orlando c Sonnino si sono moltiplicati in questi duo g.orni. Due difficoltà si debbono superare: una di l'ornia e l'altra di sostanza. L'Italia non può compier di sua iniziativa alcun, passo verso gl'i Alleati per il riiorno dei propri deletrati alla Conferenza e tanto meno può presentare essa formulo conciuativc agli Alleati. Tale (• la questione di forma che può essere superata. Più gravo invece é la questione di sostanza: non si può dire che in questi giornf le formule conci.iative non siano state escogitato. Gli assaggi compiuti dal «Temps» di Parigi, prima con la formili.'), del porto di N'ovisegnu, poi col porto di ..,uccari agli jugoslavi dimostrano che, sia pure in forma soltanto ufficiosa, si vanno compiendo tenta Livi per raggiungerò l'accordo. I! male è che nessuna (Ielle soluzioni finora escog-^ate-, siano esse quelle cogin,e come quello che non sono ancora conosciuto dal pubblico, non appaiono accettabili dal Governo italiano. Questo è il punto essenziale di cui si dove tenere conto nel valutale la situazione, il Governo ritiene inammissibile ogni proposito di rinuncia; perciò il suo programma é oggi questo: Patto di Londra, pffi Fiume. Da ciò si comprende come non abbiano condotto a risultato le trattative intorno alla formula ufficiosa che rappresenta una notevole riduzione di questo programma Le formule di tale natura non sono mancate, ma, conosciutele m forma riservata, il nostro Governo le ha scartate. Verrà forse domani una formula che renda possibile la discussione? In tali condizioni di coso ai annunzia che il Ministero Orlando ha preparato il proprio piano, che consiste nell'atténdero, ina tenersi preparalo agli eventi Essi maturano e saranno realizzati al momento opportuno " * .i * _i li f f su . -4 - 5j-> a- m 2 drr 10 ! Nei circoli nostro paese conseguenze, tato dinanzi rùtile quali ì dice che se il autorizzati si dovesse scendere ad estreme lo farebbe dopo aver prospet\'. mondo civile le condizioni stato posto dalla violazione, per colpa altrui, degli accordi conclusi. Sia però, nel frattempo, i mezzi estremi po ! tranno essere evitati, tento meglio. Vi hoi prospettato la situazione quale è conside 1 rata negli ambienti governativi. S.