Il discorso di Tittoni e il voto unanime del Senato

Il discorso di Tittoni e il voto unanime del Senato Il discorso di Tittoni e il voto unanime del Senato a a i e . , i a a l i o o a l e e o o o t o a r e n o l o i o a o u i Roma. 29, nottu. La seduta è aperta alle ore 18 sotto la presidenza del presidente SONASI. Entra nell'aula' il president* del Consimile Tutti i senatori e<l il pubblico delle tribune, in piedi, applaudono luiitiamente. li presidente d^l Consiglio fa cenni di 1 iiiKruziauienio. Viene ti aia lettura dei telegrammi inviali al presidente del Senato : da l'iimic, p dalle citta della Dalmazia, Spaiato, Traii, Brazza. Alla Une della lettura di okiiì telegramma i senatori, in piedi, applaudono lungamente sridando: ..V'iva Spulato! Viva j'rau : Viva llraz^a ! ». Anche il pubblico dalle tribune applaude unanime. Entra il iiiihistro degli Affari esteri. I senatori applaudono in piedi lungamente. Grida di viva Sonnino! il pubblico delle tribune applaude pure. I! ministro desìi Affari esteri fa cenni di ringraziamento. ' PaBSn>B.\TE■ - Sui A. R. il Principe \dalberto di Savoia-Genova, avendo compiuto il Si.ò anno di etù, entra di diritto a far parte del Sena 10. Sua A. II. ha chiesto di essere- ammesso al giuramento nella seduta odierna (applausi). Il Vice-presidente, senaiore Paterno invita il presidente ed il gdfteralé '-àcnatòTre Diaz rli introdurre nell'aula Sila Altezza rRéà' le. Entra nella salai Sua A. II. il Principe A-" dalberto di Savoia-Genova. Tutti i senatori, I ministri e il pubblico applaudono in piedi Sua •V. Il il Principe Adalberto di Savoia-Genova prosili giurarriento. PRESlDBNTK': — Altezza reale, il Senato, che ha l'altissimo privilegio e si gloria di annoverare fra i suoi membri sei valorosi principi delia magnanima Casa di Savoia, a cui l'Italia dove in snn redenzione, ò felice che oegi. nella giovano augusta vostra persona, c.'io con strenuo valore ha combattuto pfir la comp'e'.-i riv-nd'eaz'one dei suo! imprescrittib li diritti lapprovazinnl). un nuovo anelio si sia asgiimto. che sempre p'ù strettamente lo avvince alla nostra gloriosa dinastia fnpproviiznnil. E l'avere l'Altezza Vostra scolto, per entrare no".i nost-n famiglia, questo giorno storico in cui l'Italia tutta fremo A', indomàbile slanciò d'amore p^r l'tilt-mo lembo della sacra sua terni contesole con lne.onoep blo tenacUi iapplsusi), è augurio elio la dolorosa questiono avrà pncliìca soluzione (approvazion' e elio la pn'rla nostra completamente integrata nei confini che natura lo ha sognati (approvazioni), diverrà notante elemento di concordia tra i nopoli. arra sicura di stabile 1,-pn'cP fra 1p Nnzlot'i (njinlfliteiV. T-^a gli applaus1 doi sonatori il Prtnc'np Adalberto di Savoia. Gepovi. va a prenderò posto nello stillo assegnatosi!. . - PR ESCARA, segretario, dfl lettura dell'ordino del giorno che è identico a quello votato dalla r.-m.-ri ; Il PiRPiSTDRNTE da racultn al sonatore Titton: Ti mmaso di .svolgerti auesfardine del giorno. TITTONI TOMMASO Urani di viva attenzione): Hanno voluto ,1 colleghi che io. svolgersi l'ordine de! giorno proposto al voto del S nato ed io, poi chè mi senta turbato do ina emozione pi- fonda e banchi'* dubiti di riuscire ad elevare la mia parola all'altezza del moni Mit.-. storico, che attraversiamo ho obb?d.'o p rene ho considerato che in continge, ze c/sì gravi, cosi difficili, cosi delicate In ilNi*;*pl'na è il primo e il piti Imperioso dei doveri. Brmss ma . Dinar.zi al mondo civile è st-iti, espresso il dubbio che il popolo italiano ■ì la sua rappresentanza nazionale possano essere più tepidi assertori dei sacri diritti d'Italia di quel che non lo sinmo stati i suol rl».eg.ili «ha Conferenza di Parigi. Cmc mai è potuto sorgere in lira monte umana im dubbio cosi ing iirioso, per la nazione e ,pel .Parlamento Ital'ano e contro il qualo protesta mito il nostro passato contro il quale fa solenne, testimonia; za tu'ti la nostra storia? oa 1 giorno in cui iniziammo il nostro risorgmento e ritrovammo la iìerczza. la conconi a. la coscienza 'nazionale, che da secoli avevamo smarrito, ci è fo-rse mancato l'animo in, any, ,«t«nte nelle ore di sconfortoT Antonino l'rsc chinato il capo una sola volta 'l'ii ri r,ui di avversa fortuna?... Mio stran oro amico o nemico non abbiamo forse uiostrat,, sempre che, nei momenti solpnni l5?^v,cVtLnel q,ra,! f"0 ««ere m isso, ini torse f nostro avven-re e compromessa la nostra Stessa esistoniza, non ci sono più dissensi F.he 0 !? recr.m nazioni 0 tutta la iti , ;n^„rucm,1J"ta. nell'onda sacra del picc né ?,H' £n?®M,a toWtìlla divino della couc..ro.a si leva con un magniilcn siaooii-, 1 ',„h ?un f Possibile che ci sa eh-: vocia còn- ' tir ìerÌAhihe 'jrete,"la *'e il premio Iella v ttorta debba esserci rapito, che 1 sansrue d« tutta urta nos ra generazione debba "èsse?e ìsmo sparso invano, che il consumo d quasi ! fja ricchezza debba essere Italo .niit le, elio il concorsi, effìcacissjmo. che nor 1 rfifra?'»n?"a gusm aUa l'a"sa comune e che Somllifi8,4.. a-PPrezMi'ono e riconobbero noi momenti di reptazione e di ans*'a debba oag essere oimentica'o Non è nhssibie cha rjnangano genti ital an'e non ricongìun'e kt 1 It.'il'a non è poss;bile che. nell'a4e*to pcononneo e coloniale del mondo sano negati ?„'.r° È gSS*?* esse"?'a" alla vita; del quali tutt gli Stati hanno bisogno e senza 1 quali non. potremmo por'are il concorso della nostra antica civiltà alla evoluz one del progresso umano nella gara pacifica, tra le nazion (Applausi, approvazioni). Ah !, signori Scordiamo almeno due ep'sodi della nostra stor alì primo agli albor. del rsorglmento quando II. Re, rivolgendosi al paese d'ceva: . Da ogni pare l'accordo .'elle opin oni e delle volontà dmostrano quanto sia vivo l'amor patrio <n tutta la nazione e quan'ó essa sia matura pei suoi alt* destinici c quando il Parlamento. Il il o'tobro 1848 votava i| seguente ord'n» del gorno che anfo rassomiglia a quello che noi v. proponiamo. Udite: «Le dirhiarazionii fatte dal mm's'ro in forza delle quali non consentva pace fuorché quella che assicuri l'onore dello Stato e l'indipendenza d Italia passa alI ornine del giorno ». (Approvazioni). Il sfondo episodio c quando, nel 1855 come nel 1915 nldvmcdmielrvggqcsaatp'Ij o1 [r! ' tzI i I ! I ! s| ; i ! a T a e e a a a , - « e i o e i a a t i i i a o ro i à n ei l el oi e ne ln5 noi entrajnmo spontanoamemo in guerra a lìanco dell Inghilterra e della Francia. 11 Re d'Italia, nel discorso della Corona del 12 novembre ISòò d sso: «Non esita, ad unire lc.j mie armi a quelle che combat ono per la • causa delia giustizia e della civiltà e perl'iiv i dipendenza delle nazioni. Cosi siamo entrai-. m guerra sessanta anni p.u laidi; ina. mentre ii piccolo Picmuute al' Congresso di Par gi ebbe piena soddisfazione in guisa clic noi 18.7 1 la Camera nel rispondere ai discorso della Corona potè diro: «L lutila tene finalmente davanti all'Europa quel posto che le era assegnalo, 0 porche mai non siamo noi oggi in grado di diro lo stesso dopo 1 risultati al quali noi momen'o attuale è giunta la Conferenza di Par gi ? •Non- fummo compresi, ed ora ci auguriamo-1 che a. farci comprendere valga la nostra pn%, sento man West azione d.1 solidarietà nazionale. l.ipprovazlunl). E se le grandi Nazioni nostro alleate, alle quali ci collegammo fidenti ed alle quali mandiamo un caldo e fraterno saluto, volessero davvéro comprendere il frinito patriottico che da un capo all'altro della penisrla ha fatto vibrare nelle sue libbre.niù 'Intime l'anima popolare Italiana, non avrebbero che a sfogliare le pagine delle t^ro gloirioso storio Risalga ìli\m!?rlca alle sue j origini e ricordi la sua superba indigna1 zione contro gli atti di prepoipnzn dai quali fu indotta a dichiarare la sua indipendenza, [ricordi la Gran Bretagna lo sdegno del suo ! popolo quando Luigi XIV riconobbe ufficiai' mente a pretendènte Stuard come re d'Inghilterra: ricordi la. Fraiiicia l'esasperazione nazionale per la- minaccia del manifesto do.l I Duca di Brunswick. Non credo da così alte consid-razione devor scendere a spunti polemici o a schermaglie Tuttavia mi è impossibile di non dire una parola dei principi d W lson. Noi Li acclamammo er.itusiasticamente. Però io ricordo che. dopo rmdimontlcntolle finizione che il Capo della Confederazione americana ebbe nel nostro paese io ebb a d.'re, parlando pubblicamente. qu?Bte I prucise parole: Noi slamo ardentemente wilstjjxanl. ma ad un patto, o cioè che tutti gli altri lo siano Insieme a noi e nella.stessa misura nostra altrimenti non saremmo svHso. i nìaiu_uia saremmo sempìioemente ingapui. Ora, non ò poss.bile chu. fcTòpo chu senza te-! ner conto dei famosi prirjclpii tutti gli imperialismi, tutti gli appetiti, tutti gli egoismi sono stati soddisfatti, si pretenda applicare a noi i principi stessi. . Senza dire che in ogni caso, si contraddice anche ai prlnc'pli stessi quando si. contrasta a| Fiume. Ltalian tssima, di valersi dell'a.utodecislone. per real zzare la volon à liberamente manifesata di riunirsi all'Italia. Alla Delegazione di Fiume, a quelle delle altre città adriaI t'.che t'aliane, che, dopo un doloroso peliegr> ! ! naggio nelle grandi capitali, sono giunte tra I noi dedichiamo un penserò riverente. (Applausi). SI, è vero che Wilson, noi cun^gnaie ! le popolazioni Italiane agli slavi, dice cho sarebbero trattate da essi con equità e liberiò. (Commenti e risa Ironiche); ma non diamo foi«e noi maggiori garanzie di trat are con equità e libertà (Benissimo) le minoranze slave che l'Incertezza di delimitaz'on etniche assolute nelle zone di confine attribuirebbe a noi? Perchè, dato anche che questa situ.iz one rigeneri dei dulibi.. eliminare l'Italia, eie nel suoi aumenti 'erritoriali non guadagnerà che due milioni di ab tanti e dare invece tutte le preferenze alla Serbia .che da tre milioni sa| lira a dodici milioni di ab tanti ? Non abbia; mo noi 11 diritto di appellarci al mondo intero i contro questa preferenza inconcep bile, contro ! ques'a parzialità strana, contro questa Ingiustizia fiagran c ? (Approvazioni). Ma come garanzia ci s. offre la Lega delle Nazioni. (Commenti, si ride). Ebbene signori, consen.itenui di dirvi francamen'C che io reputo questa la cosa più tragica di questa trag ca ora E' stato promesso ai popoli un regln.e di pae, d giustizia e di eguaglianza. Ebbène, queste promesse non si fanno impunemen e nò uvanò. e quando non fossero mantenute, no' probabilmente dovremmo assistere ad un 'err.uilo scatenamen o della collera dèi popoli ■ Guai se dopo aver abbattu'o l'egemona tedesca, dovessimo accorgerci cho ad ossa, abbiamo sosilttiito altre egemonie, • meno brutali nello apparenza ma egualmente t.rann'che nella realtà! (Vive approvazioni). Guai sopratti'lo se. dietro questa egemonia di alcune grandi nazioni, dovesse nascondersi ima formidabile coalizione plutocratica .(Applausi), un colossale monopolio flnanz nrio per lo sfruttamento economico del mondo. (Unanimi e prolungati applausi). Ove un tale fatto si verificasse, le. borghesie liberali di tutte le nazioni alle quali è dovu'o 11 progresso e l'evoluzione democratea della società moderna, dovrebbero riconoscere con tr's ezza che esse si sono illuse e che la società si trova s Tetta fra due minaccic, quella di una abbietta anarchia da un lato e quella di un mostruoso accentramento capi'alistico internazionale dall'altro. (Vivissimi applausi. Signori senatori. Il presidente del Cons'glio vi ha parlato nobilmente, ha fatto appello alla serenità ed alla calma, e noi dobbiamo con lui non avere sconforti nè baldanze, ma dobbiamo avere la coscienza della gravità della situazione, trarre forza dalla santità dei nòstri diritti 0 della giustizia della nostra causa a sopratutto' dobbiamo avere fiducia nell'Italia rinnovellato dalla guerra, forte pel valore del suoi soldati di terra e di mare, unita e concorde per la virtù del suoi cittadini I (vivissimi applausi molte congratulazioni). SI' procede al voto per appello nominale. Il Senato applaude al nome del senatore Diaz, gridando : Viva l'esercito ! Viva Diaz 1, ed ai nomi dei senatori Greppi Giuseppe. Tittoni Tommaso. Valerlo e Zlpel. fi PRESIDENTE comunica il risultato delle votazioni: Votanti 191 — Votarono Si 191 . Il Senato ha approvato all'unanimità. Vivissimi e prolungati applausi di tutti i senatori 9 del pubblico delle tribune ; ripetute grida di : Viva l'Italia ! Il Senato sarà convocato a domicilio. La seduta è tolta alle 19,30. cfndzccrvvbBlsdefimvuouseMS

Persone citate: Diaz, Greppi Giuseppe, Luigi Xiv, Principe Adalberto, Tittoni Tommaso, Tittoni Tommaso Urani