Come si giunse alla rottura

Come si giunse alla rottura Come si giunse alla rottura ( I> al' nos t r o inviato speciale) PARIGI, 23 noti*, (ritardato dalla Censura'; r negoziati, per la soluzione <ìcì p falde mg. italiano alta Conferenza si sono rotti oggi. GU attimi tentativi dì composizióne sono. fallili, ih. giornata e. la delegazione italiana lascia- Paria'', in un'ora- così, arare, è opportuno attenerci, ai fatti nudi e ciudi con ima esposizione sommaria intesa a chiarire a situazione che è venuta, a formarsi, per precipitine vagì. I precedenti Fina a pache settimane addietro i problemi italiani verniero affiorati ri sbalzi dalla- Conferènza, mentre- si discutevano altre quesHùni e specialmente c/nelle francesi. Se. un aecordo fòsse staio agevole bastava toccarle per risolverle, subito. Evi dente meni e noti erri rosi, Occorreva, una lunga, dìsaoiiita a fondò, per lo, piale, vogliamo sperare siano stati fatti con candore ed acume i debiti, prepara#ui da ogni parte. Quésto esame rad-indie vakvtn.ciorri' quasi aita vigilia della con vocazione dei plenipotenziari germanici. La posi zionc era complesse! perchè i- membri non itaUa.nl del Quadrumvirato si trovavano in condizioni ineguali di fronte a.d Orlando, ha tesi del nostro primo ministro si concludeva in cinque, parole: . Piume e trattato di Lanèra. ». Orbene, mentre Lloyd George e Clemeneeau erana Impegnati sul trattato di Londra, Wilson poteva Invece, farne astrazióne perche l'America non io aveva firmato ni: iiconosciuto. Giunta, con l'ora- di- una soluzione improro(.•abile, L'ogrì George e. Clemenceau dissero-, « Il trattalo e stato' sottoscritto duV'lnghìlferra e dalla Francia, allindi siamo pronti a ioni, onere.- per Fiume, sulla quale non abdamò assunto impegno alcuno, si potrà tra ■ ade, etleLirsainracofuminVlimrnn,ilpaaidenmLWe.vlee dCc vaedteìhqe dpradare un.-punto di accordo. Ma per il momento \0tdovete-intendervi con Wilson sul trattalo che egli non riconosce, poi di lutto il resto discuteremo, insieme a. Si iniziavano in. tal modo i noti collòqui Wilson-Orlando. Essi si pròi.aenmw per quattro o cinque giorni, senza. : aggiungere un accordo. Orlando teneva, (ermo sull'intera, tesi, italiana., mentre Wilson toleva suddividere la questione ponendo la pregiudizìtie che egli non può moralmente "riconoscere il trattato dì. Londra. Perche? Per la ragione, che, secondo lui, è un trattato segrete stipulato senza consultazione dei terzi interessali direttamente alle sue clausole territoriali. Sri ri-guardi della Ttalmazìa. iinollre, ad avviso di Wilson, il Sfilila viola > principi Hi nazionalità. Ma il nocciolo della tesi v'Usoniana ìia ricercato nei fallo che il Presidente 1 si dichiara contrario ai casi delti trattati segreti, .pracl-amanao che quelli esistenti andavano abbandonati e che non. se ne dovranno stipulare mai più. Come sapete, Wilson, anche di fronte al 'taso concreto, si sentiva in numerosa compiitinta, e non. saltatilo in. America ed. in. Inghilterra, ma senza, dubbio massimamente in questi due paesi, infatti, quello che chiamiamo le democrazie di. America e d'Inghilterra hanno denunciato periodicamente il trattato di Londra come antitetico ai principi su cui ;• titola sorretta la guerra da per lutto e ottenuto l'indispensabile aiuto americano. Altre, cose possiamo dite che hanno denunciato, per esempio, i liberali inglesi, ed an.che alcune a »vnlagglo\ dell'impero Uriiapriico, attaccando su quésto] ■ terreno il. loto Governo. Ma il trattato di Loritira ai laro occhi costituiva il caso più palmari: e lo usarono, non soltanto per discutere del Governa •italiano, mo. altresì per colpire il Governo .inglese firmatari.i dei patto, vero e die a sottoscriverlo materialmente era stato mi ■uomo politico di porte liberali', sir Edward ■Grciji ma ora Girg e politicamente morto e girando egli firmò non on li ci paia, il moltiplicarsi del putito labourista, che e. wilsoniano senza riserve e del quale, i liberali inglesi debbono tenere moltissimo conto. Comunque, venuta la set tiro a mi scorsa a contatto con Orlando, Wilson mostrò di non. v.olere-nssoluiunicnle transigere fino al punto da condividere, coi firmatari l'obbligo contenuto in un trattolo segreto. Bastava il disaccorda svi trattato di Landra, per mandare a monte,i colloqui Wiison-Orlaiiila, ma- sorsero divergenze, anche sulla annessione di Fiume ull'ìtolia. A quonio riferisce-.'' ■il Presidente offriva bensì, gualche salvaguar[dia alla popolazione innegabUmenle Italiana ■ della, citta mi a e propria, ma consentiva ioU tanto a porre in. possesso dell'Italia, due Uolotti innanzi a! porto a titolo di garanzia n.a- \■vale. In tale maniera i collòqui in. parola r.esi tarano. In. la'e modo, risultò inconcludente, .domenica, scois"à\ una riunione quadrumv-iralc. ■ dove la tesi italiana ,-. 'juctla wilsoniano sii ■:trova:rona di nuù'èo farciti a faccia. Apprende-! irete forse in avvenire i particolari di quel eoa \vegno. 0>'i basterà ntmnieàlare come al suo '.sciògliersi fosse eoa venuto eli e la discussione Isctre.pbe stata continuata fra i soli firmatari \dei. trattato di Lonara. Se. Orlando avesse j potuto accordarsi con Lloyd George e Cle- ■ monacati, Wilson avrebbe riconsiderala la prò■pria posizione in base g questo eventuale u.c.. tordo. La riunione dei firmatali avvenne Iurte- ■ ai. scórso, pia per comprendere tutto bisogna richiamare alcuni eventi laterali che si veri- ifteavanò nel frattempo. Avue-iìiva in Inghilterra la clezion» di Ilulì '<* Lloyd- George ni scorgeva immediatamente 'la prima. Filippi dei conservatori giunti al dominio delia. Camera nello scorso dicembre. 'Ricominciavano a salire i liberali e abbiamo già detto quello clic i. liberali inalesi pensano dei fraitaio di Londra fórse conoscerete quello che ne scrivono > loro organi massimi, co. me il Daily News, il Manchester Guardian e là- 'N&tk.iv. .Von lasciatevi traviare dal fallo .che Lloyd George, ha investito l' giornale di lord. Korthclitffe, il quale e pure avverso, benché assai meno onestamente, al nostro trattalo. Lloyd George volle colpire lord Sortì)'cliffe non per Questo, ma. perche egli rimane il massimo fautore di ripa pare inesorabile contro la Germania Iti luogo di ava pace giusta, e. pcrehè lutti i liberali lo detestalo mar-, talmente. Intanto, avvenivano in. Uvtmonlu certi indizi diplomatici i quali protestavano da parte del Governo tedesco alquante, minzioni, di gio,ca-C alla grande sui negozia!; g, pare. Ili. .ponte hi auesto gioco, il quale a noi pare, un taì l'Inatadriplegdfitpcndgtlldtfdsrtqsui•noulmIlrpaocI pò' cieco e capace di farsi rovinoso per i/iollalitnte. ma sor rat,HI,, ed Innanzi latto p*r il'[popolo germanico, lo presenza dì irrisori a ,jrcrsames ea n su.u eonunuaui appong.w dire-■'■ -nemici delia niva essenziale per Germania^ vale a dire per l'Inghilterra e la. 'francia.. Sarebbe stato meglio che anche, in 'solidarietà Italiana fosse slata riguadagnata 'subito, ma l'Inghilterra e la Francia, ili fronte ai nuovi tentativi le-.lesehi e di-fronte al disaccordo persistente fra i delegali gialloni e rpjelll americani, potevano [are soltanto due 'rote: Cf-^tntcfrsi subito il meglio possibile con *'America. costituendi» un blocco a tre., e poi provarsi al accordare il dissidio itolo-amerl- ■ ano pei i ieosliliilre il 1)1 oc co a quattro prima dell'anice, dei plenipotenziari, pernici. Cosi. è , evenuti.' li blocco a tic e stato costituito in tleph.lt.ivd olla noe deità, sei'imnna scorsa, L'Americo e Vlugh'tle.rra erano naturalmente, ironie perche fra Wilson e Lloyd George non. sappiamo sia mai. sorta una nube. La. Francia in.eere. tolse l'occasione per prò,, celarsi garanzie militari almeno, per il: tempo che. occorrerà olia Lega delle Sazioni per esercitare funzioni complete, in verità, la Francia, domandava addirittura, una' alleanza difensiva in. regola, ina. ciò le .venne riputalo. Piuttosto, VlngHillerra, a quanto risulta, ie. offerse di impegnarsi, a lanciiare. sul. eoii.1ihr.nle. un inirnedlato Corpo di spedizione, qualora la Gern,«viri aggredisse all'improvviso la Francia ili- Violazione ilei troiaio di. pare. Wilson, da parte suo ,si, offerse ai francesi, di richieder,: ai Senato u ài cri cario di. fare lo stesso in nome dell'"Amerino. Egli promise di espone ai. senatori Ui situazione, e di invitarli ad- assùmere un imperino analogc o quello inglese. Le norme costituzionali' non. permettevano a. Wilson ih. promettere, di pia. Allora-, Clenìciie.van. fere i. suoi conti ed accettò le. due oflette, che alcuni dicono siabCttc per iscritto e destinate a. pubblicazione I-risemi: al trattalo di pace'. Crisi il. blocco a. tre renne alla luce. Comprenderete che non. è una alleanza vera c propria perche, si riferisce solo olla ossei vanso del- troiaio di. pare da. parie dei tedeschi ed. ha carattere provvisorio dovendo a suo tempo dissolversi nella lega delie Sazioni. ìhii la Critncia. che dopo tutto a quando a. quando su ancora fare della, grande politico e so quello clic rimanga in America, ha crèdulo utile siipu'prc questa, intesa, che la terrà politicamente e finanziariamente nel migliori rappòrti, possìbili con. gli. Stali Uniti, Tatto \0tmto * avvenuto lateralmente, dittante ì. ten. 1 a o\ o] : e i d e o a o a, '' ra U - , c. ii e-! a o e ri e e- òc.. e- a i- lì te al e. o o lo. e o di nt)e le urzi el oIli. n tallii pei appianare li quesFioni itatan F, adesso torniamo al-convegno di lunedi tra ì firmatari, dèi trattato di Londra. E' di publ'Ileo d'otwnio II. fatto che In questo convegno Inghilterra e Francia si. dichiararono pronte ad assoivere tutte le, promasse fatte nel. trattato, ma apersero la discussione sulla sorte di Fiume. Ciò che questo significava era. etniarissimo, l'videntemente si sollecitava un compromesso. Clemenceau ha fatto parecchio nelle ulime. settimane cavandosela alla meno peggio in maniera da scnirsi ora attaccato dai j due poli, dall'Echi) de Paris' e da/i'Humanite, fi che coinvolgi': una. specie di equilibrio centrale. Quelito a Lloyd George, égli c art irapenitente seguace della ma. 9i mezzo. Siccome i nostri delegali nella rigatone ài lunedi- ritennero impossibile accogliere il punto di vista, degli altri due, il. convegno si scio glie.va con. un disaccordo fra gli slessi firmatari del. trattato di Londra. 1 giorni oppresse, le, conversazioni si. riprendevano solo fra Or landò e. lloyd George, qticsi:'ut'Un:a in. cerca di una lormula di accomodamento ed in contatto continuo crm Clemenceau e Wilson} Sci frattempo. Orlando cessava provr-isoriàmcnfc di. partecipare al Consigli dei quittro. Fino a stamane le cose proseguirono cosi. L'ultima fase Il primo passo verso la. rottura è strila realmente, compiuto oggi. EiSO è. stato anche t'ultimo. Iersera la situazione, restava dura, ma qualche barlume di miglioramento era, abbastanza palése. SI era ancora alla ricerca di una forviala conciliativo e non si poteva a.ffatio disperare dt trovarla, come ne. sono state •ruvatc tonte in altri temW. Adora inoltrata',.i delegali dui nostro Governo si riunii uno all'Hotel Edoardo VII e. stenoevano -in memoriale in cui veniva, formulato iuna nuove preposta in nome dell'Italia per ialolasionc della questione adriatica, lì domi-mento stabiliva nettamente che si. trattava del-I ultima, proposta italiana di oggetto, territoriale e finiva dichiarando che la mancata, uccellarione do parte delle Potenze alleate e dcll'A: picrica, avrebbe reso Impossibile un'ulterioreacquiescenza della delegazione Italiana. Questa noia ventv: comunicata entro io mattina d' ogai pe via indiretta, al presidente Wilson, e. chetlameritc a Llond George e Clemenceau. <in,o ala '' non era accaduto altro. Ci risulta •11?, all'ora suddetta si presentava aita sede deliri delegazione italiana un segretario particolare, dì UO.ud Georgi, il quale era. ricevuto dal votile. AhOtiaridl, segretario di Sonnino. Egli uro Inta-icato di comunicare, alla, nostra delegazione in nome non solo dei. plentpotenziaH inglc*t ma anche di quelli francesi ed ametieani. che Inghilterra. America e. Francia aer.-tiavatt" luti-' le proposte contenute, nella nota Italiana all'infuori del punto che. riguardava Fiume, la note, del nostro Governo, concepita «■ine ab'vmo visto in termini finali, esigevaC/M Piume venisse dato, in piena ed assoluto sovranità all'Italia, Al messaggio delle ire potenze associate fu itaiurmenlc domandato quali obbiezioni sollevassero l'Inghilterra, FA mei-tea e. la Francia, alia soluzione preposta dalI Pltalia nei rispetti di Fiume. E' staio risposto che le. tre potenze non potevano ammettere una. sovranità, piena ed assoluta per ano sbocco marittimo come quello in parola. La soluzione clic, secondo Vaviiso dei messaggeroAmerica. Inghilterra e Francia caldeggiavano per Fiume, era farne una ciMà libera. Ma isegretaria di Liogd George non era. informalo se si intendesse conferire per il reggimento di piuma un- mandato alla Lega delie Suzioni, oppure all'Italia. Udito tutto r-tò. i nostri, delegali, ebe in quel m-omenlo tenevano un consulto, credettero opportuno aà.-odore immediatamente quale fosse, il regime che America, ed Inghilterra credevano necessario per la città in contesaE' stalo quindi telefonato senza indugio a Wilson ci à Lloyd George al quali si nolificaia che l" delegazione italiana avrebbgradila Inviare lóro senza indugio il contMacchi di Cenere nostro ambasciatore a Washington ed e marchese Imperiati nostro ambasciatore a Londra. Da parte di Wilson stato risposili, con molta cortesia. 'c/Ve <'i?'trovava libero e che attendeva V. marchesìinperiali al più presto. TI'nostro Ambàscialal t?***tlnrilZ*?\*6n forìtorii a raggiungere l il'[,*„lS ministro inglesi, lì r,', a residenza del primo ministro inglese:. „ . toqnio i staio abbastanza breve. Lloyd George-ina spiegate, che. a parere suo e dei siioi..,calia \ÌClJhl pfume dorrebbe essere resa città ila. in ta te di e ue on poi rl- beta vera e pronria; sottratta ad ogni formdi controllo speciale. Egli quindi pregava imarchese Imperiali di comunicare ai rappresentanti del Governo italiano che, qualoressi credessero prendere in considerazionquesta formula, avessero la cortesia di'- farglsapere qualche cosa in serata: in mancanzdi ogni replico. Lloyd George avrebbe ritenuta, per respitita ' sua propozta. il marchese Imperiali età di ritorno all'Hotel F.d-jfjf do VII verso le Iti e mezza e recava oll'on. Orlando la sua ambasceria. Poco appresso, i. nostri delegati, leggevano sui Temps il 'lesto del programma, dì Wilson su' Irma- del riassetto adriatico. Tale programimi e giunto così ufficialmente inatteso aita nostra delegazione.. Si afferma che la. formula </'' riassetto .contenuta nel. programma nega all'Italia varie concessioni che. inneee.'Secondo l'ambascieria. di due ore innanzi del segretario di Lloyd George, risultavano immediatamente accolte, dalle, tre Potenze associate. Stasera, i rapfircse.nta.ntt del. nostro. Governo hanno incinto ai. delegali, francesi ed inglesi una lettera in cui si dichiara- che. mentre la delegazione stava, ancora, discn.le.naa per ixpvare una. soluzione, usciva: per le' stoìnne a. litrigi il programma, di. Wilson di cui. i nostri delegati erano all'insaputa.. La lettera aggiunge che i Governi, alleati, si sono vincolati verso l'Italia nei diritti e nei doveri, c. qiiituìì. chiede se ormai sia. eompaiibile e. logica, la permanenza della delegazione, italiana, a. Parigi MARCELLO PRATI.