Importante assemblea della Lega industriale

Importante assemblea della Lega industriale Importante assemblea della Lega industriale Per una maggiore e più stretta unione , Per esaminare l'attuale situazione industriate e stata convocata l'assemblea generale delia Lega industriale. La riunione riuscì imponente per numero d'intervenuti. Fra. i presenti erano 11 cav. ufr. Annibale Bocca, il cav. uff. Richiardi, il comm. ing. E. Debenedetli, il comm. ing. G. L. Pomba, il comm. Enrico «ossi, il rag. G. Mercandino, il comm. Craponna, il cav. U. Farina, il comm. Giuseppe vigllardi Paravia, il comm. Retnmert, il cav. ng. Giuseppe Garbasu&'i. l'ing. Soria, il cav. Bosso, il cav. uff. Goretta, l'ing. Ferrabino, 'ing. Pugliese, il cav. Po'a, l'ina Cattò, l'ing. Piglione, l'ing. cav. Guidetti Serra, il cav. G. Agnelli, il comm. Tedeschi, il cav. Fulvio Arcozzi Masirfo, il comm. Girardi, il cav. Carminati, ring. Fano, ring. Pellicciotti, l'ing. Boella. il cav. uff. Lobettt-Bodoni, il rag. Freschi, l'ing. Vitali, il comm. Abpgg, il cav. Coen, il cav. Venchl, il cav. Gardtno, it cav. rag. Beria, il comm. Antoniazzi, il cav. Guardini, il cav. rag. Terracini, il cav. Patriarca, l -cav. Ambrosctti, ecc. Presiedeva il 'comm. ing. Dante Ferraris, assistito dal vice presidente uff. Cesare Fiorio e dal Segretario generalo avv. Gino Olivetti. Aperta la seduta, il comm. Ferraris espiimencio brevemente la. ragione della riunione. Egli nota come gli industriali dopo aver compiuto il loro dovere durante la guerra, abbiano compreso come il loro compito non era finito, anzi più grave e più complesso <livenava nel passaggio dall'economia bellica alla nuova situazione determinata dalla firma del'armistizio. Il compito non era -solo tecnico ed economico, ma sociale e politico: spettava all'industria affrontare i gravi problemi derivanti sia dalla mancanza; di materie prime e di combustibile, sia dalia, sospensione delle orniture belliche, sia dal dover iniziare la produzione di pace in una' completa incertezza sulle condizioni in cui si poteva produrre oggi e vendere domani. Ma Oltre a questi vi erano i problemi operai, connessi a ftit.'à la situazione politica sociale e psicologica creata dal dopo .guerra : occorreva comprendere lo spirito nuovo che pervadeva tulle lo nazioni: e gli industriali italiani, non ostante che l'Itaia fosse il paese in condizioni industriali più difficili, addivenissero cqsì ad un atto1 di audacia, ad una serie, di accorili cogli operai, che met'evano di sbalzo l'industria italianaalla, testa dell'industria inglese, americana e rancese. L'Italia' è il primo paese che ha atuato l'orario di otto ore nell'Industria per iberi accordi conchiusi tra industriali ed opeai. E a quos'a concessione si accompagnarono non lievi vantaggi d'ordine economico. Oroutto ciò ha posto l'industria italiana, in condizioni assai diffìcili, elevando i costi di produzione ad altezze tali per cui sono ragionevolfftle preoccupazioni degli industriali circa 'avvenire dell'industria italiana, la quale deve pure pensare a sostenere la concorrenza, straniera. E poiché attualmente per le indus'rle nemmeno il più esagerato protezionismo porebbe evitare i danni derivanti da questo tato di cose, gli industriali ritengono oggi che non sia più possibile ormo! seguire gli onerai nelle loro continue domande, lo quali i susseguono sovente a distanza di pochi giorni, talvolta anche quando i concordai non lo permetterebbero. Gli industriali itaiani sentono ora una grande responsabilità per l'avvenire industriale d'Italia: sanno che oltre i limiti attuali non e consentito andare, perchè ciò significherebbe l'impossibilità di esistenza per l'indus'ria italiana. E, come prima si sono dagli industriali concesse le otto ore, non per debolezza ma per cosciente viione della necessità del momento, cosi oragli ndustriali sono costretti a non accogliere più arghe domande di miglioramenti per una cociente previsione del domani. Certo il problema industriale si connette trettamente con quello del caro-viveri; ma il emplice aumento delle paghe non fa che aggravare il costo della vita, e non costituisce certo la soluzione di questo assillante problema. 'E' solo una prrttflcra alhirìen'ar'e 'diversa da parte dello Stato che può giungere ad un risultato efficace: e di questo si manifesta ogni giorno la necessità e si invoca con sempre maggior voce l'attuazione. Onesta situazione richiedo tutta: l'attenzione degli industriali, che devono esaminarla con tutta la seenità, ma anche con tutta la fermezza che ssa richiede. L'esposizione del presidente, vivamente op-Slaudila, è oggetto di ima lunga ed animata iscussione, cui prendono parte il rag. Frocht, il cav. Bosso, il cav. uff. Lohetti-Bodoni, 'ing. Baroni, il oomm. Vigliardl Paravia. Infine, come sintesi e conclusione dell'ampio dibattito il cav. uff. Lohetti-Bodoni propone al voto dell'assembleai, che lo approva all'unanimità, il seguen'e ordine del giorno: «I-soci della Lega industriale di Torino, appresentanti tutte le categorie di industrie piemontesi., convocati in assemblea generale traordinaria per deliberare sulla situazione reata alle industrie stesse dal ripetersi delle domande di aumenti di mercedi e di stipendi da parìe di operai, capi-tecnici ed impiegati, subito dopo l'adozione del nuovo orario ridotto; « Considerato che già. nei mesi scorsi gli ndustriali non esitarono a fave miglioramenti conomici notevolissimi mentre riducevano ad otto ore l'orario di lavoro, che a ciò si indusero per spirito di civile abnegazione, senza ccepire quanto alla riduzione degli orari, la ntempes'ività di ini provvedimento che, per non essere ancora adottato in altre nazioni più icche della nostra, avrebbe costituito una. nuova manifèsta condizione d'inferiorità al'industria nazionale, già tributarla, di quei paesi per le materie prime; • Considerato che dopo quelle.rilevanti conessioni, essi industriali vengono ora assedta'i da sempre nuove richieste ili migliorie, menre ancora le industrie si dibattono sotto la crisi del repentino passaggio dai lavori di guerra ni lavori di pace, mentre perdura no. oriameme una preoccupante deflcenza di afari e mentre l'industria non è puranco riucita a rendersi preciso conto dell'offerivo maggior costo dei prodotti occasionato dal nuovi gravami di paghe aumentate, di orari idotti, e di diminuita produzione, ne ancora onosce quale sarà il futuro regime doganale i fronte alle tendenze protezionistiche di tutti gli altri Stati; «Considerato elio, fra le nuove richieste, alune sono In aperta violazione di accordi .reentemente stipulati, altre sono cost eccessive a precludere ogni possibilità di amichevoli oncordati, e tutte insieme considerate, si rivelano come le esponenti di un più vasto e adicale programma diretto a sovvertire non olo l'organamento industriale (come apertamente si proclama e si stampa; ma benanco ogni forma di civile ordinata pacifica convienza fra le varie classi sociali; «Considerato che l'attuale situazione derivante dal costo eccessivo della vita non può ssere risolta colla corsa all'aumento di paghe stipendi, la quale esaurendo le industrie, non riuscirebbe che a provocare nuovi maggiori rincari, laddove occorre una energica azione di Stato che migliori e renda più abbondanti gli approvigionamenii del Paese; «Ritenuto che allo stato attuale occorrono ria parto degli industriali una vera effettiva disciplina e l'abbandouo di quegli atteggiamenti opportunistici che potrebbero essere inerpretali come segni di debolezza, e che 11 arebbero coinvolgere nella responsabilità dela rovina-definitiva irreparabile dell'industria taliana; « Riconfermando alla Presidenza ed al Coniglio della Lega la loro piena, fiducia, e approvandone l'azione sin qui svolta in perfetta oncordanza coi criteri e colle finalità espressi nel presente ordino del giorno; «Deliberano di rivolgere invito alla Presidenza ed al Consiglio perchè portino a compimento nel più breve termine dì tempo possibile l'azione già inizia'a. per un maggiore e più positivo affiatamento fra gli indùstria!?, affiatamento q.he potrà solo dare risultati praici, quando siano stabiliti ai singoli soci preisi vincoli, precise sanzioni e sia d'altra parte garantita loro la piena solidarietà dei colleglli tutti. E per intanto si obbligano di sotto- Sorre alla Lega ed interdirsi tutti ogni isolala eclslone in merito a domande che, come talu.e già presentate, esorbitando dal campo umano e sempre discutibile dei miglioramenti economici, tendano ad invadere altri più vasti ampi, a scuotere le basi della struttura indutriale ed inceppare il regolare funzionamento degli organi statali annientando insieme la proprietà privata e la libertà individuale».

Luoghi citati: Fano, Italia, Italia', Torino