La Camera e la Conferenza

La Camera e la Conferenza La Camera e la Conferenza L'improvviso ritorno di Salandra in Italie - Poche sedute dopo la. Pasqua. Roma, 7, notte. It ritorno alla capitale dei ministri assenti on. Facta, Bercnim, Fera, Girardini, prelude alla convocazione di un Consiglio di ministri nel quale verranno fatte Importanti comunicazioni riguardanti la Conferenza della pace. 11 ritorno dell'on. Salandra e la notizia, oggi partita dagli ambienti ministeriali, che sarà tenuto fermo alla data del 23 aprile, assegnano importanza sempre maggiore alle notizie attese da Parigi. Gli intimi dell'expresidonte del Consiglio attribuiscono unicamente a ragioni di salute l'abbandono dei lavori della Conferenza da parte dell'on. Salandra. Pero, senza mettere in dubbio le affermazioni secondo le quali i medici avrebbero suggerito por il male d'orecchio, di cui l'on. Salandra soffre, il soggiorno in clima meno umido di quello rli Parigi, si pensa nelle sfere politiche romane che. altre ragioni, sinora ignorate, abbiano concorso alla decisione rlel ritorno in Italia. Invece, la notizia che l'on. Orlando intende, per quanto è possibile, mantenere l'impegno assunto di riaprire il Parlamento per il -23 aprile non produce alcuna sorpresa dopo l'annuncio, contemporaneamente dato, di una breve sospensione dei lavori della Conferenza nei giorni che precederanno e seguiranno immediatamente la Pasqua. L'on. Orlando è partigiano del si stema di mantenere i rapporti tra Parlamento e Governo, ma non desidera, come i precedenti dimostrano, le lunghe discussioni su problemi delicati come quelli della pace mentre dura la Conferenza, e però intende servirsi della convocazione del Parlamento per te nere informato il paese circa quanto il Governo ritiene opportuno ad esso comunicare. Nel momento in cui lo vedute del Governo, in seguito u! prolungarsi di un dibattito imbarazzante., non coincidono con quelle dei deputati iscritti a parlare, il presidente del Consiglio si serve di un mezzo o di un pretesto ed invita la Camera a prorogare i suoi lavori. Bisulta pertanto pienamente probabile che, fedele al proprio metodo, l'on. Orlando si proponga di presentarsi al Parlamento subito dopo la Pasqua per dire ciò che potrà diro o sarà nell'interesse del Governo di dire sullo andamento dei lavori della Conferenza. Però è ila notare che si ha cura di aegiunero trattarsi in ogni caso di pochissime sedute suscitando cosi la protesta immediata di coloro i quali vogliono discutere a fondo sul problema della pace e insorgono contro una ripresa parlamentare che rappresentasse quello che essi definiscono una burla. Nel tempo s'esso vi sono altri, i quali, per contro, spingono le loro illusioni fino al punto di confermare che nella prossima ripresa parlamentare sarà discussa la riforma elettorale, e citano, a prova, le' parole pronunciate in segno di promessa dall'on. Orlando nell'ultima seduta della Camera. Orbene, su questo punto della riapertura della Camera e relativa discussione, punto che suscita impazienze, speranze, ammonizioni, c bene presentare alcune osservazioni per ricondurre le cose sul terreno della realtà. E' probabile, semplicemente probabile, che la Camera si riapra il 23. E' invece estremamente dubbio che l'on. Orlando colga, tale occasione per discutere sui preliirii. nari di pace ; anche più dubbio appare che i lavori parlamentari abbiano tale durala da perme.tt.ere, dato che altre questioni non reclamino la precedenza, la crande riforma el^ttoralo. Un fatto deve rimanere fermo, che cioè il Governo non ha preso alcuna deliberazione definitiva. Tutto è subordinato alle vicende parigine di questa settimana, che nei nostri ambienti parlamentari viene definita la settimana di passione. Un risultato, un episodio imprevisto dei lavori della Conferenza, possono sconvolgere il piano ministeriale, possono cioè annullare l'attuale decisione di massima. di parlare al Parlamento il 23 aprile, consigliando invece un nuovo rinvio. Ad ogni modo, anche se la riapertura, avverrà, il 23, risulta estremamente imprudente prevedere la natura delle comunicazioni del Governo, il seguito alle quali esso possono dare luogo, e la, possibilità, di successive discussioni su alili argomenti. Siamo pio ohe mai in terreno di completa assoluta incertezza. Il Governo non sa oggi, dato che la Camera si riapra fra 15 giorni, ciò che dirà, ai deputati perchè non conosce, ancora il risultato definitivo della Conferenza, rispetto alle, rivendicazioni italiane. Soltanto allorchè il Ministero conoscerà ciò che la cosi detta settimana di passiona riserba all'Italia potrà decidere c da tale decisione scaturirà, tutta la situazione parlamentare. Comunque, pure ammettendo come ipotesi probabile che la Camera riprenda i lavori il Si, è lecito presumere che la riapertura, destinata ad avvenire in una pausa dei lavori della Conferenza, avrà pili che altro carattere di comunicazioni del Governo e non consentirà, salvo il dileguarsi miracoloso dei problemi italiani della pace, una lunga discussione sulla riforma elettorale. Il momento che attraversiamo corrisponde, per le dichiarazioni di ministri, al più grave e delicato mo mento del periodo della nostra guerra. I problemi del nosU'o vettovagliamento, per quan to si riferisce ai rifornimenti dall'estero, del trasporto del carbone e delle materie prime, chiedono, insieme a quelli che vengono dibattuti a Parigi, tutta l'attenzione del Governo e del Paese. Perciò, in ogni caso, se alla di scussione di una riforma elettorale si dovrà venire, sarà soltanto in un successivo periodo di lavori parlamentari, che nou è da escludersi possa tenersi in maggio. Per ora. sono in progetto — badate, soltanto in progetto poche sedute destinato al bilancio di chiusura avvenuta, oppure presunta della Conferenza di Parigi per lo questioni italiane. i e Ci telefonano da Moina, 7 notte: Il Giornale d'Italia, pubblica: >• In quesi ■. ultimi g>ioroi era molto diffusa ed accredi tata la voce che la Camera, aggiornata per decreto per 11 prossimo 23 aprile, non sarebbe stata convocata per assoluta impossibilità di un ritorno del Presidente dal Consiglio. Siamo informati che la Conferenza di Parigi si interromperà, per pochi giorni in ricorrenza defila Pasqua. In tale occasione il Presidente del Consiglio farebbe una breve puntata a Roma per convocare la Camera per due o tre sedute •. Sulla riapertura della Camera il Corriere d'Italia pubblica: L'on. Orlando sarà a Roma la vigilia di Pasqua e durante le vacanze, che la Conferenza di Parigi si accorderà in tale ricorrenza, egli vuole mantenere la promessa di convocare da Camera, sia pure per un brevissimo ciclo di sedute, le quali potrebbero assumere un'importanza storica se in esse, come da alcuni sii afferma per certo, l'on. Orlando comunicherà le conclusioni del trat¬ tvmteddiclgècvdddrmldhvrePcivctdddglmv9m1sLeprdSts( à ■. r a i a e i ri eo e, . t¬ tato preliminare di pace ». VA vanii! osserva: « Domandiamo se la Camera dovrà, come supinamente ha sempre praticato, mettere lo spolverino alle chiacchiere dei presidente del Consiglio, oppure se non dovremo discutere a fondo la politica dei delegatil italiani alla Conferenza di Parigi per tracciare ad e-sa le norme e le direttive del preliminari di paco. In conclusione, slnora H governo ha fatto quello che ha creduto e st è, infischiato cosi dell'assemblea nazionale come del paese. Parrebbe a noi che so davvero la Camera si aprirà il 23. sarebbe ora di fare sentire ài governo che sta negoziando una parola precisa sui destini d'Italia 3 del mondo». " Per ragioni di salute,, Roma, 7, notte. La Tribuna, recar « Ad un collega, che si à recato al villino Salandra per chiedere informazioni sulle cause che hanno determinato l'improvviso ritorno a Roma dell'ex-presidento del Consiglio, il capitano Vittorio Salandra ha detto che soltanto ragioni di salute avevano indotto suo padre a lasciare la Conferenza. « Mio padre soffriva da qualche tempo di un'otite. Ora il male si va. riacutizzandoi ed i merlici gli hanno sconsigliato il clima di Parigi come troppo umido ». « Ma nessuno crederà alle ragioni di salute — ha obbiettato il giornalista. — L'on. Salandra avrebbe dovuto fare ogni sforzo su sè stesso per partecipare a questa conclusione di lavori elio interessa l'Italia in questo momento.. Le cause del ritorno improvviso devono essere cause di tutt'altro carattere... ■>. «Che io sappia, non vi sono state altre ragioni ». Il telo jì fei trattamento del personale dei pubblici trasporti Roma, 7, notte. La tjaz-vlta Ufficiale pubblica il decreto luogotenenziale che modifica le disposizioni della legge M luglio 1913 relative all'equo trattamento del personale addetto ai pubblici servizi di trasporti e quelle del testo unico del 9 maggio 1918. U acereto stabilisce che la Commissione istituita culi l'articolò - della legge 14 luglio determini il trattamento del personale addetto ai pubblici servizi di trasporti. Le deliberazioni della Commissione sono nesa esecutive con decreto del ministro dei lavori pubblici. Nei dacrcii uon conformi alle deliberazioni della Commissione dovranno essere indicati i motivi del diverso provvedimento. Sulle controversie decide la Commissione. Contro le decisioni o contro quelle della Commissione u ammesso ricorso aiia 1 sezione deiConsiglio di Stato. La Commissione nominata,'"' con decreto nalu su proposta dei ministrò dar lavori pubblici è coruposia delle seguenti per-">-.., sene, che durano in carica cinque anni: un consigliere di Sialo, presidente: un consigliera di Cassazioni', vice-presidente; due funzionari per ciascuno dei tre Ministeri del tesoro, dei lavori pubblici, dell'industria, commercio e lavoro: un funzionario del Ministero dell'interno; un funzionario della Direzione generale delle ferrovie dello Slato: un delegato della. Cassa nazionale di previdenza; quattro inombri del Consiglio superiore del lavoro destinati dal. medesimo due fra i consiglieri di parte operaia c due fra quelli di parie industriale. Entro un mese dall'entrata in vigore del presente decreto sarà provveduto alla l'innovazione della commissione dell equo trattamento. i';ii attuali componenti potranno essere rieletti. Quando la Commissione debba determinare norme di carattere generale da applicarsi a tulio il personale o a particolari gruppi di essi, saranno chiamati ad as.-istore alla discussione con voto consultivo tre delegati della organizzazioni costituite di eser.-eiiM del pubblici servizi o tre, delegati delle- organizzazioni • costituite dal personale addetto agli indicati pubblici servizi. L'applicazione delle norme per il trattamento del personale secondo la leggo 14 luglio 1912 c del presente decreto è estesa, anche alle t.iamvie urbane a trazione rfteccanica, ai servizi pubblici di navigazione interurbana con motori meccanici. 11 personale stabile e in prova, sarà iscritto alla Cassa nazionale di previdenza, per la invalidità, e la vecchiaia degli operai, salvo nel caso ih cuii presso l'azienda esercente sia stata istituita una Cassa speciale. Il contributo da versarsi' alla Cassa nazionale c alle Casse speciali sarà del n por cento delle paghe « stipendi, tenuto conto anche degli assegni e indonnita. Analogamente a quanto viene praticato nei riguardi del personale delle ferrovie dello Stato, tale, contributo sarà costituito da una parte non inferiore al 9 per cento a carico degli esercenti, da una parte nou superiore'al 8 per cento a. carico del personale, che dovrà essere trattenuta a cura degli esercenti sulla paga, sugli stipendi, assegni o indennità. Per le. aziende le quali Iscrivino il proprio personale alla Cassa nazionale di previdenza, il contributo di cui sopra sarà assegnato: in ragione del i per conio individualo aperto a favore di Ciascun iscritto, in ragione rlel 3 per conto ad un fondo per gli assegni vedovili comune a tutte le aziende, in ragione dell'S per conto art un fondo speciale per la invaliditi! o la vecchiaia anch'esso comune per tulio lo aziende. Col fondo per gli assegni vedovili saranno» concèsse indennità per una volta tanto 0 assegni continuativi a favore delle vedove e degli orfani minorenni degli iscritti alla Cassa nazionale, di previdenza doijo un periodo di partecipazione al fondo non inferiore ai cinqua anni. Col fondo speciale per gli assegni di invalidità o vecchiaia saranno integrate le pensioni risultanti dalla liquidazione del conto individuale, aperto presso la Cassa nazionale nel caso di invalidità prematura e di vecchiaia. Saranno stabilite speciali disposizioni per gli acenti i quali abbiano già raggiuntò o che raggiungano entro i primi cinque anni dell'entrata in vigore del presente decreto l'età per il collocamento in acquiescenza stabilita nel regolamenti per il personale delle singole aziende. fili statuti d"lle i".'!.-:-''• speciali, approvati dal teslo unico (1 maggio 19)-i dalla legpre 14 Ilielio ir»12. debbono essere modificati in modo che il trattamento fatto ajrli acenti ad esse iscritti sia conforma a quello fatto acli agientl iscritti nlla. Cassa nazionale di previdenza secondo le <I - '>< » -1 :<i■ «ni del presente decreto. IV decreto enumera quindi I-i concessioni che potranno essere fatte agli esercenti por far Tronto asli oneri derivanti dall'applicazione del nuovo trattamento. Nel caso rli inadempieagfi da parte depili esercenti, la esecuzione dei provvedimenti suddetti potrà aver luogo anche prelevando le somme all'uopo occorrenti sulle sovvenzioni disponibili dello Stato e degli Enti lo(«•ali e. àui prodotti dell'esercizio. Lo stipendio dei maestri Roma, 7. notte. Si annunzia che itj stipendio minimo dei maestri elementari sarà stabilito nella pròposta fatta dal ministro della P. I. a quello del Tesoro in lire 2500. 'Lo stipendio massimo è ora oggetto di accurati studi, essendo subordinalo ai miglioramenti intermedi di carriera. \d ogni modo si. assicura che V cifre iniziali e finali degli stipendi non saranno molto lontane dalle richieste della classe magistrale. Un conflitto tra operai e troppe serba Triaste, 7, notte. Lo « Slotvenski Xarcd ■> di Lubiana pubblica' la notizia di incidenri scoppiati a Karstmik fra soldati serbi ed opsra;. Essendo avvenute delle risse coi serbi gli operai circondarono la stazione tentando di assalire la guardia serba che si difese facendo uso delle anni. Vi sona alcuni morti e lérit:.