Della "proporzionale" e di alcuni inconvenienti tecnici

Della "proporzionale" e di alcuni inconvenienti tecnici Della "proporzionale" e di alcuni inconvenienti tecnici In attesa che 11 ministero dica definitivamente qual'ó il suo programma in materia di riforma elettorale, non si può non riconoscere che questo gran tema dell'attualità politica ilaliana appassiona il pubblico con un crescente fervore di simpatie per la riforma medesima, com'è, stata proposta ed è tuttora agitata dai partiti più diversi. Per questa, propulsione sempre più sensibile della volontà popolare e dell'opinione pubblica la riforma dovrà bene imporsi in definitiva al Governo e al Parlamento; e In quanto da essa e lecito ripromettersi un certo risanamento della vita politica e parlamenterò italiana, noi volentieri ce ne facciamo fautori, come già abbiamo con tutta simpatia dichiarato. Resta da vedere, peraltro, quali pratiche attuazioni si convengano al nuovo sistema, elettorale, perché uscendo dal semplicismo del collegio uninominale non si perda in' astruserie e in frodi attraverso il più complicato ingranaggio dello scrutinio di lista c della proporzionale. I progetti finora presentati, a cominciare da quello dell'ori. Turati, montano questo ingranaggio con paziente cura dei particolari, ma nello spiegare ora al léttoro come si farà a votare con l'auspicato sistema, vogliamo richiamare l'attenzione dei malestri, dell'ori; Turati e di quanti altri hanno studiato con uguale amore il non semplice | meccanismo, sulla opportunità di" una più |pratiCa soluzione del problema relativo alla [designazione degli eletti. E' il nostro stesso ; compiacimento per la riforma progettata, la ' simpatia con la quale ci sen'iamo di oppog' giarla, cho ci rendono pensosi su quelli che ' a noi sembrano inconvenienti non Iiev.i del sistema onnvo !> stato proposto finora, considerato nella sita eventuale applicazione pra: tira: inconvenienti eh'' ci limiteremo a se-, gnalare per coloro che hanno la mig'tere j preparatone ad eliminarli o a ridurli quant'è \ irm ai Lamenta possibile. Ma per intenderci, bi j so^-na preméttere uno spiegazione al lettore j(lej' nuovo me.todo elettorale: la lezioncina è inevitabilmente poco brillante, saria ed utile a tutti i cittadini. ma necos- a r , n d a a e e i n a e l n n i e , a i ai a ild a eo e rzi o e e, o al o o L'attuazione del sistema della rappresentanza proporzionale presuppone ed esige una: nuova costituzione delle zone elettorali, necessariamente diversa da quella stabilita por le elezioni a sistema uninominale. Non essendovi più candidature di singoli rappresentanti, ma avvenendo designazioni di rappresentanze collettivo per ciascun partito, è ovvio cho occorrerà modificare i collegi elettorali, raggruppandoli in vaste circoscrizioni, lo quali, a seconda dei criterii di opportunità che prevarranno-nella discussione del progetto di legge di riforma elettorale, comprenderanno una provincia, o due Provincie, includeranno un minoro o maggior numero di elettor! e saranno rappresentate da un adeguato e relativo numero di deputati. Così in ogni nuova circoscrizione si costituiranno tanti gruppi di elettori quanti partiti si saranno affermati, e ciascun gruppo proporrà quel numero di deputati che sarà stato assegnato olla circoscrizione. In attesa della giornata elettorale ciascun partito, in ciascuna circoscrizione elencherà 1 nomi dei proprii candidati, consegnandone la lista all'au'orità governativa. Costituita; ad esempio, una circoscrizione di duecentomila elettori cho raggruppi venti attuali collegi, inserendoli o scindendoli nell'ambito di una o due Provincie, saranno assegnati a detta circoscrizione venti rappresentanti; ogni partito designerà venti nomi, i quali saranno PPPmlebtag1 hcibdtCSdPPPsqmcSvPPPsddssnpufficialmente indicati al pubblico ed alle auto- j rita governative, che disporranno per le eie-1 zioni, Per la votazione si adopererà una scheda j comprendente tutte le liste ufficialmente co- j stttuitc e consegnale: due, tre, quattro, quanti partili si saranno affermati. L'elettore in quo-1 sta scheda ha! dunque, sott'occhi tutte le liste. E ne lia la scelta. Esso deve essere avvisato che non può votare che una sola lista, cosi ce me essa gli viene presentala nella scheda, senza aggiungere o sostituire nomi di- candidati. Nella detta scheda le varie liste -sono riconoscibili anche dagli analfabeti, perchè ciascuna di esso reca in testa ai nomi un sogno grafico convenzionale, che, prima della giornata elettorale, sarà stato indicato agli elettori. Ad esempio: il partito conservatore avrà per segno convenzionale una stella, quello cattolico una crocetta, ecc. Cosi anche l'analfabeta potrà distinguere fra lo varie liste della- scheda quella per la quale intende votare, i Sotto, o accanto, al segno grafico convenzio- '-1 e, o eer n rà oua o a ne se è ra o mo un. unaie, v'ò un quadratino bianco; l'elettore, servendosi della matita, o della penna annerirà il quadratino, ed indicherà cosi, precisamente, quale delle listo ha scelta. Accanto a ciascun nome delle liste vi è un quadrate bianco; in esso l'elettore che abbia preferenze per alcuni candidati della propria lista, e voglia assicurare loro qualche maggior probabilità di successo, in caso di scrutinio di preferenza — del cho diremo in seguito — segnerà progressivamente i numeri da 1 a 15 o io costituendo cosi la. gradazione della sua preferenza o la probabilità delia riuscita dei preferiti. Individuala la lista prescelta — con l'annerimeuito del quadratino — e specificate le suo preferenze fra i candidati della propria .lista — con i numeri progressivi scritti noi quadrati accanto ai nomi — l'elettore consegnerà la scheda al seggio elettorale. Le operazioni di scrutinio si svolgono, poi.così. Si divide il numero totale dei votanti nella circoscrizione per il numero dei deputati assegnati alla, circoscrizione stessa; si ha una cifri*, che ó il « quoziente elettorale ». Si dividono successivamente il totale, dei voti raccolti dai singoli partiti per il quoziente elettorale; il quoziente di ciascuna divisione indicherà il numero doi rappresentanti spettante a ciascun partito; rosta, ordinariamente, un residuo di voti indivisibile. Se con i quozienti delle operate divisioni non si sarà ottenuto il numero necessario dogli eletti, si ricorrerà ai maggiori residui — e siile cifre di votanti di altri partiti, indivisibili pei quoziente elettorale — ed in base a codesti maggiori residui ed a, codeste cifre indivisibili si assegneranno altri elotii ai partiti maggiormente affermatisi. por chiarire al pubblico il meccanismo dello scrutinio procederemo alle dette operazioni sullo cifre dei votanti delle provinole de! Piemonte belle ultime elezioni. Provincia di Torino. — Si (Vivide :1 numero totale dei votanti, 184.573, per il numero dei Collegi, 19: si ha il quoziente elettorale 9714. Si dividono succossivamcinto i voti raccolti dai varii partiti per detto quoziente. .Si avrà: Partilo liberale: voti 126.104: 9714 = 12 rappresentanti con residuo di 6536 voti. Partite socialista: voti M817: 0714 = 5 rap* presentanti con residuo di 3247 voti. Partito radicalo: voti '6452, indivisibili pel quoziente elettorale. Partito repubblicano: voti 100, indivisibili pel quoziente elettorale. Si avrebbero cosi solo 17 rappresentante mentre i Collegi sono '19. Si scelgono allora, e due più alto cifre di residui o di indivisi* ili: 8536 del Partito liberalo e 6452 del Parite radicale e si aggiunge un rapprcsentant* l Partite liberale, od uno al radicale. Cosi gli eletti sarebbero: 13 liberali, !> socialisti,' radicale; totale 19. Attualmente, i liberali anno 16 rappresentanti, i socialisti 2, i radiali 1. Date che le nuove elezioni trovassero mmutate lo forze numeriche dei Partiti, i liberali perderebbero 3 rappresentanti a lavora ei socialisti. Provincia iti Novara. — Si divide il numera otale doj votanti, 139711. por il numero dei Collegi. 12; si ha il quoziente elettorale H643. S( dividono successivamente i voti raccolti dai varii Partiti per detto quoziente. Si avràj Partito liberale: voti 7675-i: 11642 = 7 rappre. sententi. Partito socialista: voti G0364: 11643 = 5 rapprese*! tanti. Partito radicale: voti ISfflfi indivisibile pel quoziente «letterale. Totale: 7 rappresentanti liberali, 5 social!» stl, per i 12 collegi. «Situazione immutata da quella risultante dallo ultimo elezioni. Provincia di Alessandria. — Si divide il numero del votanti, ifiO.H73, per ti numero del collegi. 13 ; si ha il quoziente elettorale 1160&, Si dividano successivamente i voti raccolti dai varii partiti per delte quoziente. Si avrà: ■. Partite liberale; voti 87S27: 11605 = 7 rappre» san tanti con residuo di 6592 voti. Partito socialista: voti 54S81: 11605 = 4 rap- presentanti con residuo di 84fli voti. Partito radicale: voti 7830 indivisibili pel quo» zient-c elettorale. Totale: U rappresentanti; ne ricorrono 13; si scelgono lo due cifro più alte di residui o di indivisibili : sono, in questo caso, le clic*, di 8461 voti socialisti e di 7830 radicali: si as. segna un altro rappresentante ai socialisti 4 se no dà uno ai radicali. To'ate: 7 liberali, 5 sociaiistd, 1 («dfcaléV 13 rappresentanti. Attualmente, i liberali han* no 9 rappresentanti, i socialisti 3, i radicali 1, Dato che Io nuove elezioni trovassero irrana* tate le forze numeriche dei partiti, | liberali perderebbero 2 rappresentanti a favore dei sa. cialisti. Provincia di Cuneo. — Si divide il numerò dei votanti 100.408 per il numero del Collegi : 12 : si ha il quoziente elettorale 8367. SI dividono successivamente i voti raccolti dai vari Partiti per detto quoziente elettorale. SI avrà : Partito liberale: voti 94846: 8367 = 11 fappré» sententi con residuo di 2S00 voti. Partito socialista: voti 5173, indivisibile pè> •il quoziente elettorale. Totale: 11 rappresentanti: ne occorrono ti. Si scoglio la cifra più alta fra i residui è gli indivisibili: 2S09 per i liberali, 5172 per 1 socialisti : si dà perciò un rappresentante ai socialisti. Totale: 11 rappresentanti liberali, 1 socialiste. Attualmente, i liberali hanno 13 rappresentanti : ne perderebbero 1 a favore del Partito socialista. Fatta questa lezione esplicativa del Sistemi, s'impone all'attenzione del pubblico, ma sepratutto ag'i studiosi della riforma, la consi» derazione dell'inconvenienti? pratico che na risulta, (jjpine si è veduto, è impossibile che una lista riesca compatta nel suo numera totale di candidati. Come si deve fare la scelta sente il bisogno di fissare nello sttesso sistema elettorale la. consacrazione del più vecchio a del più antico. di quelli che saranno eletti deputati ? Sono stati proposti vari criteri. C'è chi suggerisce la scelta di quelli che devono essere eletti in base all'età, chi in base all'anzianità' parlamentare, lasciando gli elettori estranei alla designazione di preferenza, e ciò per misura di giustizia, dato che gli analfabeti non potrebbero faro tale designazione; ma ognuna comprende corno questi criteti dell'età e del. l'anzianità sono ciò che di meno democra» fico si può concepire: è tanto che si battaglia contro la istituzione dei «padri coscritti», contro il privilegio degli » anziani », per aprir la via ai giovani, che in verità non si Resta allora il criterio della designazione di preferenza, consistente nello scrivere ini numero progressivo nel quadratino bianco accante ad ogni nome nelle liste. Cosi col numera / l'elettore designerà il candidato più pre- . ferito, col o. col t, ecc., quelli ai quali tiene successivamente mono, e cancellerà quelli che desidera escluderò dallo rompetizioni interne della lista. Chi avrà raccolto il maggior mimerò di' designazioni / sarà il primo! elotto, il secondo sarà quello che avrà avuta maggior numero di designazioni 3; e cosi di seguito fino a che sia raggiunto il numero dei deputati da eleggere in quella lista. Pere» siccome potrebbe accadere che parocchi candidati ottengano lo stesso numero di voti di preferenza, oc-eorre un criterio suppletivo per la scelta, e questo criterio non potrebbe essere che quello dell'età, o dell'anzianità parla-, mentire, in caso di morte o di dimissioni o> di cessazione di mandato d'un eletto durante la legislatura, gli succede naturalmente il care, didate che, dopo di lui ebbe, nella lista del partito, ti maggior numero di voti netti df preferenza. Cosi non si fa luogo ad elezioni suppletive. Ma ecco come si fa luogo, con tale metodo, agli inconvenienti della impraticità a della frode : Lo impraticità, perchè non sarà davvero: cosa agevole contare per ciascun candidato di ogni lista tutti i voti di designazione, trattandosi per ogni lista di centinaia di migliaia di voti: tale conteggio importerebbe operazic.ni d'interminabile lunghezza: 2.o frodo, perchè è facile rendere nulla la schèda con riempire o matita un altro quadratino perchè si avrebbe co-i un duplice vota; perciò nullità di voto. Bisogna pensare, infatti, clic le liste dovranno passare per molta mani nella trafila dello scrutinio, far molta strada, e da una mano a! l'alt in. dall'una a l'altra stazione, pou>\ capitare '.facilmente che qualche quadretto improvvisamente... si rabbui. Non sarà però impossibile fare questo conteggio c provvedere affinchè la genuinità del. Jj'elesfone sia iti qualche modo severamenli

Persone citate: Turati

Luoghi citati: Alessandria, Cuneo, Novara, Piemonte, Torino